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Autore: __avatar__    30/06/2013    2 recensioni
Questo è il seguito di "Non sei solo".
Uno nuovo pericolo minaccia la terra e i nostri Vendicatori, ma si alleeranno con una vecchia squadra
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Sorpresa, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Sam e Loki rientrarono, sentirono la voce metallica di JARVIS risuonare per l’appartamento

“Signore. Il professor Charles Xavier la desidera la telefono. “
Tutti si guardarono curiosi, guardando poi Tony che sorrideva

<< Ma dai è ancora in circolazione? Va bene JARVIS, mettilo in viva voce. >>

<< Due rotelle, quanto tempo! >>

<< Sempre molto educato signor Stark. >> Tony ghignò, adorava quel professore, anche se si erano conosciuti in un momento non molto pacifico., si girò verso gli amici e presentò l’uomo

<< Ragazzi, lui è il professor Charles Xavier. Prfessore di genetica, delle mutazioni e dei poteri psichici. Ragazzi dite ciao. >> quelli lo guardarono allibiti “dite ciao?”

<< No, aspettate un momento. Lei è il fondatore della scuola per mutanti? Dei così detti X-Men? >> esclamò Sam eccitata. Quella scuola era leggenda.

<< Esatto, Sam. È un piacere conoscerti. Ed è un piacere conoscere, anche se non di vista, i famosi Vendicatori. >> tutti si guardarono quasi preoccupati. Come faceva a sapere che erano loro?

<< Ah si ragazzi, con lui non potete neanche andare in bagno che vi scopre. >>

<< Si grazie Tony. Lei è un mutante. Sa leggere nel pensiero. >> intervenne Bruce, che aveva letto qualcosa da qualche parte

<< Esatto, dottor Banner. Io posso leggere, influenzare e controllare le menti altrui. So per esempio che voi siete li perché sono collegato alla mente di Stark, da poco sono riuscito a perfezionare il mio potere a distanza. >> spiegò l’uomo

<< Come è collegato alla mia mente? Non guardi troppo a fondo però. >>

<< Riesco a sentire anche delle vibrazioni. Alcuni di voi portano il gene della mutazione, ovvero potreste essere degli eventuali mutanti ma ancora non avete scoperto il vostro potere. O semplicemente trasmetterete il potere ai vostri figli. >>

Sam e Natasha si guardarono allarmate, e la bruna fece con le labbra “wow”

<< Ok posso dire che mi sta facendo paura. >> disse Loki stringendo di più la ragazza al suo fianco

<< Chiedo scusa Loki. A volte non mi rendo conto delle menti che mi circondano, che non sono preparate a tali notizie. A questo punto, vi chiederei se potreste lasciarci, ho delle questioni urgenti da discutere con il signor Stark. Ho idea che ci vedremo presto. >> concluse il professore, e attese che il gruppo uscì. I quali lanciarono delle strane occhiate a Stark.

Appena rimase solo, Tony parlò, trovano un inaspettato tono serio e deciso

<< Allora Charles. Che succede? >>

<< Ho avvertito una strana presenza. Ho ragione di credere che siano dei vecchi nemici. >>

<< Chi il tipo strano con l’elmo? Come si chiamava…Magneto? >> disse sovra pensiero  Tony

<< Oh no…Erik non darà più problemi. No questi sono nemici più potenti, dovrò parlare con il Dottor Richards. >>

<< Oh no, non il plasticomane allungabile. È… aspetti, se deve parlare con lui, e sta parlando con me. >> si illuminò Tony

<< Esatto. Dovremo riunire gli Illuminati. E credo che questa volta, i Vendicatori potranno darci una mano. Adesso ti saluto Tony. Ci rivedremo presto. >> e così chiuse la telefonata

Mannaggia, se quello riconvocava gli Illuminati era un problema. Stark non aveva mai raccontato di quel gruppo del quale faceva parte. Creato per tener testa a diversi esseri, i principali gli Skrulls. Esseri di un altro pianeta, che somigliavano a degli anfibi, che cercavano da sempre di conquistare la terra. Loki non sarà felice quando lo saprà, quegli esseri cercavano di rubargli il titolo di quasi imperatore delle Terra. Il genio si alzò dal divano e chiese a JARVIS di aprire la cartella denominata 1996. Figure si aprirono davanti a lui, foto di vari esseri ripugnanti, il video della prima riunione degli Illuminati, quando decisero di andare sul loro pianeta a “mercanteggiare” per non farli sbarcare da loro. Oltre a lui, il professor X e Reed Richards c’erano anche Namor (un palestrato  che amava l’acqua), il Dottor Strange (uno strampalato che usa la magia, e si definisce “lo stregone supremo”) e poi Freccia nera  o re di una civiltà di esseri mutati e strambi. Tutti loro, per il miliardario, erano solo esseri con poteri nella norma ma che non erano un granché. Ovviamente eccetto lui e Xavier, gli altri erano quasi inutili. A suo parere. Fece appena in tempo a chiudere la cartella, che gli altri rientrarono in salotto.

<< Allora, che voleva da te  quel tipo molto inquietante? >> chiese Loki sbragandosi sul divano

<< Ehi, non ti permettere di parlare così del professore. E comunque niente di importante. >> disse il genio, liquidando il discorso. Sarebbe arrivato il momento, ma non era quello.

 << A bene allora. Andiamo a fare un giro. Non voglio rinchiudermi in questa torre come a Miami. >> implorò Bruce. Adorava Milano, e non vedeva l’ora di uscire. Le due ragazze si unirono a lui, volevano vedere la famosa Via Montenapoleone. E magari farsi regalare da Stark qualche bel vestito.

<< Va bene. Tanto oggi non avevo voglia di lavorare. – a quella frase, Clint si fece “sfuggire” un che novità – JARVIS dimmi la strada migliore per raggiungere il centro città con le macchine. >>

“ Signore, credo che il modo più comodo sia usando i mezzi pubblici. Ci troviamo a trecento metri dalla stazione della metropolitana di Cairoli. Potreste anche andare a piedi, l’esercizio fisico è importante. “

<< Con i mezzi pubblici? Tony Stark non si muove con autobus e metropolitane puzzolenti, tanto meno con le sue gambe. >> si lamentò quello

<< Va bene. Facciamo così, te prendi un taxi. Mentre noi a piedi. – parlò Natasha, che stava guardando la mappa della metropolitana milanese su internet. -  siamo a soli tre fermate da Duomo. >> a quelle parole sia Clint che Loki si lamentarono. Non volevano andare a piedi

<< Dai alza il deretano reale te. >> Clint si avvicinò al dio cercando di tirarlo su di peso, ma quello si avvinghiò al divano, senza troppi successi però.
Quando uscirono dalla torre, Tony chiamo subito un taxi, nel quale appena arrivato, si fiondarono anche Clint e Loki. Si ritrovarono tutti davanti al Duomo.

<< E’ una delle costruzioni più grandiose e imponenti di tutte. In stile gotico, costruito verso la fine del 1300. >> stava spiegando Bruce, al gruppo.
Erano saliti sul tetto della cattedrale, e qui Sam notò il luccichio che aveva visto dalla torre. Una statua completamente d’oro. anche Tony la fissava e disse, senza un briciolo di tatto

<< E poi sono io quello megalomane. Questi qui hanno messo una statua d’oro in cima a questa chiesa. >>

<< Tony, parlare con te è come parlare con un muro. Scendiamo va, evitiamo di fare brutte figure. >> infatti molti dei presenti si erano girati a guardarli, e molto probabilmente alcuni avevano sentito Tony.

Percorsero tutta la via fino ad arrivare in una piazza con una fontana che aveva una specie di uovo in cima. Durante la camminata si fermarono più volte a guardare le vetrine, ma Tony si rifiutava di entrare. Arrivati in via Montenapoleone si trovarono una via non tanto larga con negozi su entrambi i lati. Era un via vai di gente piena di soldi, macchinoni costosi. Già solo guardare le vetrine costava.

<< Ma mi dite che ha di speciale sta via? Non è molto più bella della Fifth a New York. Qui è tutto incasinato, e vecchio. >> commentò guardando i vari edifici

<< Tony, proprio non ce la fai a non lamentarti eh? >> sbuffò Bruce

<< Se per voi tre è così tanto noioso fare un giro, tornate pure alla torre. Ci vediamo più tardi. >> disse Natasha avviandosi per la via, con Sam. Bruce, Thor e Steve rimasero indietro e poi le seguirono. Non prima di aver fatto la ramanzina a tre bruni.

Erano davanti a un negozio di griffe italiana quando il cellulare della rossa squillò. Quando vide sul display il nome di Tony riagganciò. Così per altre due volte, prima di spegnere direttamente il cellulare. Per pranzo si sedettero ad un bar, ma prima di ordinare squillò il telefono di Sam. Era Clint che le aveva mandato un messaggio di rispondere urgentemente alla chiamata che seguiva

<< Cosa volete? Noi vorremmo…. >> ma quello che le disse Clint la bloccò

<< Ehi mettimi in vivavoce…. Ci ha chiamati Fury. In Germania c’è stato un attacco di esseri alieni, lo SHIELD è riuscito a disintegrali tutti, ma temono altri attacchi. Dobbiamo andare. Troviamoci sotto la torre, delle macchine verranno a prenderci. >> e così chiuse la chiamata.
I cinque si guardarono, poi presero un taxi che era parcheggiato li vicino e partirono in direzione della torre. Appena arrivati video uscire i tre con dei borsoni e una valigetta. E depositarle nel bagagliaio delle macchine nere delle SHIELD.

<< Che è successo? >> Natasha prese una delle borse che Clint stava trasportando e la mise nel bagagliaio per poi chiuderlo

<< Vi spieghiamo meglio sull’aereo. – la spia si rivolse poi ai due autisti. – Dobbiamo arrivare a Malpensa il più velocemente possibile. Terminal 2. >> i due annuirono e presero posto al volante.

Sulla prima macchina salirono Bruce, Steve, Loki e Tony; gli altri sulla seconda macchina che li seguiva. Il viaggio per Malpensa durava di solito 45 minuti, ma non essendoci nessuno per strada, impiegarono poco più di mezz’ora, durante la quale passarono vicino a risaie, campi coltivati e dei boschetti. Il terminal 2 dell’aeroporto sembrava una costruzione del futuro, i gate per gli arrivi si raggiungevano passando su un ponte che sembrava con dei pilastri altissimi, mentre le partenze erano al di sotto del ponte. Qui gli autisti li lasciarono con i borsoni vari e ripartirono, il gruppo venne raggiunto da un agente dello SHIELD, Thomas Court, che era subentrato al posto di Phil Coulson.

<< Ben arrivati, Io sono Thomas Court. Dobbiamo passare per i controlli, ma solo dei passaporti, le valigie non verranno toccate. Viaggerete su un volo normale di linea. Non volevamo far venire sospetti alla comunità europea. >> disse quello prendendo con garbo una borsa pesante dalle braccia di Natasha e Sam, e due mori si accigliarono.

<< Non destare sospetti alla comunità europea. E ditemi come avete intenzione di fare dato che degli esseri hanno attaccato la Germania? >> disse sarcastico Tony, quando finì di firmare degli autografi. Adorava le fan italiane.

<< Vi spiegherò meglio appena raggiungiamo una zona più tranquilla. >>

Arrivarono ai banchi dei check-in, dove altre guardie li aspettavano. Depositarono i bagagli sul rullo per imbarcarli, e consegnarono i documenti per i biglietti. Per Thor e Loki venne consegnati dei documenti falsi, di certo pochi avrebbero creduto che fossero degli dei provenienti da Asgard. Una volta fatti i biglietti (quando toccò a Tony, alla donna dietro al bancone venne quasi da svenire per l’emozione) superarono il metal detector, Thor e Loki quasi sussultarono quando passando l’aggeggio iniziò a suonare. Ma Bruce face cenno a loro di togliere la cintura e metterla sul rullo da far passare ai raggi X. Raggiunsero l’area dei Duty Free, per Tony l’attesa di un volo di linea comune era un’angoscia, restare seduto su delle poltrone scomodissime e avere tra i piedi famiglie con bambini urlanti. Notò che un altro moro la pensava come lui per quell’aspetto. Si misero in una zona abbastanza isolata, così l’agente Court poté raccontare cosa fosse successo in Germania

Un gruppo isolato di alieni, aveva attaccato una zona limitrofa alla foresta nera. Non c’erano città o paesini. Avevano attaccato il nulla. Ancora lo SHIELD non capiva il motivo di quest’azione, ma di sicuro sospettavano un secondo attacco. Magari più violento, il primo poteva essere un diversivo, per testare le forze umane, per poi attaccare una città. L’agente chiese informazioni ai due dei, i quali però non riuscirono a dare informazioni. Più che altro non conoscendo l’aspetto di questi esseri.
Ad un certo punto si sentì all’alto parlante, che il volo per Strasburgo era aperto, così si alzarono e andarono in fila per l’imbarco. A detta di Tony, quello fu il viaggio più brutto in tutta la sua vita. L’aereo non era molto grosso, c’erano due file composte da tre posti l’una, bambini che andavano avanti e indietro per il corridoio, o che tiravano calci al sedile di fronte dove appunto stava Tony. Tutto, dal bere al mangiare, era a pagamento, dato che erano su un volo low cost. Ah ma occhio da fesso gliel’avrebbe pagata. Almeno il volo in prima classe. Per quasi tutto il viaggio dovettero tenere le cinture allacciate per via di varie turbolenze, ma appena ci fu un momento di assestamento, Loki si ritrovò la mano stretta in quella di Thor

<< Thor, mi stai spappolando una mano. -  disse il minore, guardando l’arto diventare quasi viola – che razza di dio del tuono sei, se ti fai mettere giù da un paio di turbolenze?! >> il biondo lasciò la mano, e i due sentirono uno sbuffo provenire dai sedile dietro, si girarono e videro Clint lanciare scariche elettriche dagli occhi in direzione della sua ragazza e Sam.

Anche i due dei si girarono e videro Court che portava loro dei bicchieri di caffè, dato che il cielo si era calmato le hostess avevano ripreso a vendere bevande e cibarie. Le due ragazze stavano parlando tranquillamente con il nuovo agente, quando due bruni si avvicinarono e chiesero al loro simpatico nuovo amico se poteva andare a prendere del caffè anche per loro. Quello acconsentì sorridendo e si avviò per il corridoio. Fortuna erano in coda all’aereo e il corridoio, e i bambini erano tornati a scorrazzare per il corridoio.

<< Cosa vuole quello? >> chiese arcigno Occhio di Falco

<< Si parlava del più e del meno. È molto simpatico. >> rispose distratta Sam, mentre girava una pagina dalla rivista che leggeva

<< Si, e ha portato solo a voi il caffè. Guarda caso. >> continuò il falco, trovando appoggio nel dio

<< Cos’è siete gelosi? E poi lo ha portato anche a Steve -  il quale si sporse dal suo posto vicino a Sam e fece vedere il bicchiere -  e a Bruce. >> il dottore fece capolino da dietro di loro con la bevanda in mano
I due non fecero in tempo a rispondere che Court era di ritorno con due tazze di caffè, chiuse con un coperchio nero in plastica. Si fermò davanti al gruppo, esitò per un attimo vedendo le varie espressioni. Poi Clint si prese il suo bicchiere mentre Loki disse

<< Io volevo del latte al cioccolato. >> e se ne andò al suo posto, lasciando l’agente di stucco

<< Non ti preoccupare, lo prendo io. >> disse Tony comparendo in quel momento alle spalle dell’uomo, per poi tornare al suo posto.
Il viaggio durò un’ora e venti, l’atterraggio fu preciso e senza troppi sbandamenti. Per raggiungere l’aeroporto dovettero scendere dal velivolo, ma il gruppo dei vendicatori venne raggiunto da alcuni uomini dello SHIELD, che avevano già provveduto a recuperare i bagagli e li accompagnarono verso delle macchine.

<< Mi spiegate perché siamo atterrati in Francia, quando l’attacco è avvenuto in Germania? >> domandò Natahsa ad un agente in macchina con lei, Sam, Tony e Bruce

<< Oh vedete. Gli alieni hanno attaccato a 60 km della città di Kehl. Quindi atterrare a Strasburgo era più comodo. Comunque in poco meno di un’ora saremo al campo. Li troverete Fury e un battaglione. >> spiegò l’uomo.

Per il resto del tragitto nessuno parlò. Fuori dai finestrini la città di Strasburgo sfreccia via veloce, edifici alti e grigi, passarono vicino ad alcune costruzioni antiche che sembravano medievali. Dovettero fermarsi alcune volte per il traffico, e da dentro l’abitacolo notarono le persone che si fermavano per vedere queste macchine nere tirate a lucido, ma avendo i vetri oscurati, le persone non poterono vedere dentro. Superarono un ponte, la di sotto scorreva un fiume le cui acque erano calme e di un colore verde bottiglia. A metà del ponte videro un cartello con scritto “AU REVOIR” e sotto un secondo cartello con scritto “WILLKOMMEN”. Entrarono subito in Kehl, una piccola cittadina, per lo più industriale, per le strade circolavano parecchi camion e Tir provenienti dalla Francia o altre parti della Germania. Ben presto si lasciarono la cittadina alle spalle. Alla loro sinistra scorrevano dei binari del treno, costeggiarono dei centri industriali e delle case, poi attraversarono un secondo ponte e si inoltrarono nella campagna aperta. Di li a mezz’ora e vari campi di grano raggiunsero una raduna ai piedi di una foresta.

<< Ah vedo che ce l’avete fatta. >> disse una voce a loro molto familiare.

<< Si, e grazie per averci fatto viaggiare come il bestiame. >> rispose secco Tony, scendendo dalla macchina e seguito dalla rossa, Sam e Banner.

<< Colonnello. – Steve avanzò e salutò l’uomo con un gesto militare. – che notizie ha da darci? >> alle spalle di Rogers Tony lo imitò, ma un’occhiataccia di Fury lo fece smettere.

Informò il gruppo, ma non c’era niente di nuovo, ma onde evitare brutte sorprese disse loro di indossare le armature. Sam si diresse verso la tenda a lei assegnata, che divideva con Natasha. Prese il borsone che aveva preparato Clint, vi trovò dentro un cambio di abiti normali, male assortiti, e la sua nuova uniforme. La indossò, era leggera, come se stesse indossando un vestito di seta. Provò a tirarsi un pugno e quasi si fece male alla mano. Le uniche pecche erano sotto le ascelle e leggermente lungo il costato, li il tessuto non avrebbe protetto molto. Beh non voleva che il lavoro fosse troppo semplice. Cercò anche il localizzatore di Tony, ma il borsone, tolti i vestiti e l’armatura era vuoto. Uscì dalla tenda e raggiunse il resto del gruppo, l’unico ancora senza “armatura” era Bruce e Loki.

<< Ehi, ti sta a pennello. Prova a trasformarti. >> Bruce le si avvicinò e controllò che tutto fosse a posto, poi Sam prese a diventare gigante di fuoco. La cosa la sorprese, perché la tuta crebbe insieme a lei, ma soprattutto non prese fuoco.

<< Ehm ragazzi, non vorrei sfasciare questo momento di alta moda. Ma…. >> la voce metallica di Tonny arrivò alle loro orecchie, e subito i Vendicatori, Sam e Loki alzarono lo sguardo al cielo.

Una ventina di alieni sbucarono dal nulla. Avevano uno strano aspetto, ma non riuscivano a capirlo. La loro pelle luccicava, come se fossero appena usciti dall’acqua. Rimasero sospesi a mezz’aria per qualche minuto, durante i quali SHIELD, Vendicatori e i due giganti iniziarono ad attaccare. Loki prese sembianze Jotun e iniziò a lanciare pugnali di ghiaccio. Sam, anche lei trasformata, riusciva a produrre le fiammelle di dimensioni di palle da bowling e a lanciarle a gran velocità verso i nemici. Ma quelli non erano da sottovalutare, erano molto veloci e riuscivano a schivare tutti i loro colpi. Alcuni vennero colpiti ed esplosero, altri riuscirono ad avvicinarsi al suolo e iniziarono un combattimento con alcuni agenti. I Vendicatori si divisero per aiutare, i nemici erano pochi ma molto potenti. Loki e Thor avevano a che fare con tre alieni, mentre Sam, Natasha e la Hill si coprivano le spalle a vicenda. Tutto era caos, e Sam si chiese come una cosa del genere non fosse notata dalle città distanti, dopo tutto fecero esplodere parecchie auto. Il combattimento si fece duro, ma la vittoria era in mano allo SHIELD, infatti rimasero solo quattro alieni, uno dei quali si allontanò verso la foresta.

<< Stark! Mi senti? Uno di quei cosi sta scappando nella Foresta Nera. >> urlò la Hill all’auricolare che portava

<< Ci penso io. Sono qui vicino al limite. >> disse di rimando Loki, che fece sparire una sua copia che era vicina a Hulk. Mentre il vero dio era al limite della foresta. Quello che però non riuscì a prevedere, fu che l’alieno non voleva scappare, bensì strinse le mani intorno al collo del moro e passò la lingua, a Natasha si gelò il sangue vedendo che la lingua era lunga almeno un metro e sottilissima. Come quella di una lucertola. Passo la lingua su tutto il viso del dio, per poi allentare la presa e scomparire.  Loki si inginocchiò sull’erba e rimase li a ripulirsi dalla bava e ansimava, cercando di ritrovare ossigeno.

<< Ehi tutto bene? >> Sam si precipitò e lo prese  per le braccia, facendolo alzare.

<< Hai visto di che aspetto era l’alieno? >> domandò Fury, mettendo la pistola nella fondina

<< Si, sembrava una lucertola, per la lingua. Ma il volto era umano. – si alzò, prese il fazzoletto che Clint gli passava, e si ripulì meglio. – Ma non ho mai visto niente di così strano. >> e dicendo questo si girò verso il biondo, che anche lui scuoteva la testa.

<< Non abbiamo mai combattuto contro certi esseri. Dovremmo stare molto attenti da adesso. Sam, non è che per caso avevi dietro l’aggeggio di Tony? Potrebbe essere utile. >> chiese alla ragazza, e quella scuoteva la testa sconsolata

<< No, non era nel borsone. Dev’essere rimasto in Italia. >>

<< No, l’avevo messo in un borsone. Con delle armi, tipo i guanti di riserva per Natasha, e le mie punte di frecce. >> disse allarmato Clint

<< Si. Borsone che è rimasto alla torre. Uccellaccio. L’hai lasciato vicino all’ascensore, mi ha appena avvertito JARVIS. >> concluse il miliardario, che si era tolto la maschera.

<< Una cosa è sicura. La Terra non è al sicuro. Dobbiamo tenere i sensi all’erta. Soprattutto perché non conosciamo i nostri nemici. >> e con quelle parole sciolse il cerchio e si avviò verso le tende a controllare i feriti.

La terra aveva ancora una volta, bisogno di loro.




Angolo autrice
Bene, sono tornata, con una schifezza.
Ma avendo avuto vari problemi, non è uscito niente di meglio
Spero non mi lanciate pomodori marci, o altro xD
A presto

  
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