Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Hell96    28/06/2013    9 recensioni
'I Signori della Notte' -Vampiri e Licantropi- dichiararono guerra agli umani circa un anno fa.
Nonostante fossero due razze nemiche per natura, decisero di coalizzarsi per schiavizzare il genere umano.
E ci stavano riuscendo.
Durante ogni plenilunio, questi esseri soprannaturali, rapiscono ragazzi e ragazze, ma la loro sorte rimane ignota. Alcuni credono vengano schiavizzati, altri invece pensano che vengano semplicemente uccisi. Sakura, Hinata, e i loro amici cercano di fuggire, ma la ragazza dagli occhi perlacei nasconde un segreto.
[SasuSaku doc - NaruHina - NejiTen - accenni ShikaIno] ❤
Possibile aumento del rating!
Shannaro!
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lords of the Night
Capitolo VIII: Il matrimonio parte II



*


 

Hinata osservava il celebrante, intento a pronunciare parole che alle suo orecchie sembravano sconnesse ed inudibili; guardava le labbra l'uomo davanti a sé, si muovevano ma non pronunciavano alcun suono. Era come se la ragazza si trovasse lontano dal suo corpo, persa un mondo di incertezze e paure.
Stava per sposarsi con l'unico ragazzo che aveva mai amato.
Eppure era tutto sbagliato. La sua vita era sbagliata, così come il mondo in cui la costringevano a vivere. Avrebbe sposato Naturo mille volte, ma adesso, davanti all'altare, i ripensamenti si facevano strada nel suo cervello.
Non stava cedendo solo la sua vita ad un uomo. Il prezzo imposto era molto più elevato: stava cedendo la sua libertà al suo clan.
Davanti ai suoi occhi si susseguirono le sue immagini da bambina, quando guardava di nascosto quel bambino dai capelli spettinati, il "bambino maledetto", l'ultimo degli Uzumaki. Veniva guardato male da tutti, a volte pensava addirittura che suo padre volesse ucciderlo perché considerato un elemento fastidioso, in possesso di una forza incontrollabile. Solo in seguito si rese conto che il suo avaro clan non si sarebbe mai fatto sfuggire un'opportunità del genere: dare in sposa sin dalla tenera età la figlia maggiore del capo clan all'ultimo di un clan ancora più potente, in modo di unire le due famiglie per dare origine ad una razza ancora più potente.
Si sorprese di come Naruto sembrasse indifferente dinnanzi ai loschi piani degli Hyuga, forse a lui semplicemente non importava oppure aveva deciso di arrendersi.
Credeva di esser riuscita a capirlo, ma lui non era facile da decifrare come tutti pensavano.
Ritornò sulla terra quando sentì un dolore alla mano, il sangue iniziò a scorrerle lentamente, riscaldandole la mano congelata.
Hinata guardò Naruto con aria interrogativa, di rimando il biondo le passò un pugnale d'argento, arricchito con decorazioni dal sapore antico.
–Tocca a te adesso farmi un taglio sul palmo della mano – la esortò Naruto – Non ti preoccupare, non mi farà male – Hinata realizzò finalmente di essere nel bel mezo del matrimonio. La ragazza fece quello che Naruto le chiese; lentamente ferì il ragazzo, stando attenta a non tagliare troppo in profondità. Il celebrante prese le mani sanguinanti e le congiunse, in modo da unire i due ragazzi attraverso un gesto simbolico, ma dai mille significati.
I due ragazzi sentirono la loro pelle rigenerarsi in quella stretta. Il loro sangue si era ormai mescolato, segno della loro unione indissolubile. Hinata sentì il calore del sangue di Naruto fluirle dentro e scaldarle il corpo, percorrerle le vene, fino ad arrivare addirittura al cuore.
Arterie, coronarie. Nei ventricoli e nell’aorta. Lo sentiva ovunque. Lui era ovunque.
Era una cosa impossibile, una mera sensazione.
Il sangue di Naruto non le era entrato veramente dentro. Era una bugia. Così come quella cerimonia, il suo clan, l’onore, tutti quanti. Il cervello le aveva fatto un crudele scherzo.
Una menzogna. Anche lei era una bugia perché continuava a tenere la testa bassa e stringere gli occhi per non piangere.
Chissà se lui sentiva tutto questo. Chissà se anche lui sentiva il suo amore per Hinata scorrergli dentro.
Ma forse quello che la licantropa sentiva dentro di sé non era amore. Era forse l’oscurità del suo clan. Odio e manipolazioni. La consapevolezza di essere solo una semplice marionetta in mano a suo padre iniziò a strisciare dentro di lei, arrivando fino alla bocca dello stomaco per poi ancorarsi, pesante come un mattone, procurandole preoccupazione ed una strana sensazione di vertigine.
Naruto vide la ragazza chiudere gli occhi, per poi riaprirli e spostare lo sguardo dapprima al cielo e poi sulla folla radunata dietro di loro.
–Vi dichiaro marito e moglie – l’uomo pronunciò lentamente la frase finale.
Gli occhi di Hinata si riempirono di paura e di rimpianto. Iniziò a tremare, ma, eccetto Naruto, nessuno se ne accorse.
La folla accorse intorno a loro, pronta ai festeggiamenti. I due ragazzi si sentirono immediatamente soffocare, come se tutte quelle persone, la maggior parte sconosciuti, gli stessero rubando l’aria dai polmoni.
La giovane licantropa, decisa ad allontanarsi da tutta quella farsa, si spostò, pronta a trovare il bagno per risciacquarsi il viso e i pensieri. Fu però bloccata da Naruto, che si avvicinò al suo viso e, non prima di averle donato un dolce bacio, si accostò al suo orecchio per sussurrarle qualcosa.
–Ce ne andremo presto, fidati –
Hinata si paralizzò, mentre il ragazzo di allontanò, diretto verso Sasuke.
Intanto, un urlo agghiacciante spezzò il chiacchiericcio degli invitati, ma dopo essersi scambiati delle occhiate eloquenti, tutti fecero finta di non aver udito nulla.
Hinata si guardò attorno. Dov’era finito Neji?


 
 

Sakura era rimasta seduta nonostante la celebrazione fosse finita ormai da circa mezz’ora.
In lontananza vedeva Naruto e Sasuke discutere, sembravano tranquilli. Si sorprese di come Sasuke riuscisse quasi a scherzare con il licantropo. Non le aveva mai parlato della sua amicizia con Naruto, e lei aveva un po’ vergogna a chiedere qualcosa di personale al vampiro dopo la figuraccia di quella mattina. Eppure aveva una strana sensazione, quasi una sicurezza, che i due ragazzi fossero amici da tempo immemore.
L’allegria dei suoi pensieri non durò a lungo, ma ben presto si trasformò in agitazione.
Ancora una volta si sentì osservata, ed in qualche modo, non al sicuro.
Non si accorse di quando precisamente il sole fosse tramontato per dare spazio ad un gracile spicchio di luna. Sakura si guardò attorno e percepì attorno a sé un'alone oscuro, soffocante. L’aria divenne improvvisamente inquietante e carica di tensione. Spostò i suoi occhi verdi prima a destra e poi a sinistra, scorgendo degli occhi a fissarla. Il suo corpo venne percorso da mille rividi
La famiglia Uchiha la stava guardando, o meglio, studiando.
Erano pochi individui, riconoscibili facilmente per quei profondi occhi neri, quindi non erano neanche classificabili come famiglia. Sakura immaginò che Itachi aveva raccontato loro del Legame fra lei e Sasuke ed ipotizzò che probabilmente quel gruppo di vampiri fosse più che adirato. Tirò un sospiro di sollievo quando ricordò che se avessero ucciso lei, Sasuke l’avrebbe seguita sotto terra.
Itachi era colui che l’osservava con più ardore.
I suoi non erano sguardi carichi d’odio, sembrava più che altro spaventato. Aveva paura che potesse accadere qualcosa di grave a suo fratello.
Adesso che ci pensava, Sakura non era la vittima. Tutt’altro. Lei era quella che possedeva le redini.
Poteva decidere della sorte di Sasuke, poteva addirittura ricattare il suo clan, mettendo a repentaglio la vita del membro più giovane.
Non doveva avere paura di loro. Erano loro a dover avere paura di lei. Sorrise, tranquillizzandosi.
Forse quel corvo era legato proprio al clan Uchiha. Forse proprio ad Itachi.
Quelle persone la guardavano ancora.
Non doveva più avere paura. Poteva avere tutto sotto controllo, se solo lo avesse voluto.
Si avviò verso gli Uchiha. Lei non era come loro, non riusciva a sembrare indifferente. Indossò una maschera d’odio e continuò ad avanzare, pronta a dirgliene quattro. Per chi l’avevano presa? Chi gli aveva dato il diritto di spiarla? Perché si faceva comandare da Sasuke?
Mentre era pericolosamente vicina agli Uchiha, sentì una forte presa sul braccio, una stretta seguita da uno strattone così forte, che la fece girare. Si trovò faccia a faccia con Sasuke, visibilmente irritato.
–Dove pensi di andare? – chiese il ragazzo.
–Non sono affari tuoi, tu non mi comandi! – urlò Sakura, in preda ad una impellente voglia di ribellione.
Sasuke ghignò. – Ah, davvero? – iniziò a trascinare con forza la ragazza per il braccio. L’umana iniziò a sbraitare, temendo che il vampiro potesse farle qualcosa.
Il ragazzo lasciò Sakura solo una volta arrivati nella stanza della ragazza; quest’ultima riprese fiato e guardò male Sasuke, che intanto la fissava con il suo solito alone di indifferenza.
La ragazza stava per prendere parola, quando Sasuke le sollevò il mento, in modo tale da riuscire a guardarla negli occhi. Sakura non riuscì a mantenere lo sguardo fisso su di lui, così lo distolse. Quegli occhi neri le trasmettevano inquietudine e paura. Rispecchiavano tutta l’impulsività del vampiro.
Il vampiro fece aderire la sua fronte con quella dell’umana. I loro respiri si unirono, così come le loro labbra, che dopo aver resistito qualche minuto, non poterono che cedere alla forza attrattiva che le univa.
Fu un bacio passionale, niente a che vedere con i baci romantici che Sakura aveva da sempre sognato. Le lingue si intrecciarono perfettamente, come se danzassero. Il bacio man mano si fece sempre più approfondito, travolgendo completamente Sakura, ormai persa in un irrecuperabile turbinio di sentimenti. L’eccitazione si fuse con l’ansia e la paura divenne un tutt’uno con il desiderio.
Non ci volle molto per finire sul letto, che immediatamente divenne teatro di passione. Sakura non capiva, non controllava il suo corpo. Lui conosceva i suoi punti deboli. Lui aveva il controllo.
Le sfilò il vestito, lasciandola in intimo. Si fermò ad ammirarla per qualche secondo, per poi afferrare i cuoi capelli. Li chiuse nella sua mano e li tirò, facendo gemere Sakura, in modo da far alzare di qualche centimetro la testa della ragazza per poi affondare nell’incavo del suo collo. Ispirò l’intrigante il profumo della ragazza e poi la morse appena, mentre le mani viaggiano sul corpo, ormai bollente, di Sakura.
Il morso fu leggero e delicato e, stranamente, piacque anche a lei, che dimostrò il suo piacere attraverso piccoli gemiti sconnessi. Sasuke leccò per un’ultima volta la ferita inferta alla ragazza per poi impossessarsi di nuovo delle sue labbra, facendo sfiorare la sua lingua, ancora sporca di sangue, con la sua. Sakura sentì il sapore metallico e pungente del sangue, ma non provò ribrezzo; qualsiasi cosa le sarebbe parsa eccitante in quel momento.
Le mani del ragazzo sfiorarono le cosce di Sakura. La ragazza aspettava solamente che Sasuke la facesse sua, ma le sue mani indugiarono accanto alle sue mutandine.
La labbra del vampiro s’incresparono in un sorrisetto mentre gli occhi dell’umana si riempirono di delusione. Che stava succedendo? La stava prendendo in giro?
Sasuke si alzò, mantenendo quell’aria ironica, che tanto faceva innervosiva Sakura.
–Hai visto? Sono io quello che ha il controllo, non tu – il vampiro la guardò negli occhi per qualche secondo ed uscì dalla stanza, lasciando Sakura mezza nuda e con i capelli scompigliati, ma soprattutto piena di rabbia e delusione. –Vaffanculo! – urlò, prendendo un cuscino e tirandolo contro la porta, ormai chiusa.
Perché le interessava tanto? Sentiva la sua dignità ormai sotto i piedi, avrebbe voluto urlare e correre, andarsene, tornare dai suoi amici che aveva scacciato. Era una vita difficile quella che aveva prima; doveva lottare ogni santo giorno, ma le stava bene. Stava bene. Per la prima volta rimpianse la sua scelta di restare al castello e per la prima volta desiderò di vedere Sasuke morto. Non era mai successo, neanche la prima volta che la morse. Iniziò a piangere ed esplodere di rabbia, rendendosi conto che lei non era altro che una stupida bambola in mano ad uno stupido vampiro.
 
 





 

__________________________________________________________________


Per la prima volta sono puntuale XD
Vi avevo promesso che avrei aggiornato prima di partire; ebbene, eccomi qui ^^
Non sono soddisfatta al 100% (e quando mai lo so) ma devo dire che questo capitolo mi è piaciuto, anzi, si è praticamente scritto da solo. Spero solo che Sasuke (MALEDETTO!) non risulti troppo OOC e che quell'aria "dark", molto presente nei capitoli precedenti (soprattutto fra i primi) sia ancora presente. 
La questione Neji/Tenten è solo accennata, ho deciso di svilupparla per bene nel prossimo capitolo, insieme alla prima notte di Hinata e Naruto **
Detto questo, non aggiornerò fino al 15 luglio. Forse domani aggiornerò la raccolta su Sasuke, chi lo sa XD
E niente, auguratemi buon viaggio XD (devo fare uno scalo e mia sorella mi ha messo in testa l'idea che con gli scali c'è più possibilità di perdere i bagnagli, quindi sono preoccupata XD) 
A presto e grazie <3

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Hell96