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Autore: obliviate_    30/06/2013    2 recensioni
Non sempre le persone sono come ci si aspetta che siano.
E' tutto molto più complicato di come appare.
Emma ora lo sa, e vorrebbe restare ferma a guardare il tempo che passa, ma non ci si può nascondere dietro un ricordo.
Soffriva in quella maniera così disarmante che solo le persone innamorate conoscono.
E lui le mancava.
Le mancava terribilmente, e così aveva finito per pensare a lui come non si era mai immaginata si potesse pensare a qualcuno, presagendolo dove non era, desiderandolo dove non poteva essere, svegliandosi d'improvviso con la sensazione fisica che lui la contemplasse nel buio mentre dormiva.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
"Vieni che ti porto via"





              
          


21 grammi, il peso dell' anima.
Sapete perchè si dice così?
Perchè quando qualcuno muore il corpo perde esattamente 21 grammi.
Nessuno escluso.

 
Riemerse dall' acqua e si ritrovò in quel silenzio un po' tetro che sapeva di solitudine.
L'odore di cannella e cioccolato le ricordava i capelli di sua madre, di come lei da piccola ci passasse in mezzo le dita per ore.
-Ems, ci serve il bagno!-
Josh bussa talmente forte che pare voglia staccare la porta dai cardini.
Emma sorrde, immersa nella schiuma.
-C'è un altro bagno, usa quello-
Josh è il suo fratello minore, l'unico componente della sua famiglia, tutto ciò che le rimane.
-C'è Zayn nell' altro!-
-Dio, prima o poi mi spiegherai questa mania di portare i tuoi amici a casa mia.-
Esce dalla vasca e si avvolge nell' accapatoio morbido prima che il freddo la aggredisca.
-Senti Ems, stasera noi andiamo all' apertura di un nuovo locale in città, vieni con noi?-
-Dai Emma, sarà divertente-
E' stato Harry a parlare.
Lui, così attraente nel suo giubbotto di pelle, così simile a Jake.
Emma si irrigidisce guardandolo negli occhi.
Lei odia Harry, quel diciannovenne riccioluto che le fa tornare in mente l'ultima persona a cui vuole pensare: Jake.
-No, grazie.- sputa fuori gelida avviandosi velocemente verso la camera da letto.
"Today is gonna be the day that they're gonna throw it back to you"
Squilla il telefono.
E' Claire, la sua migliore amica.
-Forza Ems, preparati che sto venendo a casa tua, stasera si esce!-
-Claire non iniziare per favore. Questa è la mia serata "pigiama/gelato/Grey's Anatomy-
Silenzio.
Lei riattacca sconfitta e quel silenzio che sa di perdita e lacrime invade la stanza di soppiatto.
Josh e i suoi amici sono usciti ed Emma è seduta sul divano a guardare la tv.
Il campanello interrompe il monologo di Meredith.
-Che hai dimenticato stavolta Josh? La testa?- chiede sarcastica, ma aprendo la porta si trova davanti gli occhi scuri e vispi della sua migliore amica.
-Ti do cinque minuti per prepararti e poi ti trascino fuori, vestita o meno.-
Emma si diresse in camera sbuffando, avrebbe dovuto capire che Claire gliel'aveva data vinta fin troppo facilmente.
 
L'insegna bianca al neon è originale, niente a che vedere con quelle dei soliti locali di Londra.
"Infinity".
Una volta entrate le due amiche si separano; Emma si fionda al bancone del bar e Claire a cercare Josh, sua cotta storica nonché fratello della sua migliore amica.
-Vodka Redbull per favore-
Mentre aspetta che il barista la serva Emma si guarda intorno.
Il locale è carino, sofisticato e per niente squallido, ma le fa provare un certo disagio; è uno di quei posti in cui ti senti solo anche se è pieno di gente.
-Ciao, ti stai divertendo?-
Emma, ormai al quinto drink, sorride al ragazzo, incantata dalla sua voce dolce.
-Ti va di ballare?- finalmente lo vede in volto.
Non ha mai visto degli occhi così azzurri; le fanno venire in mente la vacanza a Brighton che fece a 15 anni.
Avevano lo stesso colore del mare.
-Ma non so nemmeno il tuo nome, chissà cosa penserebbe la gente- risponde lei sinceramente divertita e affascinata da lui.
-Sono Louis, piacere.-
Le sorride, di uno di quei sorrisi che sembrano dirti "va tutto bene, ci penso io a te".
-Emma- dice finalmente porgendogli la mano.
La conduce nel mezzo di una pista affollatissima.
Le luci psichedeliche e il calore dei corpi che le ballano attorno fanno si che la sua testa giri ancor più vorticosamente.
Rischia di cadere, ma Louis la prende prontamente per la vita rimettendola in piedi.
I loro visi sono vicinissimi, lei può quasi sentire il suo respiro caldo sul viso.
-V..vado a fumare- dice un po' incerta.
-Io non fumo, ma ti accompagno se vuoi-
-Oh, no grazie, fuori c'è una mia amica- e dandogli velocemente le spalle se ne va verso l'area fumatori.
Tipico.
Le piace qualcuno e lei scappa a gambe levate per non infangare la memoria di Jake.
Dello stronzo Jake.
Del bastardo Jake che è morto tra le braccia della sua amante.
Del Jake che amava più di chiunque altro al mondo.
Uscì dal locale e l'aria le colpì gelida il viso.
Il pacchetto di Winston, rigorosamente rosse, giaceva ormai a terra, mentre Emma aspirava il fumo denso con gli occhi chiusi.
Ci pensava spesso a Jake, anche ora che sapeva la verità.
E soffriva.
Soffriva in quella maniera così disarmante che solo le persone innamorate conoscono.
E lui le mancava.
Le mancava terribilmente, e così aveva finito per pensare a lui come non si era mai immaginata si potesse pensare a qualcuno, presagendolo dove non era, desiderandolo dove non poteva essere, svegliandosi d'improvviso con la sensazione fisica che lui la contemplasse nel buio mentre dormiva.
-Emma, scusa, hai un accendino?
Quando lei si voltò, Harry la vide col volto rigato di lacrime, come se stesse annegando in un dolore perfetto fatto di solitudine.
La prese al volo mentre cadeva e piano sussurrava "non doveva dirmi passerà, doveva dirmi vieni che ti porto via."





Buongiorno meraviglie!
Lo so, vi devo una spiegazione. Stavo rileggendo "If I'm louder would you see me?" con l'intento di rimettere a posto gli errorini di grammatica e altre cose, ma mi sono ritrovata a pensare fosse una vera schifezza, perciò ho deciso di riscriverla.
I personaggi (e il loro carattere) saranno grosso modo gli stessi, ma non è detto che la storia rimanga uguale... improvviserò!
Intanto questo è il primo capitolo, spero vi piaccia.
D.
  
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