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Autore: nande no ai    28/06/2013    1 recensioni
Un'amore senza inizio ne fine; due anime destinate dal tempo a stare insieme. Questa è la storia di due ragazzi, che condividono un sentimento che in pochi avranno la fortuna di provare nella vita, anche se, le emozioni più intense sono quelle più letali.
Una storia a cui non sono ancora riuscita a dare una fine, ma spero comunque che grazie al vostro aiuto, tramite commenti (sia positivi che meno) possano portarmi ad essa.
Spero di riuscire a suscitare in voi tutte le emozioni più disparate, come succede a me ogni volta che mi perdo in questo sito !!! Buona lettura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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POV HIROTO
Fisso la mia figura allo specchio, non guardandola veramente e sospiro ancora una volta.
Il fatidico giorno è arrivato.
Sento nell’altra stanza Kaito, che finisce di prepararsi, così lo raggiungo e non posso fare a meno di sorridere quando lo trovo per terra, che tenta di entrare in un paio di pantaloni.
- Ahaaaa non ce la faccio più – sbraita alla fine.
- E’ inutile kacchan, sei ingrassath – ancora prima di poter finire la frase, mi interrompe fulminandomi.
- S-scherzavo kacchan
 
Lui sbuffa e si toglie i pantaloni, mettendo su quell'adorabile broncio da bambino di 2 anni, a cui non riesco mai a resistere, scoppiando di tenerezza, così mi avvicino all’armadio porgendogliene dei mie. I miei preferiti, gli unici che non gli ho mai fatto mettere; e stupido lo so, ma voglio che quando sarà con lui, ci sia qualcosa di mio. 
Che gli ricordi me. O forse voglio semplicemente saperlo ancora mio.. in qualche modo.
- E’ la tua sera, prendili … -
Sorridendomi li mette, mentre continuo a guardarlo.
- Come mi stanno ?
Mi chiede, e mi avvicino prendendolo per la vita.
- Sei fantastico
Avvicino il mio viso al suo, mentre mi porta le mani al collo, ma solo sfiorandoci ci allontaniamo; il suo telefona suona e risponde.
- E’ arrivato Keiji -
 
Corre al piano di sotto e stringendo i pugni lo seguo; questo dolore e la stessa cosa che provava lui, quando mi vedeva con qualcun'altra ? 
Tsk! Penso, quando il moretto si presenta alla porta con un fiore in mano.
 Guardo Kaito mentre lo ringrazia felice, e si volta verso di me dicendo:
- Lui è Hitomi … -
- Oh … è un piacere, ho sentito molto parlare di te … hito-chan - dice lui.
Vedo Kaito ridacchiare leggermente imbarazzato, guardandosi con complicità i due stanno come nel loro mondo, fatto di piccoli stupidi segreti e chiacchiere in cui io non ho avuto voce, in cui ha saputo stregarlo. La vallata verde che sono i suoi occhi, si allontano dai suo per fare immergere me nella foresta in cui continuo a perdermi.
- … dai vieni qui
Mi volto ignorandolo, il silenzio cala e salgo al piano di sopra.
Mi siedo sul letto e resto lì, al buio, finché pochi minuti dopo sento dei rumori dal piano di sotto, e intuisco che gli altri stanno arrivando. 
La porta si apre facendo entrare uno spiraglio di luce e sorrido beffardo.
- Stiamo andando, che hai intenzione di fare ?
Alzo il volto rivolgendolo verso l’alto ragazzo dai capelli corvini che mi fissa intensamente. 
Kyuichi.
- Arrivo ! – gli risponde spicciato.
- … lo sai che stai facendo una cazzata vero !?
- .. a che ti riferisci ? – gli chiedo con finta confusione.
- Lo sai benissimo … hai davvero intenzione di lasciarlo andare proprio adesso ? -
Mi alzo.
- Devo farlo. E’ la cosa migliore per lui … -
- Ma non capisci che l …
- basta, ormai ho deciso … - lo ammonisco.
- Fai come vuoi, mah …
Si interrompe, voltandosi e io faccio lo stesso; Kaito mi si avvicina lentamente.
- Vuoi che restiamo qui ? – pigola quasi, mostrando il suo modo smielatamente dolce e permissivo che ha solo con me.
Gli affondo una mano nei capelli, e lo sento avvicinarsi di un passo, così da premerci l'uno contro l'altro.
- No, andiamo
Metto un braccio sulle sue spalle, mi avvicino alle scale e lì Kyuichi conclude …
- Hitomi … stai sbagliando, e lo sai bene! Sapevo fossi masochista, ma non fino a questo punto cazzo !-
Sorrido amaro, e stringendo a me Kaito, scendo le scale diretto al piano di sotto, dove due ragazze dai capelli blu e lilla, si sistemano i cortissimi vestitini da sweeth e gotich lolita, davanti a un imbarazzatissimo moretto.



 
Entriamo allo Spiral e ci sediamo al solito tavolo, lontano dalla pista, ordiniamo qualche bottiglia e il primo giro.
- Giù, giù, giù, giù … - gridano Rengo e Tengo, mentre Kaito si scola la seconda bottiglia di vodka alla fragola.
- Hehehhhe ce l’hai fatta kacchan
Ridacchiano le due ubriache, così Kaito si alza in piedi di colpo, rimanendo per qualche secondo a guardare in un punto fisso colto da una balordone, per poi togliersi la felpa.
- Andiamo a ballare
Le gemelle mi trapassano i timpani con un urlo di battaglia degno di un vichingo e ci dirigiamo tutti alla pista. Mentre i quattro ballano io e Kyuichi ci sistemiamo al fianco per fumare.
Dopo un paio di tiri la testa mi diventa leggera, perdendomi tra la musica e le luci, guardo Kaito mentre balla con Keiji, muovendo innocentemente i fianchi, sensuali. I suoni e le nuvolette di fumo si sovrappongono, mescolandosi in una danza lenta, che segue i lineamenti del corpo di Kaito, facendomelo divorare con gli occhi, assaggiare, odorare la fragranza forte.
Avrei tanto voluto dirgli tutto, così quello che balla con lui adesso sarei stato io, e questa sera, sarei stato ancora io a prendere la sua prima volta.
 
Faccio un altro tiro, volendo scacciare quei pensieri, ma vedo Kaito avvicinarsi a me con un bicchiere in mano. Mi mette una mano sul fianco e prende un paio di tiri, per poi buttare fuori il fumo direttamente nella mia bocca che poi bacia. Lo attiro a me e approfondisco il bacio, cacciandoli la lingua in bocca, sotto lo sguardo divertito di Kyuichi; poi Keiji si avvicina e, anche se di mala voglia, mi allontano da Kaito, che bevendo l’ultimo sorso dal bicchiere, si toglie la maglietta e non curandosi di lui mi ribacia velocemente, affondandomi le mani nei capelli, regalandomi un singolo bacio, veloce, profondo, apparentemente patetico ma pieno di quell'amore travolgente che mi consuma dall'interno riscaldandomi il petto. Si allontana, mi guarda appena sorridendomi e prendendo per mano Keiji lo porta a ballare.
Mi volto verso Kyuichi, che mi fissa beffardo; aspetto qualche minuto, ignorando, per la prima volta, tutte le ragazze che mi si avvicinavano, puntando solo Kaito. Immaginandomi con lui. Mentre lo accarezzo, lo bacio, lo stringo a me facendogli ondeggiare i fianchi stretti, ma fantastici come quelli femminili, vista la loro leggera rotondità e sensualità.
Quando arriva la mia canzone, mi tolgo la maglietta per evitare di morire dal caldo, faccio gli ultimi tiri e finisco in un sorso il bicchiere di coca rum, lanciandomi in pista, dove tolgo Kaito dalle mani di Keiji, che viene intercettato e portato via dalle gemelle. Balliamo distanti, come a studiarci, avvicinandoci a tempi alterni nel pezzo finale della canzone, interpretando la canzone. In un impeto me lo schiaccio addosso, quando la musica riparte forte, tenendolo per le cosce e lo bacio, mentre ondeggio i  bacini insieme; poi, seguo l’istinto e basta. Approfondisco il bacio e passando una mano sul sedere a Kaito, fisso Keiji come a sfidarlo.
E quello fu il tragico errore.
Lui si avvicina, e interrompendoci dice qualcosa all’orecchio a Kaito, che mi dice:
- Vado a casa !
Dbbioso gli rispondo:
- Ti accompagno!?
- Andiamo a casa. Mia madre non ce, fino a domani pomeriggio – 
Specifica la prima parola, rivolgendo lo sguardo verso Keiji, e lì capisco.
Mi avvicino di più a lui.
- Stai attento. Se non te la senti, non andare avanti, e … se succede qualcosa, qualsiasi cosa .. chiamami che arrivo.
Gli dico serio, lui mi prende per mano e cominciamo ad andare verso l'uscita, Keiji esce lasciandoci soli, in un angolo semi illuminato della discoteca. Resto a testa basta, pensando a un modo per non lasciarlo andare. Andrebbe bene qualsiasi scusa, e lui resterebbe con me. Mi mette le mani alla base del collo e appoggiando la sua fronte alla mia, mi accarezza una guancia teneramente.
- Ok hito-chan … -
Non resisto e stringendolo per la vita gli do il bacio più dolce che ho, facendo aderire il suo corpo al mio, lui mi porta un braccio dietro al collo e una mano nei capelli, rendendo il bacio più intenso, incatenandomi a lui. Sento che sto per fare qualcosa di stupido e infatti, mi faccio scappare una lacrima mentre con lentezza gli sfioro la schiena calda. Ci stacchiamo appena, ma già la sua lontananza mi attanaglia il petto, facendomi tanto male da farmi quasi boccheggiare.
- Hito-chan, stai piangendo ? … -
Gli bacio la fronte e asciugandomi la guancia gli dico:
- No… finalmente verginello è arrivato il grande momento, sarai suo … dai vai ! – 
Ironizzo e faccio per allontanarmi, ma lui mi blocca.
- Non sarò suo …
Gli sorrido tenero, nascondendo malamente una smorfia.
- Invece si … dai non lo fare aspeth … -
- Prima di andare.. devo dirti una cosa …. – comincia avvicinandosi a me e portandomi le mani al linguine, ancora scoperto.
- …  anche se.. darò la mia prima volta a qualcun altro … voglio che tu sappia che per me … sei e sarai sempre l’unico – arrossisce fino alla punta dei capelli e lo sbatto contro il muro baciandolo per l'ennesima volta in quella sera.
Avevi ragione Kyuichi, sto facendo una vera cazzata.
Me lo spingo addosso, toccandolo famelico, mentre lui mi risponde; schiacciati contro il muro ci scambiamo un bacio mozzafiato, l’ultimo.

Mettendo in quel contatto tutte le parole non dette, i sentimenti ogni singola goccia di sangue versata dal cuore, cancellando il mondo attorno, amandoci. Noi siamo uno la continuazione dell'artro, due anime dannate, condannate l'una dall'artra a bruciare di un'amore talmente puro, che un diamante grezzo non è nulla paragonato. Talmente doloroso, intenso.. Dio come fai a essere tutto il mio mondo ?!

Ci stacchiamo per prendere aria, ma a nemmeno due millimetri da lui, comincio a sentirmi male, e mi porto sul suo collo, mordicchiandolo, facendolo gemere forte. L’idea che quei piccoli versetti di piacere, glieli sto provocando io mi eccita da morire e comincio a passare le mani sulle cosce, per poi tirarlo su, e appoggiandolo al muro, mi metto tra le sue gambe. Mi riattacco alla sua bocca e lui mi stringe i capelli forte con entrambe le mani, così incitato comincio a muovere il bacino verso il suo. Sento il suo respiro diventare sempre più affannato, finché:
- Basta … -
Nonostante queste parole escano dalla mia bocca, non mi fermo e vedo lui che continua a tenere gli occhi socchiusi baciandomi il collo.
Sto sbagliando tutto.
Dio.
Penso, quando lo sento poggiarmi una mano sulla zip dei pantaloni. Lo faccio scendere e aspetto di non avere più fiato, prima di staccarmi dalle sue labbra; senza dire niente, ci mettiamo le magliette, lo accompagno fuori e li lascio andare, senza dire più una parola a Kaito, dando solo un piccolo avvertimento a  Keiji .
“stai attento a quello che fai, perché ti vengo a cercare”



POV KAITO
Sul mio letto ci baciamo piano cominciando a spogliarci.
Non ce passione, ma pura e semplice dolcezza; mi accarezza piano, come se fossi fatto di vetro, riservandomi mille attenzioni, e questo mi tranquillizza e mi incita.
Lo sposto sotto di me e comincio a baciargli il collo, muovendo il bacino sopra di lui e gli tolgo la maglietta. Improvvisamente si accende, diventando bollente, comincia a baciarmi avido divorandomi le labbra, mentre mi accarezza lascivo.
Si vede che non è la prima volta per lui, sa come muoversi e mi sento un po’ a disagio, forse rendendomi conto per la prima volta, che lo sto per fare con uno che conosco da due settimane. Scaccio quei pensieri, che continuano comunque persistenti a infastidirmi.
Faccio ondeggiare i fianchi, con più intensità e sbattendomi sotto di lui, mi slaccia i pantaloni, e percorrendomi il petto con la bocca, arriva in mezzo alle mie g\ambe. Lo sento giocare con l’elastico dei boxer, mentre li tira giù piano e le lacrime cominciano a scendermi. 
Hitomi
Non so perché, anzi lo so, ma non ce la faccio proprio, vorrei scappare di qui e andare da lui.
Ho provato a dimenticarlo, e per un po’ ho pensato anche di poterci riuscire, di esserci riuscito, ma niente; voglio solo lui.
Sento Keji aprirmi leggermente le gambe e lì scatto, allontanandomi. Mi stringo in me stesso nascondendo il viso da lui, vergognandomi della mia debolezza. Mi faccio schifo.
Restiamo in silenzio per un po’, poi mi si avvicina e mi sussurra.
- Non ti farò male, te lo prometto … -
Le lacrime continuano a scendermi senza che io possa fare nulla per fermarle; faccio “no” con la testa e aggiungo:
- … l-lo so .. –
Lui si ammutolisce, e intuisco che abbia capito il problema, così parla.
- Io ti piaccio, Kaito ?
Con ancora la testa bassa gli faccio “si”.
- Però non abbastanza per darmi la tua prima volta … o almeno, per farti dimenticare lui … - comincia e non rispondo.
Lo sento sospirare piano e rivestirsi lentamente, poi sulla soglia della porta mi dice con tono gentile, ma anche malinconico:
- Come ti ho già detto, non posso costringerti ad amarmi, ma credo proprio di essermi innamorato di te, quindi non ho intenzione di arrendermi … -
Sgrano gli occhi sorpreso e lo fisso. Lui mi sorride.
- … lui ti ama più di quanto pensi, basta guardare come gli brillano gli occhi quando ti guarda … quando avrai risolto chiamami, io ci sarò !
E poi se ne va.
 
Resto sul letto a versare lacrime per diversi minuti; lo so che Hitomi mi ama, ma non in quel senso, non potrebbe mai.
Perché deve essere tutto così difficile, perché proprio lui; non riesco nemmeno a dimenticarlo maledizione … non ci riuscirò mai.
Improvvisamente la porta si spalanca di colpo, facendomi sobbalzare, e vedo … Hitomi.
- Che è successo … Keiji mi ha detto che mi aspettavi. Che ti ha fatto ?
Lo guardo negli occhi, è in pochi secondi tutto quello che mi tenevo dentro esplode, e scoppiando a piangere mi fiondo verso di lui restando però sempre sotto le coperte che mi coprivano il corpo semi nudo. Lui mi stringe forte, come a protegermi.
- Kaito maledizione, cosa cazzo ti ha fatto ? … -
- N-niente, non ab-biamo fatto niente … io-io .. non ce l’ ho fatta … - dico tra i singhiozzi.
Lui mi stringe ancora più forte, accarezzandomi i capelli e cullandomi, acquietando il mio pianto; mi da teneri bacetti sulle guance e sulle mani.
- Mi dispiace, ci ho provato davvero, ma io … voglio solo te – sussurro l’ultima frase, quasi a non volergliela far sentire,vergognandomi di quelle parole e stingendomi maggiormente in me stesso, ma lui mi sorprende, alzandomi il viso e baciandomi possessivo.
 
Quel bacio dato in quel modo, con il suo sapore, mi fa sentire talmente bene che sgusciando fuori dalle coperte me lo trascino sopra e lo ricambio; fa danzare la sua lingua insieme alla mia, finché senza fiato ci stacchiamo e lui in ginocchi sul letto, davanti a me comincia a spogliarsi.
Passo le mani, su ogni centimetro di pelle che scopre, eccitandomi ad ogni tocco.
- Devo dirti la verità kacchan … sono contento di essere ancora il primo … mi dispiace, ma non voglio che tu ti dia a qualcun altro … non lo sopporto … -
Mi riporto sulle sue labbra felicissimo, sussurrandogli un languido:
- Prendimi hito-chan … -
Mi bacia, con talmente tanta passione da farmi mancare il respiro, sfrego il mio bacino contro il suo, cingendogli la vita con le gambe, quando comincia a muoversi come a simulare quello che arriverà dopo. Mi porta le labbra sul collo e giù fino ai capezzoli, che lecca e succhia forte, mordicchiandoli leggermente.
- Hahha – mi faccio sfuggire un gemito; lo sento alzarmi, togliermi i boxer facendo lo stesso lui e cominciare a sfregare forte il suo sesso pulsante sul mio. Gli afferro forte i capelli, per farlo sdraiare e dopo avergli dato un bacio veloce, mi abbasso, mettendomi a carponi e prendendogli in mano l’erezione.
La guardo attentamente, restando affascinato da quel grosso e duro pezzo di carne, che mi pare tanto invitante. Mi avvicino, finché non mi ritrovo a leccarlo piano, assaggiandone il sapore, e poi mettermelo in bocca; lo sento inarcare pericolosamente la schiena e dire tra i denti un “oh dio” che mi da alla testa, facendomi succhiare e pompare più forte. Sentirlo gemere così forte per qualcosa che gli sto facendo io mi eccita da morire.
Vado avanti per diversi minuti, fin quando lui mi alza leggermente e sdraiandomi, si porta sopra di me, formando un 69. Mi sento un po’ a disagio in questa posizione, poi …
- Hhhhh oh crsh-sto … hithomhi – urlo, quando lui me lo prende direttamente tutto in bocca. Dimenticandomi della vergogna, riprendo in bocca il cazzo del mio migliore amico e lo succhio avido, gemendo senza pudore e arrivando al culmine, quando lui aggiunse il terzo dito sporco di lubrificante.
Mi sento una puttana. Si, proprio una di quelle. Ma sono la sua puttana cazzo, e non me ne vergogno.
 
Mi appoggia la testa sul cuscino e si mette su di me, scaldandomi con il suo corpo bollente e prendendo un preservativo dal portafoglio. Lo guardo male, e lui ridacchia.
- Bisogna essere previdenti e pronti ad ogni evenienza kacchan …
La sua espressione felice mi rilassa talmente tanto, che gli cingo il collo e aprendo le gambe per sistemarmelo meglio in mezzo ad esse, gli do un bacetto in bocca, che subito lui vuole approfondire e lo accontento. Mi dà il preservativo in mano e di fronte alla mia faccia mezza sconvolta mi dice:
- Mettimelo – 
Lo guardo terrorizzato e gli dico:
- Per forza ? … non te lo puoi mettere tu !?
Lo vedo guardarmi in procinto di ridere, ma lo fulmino con lo sguardo e cerca di fare il serio.
- Dai kacchan, fai il bravo … non mi dire che non sei capace a mettere un preservativo … - mi beffeggia lui; strappando la piccola bustina argentata con i denti, lo tiro fuori e con le mani un po’ tremanti glielo metto, per poi guardarlo come a dire “hai visto, che sono capace”.
- Ma che bravo … - mi sussurra tenero all’orecchio; ricominciamo con carezze e baci roventi che in poco tempo me lo rimettono sull’attenti. Quando sono pronto, Hitomi si sistema bene tra le mie gambe e se le mette sulle spalle per poi posizionare la punta del suo sesso sul mio buchino bagnato.
E poi.. cominciamo.


 
POV HITOMI
I caldi raggi del sole mi svegliano e lentamente apro gli occhi, quando una zazzera arancio mi abbaglia, facendomi sorridere. Stringo delicatamente il corpo caldo di fianco al mio, assaporandone il profumo e la morbidezza; sfiorando la pelle nuda e liscia di un Kaito dormiente.
Per la prima volta, la persona con cui mi sveglio il giorno dopo è quella giusta.
Guardo il suo viso rilassato, accarezzandogli una guancia, pensando a quanto sia bello, ma soprattutto mio.
Dopo avergli baciato piano le labbra, scendo in cucina dove canticchiando a bassa voce preparo la colazione. Di solito sono io l’ultimo dei due ad alzarsi, invece ora sono qui, a preparare la colazione per lui.
Questo pensiero mi fa sorridere, e dopo aver versato due tazze di caffè, aver preso del succo e della frutta (che kacchan, ama mangiare a tutte le ore del giorno; tanto quanto ama la sua adorata vodka alla fragola e le caramelle), salgo al piano di sopra.
Tenendo in equilibrio il vassoio in legno, abbasso la maniglia ed entro in camera, dove lo faccio quasi cadere per terra, quando vedo Kaito, raggomitolato sotto le coperte che piange.
 
Appoggio velocemente il vassoio sulla scrivania e mi precipito da lui sul letto, senza toccarlo però.
- Che succed… te ne sei pentito vero ? – chiedo con la voce spezzata, abbassando lo sguardo verso terra.
Lo sento tirar fuori timido la testa dalle coperte e fissarmi.
- P-pensavo te ne fossi andato !!?-
Gli rivolgo uno sguardo alterato e lo stringo forte a me. Pensava fossi io quello a essersene pentito.
- Non ti avrei mai lasciato da solo … - comincio, asciugandogli le lacrime – … sei stato fantastico – confesso alla fine, mentre le immagini della sera prima mi attraversano la mente, percorrendomi il corpo come una scarica elettrica. Arrossisce e distogliendo lo sguardo mi risponde:
- Anche tu !
 
Gli sorrido e prendo il vassoio che poso sul comodino, mi siedo appoggiando la schiena alla spalliera del letto e tenendo Kaito tra le mie gambe, gli stringo la vita con un braccio e gli do una delle due tazze di caffè. Lo vedo annusare la tazza attento.
- E senza zucchero tranquillo, solo perché sono le nove del mattino non vuol dire che non capisca niente …. –  Mi fissa con un sopracciglio alzato e lo guardo male, così mi sorride. Prendo qualche pallina di uva e me la metto in bocca, per poi imboccare anche lui, che raggiante mangia tutto quello che gli do.
Si stringe a me sorridendo, per niente in particolare, illuminando la stanza e abbagliandomi; io lo avvolgo a mia volta, tenendomelo stretto anche mentre “faccio su”, coccolandolo il più possibile .
 
Rimaniamo sul letto a fumare, e poi andiamo a farci un lento, e al quanto faticoso bagno. Perché faticoso ?!?… bhe provate voi a fare il bagno, completamente in aria con a due centimetri di distanza Kaito completamente nudo e bagnato; non è la prima volta, ma adesso mi è quasi impossibile resistergli. Lo divoro con gli occhi, guardandogli le spalle forti e morbide, la schiena sinuosa, quel fantastico fondo schiena, le cosce invit … Dio… penso quando si mette sotto il getto dell’acqua e si abbassa per prendere il bagno schiuma.
Lo voglio. Ma adesso non posso averlo, non sarebbe giusto trattarlo come quelle puttane che portavo a casa ogni sera, di cui raramente conoscevo i nomi. 
Finito il bagno ci rimettiamo a letto dove, dopo l’ennesima canna, non resisto e gli salto letteralmente addosso.
- Vuoi farlo ancora ?! – mi chiede ansimante, mi avvicino al suo collo e gli bacio tutta la pelle morbida, per poi sussurrargli:
- Mmmm, ci vuole la pratica per raggiungere la perfezione
Lui gemendo forte alle mie attenzioni mi accarezza, surriscaldandosi subito. In pochissimo tempo, ci ritroviamo avvinghiati e accaldati sul pavimento, assaporando sia con le mani che con la lingua il sapore dell’altro; lo vedo voltarsi e spingere il bacino contro la mia erezione pulsante, facendomi concentrare ulteriormente il sangue in quella dura spugna desiderosa di lui.
Sistemandomi bene alle sue spalle gli passo la punta bagnata e bollente sulla sua entrata, rabbrividendo al ricordo del piacere immenso che ho provato quando sono entrato per la prima volta dentro di lui.
Mi allungo per prendere un preservativo che gli do in mano; lui lo apre con i denti e me lo mette, spalmandomi il lubrificante per poi velocemente, ma non con poco imbarazzo rimettersi a carposi per me. Lo comincio a penetrare piano con leggere spinte, che con lo scorre dei minuti diventano sempre più veloci, fino a che é Kaito stesso a spingersi forte verso di me, arpionandomi il sedere mentre dalla sua bocca dei gemiti strozzati fuoriescono, come il suono più bello che possa esistere, eccitandomi da morire.
 
- Sei mio … dillo kacchan. D-dimmi che sei mio … - lo supplico, sentendo il bisogno di udire anche quelle parole fuoriuscire dalla sua bocca.
- S-si … s-sono tuo – mi dice tra i gemiti, prima che uscendo da lui, lo faccia sdraiare sul letto e glielo metta dentro fino in fondo, godendomi il calore intossicante del suo corpo stretissimo, ma soprattutto l’urlo che non è riuscito a soffocare e che adesso echeggia ancora nella stanza, venendo coperto piano dagli ultimi gemiti affannati, prima della spinta più bella, la migliore di tutte, come l’ultimo fuoco d’artificio, mi svuoto dentro di lui e lui sulle coperte. 
Ma non sono ancora soddisfatto, gli do 10 minuti di riposo e subito mi rimettermi sopra di lui, che non si oppone affatto, anzi, non perde tempo e vorace mi prende in bocca l’asta succhiando, quasi con golosità, per poi cavalcarmi forte e farsi sbattere per più di due ore da me, che insaziabile lo prendo sul pavimento, sul letto, su un muro e sul tavolo della cucina, che ora siamo costretti a pulire, insieme al pavimento.
 
Appoggiato con i gomiti sul tavolo della cucina, lo fisso, mentre con solo in dosso un paio di pantaloni, strofina il pavimento, dove degli schizzi di sperma macchiano le mattonelle fredde. Ha il viso concentrato, anche se gli occhi gli si chiudono praticamente da soli; sospiro, sentendomi un po in colpa. 
Infondo sono le sue prime volte, dovrei andarci giù meno pesante.
Gli tolgo lo straccio dalle mani e lui mi fissa interrogativo.
- Cosa fai ?!?
- Lascia finisco io, vai a dormire tu – gli dico, dandogli un piccolo bacio.
- No, faccio io tranquillo, sto bene … - ribatte subito, facendo per togliermi lo straccio di mano, ma facendolo alzare, senza dire niente lo porto al piano di sopra e lo metto sotto le coperte.
- Stai praticamente dormendo in piedi … dormi ! –
Dico, non ammettendo repliche. Faccio per scendere al piano di sotto, ma torno indietro da lui che posa i suoi occhi su di me, che sorridendo un po imbarazzato lo abbraccio. Mi sento un'idiota, ma solo ad averlo vicino il mondo diventa meraviglioso; in questo momento non posso fare a meno di lui, ancora più di prima. Annuso l'odere dalla sua pelle, dei capelli, intreccio le mie mani con le sue baciandogli le nocche e il palmo. Amo tutto del suo corpo; è perfetto.
Lui con la mano libera mi accarezza una guancia, sorridendomi incantevole. Mi bacia la fronte, la guancia e mi sfiora le labbra con le sue.
- Ti amo. Torno subito - gli dico prima di andarmene.

 
POV KAITO
Sto scoppiando dalla gioia. Ho tutto quello che ho sempre desiderato, anche di più. Lui.. lui è perfetto; passerei tutte le mie giornate tra le sue braccia. Lo amo, lo amo con tutto me stesso.
Sotto le coperte, sto cadendo lentamente nelle braccia di Morfeo quando il telefono squilla. Un messaggio.
 
Kacchan, Hitomi non mi risponde al telefono, se è lì da te potresti dirgli di chiamarmi, per favore.
Grazie

 
Scendo al piano di sotto, dove Hitomi sta finendo di pulire il pavimento, gli riferisco il messaggio della madre e me ne torno al piano di sopra mentre lui telefona.
La porta si apre qualche minuto dopo e Hitomi entra cominciando a rivestirsi. Non ce bisogno di parlare, perché la sua faccia mi dice tutto.
Suo padre.

Me ne resto in silenzio sotto le coperte, coprendomi metà faccia e infagottandomi per scaldarmi.
Suo padre, è un fattore che non avevo teneduto in considerazione. Ce ancora un ostacolo. Un ostacolo che non so se potro abbattere.
Improvvisamente, il rumore di vestiti cessa, per essere sostituito da dei passi che mi si avvicinando e poi dal cigolio del materasso, che sprofonda leggermente. La sua mano, mi accarezza piano i capelli, poi il collo, le spalle, fino ad arrivare ai fianchi, che cinge piano.
- Ma non ti stanchi mai ?!? – gli chiedo, riferendomi al fatto di essere così pieno di energie quando io invece sono distrutto da tutto l’esercizio fisico.
Lo sento ridacchiare e dire:
- Sono abituato … -
 
Già, con tutte quelle che si è portato a casa.
 
Lui mi guarda e capisce.
- Scusa, mi è scappato
Non rispondo.
- Ci vediamo dopo ?!?!! – mi chiede, mentre strofina il naso sul mio collo; così mi volto verso di lui.
- Questo pomeriggio esco con Keiji -
Lui non dice niente, si limita ad alzarsi a sedere e guardarmi scettico. Così, con tanta semplicità, mi avvicino a lui e dandogli un bacetto sulla guancia gli dico con il sorriso sulle labbra:
- Grazie Hito-chan … -

 
POV HITOMI
 
Ma cosa sta dicendo ?!?
 
- Per cosa ?!
- Per aver preso la mia prima volta e .. per tutto il resto. Credo ci essere pronto per una relazione decente adesso … -
 
Davvero pensa lo abbia fatto solo per quello !?!?
 
Osservo il dolce sorriso che ha in faccia, e non ho il coraggio di spezzarlo; quindi mi limito a sorridergli e nascondere una smorfia nella sua spalla, sussurrandogli:
- Quando vuoi kacchan
Vorrei rimanere lì ancora per un po’, ma non ce la faccio proprio a stargli vicino adesso; così me ne vado subito, salutandolo con ancora quel sorriso falso sulle labbra, che scompare però, non appena i suoi occhi non posso guardarmi. Lì, il mio viso manifesta quello che il mio cuore prova, con delle semplici e piccole lacrime, che per i passanti sono insignificanti, ma per me pesano così tanto.




Ecco finalmente il capitolo, mi scuso per il ritardo ma non ho avuto internet per alcuni giorni quindi mi è stato impossibile andare avanti a pubblicare i capitoli. Comunque spero che vi piaccia e che vi abbia incuriosito tanto da spronarvi a continuare a seguire la storia :) Spero in tanti consigli ( di ogni genere) visto che stiamo per arrivare al punto morto che avevo anticipato, in cui non mi viene l'illuminazione per proseguire la storia !!! Dopo il mio appello di aiuto.. Alla prossima !!! ^__^
  
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