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Autore: foreverwithyou    30/06/2013    2 recensioni
[http://wiki.d-addicts.com/Lee_Seung_Ki]
Tratto dal cap.15:
« Bisogna dare e ricevere amore per vivere.
L'amore è un istinto che si trasforma in un legame indistruttibile.
E' opportuno cercare l'amore o, semplicemente, aspettare che l'amore bussi alla tua porta ... »
 
La FF di un amore dato, ricevuto e ignorato raccontata da due "mondi opposti" .
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 12

His.
« Buongiorno tesoro ! » dico dando un bacio sulla guancia a Gem che entra in cucina.
« Come stai ? » le domando servendo la colazione in tavola.
« Bene. Tua sorella mi ha riempita di spintoni tutta la notte ma sto bene ! » mi dice toccandosi la schiena e sedendosi.
« Oh, mi dispiace ! » le dico mortificato sedendomi accanto a lei.
Mi guarda. Le sorrido. Le do un leggero bacio sulle labbra.
Faccio per prolungare il bacio …
« Buongiorno a tutti ! » dice con voce squillante So-Yeon entrando in cucina.
Mi stacco velocemente da Gem e mi alzo in piedi dissimulando.
Gem ha la testa china nella sua ciotola di riso e inizia ad ingozzarsi per camuffare quell’imbarazzante situazione.
« Oppa, mi accompagni a scuola prima di andare a lavoro ? » mi chiede So-Yeon prendendo della frutta dalla cesta.
« Devo anche accompagnarti a scuola ? Che tortura ! Arrivato in azienda parlerò a papà di te e non voglio sentire scuse. » la ammonisco incamminandomi verso l’ingresso.
« Ci vediamo stasera Gem. » le dico facendole l’occhiolino.
Annuisce.
« Andiamo. Non imbambolarti come un’idiota ! » dico rivolgendomi a mia sorella.
« Arrivo ! Arrivederci Kim Gem Unnie. » dice inchinandosi per poi raggiungermi.
« Allora, prima destinazione: scuola dell’infanzia per la mia piccola So-Yeon ! » le dico entrando in macchina.
Mi guarda allibita/schifata.
« Stai scherzando, spero. Sono alla scuola superiore. Manchi da 3 settimane, non da 3 anni. » mi dice allacciandosi la cintura.
« Mh ! » emetto facendo le spallucce.
Una volta accompagnata So-Yeon, con la raccomandazione di stare attenta quando torna a casa dato che non l’andrò a prendere perché sarò bloccato con il lavoro, mi dirigo in azienda.
« Salve Meii. Sai dov’è mio padre ?!? » dico rivolgendomi alla mia segretaria dietro alla scrivania.
« Salve, signorino. Nel suo ufficio, credo. » mi dice inchinandosi.
« Grazie. » dico per poi raggiungere l’ascensore.
Arrivato al piano cerco l’ufficio di mio padre.
Una volta trovato supero la vigilanza, busso ed entro.
« Papà … » dico interrompendomi subito.
E’ al telefono, mi fa cenno di aspettare e sedermi.
Parla in giapponese. Chiude la chiamata e mi guarda.
« Figliolo. Qual buon vento ti porta qui ? » mi domanda sbalordito.
« Volevo dirti una cosa. » gli inizio a dire.
« Sì, anch’io. Ti do la precedenza. » mi dice sorridendo.
« Ok. So-Yeon è a casa mia. E’ venuta ieri sera. » gli dico serio.
« A noi aveva detto che dormiva da un’amica. Che bugiarda che è quella bambina ! » mi dice scuotendo il capo.
« Ha un po’ di confusione in testa ultimamente ma non ti preoccupare, mi prenderò cura di lei per qualche giorno e poi te la rimanderò a casa ! » gli dico rassicurante.
« No. Rimandamela immediatamente. Non voglio che ti stia tra i piedi. Tu devi pensare alla tua carriera e non ad una 14enne capricciosa. » mi dice alzandosi dalla sedia.
« Papà, non preoccuparti. So come gestire la cosa. Non interferirà nel mio lavoro, tranquillo. Si tratta solo di un po’ di giorni. Quando il suo capriccio sarà passato non esiterò un momento per farla tornare a casa. » gli dico.
« D’accordo, ma solo pochi giorni. Sei avvisato e avvisa anche quella testa calda di tua sorella. Comunque stasera vi voglio a cena, tutti e due. Tua sorella mi deve chiedere il permesso per commettere atti così avventati. » mi dice.
« Sì, papà … allora, cosa volevi dirmi ? » gli domando.
« Del meeting che hai avuto con i giapponesi al posto del direttore Park. Sei stato eccezionale ! Me lo hanno detto poco fa al telefono. Sono molto fiero di te. Ecco perché voglio che tu venga a cena stasera. Dobbiamo festeggiare. Mio figlio sta facendo carriera e sta facendo arrivare la mia azienda lontano. Ormai siamo sulla bocca di tutti. Non sei contento ?!? » mi dice orgoglioso.
« Sì, lo sono molto, papà. E’ fantastico ! » gli dico sorridendo.
« Donne, sono tornato ! » urlo spalancando la porta di casa.
Mi tolgo la giacca e l’appoggio sul sofà.
Dove sono quelle due ?!?
Cerco in ogni remoto angolo della casa, ma niente. Di Gem e So-Yen non c’è traccia.
Provo a chiamare Gem ma ha il cellulare spento.
So-Yeon il cellulare non ce l’ha.
Bene, rimarrò col dubbio in eterno.
Mi faccio una doccia e mi cambio per la cena di stasera.
Mi sdraio sul divano e accendo la TV.
Sento la porta d’ingresso aprire e delle rumorose risate.
« Oh, buonasera Jung-Hwan. » mi dice Gem entrando in cucina posando delle buste sul tavolo.
« Ciao Oppa. » mi saluta So-Yeon.
« Dove siete state incoscienti ?!? Sapete quant’ero preoccupato ?!? » dico alzandomi dal sofà.
« Sì ! Lo vediamo quant’eri preoccupato ! » dice ironica Gem indicando la TV accesa col mio programma preferito in onda.
Mi gratto il capo imbarazzato con gli sguardi seri delle due puntati a dosso.
« Ehm … papà ci vuole a cena stasera. Sbrigati e mettiti qualcosa di più elegante. Sai com’è fatto papà ! » dico rivolgendomi a So-Yeon.
« A cena a casa ?!? Ma io e Kim Gem Unnie abbiamo comprato il pollo. » mi dice.
Guardo Gem con aria triste. Mi dispiace lasciarla sola, di nuovo.
« Oh, non preoccuparti. Ve ne lascerò un po’ ! » dice sorridendo.
« Sei la migliore, Kim Gem Unnie. Vado a vestirmi. » dice per poi correre in camera a cambiarsi.
Situazione da prendere al volo, Jung-Hwan.
« Scusami. Mi dispiace tanto. Un'altra sera da sola. Ora è piombata qui anche mia sorella e non abbiamo un momento per stare da soli. » dico prendendole le mani.
« Non fa niente, Jung-Hwan. Non è così terribile ! Oh, a proposito di sorelle: la mia si fidanza tra 3 settimane circa e ha invitato anche te alla sua festa. Non sentirti a disagio, sarà una festa in giardino, nulla di particolare. Mia sorella è una persona molto umile. Ci verrai, con me ? » mi dice guardandomi speranzosa.
« Certo. » le rispondo sorridendole per poi abbracciarla, o almeno tentando.
« Sono pronta ! » dice la cornacchia alle mie spalle.
Mia sorella. Ancora lei.
Io e Gem ci stacchiamo e la guardiamo.
« Si, sei perfetta. Adesso andiamo che è già tardi. » le dico raggiungendo la porta d’ingresso.
« Buona serata ! » ci augura Gem.
Siamo fuori alla maestosa villa dei Choi.
I brividi al sol rivedere la mia casa.
I vecchi ricordi mi assalgono. Tutto è nella mia mente. Non ho dimenticato nulla.
Credevo di aver perso questo senso di brio ma mi rendo conto che non è così.
Mia sorella mi ferma e mi abbraccia.
« Bentornato a casa, Oppa ! » mi dice stringendomi forte.
Certo che è bassa !
Sorrido ricambiando l’abbraccio.
« Non sono tornato per restare ! E’ solo una cena, dopo sarà tutto finito ! » le dico per poi accarezzarle il viso minuto.
Ci incamminiamo verso il portico.
Suono il campanello.
« Jung-Hwan, che piacere rivederti ! » dice aprendo la porta e inchinandosi il maggiordomo Cholsu.
« Anche per me è un piacere. » dico inchinandomi a mia volta.
« Tu … hai fatto stare tutti in pensiero oggi. Ho perso il conto delle volte che tua madre ti ha chiamata “indomabile“ . » dice Cholsu rivolgendosi a So-Yeon.
« Manco fossi un cavallo ! » dice sottovoce.
« Vedi di comportarti come si deve altrimenti dubito che ti faranno ritornare a stare da me. » le raccomando.
Entriamo. Cholsu chiude la porta e si precipita in cucina.
« Jung-Hwan. Bambino mio, sei qui ! » urla mia madre scendendo le scale e venendomi in contro per poi abbracciarmi forte.
Mi riempie di baci, carezze.
« Mamma, basta. Ti prego ! Sono un uomo adesso, non credi che dovresti trattarmi come tale ?!? » le dico risistemandomi la giacca.
« Ha ragione, Ye-Rin. Ora è un uomo ! » le dice mio padre raggiungendoci.
« All’ “indomabile” non avete niente da dire ?!? » ci dice interrompendoci quella fastidiosa mosca di So-Yeon.
« Sei impossibile ! Ecco cosa ti dico. Mentire non è una bella cosa. Hai solo 14 anni, se ti fosse successo qualcosa ?!? » dice iniziando a rimproverarla la mamma.
« Era meglio se stavo zitta ! » dice tra se e se So-Yeon.
« Mamma, non è successo nulla. Sta bene ! Godiamoci la serata, ti prego ! » le dico quasi supplicandola.
« Ringrazia tuo fratello maggiore invece di fare la disobbediente ! » dice raggiungendo la sala da pranzo seguita da papà.
« Grazie ?!? » dice ironica So-Yeon.
Le arruffo i capelli per poi raggiungere i miei.
Entro in sala e rimango sorpreso dai pochi posti apparecchiati a tavola.
« Cos’è, una specie di scherzo ?!? Ci sono solo 4 posti a tavola. I nonni non sono in casa ? E tuo fratello, papà, con la sua famiglia ?!? Di solito c’è un gran traffico in questa casa … che succede ? » domando perplesso in cerca di risposte.
« Volevamo una cena intima come una famiglia “normale” : padre, madre e figli. Cosa c’è di strano in questo ? » mi spiega mia madre facendomi cenno di accomodarmi a tavola.
« Wow. Sono allibito ! » dico sorridendo per poi sedermi.
La cena si svolge molto bene.
Mi sento sollevato, felice. Mi è mancata la mia famiglia, anche se non è completa.
Mancano alcuni pezzi … non importa, stiamo più tranquilli senza i figli di zio Dong-Hwan che corrono per tutta la casa e non ti fanno capire niente.
Vorrei parlare a mamma e a papà di Gem ma non vorrei farlo davanti a So-Yeon, è ancora troppo piccola per queste cose. Sarei pure un cattivo esempio da seguire.
Approfitto del fatto che sia andata in camera sua a prendere dei libri da portarsi dietro e presento la situazione ai miei.
Mi guardano perplessi per un po’ e poi iniziano a sorridere.
Mia madre vuole quasi piangere. E’ sempre stata una tipa esagerata !
« Bravo figliolo. Una laureanda in economia. Hai fatto proprio un’ottima scelta. » mi dice mio padre sorridendo mentre mia madre mi stritola.
« Oh, il mio Jung-Hwan ! Sono così contenta per te. » mi dice stringendomi ancora.
« Ye-Rin, lascialo altrimenti lo farai morire soffocato. Ricomponiti che sta per tornare So-Yeon. » la ammonisce mio padre.
« Sì, tesoro. E non le diremo nulla ?!? » domanda mia madre aggiustandosi il trucco colato sotto agli occhi.
« A tempo debito, mia cara. » le risponde mio padre bevendo l’acqua dal suo calice.


I fratelli Choi:
Jung-Hwan & So-Yeon 


Gem ♥


Nota Autrice:
Non riesco a terminare un capitolo senza
una mia nota personale.
Quindi subite in silenzio !
Seriamente, ragazzi vi adoro.
Siete arrivati al 12° capitolo della mia
terza FF. Complimenti e grazie tante.
Ci vediamo nel prossimo cap.
Oh, perdonate l'esagerata lunghezza.

Per vedere il video della coppia:
Cliccate qui ♥

♥♥♥
Komawoyo
foreverwithyou

   
 
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