Ok, lo
so, sono imperdonabile.
Ormai
non mi prodigo nemmeno più in scuse, merito solo la morte T___T""!
Kisshu: Tranquilla provvedo io
+_+…
Cattivo ç_ç""!!
Mi
spiace presentarmi con un capitolo simile… NOOOO, cosa sto scrivendoooo ç___ç!
Mi odio da sola, che tristeeeee!!! cercate di non
uccidermi vi prego ^^"""!!
Cap. 50 - La scelta della seconda Torre
Mentre
Strawberry e Pam raggiungevano Mintaka, il resto del gruppo era impegnato nello
scontro con Betelgeuse.
L’arciere,
alla vista del plotone compatto di avversari, si corrucciò e scartò indietro
lanciando velocemente quante più frecce poteva, in modo da portarsi in
posizione di vantaggio per colpire e difendersi.
L’aria si
riempì di vortici d’acqua, vento e fiamme, mentre lampi e scoppi costringevano
le MewMew e i loro alleati ad arretrare per non essere travolti.
- Dannato
rompiballe!
Tart
tentò di colpire il bruno con le sue bolas, ma Betelgeuse si limitò a piegarsi
e schivò l’attacco contrattaccando con una freccia di lampi che mancò il piccolo
alieno di un paio di centimetri, sfrigolandogli sopra la testa.
Le MewMew
e Keris saltarono addosso al Combattente, scatenando un altro putiferio di fumo
e boati; solo Pie restò in disparte, cercando di studiare l’avversario e i suoi
colpi per capire come contrastarlo.
Quattro
frecce generavano acqua, vento, fulmini e fiamme; sia lui che le ragazze
utilizzavano degli elementi per attaccare, poteva combattere il fuoco col
fuoco.
La
freccia di vento veniva combinata originando un'esplosione di saette o vampe
micidiali, l’unico modo per affrontarle era schivare l’attacco e colpire nel
momento dell’esplosione, o impedire a Betelgeuse di scoccare.
Le più
pericolose erano certamente le frecce nere e bianche. Non erano ancora state
usate singolarmente, ma assieme creavano un devastante raggio sbriciolante che
disintegrava il suo bersaglio: trovarsi sulla traiettoria del colpo voleva dire
rischiare davvero la pelle.
- Paddy.
La
biondina si voltò stupita a sentirsi chiamare dall’alieno più grande, ma lui
non diede spiegazioni e si preparò al colpo avversario.
- Rai. Jin. Bomb Arrow.
Betelgeuse
scossò e Pie proruppe:
- Usa il
tuo attacco e bloccala, subito!
La
mewscimmia obbedì, rinchiudendo la freccia nel campo di forza; Betelgeuse
guardò allibito i fulmini sfogarsi inerti all’interno della barriera
gelatinosa, che si dissolse con un rimbombo sordo.
- Sì! –
Paddy fece una capriola a mezz’aria, guardando tronfia il nemico – Grande Pie
nii-chan!
Il
ragazzo sembrò non sentirla. Betelgeuse lo squadrò arcigno:
- Sei davvero
una seccatura, gaeiano.
Mirò
verso il ragazzo con una freccia di fiamme, che fu intercettata a mezz’aria da
un enorme getto d’acqua e MewLory si frappose tra i due, sorridendo verso Pie:
anche lei aveva capito la sua strategia.
Betelgeuse
digrignò i denti e prese a scoccare come un forsennato.
Non
poteva non nominare i suoi colpi, o l'incantesimo che ricopriva le frecce non
sarebbe scattato, ma anche senza dirlo ormai i suoi avversari sembravano in
grado di distinguere ogni freccia, e lo contrattaccavano efficacemente colpo su
colpo.
Evitò per
un pelo un calcio nei denti da parte di Mina, allontanandosi da lei di scatto;
con occhi furenti estrasse una freccia nera, era rischioso, ma non aveva tempo
per giocare.
"Speriamo
solo che questo pianetino non mi collassi sotto ai piedi."
- Kuro.
La
freccia sfiorò Mina, che non si curò del colpo. Trascorsa una frazione di
secondo però, proprio alle sue spalle, comparve un vortice d'aria e la moretta
si sentì tirare per le ali come da un uragano: la misteriosa forza sembrò
volerle strappare le piume dalla schiena, ma si limitò a schiantarla sul
pavimento mentre le pareti tremavano all'impatto.
I suoi
compagni le furono subito attorno, mentre lei tentava invano di alzarsi ancora
stordita. Sopra, Betelgeuse li fissava con gli occhi ridotti a fessura:
- Empty Arrow.
Pie lo
fulminò con odio, mentre l'altro gli sorrideva subdolo; Betelgeuse avvertì una
scarica di adrenalina attraversargli il corpo e, senza che lo vedesse, il
kinshi sul suo petto mandò un bagliore:
– Ora che
farete, Ikisatashi?
*____________________
Selena
accelerò il passo senza smettere di guardarsi attorno allarmata.
Stava per
succedere qualcosa. Ne era certa.
Ed aveva
paura.
Una paura
folle.
Devo stare tranquilla.
È tutto a posto.
Va tutto bene.
Sì… Tutto bene…
Continuava
a ripeterselo come una cantilena, mentre l'ansia le opprimeva sempre di più il
respiro.
- Da che
parte si va?
Selena
non rispose a Quiche, scrutando le gallerie con aria persa.
Dove?
Da chi
sarebbero arrivati?
Dalle
ragazze? Da altri Combattenti? O da Shorai in persona?
- Di qui.
I due
presero la galleria che sembrava scendere più velocemente e proseguirono.
Quiche non disse una parola in più e continuò a guardarla, senza poterle dire
che anche lui avvertiva un brivido gelido lungo la schiena.
"Spero
solo sia stata lei a contagiarmi."
*_______________________________
MewLory
lanciò uno strillo e cadde all'indietro, mentre una delle Empty Arrows creava una voragine nel punto
dove poco prima c'erano i suoi piedi.
- Lory!
Tutto bene?!
La
ragazza annuì e Mina scoccò di nuovo; intercettò una freccia di Betelgeuse e
un'esplosione di luce riempì il soffitto, accecando un istante tutti i
presenti.
Il
Combattente mandò un gemito di dolore e si coprì gli occhi, e i ragazzi
indietreggiarono tornando compatti. Mentre ricominciavano a vedere Ryan imprecò
sottovoce, fregandosi gli occhi.
-
Dannazione! Ma che ti salta in mente?! – sbottò Tart a denti stretti.
-
Scusate, non immaginavo una cosa simile…!
Il
piccolo alieno bofonchiò ancora insulti tra i denti; lui e il fratello si
fregarono gli occhi doloranti, la loro vista era migliore di quella dei
terrestri e il lampo era stato doloroso, ma Pie notò soddisfatto che anche
Betelgeuse sembrava parecchio sensibile agli occhi.
- Forse
possiamo sfruttarlo…
- Ma una
combinazione simile danneggia anche noi. – intervenne Ryan laconico, che aveva
colto l'intuizione dell'alieno – Forse ho una soluzione alternativa.
- Ehm
(gocciolone), scusate ma di che state parlando?
I due non
risposero a Keris, limitandosi ad un cenno d'assenso.
Mentre
gli altri discutevano, Tart lanciò un'occhiata in tralice a Paddy: era pallida
e con le gote arrossate per lo sforzo, e sudava parecchio; tentava di non far
vedere che la ferita sulla schiena le dava fitte intollerabili, ma il viso era
contratto dal dolore e sudava freddo.
-
Dovresti fermarti…
- Sto
bene, Taru-Taru! – trillò allegra; lui la fissò storto:
- Non
dirmi bugie.
Il
sorriso di Paddy si piegò un poco, Tart la fissava severo, ma anche molto
preoccupato:
- Ti si
sta riaprendo la ferita.
- Non
posso starmene in disparte! – fece risoluta.
- Così ti
farai ammazzare!
- Hanno
bisogno di me!
- Io ho…!
La voce
gli morì di colpo in gola e lui avvampò. Ringraziò che gli altri fossero troppo
occupati a tenere d'occhio l'avversario per stare a sentire lui.
"Io
ho bisogno di te."
Il suo
colorito prese un altro tono di rosso più acceso. Non poteva averle quasi detto una frase simile…!
"Sono
diventato scemo?!"
-
Taru-Taru…?
Lui tenne
lo sguardo basso, incapace di guardarla in viso, e rantolò:
- Se… Ti
succede qualcosa… Io poi che cosa faccio…?
-
Taru-Taru…
-
ATTENTI!
Si udì un
sibilo e l'intero gruppetto scartò ai due lati. Ci fu un risucchio e poi un
botto fragoroso, e le pareti tremarono per l'ennesima volta facendo cadere una
pioggia di sassetti. Tart, che reggeva Paddy in braccio levitando qualche metro
più in la, guardò con un brivido la voragine sotto di lui; la biondina lo imitò
e non poté evitare di stringersi un altro po' a lui, spaventata.
- Vi
conviene non farvi nemmeno sfiorare da quelle. – sussurrò Ryan - E non fategli
toccare nemmeno qualcosa di solido, o qualunque cosa che non sia aria, se non
volete implodere con loro.
- Molto
utile come consiglio! – sibilò Mina.
Betelgeuse,
gli occhi ancora socchiusi e affaticati, schioccò la lingua stizzito:
"Qui
finisce che spacco tutto prima di averli fatti fuori."
Anche con
quel pensiero, non potè non caricare subito un'altra freccia; scoccò e saltò di
lato, puntando le terrestri con ferocia: si sentiva stranamente bene e pieno di
energia, ma anche un po' sovreccitato.
"Qualcosa
non va."
Pensando
questo, il suo pugno tentò comunque di centrare Keris in pieno viso, che
rispose centrandolo nel plesso solare col fondo del nunchaku.
-
Guardate! – sussurrò MewLory allarmata – Il kinshi!
Indicò il
piccolo luccichio sul petto del Combattente e i compagni trasalirono.
-
Dobbiamo muoverci.
All'affermazione
di Pie, Ryan annuì e si tramutò in Art; la pallina di pelo schizzò verso
Betelgeuse e si artigliò alla sua faretra; l'alieno, infastidito, provò a
scrollarselo di dosso, ma Ryan gli saltò in testa e prese a graffiarlo sugli
occhi: Betelgeuse urlò di dolore e chiuse prontamente le palpebre, riuscì ad
afferrare il gattino per la collottola e lo scagliò lontano. Prima di schiantarsi
Ryan emise un acuto miagolio e Pie annuì:
-
Colpiamolo ora!
Betelgeuse
si teneva il viso con le mani, digrignando i denti: Ryan non era riuscito a far
altro che graffiarlo attorno alle orbite, ma sembrava che quella zona per lui
fosse particolarmente sensibile, e se ne stava ad agitarsi lamentandosi con
rabbia.
Il colpo
di Lory non lo vide nemmeno arrivare e si ritrovò soffocato dall'enorme getto
d'acqua che lo schiantava a terra; riuscì invece ad evitare la freccia di Mina,
rotolando di lato un secondo prima che un colpo del Tone Arrow lo centrasse in
testa, ma finì quasi bruciacchiato dall'attacco di Tart. Il bruno imprecò
sentendo montare la rabbia con sempre più foga, e si allontanò dal gruppo per
riprendere fiato: gli occhi gli facevano male e stentava ad aprirli
completamente, eppure la sua mano incoccò un'altra freccia, che andò a vuoto.
"Calmati.
Calmati. Calmati. Così non ottieni nulla."
Ma non
poteva calmarsi. Anzi, la sua rabbia cresceva di minuto in minuto:
"Che
cavolo mi sta succedendo?".
Intanto,
Keris aveva raggiunto Ryan, che si tirava a sedere gemendo per il colpo preso.
- Come
stai?!
- Tutto a
posto… - mentì – Non ti preoccupare. Ora pensate a colpire quel tipo prima che
riprenda a vedere bene, non gli ho fatto granchè…
Betelgeuse
lo guardò con odio, mentre un'altra freccia mancava MewMina di alcuni metri
buoni; l'alieno distingueva a malapena la figura di Ryan, lontana, ma la sua
mano tremava dalla voglia di centrarlo.
"Non
posso farcela in queste condizioni.".
Eppure
emise lo stesso un sibilo furente e allungò il braccio dietro la sua spalla:
- Questa
me la paghi, brutto moccioso umano!
Ryan non
sentì la minaccia, ma Keris sì. Vide la freccia di Betelgeuse venire incoccata
e non ci pensò oltre.
- Tsuki. Zero Arrow.
*_______________________________
Phiras
avvertiva la paura. Il terrore puro, che adorava così tanto far provare ai suoi
nemici, ora attanagliava le sue viscere.
Non la
trovava.
Non
trovava Keris.
"Il
capo vorrà la mia testa su un vassoio, se non gliela riporto intera!".
Lei era
uno dei suoi esperimenti più riusciti, come Shorai diceva sempre; ora che la
loro missione era quasi giunta al termine, ne aveva di nuovo bisogno per i suoi
studi sul Cristallo dei gaeiani.
Il
ragazzino avvertì un moto di rabbia a quel pensiero, ma lo cacciò dalla testa.
"Se
faccio tutto bene, dovrà riconoscere il mio valore!".
Finalmente
glielo avrebbe detto.
In fondo,
lui non era solo un agglomerato di DNA estratti da forme di vita inferiori, no?
No, la
matrice che lo muoveva era molto più nobile!
"E
me lo dirà! Sì, lo…"
Svoltò
una curva e gli parve che qualcuno gli avesse versato addosso dell'acqua
ghiacciata.
Non aveva
fatto in tempo.
Keris
vide la freccia bianco latte che le attraversava lo sterno, ma non avvertì
nulla; non le sembrò neppure che l'avesse toccata, ma anzi le parve che la
scocca, che stava diventando semi-trasparente, fosse apparsa sul suo petto per
magia.
Avvertì
uno scossone entro tutto il corpo, come quando Ryan l'aveva portata in moto,
poi sentì un rumore sordo come un tamburo.
Si sentì
vibrare più forte ed ebbe l'impressione di stare per avvertire un dolore
fortissimo, ma non provò nulla.
Anzi, non
sentiva più nulla.
Qualcosa
di caldo le scivolò fuori dalle labbra e sentì un sapore metallico e aspro.
Si accasciò
a terra, di colpo non aveva più forze.
Il suo
sguardo era sfocato, quindi non capì perché di colpo avesse il viso di Ryan
vicino al suo.
Forse era
tra le sue braccia?
Non
ricordava come ci era finita.
Il biondo
le parve preoccupato e Keris fece accarezzargli una guancia e tranquillizzarlo.
In fondo
perché essere preoccupati?
Lei non
stava male.
Non
sentiva dolore.
Non
sentiva nulla.
Mosse la
mano, ma sembrava pesantissima e riuscì a sfiorare appena il collo del biondo.
La mano
le scivolò sul fianco e non sentì più niente.
Mina urlò
il nome di Keris e la sua voce stridula e incrinata rimbombò attorno, come un
raggelante ululato. Vicino a lei, le mani sulla bocca, Lory scuoteva la testa
disperata, gli occhi gonfi di lacrime:
- No… Non
è possibile… No…
- KERIS!
Ryan la
scrollò un paio di volte, lo sguardo sbarrato per il terrore. Nessuno badò a
Betelgeuse, che con un gemito si era inginocchiato a terra e aveva preso a
sputare sangue: il kinshi aveva
cominciato l'effetto di ritorsione.
- Keris
non farmi questo…! – la voce di Ryan sembrava voler essere di rimprovero, ma le
sue mani tremanti e il viso pallido lo smascheravano – Non… Farlo!
Guardò
atterrito una chiazza rossa che si spandeva sul petto di lei, perfettamente
immobile.
La
consapevolezza finì il suo compito e lo schiaffeggiò con violenza, lasciandolo
disperato a stringere il corpo dell'aliena.
Non gli
avrebbe più risposto.
Non era
più lì.
Non c'era
più.
Non
sarebbe tornata più.
Gli
sembrò di urlare con quanto fiato aveva in corpo, ma non ne fu certo, perché le
orecchie gli ronzavano e nel suo cervello continuava a martellargli la voce di
Keris senza posa.
- Ho…
Sbagliato mira… - fu la constatazione gelida di Betelgeuse, che lentamente
prendeva a tremare dal dolore; toccò il kinshi – Questo coso… Non era previsto
succedesse questo…
Pie fermò
Tart che, nascondendo le lacrime, stava per lanciarsi furente contro l'altro
alieno.
- Lascia
perdere. – Lo blandì a bassa voce – Non serve che ce ne occupiamo noi…
Tart lo
guardò torvo, ma obbedì.
Il
ragazzo più grande si voltò di colpo udendo dei passi, e il suo sguardo già
rabbuiato divenne ancor più cupo: Selena e Quiche li avevano raggiunti.
Lì per
lì, la ragazza non emise un suono.
Si
avvicinò a Ryan, che sembrò non avere il coraggio di guardarla, e le ginocchia
le cedettero:
-
Ki-chan…
Poi anche
lei emise un grido strozzato e scoppiò in lacrime, afferrando il viso
dell'amica e continuando a ripetere il suo nome, disperata:
- Ki-chan…! Ki-chan… Ki-chan…!
- Mi
dispiace…
Ryan la
guardò di sottecchi, il capo chino e la mano a reggere la nuca inerme di Keris;
anche lui sembrava sul punto di scoppiare in lacrime, ma non era in grado di
sfogarsi, limitandosi a sussultare convulso:
- E'
colpa mia… Non l'ho protetta, mi dispiace… - gli sfuggì un singhiozzo soffocato
– Io… Keris non…
Mentre
venivano circondati dalle altre ragazze in lacrime, Selena lo abbracciò
scuotendo la testa e appoggiò il viso contro la fronte di Keris, che stava
diventando sempre più fredda.
Alle sue
spalle Quiche si era avvicinato ai fratelli, con in mano uno dei suoi sai. Pie
lo guardò di sottecchi:
- Ormai
quel tipo è già morto.
- Non
finchè respira.
- Quiche…
- Stai
zitto, Pie.
Le iridi
dorate dardeggiavano furenti. Pie osservò un istante il fratellastro, le labbra
strette in una linea e il volto livido, e abbassò lo sguardo senza una parola.
Quiche
roteò l'arma nella mano e scattò verso Betelgeuse, ma il suo colpo fu fermato
un secondo prima che centrasse l'arciere in piena fronte.
- Scusa,
ti dispiacerebbe non ucciderlo? Vedi… Lui mi sarebbe utile.
Selena
emise un pigolio di terrore. Lo sguardo di Quiche divenne affilato come le lame
che stringeva tra i pugni:
- Tu…!
Lory,
capendo, si portò le mani al viso ed emise un rantolo spaventato:
-
Shorai…!
L'uomo
ignorò le esclamazioni e rivolse a Quiche un sorriso candido e gelido,
guardando poi oltre la sua spalla:
-
Dannazione… - sospirò con sufficienza - Quindi è morta?
Ryan
strinse d'istinto Keris a sé, mentre Selena le si parava davanti continuando a
singhiozzare silenziosamente. Shorai parve non vederli e sospirò seccato:
- Tanto
lavoro per nulla…
Scostò la
lama di Quiche come fosse stata una mosca e il ragazzo fu spinto vicino agli
amici con la forza di una cannonata.
Gli occhi
di Shorai si fecero gelidi e cercarono una figura che fino a quel momento
nessuno aveva scorto, in un angolo buio.
- Alla
fine non l'hai recuperata, Phiras.
Il
ragazzino tremò da capo a piedi, pallido di terrore:
-
S-signore io…
- Hai
fallito.
- P-però
non è stata colpa mia! – gemette – E' stato quel tipo che…!
Shorai
mostrò il palmo aperto verso di lui.
Phiras
rimase immobile un istante.
Di colpo,
il corpo del ragazzino ebbe un sussulto e come se qualcuno lo avesse spinto,
scattò all'indietro: ci fu un secondo di immobilità totale, poi decine di tagli
si aprirono sul suo corpo. Da sotto i vestiti schizzò rosso ovunque e con un
grido straziante Phiras si accasciò in una pozza del proprio sangue, il corpo
che scattava negli ultimi spasmi.
Lory mandò
un grido di paura, coprendosi il viso con le mani. Selena rimase agghiacciata,
guardando il corpicino ora vulnerabile del ragazzino che restava immobile, la
stessa espressione confusa e disgustata di Tart.
- Quale
spreco del mio codice genetico! – sospirò Shorai piano, lo stesso tono di
qualcuno che perde un portachiavi carino, ma di scarso valore – Non importa…
Si voltò
verso Betelgeuse e cominciò:
- Invece,
con te, ho fatto in tempo. – gli sorrise amabile - So bene che stai soffrendo.
Io posso…
- Il mio
codice genetico…?
Shorai si
fermò sorridendo e guardò Selena con gentile sopportazione. Gli occhi azzurri
di lei erano un misto di disgusto, dolore e disprezzo e parlava con voce appena
udibile, quasi che il pianto le impedisse di emetter suono:
- Tu e lui…
- il verso che le uscì dalla bocca stava a metà tra una risata e un conato –
Come puoi aver fatto una cosa del genere…?!
- Di cosa
stai parlando?
Domandò
lui con semplicità. Betelgeuse sputò altro sangue e Shorai tornò a concentrarsi su di lui, mentre Selena ansimò
orripilata:
- Sei
solo… Un orrido…!
- Non
credo che avrei potuto trovare base genetica migliore. – tagliò corto – Ma
forse ho fatto qualche errore nelle combinazioni successive…
Guardò
nuovamente Betelgeuse che, la bocca piena di sangue, stava bocconi e tremante.
Shorai lo aiutò a sollevarsi tenendolo per la spalla e disse mellifluo:
-
Ascoltami ragazzo: tu stai per morire, ma io posso aiutarti. – gli sorrise –
Sei ancora in tempo, il tuo corpo non ha ancora collassato. Ciò che devi fare è
solo venire con me. Sai, sono molto interessato a voi Combattenti, e visto che
sei ancora vivo…
- Non
farlo Bete!
Tutti si
voltarono. Da una galleria alle loro spalle, pallida e sudata, spuntò Bellatrix
che avanzava arrancando:
- Non…
Dargli retta! – pregò col fiato corto – Quell'uomo…! Quell'uomo ha già ucciso
Rigel e Alnitak, e Alnilam…!
Le venne
un accesso di tosse e fu costretta a fermarsi, reggendosi al muro. Betelgeuse
la guardò, scosso da spasmi più forti, e poi si voltò verso Shorai con gli
occhi offuscati. L'altro rispose con aria tronfia mentre lo vedeva trattenere
il dolore con sempre più difficoltà.
- È vero.
– ammise Shorai tranquillo – Ma il motivo è stato solo che non sono arrivato in
tempo per occuparmi di loro.
- Taci! –
Bellatrix arrancò un altro po' – Betelgeuse!
- I
kinshi hanno avuto un effetto interessante e un altrettanto interessante
(quanto spiacevole) effetto collaterale. Ma tu sei ancora in tempo per
sopravvivere.
Betelgeuse
cadde a terra con un lamento e il suo corpo si scosse con forza. Il bruno fu
colto da gelido terrore:
"Sto
per morire…"
- Ti
curerò. – continuò Shorai – Provvederò che tu riprenda forza. Dovrai soltanto
affidarti a me.
I
presenti trattennero il fiato: il silenzio era rotto solo dal respiro affannoso
di Bellatrix e dai singulti sofferenti di Betelgeuse.
L'arciere
soffocò un grido di dolore e scivolò ancora più giù, incapace di reggersi.
Ormai col volto a terra guardò Shorai con la coda dell'occhio e lo vide
porgergli la mano; Bellatrix guardò il compagno terrorizzata:
- No…
Non
appena Shorai gli toccò la mano, lui e Betelgeuse scomparvero.
Selena si
alzò di colpo e scattò di un paio di metri nella loro direzione, ma si bloccò
appena scomparvero; non potè trattenersi dall'urlare, ormai al limite.
Bellatrix
cadde in ginocchio esausta e con l'espressione sofferente. Si tenne la fronte
senza parole e si scambiò un'occhiata angosciata con MewLory: la verdolina era
pallida e piangeva silenziosamente, come MewMina; MewPaddy teneva la mano a
Tart singhiozzando e tirando su col naso.
- Lei…
Bellatrix
interruppe la frase a metà. Non aveva bisogno dello sguardo furente che le
lanciò Selena sentendo nominare Keris, alla bruna bastava guardare la ferita
sul petto dell'aliena per capire che ad ucciderla era stata una freccia di
Betelgeuse.
- E ora…
Che facciamo?
La voce
strascicata di Tart echeggiò senza risposta. Quiche si avvicinò a Selena che
sussultava in silenzio, scambiandosi con lei un occhiata eloquente.
- …
Raggiungiamo… Quel bastardo psicopatico.
Quiche le
strinse la spalla e annuì senza commentare.
- Io
rimango qui.
Tutti si
voltarono a guardare Ryan. Lui non gli degnò di troppa attenzione, lo sguardo
spento, e scostò la frangetta di Keris, che teneva appoggiata alle ginocchia.
- Ma Rya…
- Non vi
sarei di alcun aiuto Lory. – replicò gelido – Per favore…
La
mewfocena fece per avvicinarsi, ma Pie la trattenne.
Lui e
l'americano si scambiarono un'occhiata silenziosa: forse loro due non andavano
troppo d'accordo, ma sicuramente nessuno meglio dell'algido alieno poteva
capire la sofferenza che si agitava sotto l'apparente, calma sconfitta del
biondo.
- Ma è
pericoloso – mormorò Mina – restare qui da solo…
- Rimarrò
io.
La
mewbird guardò Bellatrix senza capire. L'aliena si avvicinò un altro po' a Ryan
senza interessarsi realmente né a lui né alla morettina, ma continuando a
guardare Lory:
- Ho
raggiunto Alnilam – disse piano – ma non sono riuscita a fare… Niente, per lui.
Si
sedette con grazia e prese due respiri profondi, stanca:
- Non
posso lasciare questo posto senza Heka o Mintaka. E poi, ho un debito con te. –
Lory non rispose – Sono ancora in grado di proteggermi. Provvederò io al tuo
amico.
Ammiccò
con la solita aria sorniona. Lory si limitò a sorridere.
-
D'accordo.
Quiche
diede una rapida occhiata dietro di sé e gli sembrò che tutti, più per
rassegnazione che per convinzione, fossero d'accordo a proseguire.
Le
ragazze stavano tentando di essere forti, evitando di incrociare Ryan e Keris
nel loro campo visivo; Tart faceva altrettanto, stringendo a sé Paddy; Pie,
come al solito, era insondabile nonostante il viso tirato.
Selena
cercò il suo conforto sfiorandogli tremante una mano. Il ragazzo annuì e cercò
di ignorare la voglia di stringerla e lasciarla sfogare, non avevano tempo.
-
Andiamo.
*_____________
Camminarono
per pochi minuti, nel silenzio interrotto solo dai loro passi pesanti.
Quando
giunsero al portone di metallo che sembrava dividere i corridoi dalla parte più
profonda del satellite, scorsero MewBerry e MewPam.
La rossa
si gettò al collo di Mina, radiosa nel vedere gli amici sani, ma quando notò le
loro occhiate devastate sentì il cuore sprofondarle nel petto. Guardò Pam,
allarmata, e si accorse che anche la mora aveva preso un’espressione
spaventata.
Quando si
rese contò che Ryan e Keris non c'erano, prese con prudenza le mani di Mina, la
voce bassa e terrorizzata:
- Cos’è
successo? Dove sono finiti?!?
La mora
non rispose e non riuscì a trattenere altre lacrime. Strawberry le lasciò le
mani orripilata e guardò le compagne, ma nessuna riuscì ad incrociare il suo
sguardo.
Fu Quiche
a guardarla affranto:
- Ryan è
rimasto indietro. – tacque un secondo – Keris…
Soppesò
con che parole continuare, ma non gliene venne in mente nessuna. La rossa
trattenne il fiato e cominciò a singhiozzare:
- No…!
Selena e
la mewgatto si scambiarono un'occhiata sofferente, ma negli occhi azzurri
dell'aliena c'era anche una rabbia profonda. Superò la rossa, camminando
rigida, e appoggiò la mano sul metallo gelato dello stipite:
- Sarà
l'ultima vita che gli permetterò di portarmi via.
Sì ok sono una maledetta! Non odiatemi ç_ç"!
Innanzitutto, prometto che aggiornerò tra poche
settimane. La tesi è stata data mesi fa, gli esami della specialistica sono
finiti e i capitoli sono pronti. Questo era lo scoglio più grande (scriverlo è
stato un vero calvario -.-""!) ma non avevo intenzione di non finire
il Collezionista! Ringrazio velocemente chi ha commentato lo scorso capitolo!
Danya: nee-chaaaaaan! Abbi pietà
di me ti supplico ^^""!! tu puoi capirmi no? Spero che non arrivi ad
odiarmi troppo e avrai la pazienza di seguire gli ultimi capitoli che ci
attendono (siamo a -4 :P!)
Akly: cara
nemmeno tu non uccidermi ^^""! non morirmi d'infarto plz niuu ç_ç""!
Allora sì capisco che sn un po' incasinati
^^"", ora spiego…
Dunque, il gruppo si divide. Mentre Lory, Pie, Tart,
Mina e Paddy lottano contro Betelgeuse, Pam e Strawberry affrontano Mintaka;
nel mentre, Selena e Quiche stanno raggiungendo il primo gruppo. Dopo lo
scontro con Mintaka, Pam e Straw si avviano verso lo
scontro finale e pochi minuti dopo vengono raggiunte dalle altre, che hanno
concluso l'altro scontro. Comunque, con questo cap
spero di aver riunito tutti i tasselli, chiedimi pure tutti i chiarimenti che
ti servono ^w^!
Killkenny: onii-chan sn tornata! Che bei voti azieeee *w*!!!
PinkTokyo: mi
dispiace di aver deluso le tue aspettative col ritardo T_T, spero che avrai
voglia di seguire Il Collezionista fino alla sua conclusione ^^.
Un grazie
ancora a tutti e scusatemi ancora, ci si vede esattamente tra 2 settimane!!