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Autore: _ayachan_    12/01/2008    17 recensioni
Naruto e Sakura: il giardino dell’Eden; i fratelli Uchiha: il serpente e la mela… Il peccato originale: il tradimento.
"Tutto ciò che credevo sicuro, si sgretolerà tra le mie mani...
Il mio passato, il mio presente, e il mio futuro...
Chi sono io?
Naruto o Kyuubi?"

[Pairing: cambieranno in corso d'opera, anche drasticamente! Threesome, in ogni caso. Molte]
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'eroe della profezia' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Naruto-45

Capitolo quarantacinquesimo

Il cavallo e la regina




Quando Sakura tornò a farsi viva nella stanza di Sasuke, lui stava mangiucchiando
svogliatamente una ciotola di riso e verdure bollite.
La porta si aprì senza che nessuno bussasse, e lei fece il suo ingresso guardandosi bene dall'alzare gli occhi dal plico di fogli stropicciati che teneva in mano. Lui rimase con il boccone a mezz’aria e la bocca aperta, a fissarla, e il suo stomaco si chiuse di scatto.
Un orgoglio ferito è un orgoglio ferito, dopotutto.
«...Sembra che le cose vadano meglio...» mormorò lei ai piedi del letto, sfogliando distrattamente le pagine. «...per quanto riguarda la tua salute. Ma il sigillo è ancora lì, e il veleno è ancora in circolo...»
Sasuke mise giù le bacchette, e fissò con ostentazione il vassoio sulle sue ginocchia. Sakura fece il giro del letto, fino a raggiungere il comodino, e sfilò di tasca un contenitore pieno di pillole di un colore indefinito per posarvelo sopra. A quel punto, evitando accuratamente di incrociare lo sguardo di Sasuke, gli sentì rapidamente il polso.
Era leggermente accelerato.
Per precauzione, spostò la mano alla fronte. No, non era caldo.
Allora la tachicardia?
Doveva essere colpa del sigillo. Il sigillo, certo.
Dovevano trovare in fretta una cura. Se solo avessero avuto a disposizione Orochimaru, o il suo corpo...
...Era dannatamente brava a pensare a tutto, fuorché a ciò cui doveva davvero pensare.
Sasuke rimase rigido e immobile nel letto, senza aprire bocca.
Si comportavano come due estranei, come se non fossero mai stati compagni di squadra, come se lei non gli avesse mai detto ‘ti amo’ e come se lui non avesse cercato di baciarla, fallendo miseramente.
Come se fossero sempre stati soltanto un medico e il suo paziente.
Dopo tutti i controlli di routine, Sakura si fermò tra il letto e la porta, gli occhi puntati fuori dalla finestra. Si morse il labbro inferiore, apparentemente distratta.
«Sasuke... Sei più stato nel tuo quartiere?» gli chiese vaga.
«No» rispose lui secco. «Non sono più uscito dall’ospedale»
«Ah. Dovresti farlo, invece, ti farebbe bene» mormorò lei. «Magari fatti accompagnare da qualcuno»
«Potrei chiedere a Naruto» disse lui, e sapeva che l’avrebbe vista irrigidirsi.
Finalmente incontrò i suoi occhi, spaventati e arrabbiati.
«...E’ stato qui?» domandò, ansiosa.
«Sì» rispose lui. «Ha paura di me»
«Che sciocchezza» Sakura si voltò bruscamente, raggiungendo la porta a grandi falcate per nascondere il rossore colpevole. «Non è vero. Non ha niente da temere»
Afferrò saldamente la maniglia, aprì la porta, e se ne andò così com’era arrivata, dopo neanche dieci minuti.
Sasuke fissò il suo pranzo, disgustato.
«Non ha niente da temere»
«Maledizione...!»
Perché era stata così brutale?
E perché a lui aveva fatto tanto male?
Non aveva tempo per l’amore, aveva un nuovo obiettivo e una nuova ragione cui dedicare tutto sé stesso... e allora perché se pensava a lei non riusciva più a concentrarsi su altro?
Strinse i pugni, e si piegò in avanti.
Se non fosse stato così debole, se non fosse stato marchiato, se Naruto non avesse ucciso Itachi, le cose avrebbero potuto essere molto diverse...
E invece...
...Invece...


«...Sono stati i cinque minuti peggiori della mia vita, anche più brutti di quando ho chiesto la mano di Kurenai»
Asuma inspirò dalla sua sigaretta, studiando la scacchiera davanti alle sue gambe incrociate.
«Per questo, Shikamaru...» proseguì, facendo la sua mossa. «...la prossima volta che decidi di prenderti una settimana di vacanza alla Sabbia, fammi il favore di non farti beccare da Ino. Scacco»
Shikamaru non tese un muscolo, dall’altra parte del tavolo di gioco. Lo sguardo fisso sulle sue pedine e le spalle curve, fissava la partita con occhi segnati. Quella notte, dopo essere tornato da Suna, nonostante la stanchezza non era riuscito a prendere sonno.
Asuma lo sbirciò di nascosto.
«Tocca a te» gli fece notare.
«...Sono indeciso» mormorò lui. «Potrei fare due mosse: con una sacrificherei la regina e metterei al sicuro il re... con l’altra sacrificherei il cavallo e salverei la regina, ma poi non saprei davvero cosa fare con il re...»
«Hn?» fece Asuma, perplesso. «Mi sembra una scelta ovvia»
«Già, sembra una scelta ovvia...» ripeté Shikamaru, piano.
Cadde il silenzio, mentre il più anziano dei due fissava l’altro, confuso.
«Shikamaru... è successo qualcosa alla Sabbia?» chiese cauto.
Shikamaru sbuffò, e appoggiò i gomiti alle ginocchia, chinando la testa.
«Temari è incinta»
«...Oh» Asuma diede un altro tiro. «...E tu stai così perché è di un altro o perché...?» lasciò in sospeso la domanda.
«Mi sa che è mio»
«Oh»
La cenere cadde silenziosa dalla sigaretta, precipitando sul legno del portico. Asuma la disperse con un breve movimento, sbattendo lentamente le palpebre.
Aveva sempre pensato che Shikamaru fosse un genio. Pigro, svogliato, brontolone, però intelligente.
Ma di tutte le cazzate e gli errori che avrebbe potuto fare, mai si sarebbe immaginato che sarebbe incappato nel più stupido e irrimediabile di tutti.
Pensava che un giorno si sarebbe trovato a dover scegliere tra Temari e Ino, e pensava che sarebbe stato il problema più grande della sua vita.
Evidentemente era stato troppo ottimista.
«...E quindi?» chiese piano. «Ora cosa succede? Lei vuole tenerlo?»
«Sì»
«E vuole qualcosa da te?»
«No. Ha detto che è soltanto figlio suo, e che sono troppo immaturo per occuparmene»
«E tu?»
«Io... non lo so. Si tratta di un bambino, di qualcosa di vivo... di fragile. Ho già fatto un errore quando l’ho involontariamente creato, se continuassi a sbagliare anche con lui? Sono troppo giovane, e ha ragione Temari, sono anche immaturo... che razza di padre sarei?»
Asuma inspirò in silenzio dalla sua sigaretta. «Quanti anni hai, Shikamaru?»
Shikamaru alzò la testa. «Devo farne diciotto a settembre»
«Hn» Asuma fece un mezzo sorriso. «Avere un figlio a diciotto anni o a trentacinque è esattamente la stessa cosa. Non si impara mai a vivere, si va avanti per tentativi e ci si rialza dopo ogni sconfitta: nessun padre è mai pronto per suo figlio, è scientificamente provato. Se il tuo unico problema è che ti senti inadeguato, sappi che sei nella stessa barca di tutti i genitori del mondo. Sei intelligente, sei un ragazzo in gamba; da quel punto di vista te la caverai, tranquillo. Se mai potresti avere problemi dal lato economico... ma anche in quel caso, la tua famiglia è abbastanza ricca per provvedere a tutto, almeno i primi anni» fece una pausa, durante la quale fissò la sigaretta accesa con aria assorta. «Solo... che devi averne voglia, se capisci cosa intendo. Non devi partire dicendo ‘non ce la farò’, devi scordarti lo Shikamaru pigro che sei stato fino ad ora, devi tirar fuori le palle e sforzarti di diventare adulto in fretta» spostò gli occhi sull’allievo, che lo fissava in silenzio. «Pensi di esserne in grado?»
Shikamaru non rispose.
Riabbassò lo sguardo sulla scacchiera e guardò le sue pedine, soffermandosi sulla regina e il cavallo.
Quale dei due avrebbe sacrificato?
Si passò una mano sul viso, e tolse il re dalla sua posizione.
«Mi arrendo» mormorò, alzandosi in piedi. Ficcò le mani in tasca, incassando la testa tra le spalle, e rivolse un’ultima occhiata ad Asuma. «Devo ancora pensarci»
Mentre lui si allontanava silenzioso, il maestro si lasciò andare a un profondo sospiro.
Quello sì che era un casino.

Shikamaru vagò senza meta lungo le strade del villaggio, chissà per quanto tempo. Alla fine, senza accorgersene, si trovò davanti alla casa di Choji, nel quartiere del clan Akimichi. Sospirò. Prima o poi ci sarebbe venuto comunque, tanto valeva entrare subito.
Quando Choji se lo vide spuntare in casa con due occhiaie fino alle ginocchia e l’aria tanto cupa, capì al volo che la discussione avrebbe necessitato di sostegno, e andò a procurarsi non meno di cinque pacchetti di patatine e due bottiglie d’acqua. Solo allora si sedette davanti al compagno, sul tappeto della sua stanza, e, aperto il primo dei rifornimenti, gli disse: «Va bene. Inizia»
Shikamaru gli raccontò tutto in poche parole, senza girarci attorno e senza modificare nulla; da Kankuro, alla scoperta della gravidanza, alla sua reazione, a Gaara, ai timori che provava, a ciò che pensava il maestro Asuma... Choji ascoltò tutto pazientemente, ruminando le sue patatine con aria attenta, e non lo interruppe nemmeno una volta. Alla fine del discorso, gli offrì un pacchetto.
«Scusa, ma ho lo stomaco chiuso» rifiutò lui.
«Uhm» fu il suo commento, mentre beveva un sorso d’acqua. Si passò la mano sulla bocca. «Beh. Forse, dopotutto, non sei tanto fortunato» ammise, ricordando la loro conversazione della settimana prima.
«Questo sì che è ciò che ho bisogno di sentire» bofonchiò Shikamaru irritato.
«Allora dimmi cosa vuoi che ascoltare» Ribatté Choji tranquillo. «Lo sai che tra noi due sei tu quello intelligente, è stupido che ti aspetti una perla di saggezza da me. Al massimo io posso dirti che andrà tutto bene, e offrirti una patatina. Posso lasciarti parlare e ripetere sempre le stesse cose finché non assumeranno un qualche senso nella tua complicatissima testa. Posso dirti che mi fido di te, e che è una stronzata che tu ti senta inadeguato a fare il padre. E, poi, posso ricordarti che Ino non la prenderà affatto bene... ma, se ti aspetti la soluzione ai tuoi problemi, non so se sei venuto nel posto giusto»
Shikamaru si prese la testa tra le mani. «Anche Ino...» ricordò con un gemito.
«Sì, anche lei» confermò Choji. «Questo bambino cambierà molte cose, lo sai. Qualunque decisione tu prenda»
«Non hai qualche stupido consiglio da darmi?» chiese il moro. «Anche la cosa più scontata, la più idiota... Una sola parola, Choji... perché io non so più dove sbattere la testa»
L’Akimichi aprì il quarto pacchetto di patatine, e sgranocchiò per due minuti buoni. Bevve di nuovo. Guardò l’amico di sempre, il primo che lo avesse accettato davvero per quello che era, il primo che lo avesse realmente apprezzato.
Lui stimava profondamente Shikamaru, come ninja e come persona.
Ma di lui stimava l’intelligenza, il senso di responsabilità, la sensibilità... vederlo così smarrito era una novità.
E vedere che si rivolgeva a lui per trovare un sostegno, era... gratificante.
Avrebbe davvero voluto avere la soluzione ai suoi problemi, tutti. Avrebbe voluto posargli una mano sulla spalla e garantire che avrebbe sistemato ogni cosa, avrebbe voluto dirgli di lasciar fare a lui e non preoccuparsi di niente.
Ma, tra loro due, non era lui ad essere quello con le risposte.
Lui era quello con i fatti e le domande, era quello un po’ tonto che sapeva ascoltare ma non parlava mai. Era quello che poteva dare una spalla su cui piangere, ma non poteva far tornare il sorriso.
Chiuse gli occhi, riflettendo a fondo.
«La settimana scorsa ti ho detto che eri intelligente e fortunato» disse alla fine, parlando lentamente e con attenzione. «Forse tu penserai che sia una cazzata, ma io ci credo ancora. E oggi aggiungo anche... che mi fido di te. Mi fido di te come di nessun altro, più di me stesso. Adesso ti sembrerà di non sapere cosa fare, che le cose non si sistemeranno mai, ma io so che ne uscirai a testa alta. Che prenderai la decisione giusta, come sempre... e io sarò alle tue spalle, e sarò ancora qui a offrirti le mie stupide patatine se avrai bisogno di parlare. Non posso fare altro Shikamaru, non posso dirti altro. Perché tutto ciò che so è che mi fido di te e del tuo giudizio. E anche tu dovresti fidartene»
Shikamaru rimase in silenzio.
Abbassò lo sguardo, senza parlare, e fissò il tappeto su cui era seduto per quasi tre minuti.
Alla fine sospirò a fondo, e tese una mano.
«...Dammi un po’ una patatina, va’...»

Trovò Naruto esattamente dove si era aspettato che fosse, considerato l’orario: al ramen Ichiraku.
«Yo» commentò, sedendosi sullo sgabello accanto al suo.
«Hn? Oh, ciao. Sei tu» replicò il biondo a bocca piena, senza il solito entusiasmo. «Credevo che ti fossi preso una settimana di vacanza alla Sabbia»
«Sono già tornato»
«Mh... Non è andata tanto bene, eh?»
«No, decisamente»
Shikamaru appoggiò i gomiti al bancone e prese a giocherellare con il contenitore della salsa di soia, pensieroso. Naruto lo lasciò fare, mangiando come suo solito, e l’aria profumata di cibo aleggiò attorno a entrambi, tranquilla e familiare.
«Diventerò padre»
Naruto si strozzò con il brodo del ramen.
«Cough cough... Eh?!» tossì tra le lacrime.
«Temari è incinta. E’ mio. Vuole tenerlo» sintetizzò Shikamaru in tono neutro. «E io non so cosa fare»
Non sapeva bene cosa si aspettasse da Naruto.
Dopotutto aveva a che fare con il ninja più imprevedibile del villaggio della Foglia, era lecito attendersi un’infinità di reazioni diverse... ma in quasi tutte era previsto un minimo di esitazione.
Ebbene, anche se pensava di essere preparato, riuscì a stupirsi.
Naruto non tentennò nemmeno per un istante, e lo afferrò per il bavero della maglietta con uno scatto brusco. Per la sorpresa Shikamaru lasciò cadere la boccetta della salsa di soia, che si rovesciò sul banco.
«Non sai cosa fare?!» ripeté, furioso. «Oh, sì che lo sai, invece! Nessun bambino dovrebbe restare senza padre, nessuno! Che cazzo hai in quella testa, eh?»
Shikamaru si liberò della sua stretta e gli gettò un’occhiata irritata. «Non è così semplice» ringhiò. «Non ho neanche vent’anni, e lei non ne vuole sapere niente di me. Tu parli perché la vedi solo dalla parte del bambino, ma le cose non sono così facili!»
«Facili?» sibilò Naruto, e nei suoi occhi brillò per un attimo un alone rossastro. «Pensi che per me le cose siano facili? Non sono un genio come te, ma non sono nemmeno un idiota: posso immaginare che ci saranno dei problemi, posso immaginare che ci siano tante cose che non si incastreranno... ma posso fare una cosa che tu, evidentemente, non ti preoccupi abbastanza di fare: posso vedere quel bambino, e posso dirti esattamente cosa proverà e cosa penserà, una volta che sarà cresciuto e avrà iniziato a chiedersi perché non ha un papà. Posso dirti parola per parola tutti i tormenti che patirà quando verrà assalito dai dubbi la notte, posso dirti quante volte esattamente si incolperà, credendo di aver sbagliato qualcosa e di aver fatto arrabbiare il padre che non ha, e posso dirti quanto odierà il mondo e tutte le persone che avranno due genitori da chiamare. Posso dirti che non sarà importante se suo padre è un eroe, se ha salvato centinaia di persone e neanche se lo ha amato... perché la cosa importante sarà che non c’è. Alla fine dei conti, la cosa importante sarà la sua assenza. E se per disgrazia un giorno quel bambino dovesse sapere il tuo nome, nulla di ciò che farai basterà a ripagare gli anni di sofferenza che avrà passato, nulla! Ti odierà, e non ti riconoscerà mai come suo padre, e a te farà più male di ogni altra cosa»
Shikamaru deglutì, investito dall’improvviso fiume di parole.
In effetti, ora che se ne rendeva conto, da quando aveva saputo che Temari era incinta aveva pensato poco al bambino vero e proprio. Aveva pensato a sé stesso come padre, come marito, come uomo adulto... aveva visto tutti i problemi pratici e le difficoltà con Temari, ma non si era mai fermato a pensare davvero alla piccola creatura cui aveva dato vita.
Sapeva che c’era, era perfettamente consapevole della sua esistenza, quasi fosse stato lui a portarla in grembo... ma non l’aveva mai vista.
Non aveva immaginato i suoi occhi, i suoi capelli, le sue mani, la sua voce... nulla di tutto ciò.
Il bambino, fin dall’inizio, era stato semplicemente ‘il bambino’. Il piccolo, incredibile problema che era piombato all’improvviso nella sua vita.
...Fino a quel momento nessuno gli aveva presentato le cose da quella prospettiva.
Ma Naruto, forse proprio perché era stato dalla parte di chi è costretto a crescere senza genitori, si era immedesimato subito nel centro del problema, quel centro che tutti consideravano pochissimo.
«Pensa bene a quello che fai» continuò Naruto dopo una pausa, minaccioso quanto Gaara a Suna. «Se lasci quel bambino senza un padre, per me hai finito di esistere»
Ehi, ehi... da quando in qua Naruto era tanto aggressivo?
Shikamaru si accigliò, ricomponendosi. La salsa di soia colava lenta dal bancone a terra, e Ayane e Ichiraku fingevano di non sentire e non capire nulla.
«Rilassati» borbottò il Nara. «Ho capito. E... cercherò di fare il possibile. Ma non farò automaticamente il bene di quel bambino decidendo di prendermene cura. Ci sono altre cose che devo considerare...»
Naruto distolse lo sguardo, nervoso.
Accidenti, si era lasciato andare un po’ troppo... ma anche Shikamaru, doveva proprio essere tanto coglione da non pensare a certe conseguenze quando era con Temari?
«Scusa» borbottò vago. «Mi hai preso in un momento un po’ così, non volevo essere aggressivo. Cancella l’ultima frase»
Shikamaru sospirò. «Siamo in due ad essere ‘in un momento così’» mormorò. «Comunque mi sei stato molto utile, Naruto. Non avevo mai pensato seriamente al bambino, prima d’ora, intendo davvero seriamente... grazie»
Naruto fece una smorfia amara. «Cerca di far funzionare le cose» disse con voce roca. «Alla fine il punto è sempre lo stesso: cerca di far funzionare le cose»
«Ci proverò»
Shikamaru si alzò dallo sgabello, gli rivolse un mezzo sorriso e un cenno, e poi si allontanò da solo.
La prossima tappa sarebbe stata l’ultima e più importante... suo padre.
Ma, mentre camminava verso casa, una parte del discorso di Naruto prese a ronzargli fastidiosamente in testa...
«...non sarà importante se suo padre è un eroe, se ha salvato centinaia di persone, e neanche se lo ha amato...»
Strane parole... quasi come se... riferite a qualcuno in particolare.
Una volta che avesse sistemato la questione di Temari e del bambino, in un modo o nell’altro, sarebbe tornato sul discorso con Naruto.

«Papà, ho fatto una cazzata»
Shikaku Nara era preparato a quel momento.
Sapeva che prima o poi suo figlio si sarebbe presentato con una frase del genere, e aveva pregato perché ‘la cazzata’ fosse aver provato a fumare, aver falsificato una pagella, o al massimo aver messo le corna a una ragazza.
Ci aveva davvero sperato con tutto sé stesso, dicendosi che in fondo Shikamaru era intelligente, e non sarebbe andato oltre quel genere di sciocchezza... ma non era preparato alla realtà che si trovò davanti all’improvviso. Davvero, a quella non era preparato...
«Temari è incinta di mio figlio» furono le brutali parole del più giovane dei Nara.
Shikaku, che in quel momento era seduto sul divano chiaro a lucidare kunai, smise di fare ciò che stava facendo per alzare gli occhi e fissarlo, impassibile.
Con invidiabile flemma, mise giù strumenti e attrezzi e intrecciò le dita sulle ginocchia.
Inspirò a fondo.
«E così è incinta...» mormorò, guardando il figlio di sottecchi. «Shikamaru, maledizione... pensavo di averti insegnato certe cose a dodici anni»
«Lo so» replicò lui contrito, dalla soglia del salotto. «Lo so bene... è stato un incidente. E lei vuole tenere il bambino. Dice che non vuole che abbia a che fare con me, perché non sono abbastanza maturo per prendermene cura, e dice che non ha bisogno del mio aiuto. Però...» strinse i pugni, e tutte le voci delle persone con cui aveva parlato quel giorno risuonarono nella sua testa contemporaneamente, assordandolo. «Però io... non so cosa devo fare. Da un lato vorrei occuparmi di ogni cosa, dirle che penserò a tutto e che andrà bene, e dall’altro la sola idea mi terrorizza. Ho parlato con il maestro Asuma, con Choji, con Naruto... ognuno di loro mi ha detto una cosa diversa, e tutti sembravano convinti che alla fine dovrei farmi carico del bambino. Ma io non so se sarò un buon padre, non so come andranno le cose, non so nemmeno se Temari mi vorrà più... e in questo momento la mia testa rischia di scoppiare, e non dormo non so da quante ore, e tu sei la mia ultima spiaggia, papà. Dimmi cosa devo fare»
Shikaku si grattò il mento, vago.
«A dire il vero» iniziò, sbuffando. «in questo momento vorrei prenderti a pugni per essere stato tanto idiota da combinare questo casino. Ma non credo che servirebbe a molto, se non a sfogarmi, quindi chiederò a Inoichi di allenarci un po’ insieme, più tardi, e ora mi limiterò a dirti quello che penso. Tua madre è una donna indisponente, autoritaria, qualche volta aggressiva e molto severa. Per te avrei sperato in qualcosa di più semplice e gestibile, magari una brava ragazza gentile e servizievole, o, al massimo, una come Ino, un po’ frivola e arrogante ma tutto sommato piuttosto carina. E invece sei andato a impegolarti con la copia bionda e più giovane di tua madre, per di più in una situazione simile... Le cose sono molto semplici: se è incazzata con te, non cederà mai; continuerà a pensare a tutti i motivi per cui l’hai fatta arrabbiare e li ingigantirà, finché la tua semplice presenza sarà motivo di irritazione. Ci sono forti probabilità che allevi vostro figlio insegnandogli a tirare kunai a una tua foto, e sicuramente ti impedirà di avere un ruolo nella sua vita»
Shikamaru deglutì, sbiancando. Alla faccia dello scenario apocalittico.
«Però...» riprese Shikaku, dopo una breve pausa. «...forse non è troppo tardi per riparare al danno. Ma prima devi decidere cosa vuoi fare, e intendo cosa vuoi fare davvero con quel bambino. Non sarò io a spingerti in una direzione o nell’altra, non ne ho alcun diritto e ritengo che se tu non fossi in grado di scegliere non saresti assolutamente in grado di crescere un figlio, per cui questo passo dovrai farlo da solo, e subito. Te lo chiedo qui, a bruciapelo. Ripensa a quello che ti hanno detto gli altri, se ti va, e poi ragiona da solo. Ma dammi una risposta adesso, perché se aspetterai ancora sarà troppo tardi»
«Come? Così, su due piedi?» allibì Shikamaru.
«Sì, su due piedi. L’unica cosa che posso dirti per aiutarti, è che economicamente non avrai problemi: noi e la famiglia di Temari, insieme, siamo perfettamente in grado di occuparci di un bambino»
Il cervello di Shikamaru si esibì in un discreto spettacolo di fuochi d’artificio, quando cercò di costringerlo a ragionare.
Era impossibile.
Non sarebbe mai riuscito a prendere una decisione in venti secondi, gli sarebbe esplosa la testa.
Però... però poteva essere la sua unica occasione... suo padre gli aveva detto senza mezzi termini che, stando così le cose, Temari lo avrebbe odiato.
E lui la amava, ormai era palese.
Se c’era anche una sola possibilità di evitare quell’orribile futuro, doveva almeno provarci...
Cercò di ricordare per filo e per segno il discorso di Naruto, tutto ciò che aveva detto sul bambino. Chiuse gli occhi, cercò di vederlo così come aveva fatto lui, ma c’era solo un muro nero dietro le sue palpebre.
No” si disse, stringendo i denti. “Mio figlio è da qualche parte in questa oscurità... e io voglio trovarlo. So che è possibile”
...E all’improvviso, con la sola forza di volontà, il bambino comparve dal nulla.
Maschio? Femmina? Non avrebbe saputo dirlo. Ma aveva capelli e occhi scuri, e lo sguardo di Temari. Era lì, e gli sorrideva con il suo ghigno furbo, un po’ minaccioso e un po’ ironico. Non doveva avere più di quattro o cinque anni, ma sembrava già così grande... così in gamba... così intelligente...
Voleva conoscerlo.
Voleva parlargli, e voleva vederlo crescere. Voleva vederlo muovere i primi passi, cadere e rialzarsi, voleva sentire la sua voce e il suo calore. Voleva che lo chiamasse papà.
Lo voleva disperatamente.
«...Voglio essere il padre di quel bambino» sussurrò, riaprendo gli occhi. Avvertiva un inspiegabile nodo in gola, che non se ne andava. «Non voglio essere escluso dalla sua vita, voglio prendermene cura e aiutarlo a rialzarsi quando cadrà. Non... non posso farne a meno»
Shikaku sorrise.
«Va bene» commentò. «Il bambino è a posto. Ora... la madre. Tu ami Temari?»
Shikamaru non dovette pensarci neanche un istante.
Se sulla scacchiera lui era il cavallo e il bambino che doveva ancora nascere era il re, la regina era indubbiamente lei. La sua Temari.
«Sì» rispose, senza un’esitazione.
La sua sicurezza lasciò un po’ spiazzato Shikaku, ma solo per un istante. Poi, lo fece sorridere di nuovo.
«E allora perché la lasci ancora a tormentarsi da sola, razza di stupido figlio?»
Shikamaru strinse i pugni.
Già, era proprio uno stupido figlio.
Era rimasto a scervellarsi tutto quel tempo per cose che in fondo già sapeva... era stato in dubbio, si era chiesto quale pedina avrebbe dovuto sacrificare per il bene del re, e alla fine... alla fine il bene del re sarebbe stato avere sia regina che cavallo, perché era tutto ciò di cui aveva bisogno.
Era tutto ciò per cui la regina e il cavallo erano venuti al mondo.
E adesso il cavallo avrebbe infranto qualche regola e si sarebbe mosso un po’ più velocemente, perché aveva perso tempo ad esitare.
«Papà, vado a Suna» annunciò. «Non so se o quando tornerò, dopotutto Temari potrebbe anche uccidermi, ma voglio provarci. Ehm... per favore... lo dici tu alla mamma?»
Negli occhi di Shikaku passò un lampo d’inquietudine.
«...Se proprio devo...» mormorò depresso.
«Grazie, papà. Non solo per la mamma, ma per tutto quanto»
Shikaku fece un cenno vago. «Vai, muoviti... ti aspettano tre giorni di viaggio»
«Non ti preoccupare per questo, li diminuirò drasticamente; so già come fare» Shikamaru sorrise con aria furba, e poi si voltò in fretta e scomparve lungo il corridoio.
Shikaku sospirò profondamente, fissando i kunai sul tavolino con aria abbattuta.
Quando si era svegliato, quella mattina, non avrebbe mai pensato di ricevere una notizia tanto pesante. E invece la sua giornata aveva preso quella piega bizzarra, senza che lui potesse impedirlo, e adesso si trovava con una gatta da pelare di proporzioni cosmiche.
Ahh, avrebbe anche dovuto dire a sua moglie che il loro grazioso bambino era stato tanto deficiente da mettere incinta la sua ragazza... forse Shikamaru non era l’unico a rischiare la vita.
Si grattò la nuca stancamente.
Ma porca miseria...” rifletté. “E’ nato stanco per tutto, ogni singola cosa sulla faccia della terra... e non per quello. Quando aveva dodici anni avrei anche dovuto dirgli che il sesso è estremamente faticoso”
Mentre tendeva una mano per riprendere a lucidare i kunai, in mancanza di altra attività manuale a portata di mano, un rumore di passi affrettati raggiunse le sue orecchie, e Shikamaru spuntò di nuovo sulla soglia, con il respiro corto.
«Nel caso non tornassi vivo...» disse, ghignando appena. «...ho avuto un buon esempio, come padre. Ciao, eh»


Correva attraverso il villaggio, sperando che chi cercava fosse ancora dove lo aveva lasciato, e le voci di tutte le persone con cui aveva parlato gli risuonavano nella testa, chiare e nitide.
Il maestro Asuma gli aveva mostrato che non esistevano problemi al di fuori di lui.
Choji gli aveva ricordato chi era e che doveva avere fiducia in sé stesso.
Naruto gli aveva permesso di vedere il suo bambino con i propri occhi.
E suo padre gli aveva dato la spinta finale, guidandolo quando lui non sapeva da che parte andare.
Sì. Se Temari non lo avesse ucciso, avrebbe voluto essere per suo figlio ciò che Shikaku Nara era per lui.






Nel prossimo capitolo:

Temari era di nuovo nella sua stanza, e fissava la busta bianca sulla sua scrivania con espressione neutra. Sul retro, c’era soltanto il suo nome.
Sbuffò, irritata.
Da dove veniva tutta quell’esitazione? Sapeva cosa ci sarebbe stato scritto, lo sapeva benissimo. Era inutile che facesse l’ansiosa.
Eppure non si muoveva da dieci minuti abbondanti.
Ricordò il momento in cui la cameriera si era presentata alla sua porta, con il messaggio in mano e gli occhi pieni di trepidazione, e ricordò la rigidità con cui aveva preso ciò che lei le tendeva.
Esami.
Il risultato finale dei test sulla sua gravidanza.









*      *     *   *    ȣ    *   *     *      *


Spazio autore

Allora, prima di parlarvi di questo capitolo voglio fare un breve inciso sul precedente.
Ci sono stati pareri discordanti sulla ICità (passatemi il termine, vi prego! ^^') di Shikamaru.
Mi è stato detto che sarebbe stato più nel suo carattere decidere di prendersi immediatamente cura del bambino,
e allo stesso tempo mi è stato detto che la sua reazione è negli schemi.
Ora, sono qui per fare una cosa che non avrei mai pensato di fare:
giustificare le azioni di un personaggio.
Shikamaru è un genio, uno stratega, un Q.I. di 200. E' nato per decidere in fretta.
Ma, ragazzi miei, non ha ancora diciotto anni, e all'improvviso gli dicono che diventerà padre.
Penso che soltanto un'imbecille, o qualcuno di tanto sicuro di sé da rasentare l'idiozia, avrebbe detto su due piedi "alleviamo il bambino insieme".
Anche considerando che Temari non era nella migliore disposizione d'animo per una simile uscita.
E' per questo che lui, appunto in virtù della sua intelligenza, ha preferito prendersi un po' di tempo.
Qui non si tratta di decidere la strategia di un attacco, che può salvare la vita, certo,
ma che è qualcosa di temporalmente circoscritto e, il più delle volte, arraffazzonato all'ultimo momento.
Qui si parla di un'intera esistenza.
In via teorica i figli sopravvivono ai genitori, mettere al mondo un bambino vuol dire cambiare vita per sempre.
Per quanto Shikamaru sia svelto a prendere decisioni, per quanto sia un tipo da "in qualche modo ce la caviamo",
ho ritenuto che fosse naturale e doveroso per lui avere dei dubbi.
Se così non fosse stato, lo avrei considerato un insulto alla sua intelligenza.
Infine, vorrei farvi notare una frase che c'era già prima dei commenti che mi hanno spinto a scrivere questa giustificazione, e che era prevista fin dall'inizio:
"Era rimasto a scervellarsi tutto quel tempo per cose che in fondo già sapeva"
Nel profondo, quindi, Shikamaru aveva già preso la sua decisione.
Aveva soltanto bisogno che qualcuno glielo facesse notare; perché, oltre ad essere un genio - lo dico con tenerezza -
è anche il ninja più pigro di Konoha...

Capitolo denso di metafore, vero? XD
Comunque, Shikamaru ha fatto la Scelta, è coraggiosamente diretto a Suna, e forse potrebbe anche tornare vivo.
Forse.
I pareri dei quattro che consulta - e ve lo dico come curiosità - non erano ponderati, sono usciti spontanei...
...Con Choji soprattutto non sapevo bene che piega avrebbero preso gli eventi, ma devo dire che in generale non mi dispiace.
E non preoccupatevi se i personaggi vi sembrano un po' troppo tranquilli... è tutta apparenza! XD
Cioè, Asuma non dà mai in escandescenze, Choji è tranquillo per definizione (e, ingenuo, si fida davvero di Shika),
Naruto ha ben altro a cui pensare (e poi lui sì che se l'è presa per questo bimbo), e Shikaku... povero, lui è semplicemente sotto shock! XD
Deve dirlo alla moglie, ma vi rendete conto? E' sinonimo di suicidio!
E, in fondo, a parte Naruto tutti sono convinti che Shika se la caverà.
Forse.
XD

L'altro giorno stavo giocherellando con il correttore automatico... sapete che sono uscite cose assurde?!
(vien quasi voglia di scrivere una fanfic comica con i nomi del correttore...!)
Per questo ho deciso di inaugurare l'...

Angolino della correzione automatica

Nomi # 1

Kakashi Hatake: Fashion Shaker (è da questa correzione che ha avuto inizio tutto! XD)
Naruto: Nasuto, ma si sapeva
Sasuke: Rasure (questo sarebbe italiano?) o Nasute (quelli del correttore hanno capito del suo legame con Naruto??)
Itachi: Tachi (?)
l'Itachi: l'eustachio T___T
Sakura: Saura (sarà il femminile di sauro inteso come cavallo? Cioè è una CAVALLA?!)
dell'Haruno: dell'arrandello (...)
Neji Hyuuga: Nei Fruga
Hanabi Hyuuga: Sanabili Fruga
Hiashi: Chiassi; ma ovviamente anche FASHION (nome gettonatissimo) Fruga!
dell'Inuzuka: dell'imbudella (O_O)
Rock Lee: Rock Ree (perché, mi chiedo io?)
Shikamaru: Maraschino (ma da dove esce?)
Temari: Tempari (?)
Kankuro: Kurdistan (°__°)
Orochimaru: Agrochimica (?!)
Choji Akimichi: Choc Agrochimica (imparentato con Orociok?), o anche Choc Michigan (trendy, nè?)
Tenten: (le correzioni sono uno scioglilingua!) Entente, Tientene, Intente, Centeno, Utente (ditele tutte in fila, su)
Natsumi: Tatsumi (perché Tatsumi sì e Natsumi no?)
Haruka: Khartoum (perchè?!)
Gamabunta: Gambuta (per me è congolese, altro che italiano...)

E ce ne sono a iosa... ve li metterò poco a poco per alleggerire l'atmosfera cupa dei prossimi capitoli! U_U
(tanto voi non potete farci niente, gnè gnè, io li metto anche se non volete!)

...Lo spazio autore si sta dilatando in maniera inquietante...

sammy1987: anche se io non ne ho parlato nel dettaglio, quando Temari ha iniziato a pensare di essere incinta ha avuto la sua crisi. E' ragionevole: è giovane, senza compagno - aveva appena mollato Shikamaru - ed è la sorella di Gaara, decisamente non famoso per la sua temperanza... chiunque nella sua situazione sarebbe andato in crisi. Poi però, proprio perché è una donna molto forte, ha preso in mano le cose e in quattro e quattr'otto ha deciso di tenere il bambino a prescindere dal padre. Ciò non toglie, tuttavia, che abbia ancora i suoi momenti di debolezza - il suo futuro non appare roseo - e che, ricordiamolo, abbia una quantità di ormoni impazziti che girano per il corpo! XD Il caro, vecchio problema del triangolo NaruSakuSasu è irrisolvibile per via teorica! XD Solo Kishi potrà definitivamente svelare l'arcano mistero - SE decide di farlo, beninteso - io mi limito a scrivere ciò che secondo me potrebbe accadere e in che modo! (mettendoci anche un po' delle mie preferenze, ovviamente... :-3) Tutto ciò che posso fare è cercare di mantenermi aderente ai personaggi iniziali e dare briglia sciolta alla fantasia...
killkenny: ipocrita! XD Ma di che "speranze" parli, tu?? XDD
Reina: Kakashi NON passerà all'altra sponda, stai pure tranquilla! XD (scherziamo? Altri personaggi che gli ronzano attorno?!) Per quanto riguarda Kankuro e Gaara, avrai una spiegazione del loro comportamento nel prossimo capitolo... diciamo che... qualcuno ha fatto bene i suoi conti...
kimi: ma dunque! Le fan ShikaTema mi dicono che il fandom è pieno di ShikaIno, le fan ShikaIno mi dicono che è pieno di ShikaTema... decidetevi, insomma! Non sapete accontentarvi di niente! (nota: io sono per la ShikaTema, anche se mi autoescludo dalla competizione! XD) Il problema dell'aggiornamento troppo rapido è presto risolto: il capitolo 43 l'ho messo l'8 gennaio, verso le 7 di sera, il 44 l'ho messo il 9 nel primo pomeriggio. Chiedo scusa, è che essendo tornata a Bologna ho ricominciato ad avere i soliti problemi di connessione... T__T Poi, segnati bene questa tua recensione, perché un giorno resterai a bocca aperta... Bah! TECNICAMENTE Sasuke ha visto il massacro dei suoi soltanto in maniera indiretta, con lo sharingan di Itachi... e poi, pfui! Naruto ha visto "morire" Sasuke al tempo di Haku, e lui era un po' l'unico membro della sua famiglia! (mi sto palesemente arrampicando sui vetri...! XD) Ooooh, insomma! Sasuke è un maledetto essere unicellulare privo di spina dorsale! Ha passato la sua vita dietro ai rimpianti e ai rimorsi, è stato lui per primo a non volere la felicità! Poteva averla, restando a Konoha, poteva avere ogni cosa! E invece ha scelto consapevolmente di martirizzarsi ed emoizzarsi, ed ora è giusto che ne paghi le conseguenze! >_<
1992: ...sì. Dovevo aspettarmi un ritorno alle care vecchie abitudini! XD La follia dilagante si sparge, e si sparge, annacquando ogni angolo della recensione...! Ma no, dai, Temari non userà il ventaglio. Non sai che le donne incinte non devono fare sforzi? E poi perché sollevare un simile peso quando si può facilmente uccidere chiunque infilzandogli uno stuzzicadenti nell'occhio? Ahahah! XD Interessanti le ipotesi sulle origini di Tenten, le terrò presenti...! Ino... beh, Choji non ha molto da fare in questo periodo, così osserva un po' la gente... E poi, diciamocelo: quando lei ha urlato "non ti ama!" in mezzo alla strada, anche un cieco avrebbe capito...! Ino non è un'amica tanto disinteressata da prendersela così soltanto perché Shika ha scelto la "donna sbagliata".  Sakura NON sta preparando veleni per Sasuke, nonostante quello che potresti pensare! XD E' solo che non ha i mezzi materiali per curarlo, e quindi le ci vuole MOLTO tempo! Dunque, ricapitoliamo... I nostri figli saranno belli e intelligenti come te e avranno i miei difetti? Allora saranno bruttini, psico-labili, arroganti, egoisti, sadici, cocciuti, dotati di eccessiva autostima e pigri?! Accidenti, ma tu sei proprio ottimista, eh!!
OneWingedAngel: ah ah ah! Ino con Choji! .... ... ... ...ehm. Dicevamo?? ^^'' Ah sì, ecco: riguardo alla nostalgia, stai parlando con una che alla veneranda età di 19 anni si guarda indietro e non trattiene una lacrimuccia al pensiero dell'infanzia... quel fantastico periodo in cui le giornate sono lunghe, non si cresce mai, ci si annoia, e si scoprono tante cose nuove... ora mi chiedo che fine hanno fatto le ultime settimane, che ne sarà del mio futuro, perché cavolo non ho tempo libero... crescere è uno schifo, ecco la verità. Vorrei vivere sull'isola che non c'è con una provvista di libri inesauribile e il mio amato pc, e sarei felice per sempre! ç_ç Ma il passato non ritorna per nessuno, e anche il gruppo 7 come lo conoscevamo nei primi numeri del manga non ha più possibilità di esistere... Soprattutto con ciò che accadrà tra qualche capitolo... u_u E il suo nuovo obiettivo lo conoscerai a breve! Ma se ci pensi sono certa che ci arrivi...! XD PS: so cosa vuol dire calibrare ogni parola, non farmici pensare... ci sono momenti di grazia in cui mi vengono capitoli di getto, senza problemi, ma ci sono volte in cui mi soffermo su una parola per cinque minuti filati! E poi, quando ricorreggo, ho sempre qualcosa da modificare! @_@
lale16: spero almeno che la partita sia stata vinta! XD So perfettamente chi è Edward Cullen (*ç*), per Shikamaru ti rimando all'appunto nell'angolino dell'autore, lo gnorri (sì, si scrive così! XD) è, come dire, aggrappato alla sua unica speranza di salvezza (che potremmo anche demolire, per sport...), e la speranza, ovvero confettino, verrà maltrattata a sufficienza con il proseguire della fic! Wow, sono stata molto "a elenco"! XD Perchè poi? ò_ò Ah, il tigrotto... uhm... ci sto lavorando! XD Prima lascialo trovare a me, poi ne riparliamo!
Jana: infatti NON lo è! XD
Rhymes: il ciclo femminile è qualcosa di molto bastardo. U_U Non è normale, e di solito vuol dire che qualcosa non va, ma può anche saltare per un mese intero, certe volte, senza necessariamente significare gravidanza. E poi esistono le cosiddette gravidanze isteriche, ovvero quelle particolari condizioni per cui ci sono tutti i sintomi ma non il bambino, e generalmente si verificano quando la "mamma" si convince con assoluta certezza di essere incinta... vedi? Non è così scontato che Temari sia in dolce attesa! Ehi ehi ehi! Piano con i matrimoni per Hinata, poveretta! XD Ora come ora, sposarsi con Neji sarebbe la morte per lei! E su Ino non dico nieeeeente! Uhuhuh... tanto saprai tutto entro pochi capitoli! ^_*
tonyesp: vogliamo PIU' NaruHina, come affermazione, non ha motivo di esistere. U_U E' palese che NON c'è NaruHina in questa fic, fino a questo momento, e per Shikamaru, oltre alla discussioncina che abbiamo fatto su msn, ti rimando all'inizio dello spazio autore...
kaho_chan: *_* Da quanto non vedo il tuo augusto nome tra le recensioni!! Evvai, ora potrò tornare a vantarmi con Mala_Mela! XD Eh, mi spiace che questi capitoli siano intrisi di ShikaTema, purtroppo le cose vanno così, non ci si può fare nulla... ma Ino non resterà a bocca asciutaa, voglio occuparmi anche di lei prima di destreggiarmi con il magico trio! (e lì saran dolori... ç_ç) Grazie mille per aver lasciato una traccia del tuo passaggio, spero di continuare a scrivere con lo stesso impegno fino alla fine dei tempi! >_< (oddio, e questa da dove mi è uscita?)
Veleno94: ma quanto sono felice quando le persone apprezzano una frase specifica? *_* Per quelle "importanti" di solito mi ci metto d'impegno, dico sul serio, e i pensieri di Temari riguardo al bambino li ho scritti con una cura particolare...! E sono contentissima del fatto che lei ti sia piaciuta, perché, lo confesso, a me piace quando è un po' fragile e con i nervi a fior di pelle! XD Adoro i personaggi tutti d'un pezzo che mostrano i loro talloni di achille... (non ti preoccupare per Shika e la one-shot, è una cosettina sul comico andante, molto semplice, se la scrivo capirai cosa intendo quando parlo di "chi c'è nella testa di Shikamaru Nara?" XD) "Cioè non è che tu abbia molto da fare adesso." XDDDD Questa frase mi ha fatta sbellicare dalle risate! Povero Sasuke, e dire che lui sta studiando tanto! XD Ma su una cosa hai ragione: Naruto non si accontenterà a lungo. Peccato che prima succeda "una certa cosa"...
bambi88: non so se leggerai mai questa risposta, dal momento che dici di essere indietro con i capitoli, ma voglio lasciartela lo stesso! ^^ Innanzitutto grazie per aver lasciato una recensione! Arwen parla un sacco di te, e io sapevo che eri tra coloro che avevano messo la fic tra i preferiti, ma non avevo mai visto un tuo commento... ora che c'è mi ringalluzzisco come uno stupido pavone vanesio! XD Ti ringrazio davvero tanto per i complimenti, che quando vengono da qualcuno "di sicura reputazione" (?)(XD) fanno piacere il doppio, e spero che continuerai a leggere e che ogni tanto mi lascerai un commentino piccolo piccolo! Tra l'altro so che tifi spassionatamente ShikaTema, quindi questi capitoli dovrebbero essere di tuo gradimento...! XD
Talpina Pensierosa: ah ah ah! XD E sì che sai la risposta, furbetta! (furbetta? O_O E questo da dove esce? Dal correttore automatico?) Per quanto riguarda le shonen-ai, sono state una mia tiepida passione per circa due settimane (ma, in effetti, ricordo che te l'avevo chiesta... dovevo essere peggio che ubriaca! XD), passione che è già terminata! XD Non c'è bisogno di farti perdonare, ma vorrei lanciarti una sottospecie di sfida... so che è difficile, e che si scende nel campo del quasi impossibile, ma credi che chiederti una drabble dal punto di vista di Itachi sia troppo? (la controparte sceglila tu) So che sentirlo dire "ti amo" lascia un po' spiazzati (XD), ma mi piacerebbe vedere come la svilupperesti...! Mi rendo conto che è una richiesta difficile, se vuoi rifiutarla sentiti libera di farlo!
Julia83: certo che sono geniale, se scrivo una fic in cui il perché del titolo arriva dopo il quarantacinquesimo capitolo... T_T Però questa volta è andata così, gli avvenimenti si sono dilatati al di là delle mie possibilità di controllo! Secondo i calcoli preventivi mi sarei dovuta fermare attorno al capitolo 25, pur facendo succedere tutto quello che è successo... Ahh, che illusa ero! T__T Oh, che bello quando mi fanno i complimenti per le scene! ^///^ Una volta scrivevo a spanne, e poi disegnavo le scene per averle davanti agli occhi, ma ultimamente ho smesso di disegnare come prima... ora mi impegno completamente nella resa attraverso le parole, e se i risultati vengono apprezzati mi fa davvero piacere! (il tigrotto sull'ananas è stato un mio sfizio! XD Mentre scrivevo la scena mi sono trovata Temari che infilava 'sto peluche nella valigia, e poi le cerniere hanno ceduto, e una cosa tira l'altra... XD Non l'avevo previsto, lo giuro! Avrebbe dovuto essere un capitolo tragico, dall'arrivo nella stanza di Temari, e invece il tigrotto ha sdrammatizzato alla grande!) Ohoh, abbiamo un'altra detrattrice di Ino, eh? XD Uhm... ho la vaga idea di sapere chi sono i tuoi sospettati per il "peccato"...! D'altronde, sono fortissima a giocare a Cluedo! XD Se non indovino io l'assassino, non li indovina nessuno! Muahaha!! (oddio, e questa tracotanza da dove esce??)
arwen5786: il povero Shika era assolutamente convinto di essere stato attento! ç_ç Ne era certo al 100%! Per questo se ne è uscito con l'infelice domanda! D'altro canto, l'amore è un sentimento così illogico... se poi mescolato all'orgoglio e agli ormoni, chi può dire a cosa darà origine...? Sasuke, Naruto e Sakura, dal capitolo 47, torneranno a monopolizzare la scena. E... ci sarà anche un certo evento... diciamo che mercoledì ci saranno fuochi d'artificio! Se fossi in te a partire da oggi mi guarderei i titoli dei prossimi capitoli... Ah ah ah, davvero vorresti quelli futuri? XD Sì, in effetti sì... potresti volerli... ma poi ti areneresti con me quando sono in periodo di esami, e chi ti ripagherebbe di tutto il tempo perso? Su, pazienta... in fondo aggiorno tanto presto! ^_^ Un bacione! PS: estasiata dalla recensione? XD Guarda, ero partita scordandomi che quello sarebbe stato il capitolo di Itachi, e poi... poi mi sono persa nel carcere con Sakura, dico davvero! Mi hai coinvolta molto più del previsto, quindi non ringraziare me, ma solo te stessa! ^_^
Jenna Uchiha: chi lo sa... può darsi che Sasuke impari da solo che deve lottare per Sakura...! Potrebbe essere più pieno di risorse (bastardo) di quello che pensiamo... E il suo nuovo obiettivo è banale, dai! XD Se ci pensi solo un attimo, lo capisci! Gaara è lusingato dall'offerta come nuova fidanzata, ma si vede costretto a rifiutare a causa del tuo insano amore per Sasuke... U_U Lui sta dalla parte di Naruto, lo sanno tutti! Non li vede tanto bene gli Uchiha! XD
harryherm: bene. Abbiamo appurato che il servizio "contatta" di efp NON FUNZIONA. -.- La tua mail non mi è mai arrivata, la mia probabilmente non è arrivata a te, e in sostanza non ho il commento che volevo... ç_ç e che, essendo lungo una pagina e mezza, mi avrebbe riempita di gioia! Allora, facciamo così: mandamelo via mail "tradizionale" (l'indirizzo è ayachan152003@hotmail.com, da usarsi solo in caso di assoluta emergenza perché lo guardo poco! XD), al prossimo capitolo rispondo a quello e al nuovo, promesso! >_< E, per il futuro, se hai bisogno ancora di contattarmi in privato, sai dove farlo! ^^ (tra parentesi, è anche l'indirizzo di msn, se vuoi!) E poi... come dire... TU CONOSCI DIONEA?! Cosa aspetti a legarla alla sedia e farla scrivere?! >_<


Aya
  
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