Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: vul95    28/06/2013    3 recensioni
-Vuoi piangere, Demonio?- Violette si volta verso l’amico, poggiando la guancia sul palmo della mano.
L’altro scuote la testa –Il Signor K. è stata l’ultima cosa che ho visto, lo sai, Violette?- sussurra solo, ed il compagno sussulta a quelle parole.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Giulio/Demonio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ehi, oggi è un anno

t e a m  K

 

-Ehi, oggi è un anno.- Violette volta lo sguardo e fissa l’amico che, a naso insù, punta il cielo –E’ già un anno, oggi.- ripete piano, senza distogliere lo sguardo dalle nuvole, inclinando il capo. I rasta si muovono con la sua testa, ondeggiando, e il ragazzo di fianco a lui allunga una mano per sfiorarglieli –Un anno.- mormora, socchiudendo gli occhi.

                                  

Quel giorno Violette se lo ricorda ancora.

Pioveva, a dirotto, e c’erano tutti. Anche Pardio era andato, nonostante tutto, e Violette era sicuro di aver intravisto Amaranto versare qualche lacrima silenziosa.

Vicino gli si era sistemato Azzurro, e ancora lo vedeva in piedi, concentrato a fissare i presenti: c’erano anche quei calciatori giapponesi, Yuuto, Akio e Jirou, e qualcun’altro che loro non conoscevano. Demonio era vicino a loro, eretto, silenzioso, lo sguardo cieco puntato sul nulla. Fidio gli teneva una mano poggiata sulla spalla forse cercando di consolarlo. Lui, i giapponesi e Demonio erano i più vicini alla tomba. Violette non si era scordato le loro schiene dritte e tese di fronte alla lapide del Signor K.

 

-Vuoi piangere, Demonio?- Violette si volta verso l’amico, poggiando la guancia sul palmo della mano.

L’altro scuote la testa –Il Signor K. è stata l’ultima cosa che ho visto, lo sai, Violette?- sussurra solo, ed il compagno sussulta a quelle parole.

-Mi sono voltato subito dopo aver calciato la palla, per guardarlo. Per vedere se andavo bene.- si passa i polpastrelli sulla guancia e sorride amaramente –Non sono andato bene.- la mano scivola giù, lungo il fianco –Il suo sguardo diceva “non vai bene”.- scuote nuovamente la testa, lasciando il discorso a metà –Non piangerò.- conclude, ed il compagno sposta lo sguardo sull’asfalto. Si porta le ginocchia al petto e rimane in silenzio.

 

Azubel aveva pianto come un disperato, senza curarsi degli sguardi degli altri, e Indigo aveva persino cercato di consolarlo. Violette aveva constatato con stupore che la morte di una persona poteva riunirne altre e cancellare qualsiasi discordia tra di loro come se non ci fosse mai stata.

Rozeo si era limitato a stringersi a Rosso, che lanciava sguardi di odio a chiunque non facesse parte della sua squadra, come se la morte del Signor K fosse stata solo affare del suo team, suo e di nessun altro. Violette aveva provato lo stesso fastidio verso quelle persone che non erano mai riuscite ad apprezzare, se non alla sua morte, l’uomo che aveva offerto loro quella, seppur sbagliata, seconda possibilità, all’inizio. Ma in quel preciso momento, vederle lì, raccolte in un triste silenzio, lo aveva fatto ricredere su tutto.

 

-Lo odi?- domanda dopo un po’ il ragazzo dai capelli quasi bianchi, giocherellando con una ciocca dei suoi stessi capelli.

Gli occhi ciechi di Demonio lo cercano, può percepirli sulla pelle. Ci mette un po’ a rispondere –No, non credo.- scrolla le spalle –Forse provo pena per lui.-

Violette sa che Demonio è stato l’unico a stringere un vero e proprio legame con il Signor K, e si ricorda bene di quanto i primi tempi fosse stato geloso del suo migliore amico, così ben trattato dal loro allenatore.

-Ha accettato stesso poco prima di morire. Magari non aveva rimpianti.- replica Violette.

-Forse.-

 

Bianco, per la prima volta in vita sua, probabilmente, aveva perso ogni traccia del suo ottimismo e della sua parlantina, e si era buttato a terra vicino a Giallo, che non guardava niente se non i suoi piedi.

Grigio si era arrampicato sull’enorme schiena di Marrone e aveva nascosto il viso nella sua schiena.

Rattimo aveva urlato qualcosa, poi se ne era andato.

Violette si sentiva distrutto. K non era stato con loro a lungo, questo era certo. Ma tutti in qualche modo si erano legati a lui, nonostante il suo essere così schivo e irraggiungibile. Grazie a lui, che fosse stato giusto o meno, erano riusciti a sentirsi accettati, tutti quanti. Meno inutili. In grado di andare avanti. Non era stato il metodo giusto. Alla fine avevano fallito e si erano ricreduti tutti. Ma probabilmente, senza la spinta del Signor K, nessuno avrebbe mai deciso di cercare un riscatto, e questo valeva tantissimo per ognuno di loro.

Era stata la presenza di Verdio ad impedirgli di scoppiare a piangere. Non poteva piangere. Demonio era abbattuto, e tutta la squadra con lui. Almeno lui doveva rimanere calmo, mostrarsi forte. La mano di Verdio si era intrecciata decisa alla sua e gli aveva fatto forza.

 

Demonio si alza, barcollando –Andiamo?- chiede, e Violette gli è al fianco. Gli poggia una mano sulla spalla, come quel giorno aveva fatto Fidio –Andiamo.- annuisce.

 

Non si ricorda quanto era durato. Solo che era stato lunghissimo. E che Verdio non aveva mai lasciato la sua mano.

Poi, semplicemente, se ne erano andati tutti.

Il Team K aveva temporeggiato fino all’ultimo, in silenzio.

Era rimasto solo Demonio.

Fermo.

In piedi.

Cieco.

E loro lo avevano lasciato lì, da solo, a dare il suo ultimo saluto.

Non avevano avuto il coraggio di rimanere oltre.

 

Ed ecco Rattimo, Rosso, Azubel. Arriva anche Nero, poi Giallo, Bianco, Azzurro, Rozeo, Indigo. Grigio, Pardio, Amaranto, Marrone. Arrivano tutti, anche Verdio, che sorride a Violette come quel giorno, e come quel giorno gli si avvicina e gli prende la mano.

-Ehi, Signor K.- Demonio fa un passo in avanti, da solo, di fronte alla lapide.

Ma questa volta tutta la squadra lo segue.

E’ passato un anno.

Ed il Team K è di nuovo lì, riunito.

Davanti a quella tomba.

Tutti insieme.

 

*

 

Salve a tutti *v*//

Ho deciso di scrivere questa fic incentrata sul Team K parecchio tempo fa, e finalmente l’ho finita e ricontrollata. Ho scritto su di loro perché, bhè, insomma, nessuno se li fila, a parte Demonio che comunque è un personaggio abbastanza calcolato (e stupendo. Quanto è bello Demonio. Lo amoasfjsdbh). Non avendo una caratterizzazione psicologica (essendo poco calcolati anche nell’anime, poveri-) ho cercato di delineare appena i giocatori del team, in particolar modo Violette (ed ho accennato a tale Verdio/Violette, mia nuova e lucente OTP che merita tanto amore perché sono bellissimi e fluffosi ekjsdvbdshbkl).

Allora, secondo me, il Team K, nonostante tutto, è grato a Kageyama. Ora, si, ok, li ha solo usati, se vogliamo metterla così, ma sono convinta che grazie a tutta questa storia questi ragazzi abbiano trovato il coraggio di uscire allo scoperto e di affrontare di petto ciò che gli capita e capiterà. Mi trasmette una bella sensazione, questa squadra, e nella mia mente è unita come l’ho descritta nella fic.

Uh, ok, la finisco qui che sennò scrivo uno dei miei soliti papiri-                              

Voglio solo aggiungere una cosa: Inazuma Eleven ha una quantità di personaggi innumerabile, e molti sono sottovalutati, ignorati, lasciati da parte per ovvi motivi di preferenza. Ma ci sono e sono bellissimi, e si possono scoprire molto interessanti, e possono dare un sacco di idee. Quello che voglio dire è (?) che c’è bisogno di più amore per i personaggi secondari, che sono tanto lov <3 (chehodetto(?)).

Detto ciò, spero che la fic vi sia piaciuta *u*//

Alla prossima <3

 

Greta.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: vul95