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Autore: fedamon88    30/06/2013    6 recensioni
[Dal testo: Pov Nina "Improvvisamente mi scontro con due occhi color ghiaccio spettacolari.
Il mio cuore prende a battere veloce e la schiena viene attraversata da milioni di brividi.
Rimango stupita da quello sguardo magnetico, che ancora non ha abbandonato il contatto con il mio. Le pupille dello sconosciuto sono impalpabilmente dilatate e un luccichio le attraversa.
Dischiudo le labbra in cerca d’aria e uno strano formicolio mi attraversa il corpo. Le gambe si fanno improvvisamente molli, tanto che quasi non riescono più a sorreggere il mio peso.
Così mi appoggio al distributore dell’acqua per evitare di cadere rovinosamente a terra.
Il suo tono è caldo e terribilmente sensuale e per un attimo mi perdo nella profondità dei suoi occhi, che sembrano vogliano cercare nei miei, uno spiraglio che li conduca alla mia anima." ]
E' una storia sul cast di Vampire Diaries, più precisamente è incentrata su un amore che nascerà.
Parte dalla creazione della serie, e arriva fino ad oggi.
Ripercorrerò dal punto di vista di Nina e, qualche volta, di Ian la loro storia in questa loro seconda, grande famiglia: TVD.
Spero vi piacerà!.
STORIA IN FASE DI REVISIONE.REVISIONATA FINO AL QUINTO CAPITOLO
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nina's Pov

<< Ciao ragazzi! Come va? Come avete passato le vacanze? >> domando sorridente mentre oscillo sulle gambe, quasi come seguissi il ritmo della musica di sottofondo, trasmessa dalla radio.
Ci siamo riuniti nella saletta principale per salutarci, augurarci nuovamente un buon anno e per raccontare le nostre vacanze.
<< Ciao Nina, benissimo! Sono stata dai miei per Natale e a Capodanno sono tornata a Los Angeles per festeggiare con alcuni miei amici. >> mi risponde Katherina aprendosi in un sorriso e avvicinandosi a me per stringermi teneramente tra le braccia.
Ricambio il gesto e passo a salutare Matt e Zach, che mi raccontano di come abbiano preso chili ai pranzi di Natale e come li abbiano poi persi sciando a Capodanno.
Mi intrattengo a chiacchierare con loro, raccontando anch’io come ho passato le mie vacanze, tentando di controllare la sfumatura malinconica della mia voce.
Non voglio destare dubbi e perplessità. Quando si tratta di questioni personali sono una persona molto riservata e, seppur io voglia molto bene a tutti i miei colleghi, non me la sento di raccontargli della situazione con Ianche si era venuta a creare durante le vacanze. Candice sa già che non deve dire nulla a nessuno e mi fido di lei.
Inoltre so che Ian non ne parlerebbe. Al massimo potrebbe dirlo a Paul, ma tanto ormai  Paul è diventato il nostro intermediario.
Prima o poi lo proclameranno Santo.
Mi apro in un sorriso all’idea, mentre fisso un punto indecifrato di fronte a me, immersa completamente nei miei pensieri.
<< Sempre persa nel tuo mondo, piccola Dobrev? >> un sospiro caldo, appena sussurrato accanto all’orecchio mi riscuote dalle mie elucubrazioni, facendomi correre un brivido di piacere lungo la schiena.
Perdo un battito per la sorpresa mentre mi volto, aprendomi in un sorriso smagliante e puntando i miei occhi nellesue iridi color ghiaccio.
<< Mai quanto te Smolder. Sei sempre con la testa fra le nuvole. >> sghignazzo divertita mentre lo punzecchio.
Mi avvicino maggiormente a lui e al suo viso, che ora ostenta un broncio che farebbe invidia ad un bimbo di cinque anni.
Corruccia le labbra, gonfiando le guance come stizzito, mentre nelle sue pupille luccica il divertimento e la fronte increspata è coperta da qualche ciuffetto ribelle.
Sul viso e nelle iridi di Ian non vi è più alcuna traccia di dolore o rancore. Come se non fossero passate solo ventiquattro ore dal nostro chiarimento.
E’ tornato tutto alla realtà, ed è tutto talmente vero che mi mette i brividi.
Coma ha fatto Ian a superare in poche ore una sofferenza provata per tre settimane?.
Non riesco ancora a capire dove abbia trovato la forza.
Scuoto appena il capo, trasportando quei ragionamenti contorti in un angolino recondito della mia mente e, alzandomi appena sulla punta dei piedi, arrivo a lasciargli un dolce bacio sulla guancia.
Chiudo gli occhi mentre mi godo per quei pochi secondi la sensazione della sua pelle liscia e profumata sotto le mie labbra e mi lascio irretire dal calore del suo corpo.
Il mio cuore accelera il ritmo e schiocco le labbra, avvertendo un tremito scuoterlo.
Mi accorgo che ho indugiato anche più del dovuto per un semplice bacio sulla guancia, così mi ritraggo e nascondendo il rossore che mi imporpora le gote, chino un po’ il capo.
<< Buongiorno Ian. >> mormoro, stringendomi nelle spalle con fare timido.
Rialzo lo sguardo sul suo viso e le sue labbra schiuse e l’espressione quasi sbalordita che si è dipinta sul suo volto mi fanno mancare un battito. Le sue iridi rilucenti di un bagliore sorpreso e ammaliato, incatenano le mie, facendomi quasi boccheggiare.
Poi lo vedo tentare di celare lo stupore, mascherandolo con un sorrisino beffardo che mi fa scuotere la testa divertita.
<< Buongiorno anche a te, Nina. Pronta per tornare sul set e ai miei scherzi? >> ammicca maliziosamente inclinando il capo da un lato.
<< Sempre pronta a recitare, ma soprattutto a distruggerti con i miei di scherzi >> rispondo piccata, assottigliando lo sguardo e incronciando le braccia al petto.
Immediatamente lo vedo cogliere la proposta esplicita nella mia frase, tanto che lo scorgo ridurre gli occhi a due fessure con fare fintamente intimidatorio.
<< Che sfida sia, allora. >> mormora alzando un indice e oscillandono con fare autoritario.
Adoro le sfide, adoro gli scherzi ma ancora di più adoro il fatto che Ian sia tornato il mio Ian e io sia tornata la vera Nina.
Ma soprattutto la vera Nina ha capito una cosa fondamentale, per cui non ha chiuso occhio per tutta la notte, per cui si è girata e rigirata tra le coperte immersa tra mille pensieri e per cui ora lo osserva voltarle le spalle ed incamminarsi a salutare gli altri con occhi totalmente diversi e con il cuore che batte esagitato nel petto.
Credo di aver capito finalmente, che ciò che provo per Ian non è più solo un profondo affetto bensì qualcosa di più prepotente, intenso e grande.
Amore.
La verità è che mi sto innamorando di Ian.
Nuovamente il mio cuore perde un battito quando la mia mente elabora il pensiero.
Sono stata ore ed ore a scavare nel profondo della mia anima analizzando anche il più piccolo dei sentimenti, ricordando ogni singola situazione e momento passato con lui, ogni mia reazione fisica e mentale al suo tocco, alla sua vicinanza, alle sue parole. Prima ero confusa, o meglio la mia mente lo era il mio subconscio me lo gridava a squarciagola, ma più lo faceva più la parte più razionale di me l’ammutoliva, costringendomi a non accettarlo, anzi a negarlo a me stessa, per troppo tempo.
Ma ora l’ho capito.
Mi sto innamorando di Ian.
E la cosa mi destabilizza totalmente, mi spaventa perché non so a cosa andrò incontro ma soprattutto non so se verrò mai ricambiata. Per questo ho deciso che semplicemente li nasconderò il più possibile almeno fino a quando non capirò realmente cosa prova Ian nei miei confronti.
Forse gli ci vorrà più tempo per capirlo, più certezze o forse semplicemente non è attratto da me come qualcosa in più dell’amicizia.
Lo scoprirò piano piano.
Per ora mi atterrò a celare il mio sentimento.  
 
 
                                                                        *  *  *  *  *
 
<< E stop! >> pronuncia secco Kevin, scendendo dalla sedia.
<< Perfetto ragazzi, questa scena va bene così. >> aggiunge poi lanciando un’occhiata soddisfatta a me e a Paul.
Tiro un sospiro di sollievo al sentire le sue parole e rivolgo un sorriso amichevole al mio amico.
Poi voltandomi e vedendo tutti i tecnici spostarsi freneticamente in un’altra stanza per girare altre scene, mi dirigo celermente nella sala vestiti pronta per sfilarmi gli abiti di Elena e indossare i miei.
Per oggi ho finito. Così apro la porta ed entro.
<< Oh, ciao Candice. >> saluto gaiamente la mia amica, mentre la intravedo intenta ad allacciarsi un paio di stivaletti, dietro file e file di abiti appesi.
<< Ehi, Nina >> soffia ricambiando il sorriso e rialzandosi in piedi.
I capelli color grano sono lasciati sciolti in morbide onde e il trucco semplice ma luminoso mi fanno ben indentere che si stia finendo di prepare per girare alcune scene.
<< Devo tornare tra cinque minuti sul set, altrimenti Julie mi strilla. >> mi conferma ridacchiando divertita mentre finisce di sistemarsi le maniche della giacchetta blu.
<< Ma dimmi un po’… >> inizia puntando i suoi occhi verdi nei miei e scrutandomi con un cipiglio arguto.
Il mio cuore accelera il battito a quella frase che so non preannunciare nulla di buono.
<< Perché poco fa ho visto Ian fischiettare spensierato e lanciarti un’occhiata beffarda come se foste tornati quelli di una volta? >> domanda perplessa, inarcando un sopracciglio color del grano.
Ecco che i miei sospetti trovano una conferma.
Mi mordo un labbro titubante e mi martorio le mani all’altezza dello stomaco, mentre i pensieri si affallano nella mia mente.
<< Perché forse è così? >> rispondo retorica, piegando la bocca imbarazzata.
Vedo gli occhi della mia amica sgranarsi stupiti e le sue pupille dilatarsi per la sorpresa.
<< Davvero avete chiarito? >> mormora senza parole, schiudendo le labbra.
Annuisco abbozzando un sorriso e stringendomi nelle spalle.
<< Devi raccontarmi tutto! Come, dove e quando è successo?! >> esclama impaziente mentre mi afferra per un polso e mi trascina accanto all’ampia finestra, da cui penetra il sole che illumina gran parte dell’immenso spazio.
<< Ehi, aspetta, ma tu non devi essere sul set? >> chiedo perplessa cercando di rimandare il discorso.
Ma l’occhiata eloquente che mi riserva la mia amica mi costringere a desistere dall’intento.
<< Dirò a Julie che ho avuto un contrattempo. Due minuti non hanno mai ucciso nessuno. Avanti inizia a parlare o sarò costretta a cavarti le parole di bocca? Sai che so farlo… >> mi minaccia velatamente Candice assottigliando lo sguardo.
<< D’accordo, d’accordo. Ti dico tutto, ma Candice, sai che mi fido di te. >> mi arrendo alla fine, fissandola intensamente negli occhi e facendole bene intendere che la faccenda non deve uscire dalle sue labbra per nulla al mondo.
Lei annuisce seria e poi attende.
Così inizio a raccontarle brevemente di come avessi realizzato di aver sbagliato tutto, di come mi fossi accorta di quanto ero cambiata e quindi di aver immediatamente cercato Ian. Di come avessi atteso una giornata intera combattendo per non perdere la speranza e di come alla fine me lo sia ritrovato alla porta, completamente ubriaco.
Alle mie parole vedo Candice spalancare sempre di più la bocca e sgranare gli occhi allibita.
Riprendo il racconto descrivendogli velocemente come io lo abbia aiutato a sistemarsi e di come lo abbia accudito.
<< Aspetta, fammi capire bene. Tu sei andata a casa di Paul, con le chiavi di Ian sei entrata, mentre lui dormiva hai preso i suoi abiti, sei tornata, lo hai spogliato e l’hai cambiato per farlo stare più comodo? >> esala Cadice in un crescendo di tono, completamente esterrefatta.
Il sangue mi fluisce violentemente alle gote e annuisco imbarazzata, abbassando lo sguardo.
<< Credo di non aver mai sentito una cosa del genere. >> sussurra divertita, più a se stessa che a me.
<< Mi dispiaceva lasciarlo dormire con i jeans stretti e la camicia tutta sporca e stazzonata. Inoltre era distrutto. In tutti i sensi. E’stato il minimo che ho potuto fare. >> mi giustifico stringendomi nelle spalle.
La mia amica mi rivolge un’occhiata intenerita e comprensiva, poi evidentemente colta dal pensiero, controlla l’ora sull’orologio appeso al muro e impallidisce, sussultando.
<< E’ tardissimo, Julie mi ucciderà! Dopo finirai di raccontarmi. >> urla mentre si catapulta fuori dalla stanza in una corsa sconclusionata.
Un sorriso divertito si dipinge sul mio volto e rimango in piedi a scuotere la testa per il suo carattere così simpatico.
<< E così mi hai spogliato per goderti la vista, eh ? >> mormora improvvisamente una voce familiare, che mi strappa un paio di battiti e mi fa trasalire e irrigidire sconvolta.
Schiudo le labbra e boccheggio senza fiato.
Non può aver sentito tutto.
<< Da quanto stavi ascoltando e non ti hanno insegnato che origliare è cattiva educazone? >> ribatto piccata ma il sorriso torna ad invadermi per lo sguardo di lui, anche se il terrore che possa aver ascoltato tutto il discorso si impossessa di me facendomi mancare quasi il respiro.
<< Più o meno da quando sei andata a casa di Paul per prendere i miei abiti. >> mormora, fissandomi intensamente e avanzando con passo leggero e felpato.
Sembra un felino, così elegante sinuoso e terribilmente seducente…
Scuoto la testa scacciando quel pensiero dalla mente e riprendendo il controllo di me stessa.
<< Sai piccola Dobrev che pagherai per questa cosa vero ? >> mormora con finto tono sadico, mentre un brivido mi attraversa la schiena e una serie di immagini di noi due si proiettano nella mia mente.
Deglutisco sonoramente mentre lo vedo posizionarsi di fronte a me, a pochi centimentri dal mio viso, studiandomi con meticolosa attenzione.
<< Non mi prenderò la vendetta adesso. Non ci sarebbe gusto. Preferisco godermela e assaporarla piano piano >> sussurra incatenandomi con le sue iridi a lui.
Sembra talmente tanto Damon in questo momento che mi mette i brividi. Stesso sguardo magnetico, stessa espressione e stesso tono sensuale di voce.
Perché mi sembra di leggere nelle sue pupille un altro significato da quello letterale della frase?
Perché tutto ad un tratto la mia testa si fa leggera e il mio cuore scalpita impazzito nel petto, facendomi trattenere il fiato?
Prima che possa anche solo elaborare una frase per poter ribattere, lo vedo ammiccarmi maliziosamente, con il suo solito sorrisino beffardo e allontanarsi, uscendo dalla stanza.
Mi ritrovo così, sola nel luogo, completamente frastornata, con una miriade di pensieri a vorticarmi freneticamente nella testa e il respiro affannoso per l’impetuoso battitto.
Perché ormai sono totalmente assuefatta a lui? Come ci sono arrivata fino a questo punto?.
Cerco di regolarizzare il respiro e, socchiudendo le palpebre e portandomi una mano al petto, di calmare i battiti esagitati del mio cuore.
Andando avanti di questo passo rischierò un infarto.
 
 
                                                               *  *  *  *  *
 
Il trillo del campanello mi ridesta da alcuni pensieri, così spengo la televisione e mi alzo dal divano.
So chi è.
Una volta per tutte dobbiamo chiarire cosa è successo e devo scusarmi con lui per come mi sono comportata.
Senza pensarci ulteriormente apro la porta e con un sorriso accennato punto i miei occhi nelle sue iridi verdi.
Intercorrono attimi di silenzio, in cui nessuno dei due riesce però a guardarsi e un velo di imbarazzo scende su di noi.
<< Vieni, Ben. Accomodati pure. >> lo invito poi gentilmente scostandomi dalla soglia per farlo passare.
Sul suo viso è dipinta un’espressione a metà fra il rassegnato e il perplesso, mentre lentamente varca la soglia, guardandosi distrattamente intorno, con le mani infilate nelle tasche dei jeans.
E’ vestito con un maglione nero pesante, un paio di pantaloni chiari e dei mocassini neri ai piedi.
Richiudo la porta, mentre lo osservo e sento il disagio  crescere dentro il mio petto.
<< Posso offrirti qualcosa? >> domando incerta, mordendomi un labbro.
Lo osservo voltarsi, le labbra strette in una smorfia rassegnata e la mascella tesa e contratta, così come il suo corpo irrigidito, evidentemente consapevole del perché io l’abbia chiamato.
<< No, grazie >> risponde educatamente abbassando lo sguardo.
Rimaniamo entrambi in piedi per un paio di minuti, mentre l’incertezza e il risentimento mi colpiscono e si annidano nella mia anima rendendo la situazione ancora più difficile.
Infine, decisa ad affrontare e chiudere una volta per tutte la questione, prendo un profondo respiro e inizio a parlare.
<< Ben, penso tu abbia capito perché ti ho chiamato, ma voglio mettere in chiaro le cose prima che si creino malintesi o situazioni spiacevoli. >> comincio puntando i miei occhi nelle sue iridi smeraldine che ora mi scrutano attente.
Rimane in piedi a pochi passi da me, con le mani nelle tasche dei jeans e un’espressione tranquilla dipinta sul volto.
Non voglio essere scorretta, né tantomeno comportarmi in maniera indifferente nei suoi confronti. Merita una spiegazione al mio comportamento.
<< Ho fatto un gesto avventato ad accettare di uscire con te e lo è stato altrettanto acconsentire a rimetterci insieme. Non ho mai voluto sfruttare qualcuno per dimenticarmi di qualcun altro. Per questo ti chiedo scusa, mi sono comportata in maniera ineccepibile. >> abbasso lo sguardo colpevole.
Mi sento così meschina e immeritevole nei suoi confronti che non mi reputo neanche degna di guardarlo in viso.
L’ho sfruttato per dimenticarmi di Ian, ho giocato con i suoi sentimenti, illudendolo che ricambiassi per poi lasciarlo. Non l’avrei mai fatto.
La vera Nina non avrebbe neanche potuto mai immaginare di fare una cosa simile. Ma in quel periodo non ero me stessa.
La confusione, i sentimenti inespressi per Ian, le varie situazioni mi avevano trasformata talmente tanto da portarmi a compiere simili gesti e a prendere tali decisioni.
Una lieve carezza sulla guancia mi riscuote dai miei pensieri e mi costringe a rialzare lo sguardo di fronte a me.
Incontro gli occhi di Ben che mi scrutano amorevolente, tanto che la cosa mi stupisce incredibilmente.
Schiudo le labbra perplessa e increspo la fronte.
<< Non preoccuparti Nina. Sono arrivato in un momento della tua vita perticolarmente pieno, e inoltre anch’io ho sbagliato ad affrettare così le cose. Perciò dispiace anche a me. Ho capito che il tuo cuore ora batte per lui. L’ho sempre saputo, ma nutrivo la fievole speranza che un giorno tornassi a guardare me con quegli occhi. Ma non è successo. Abbiamo passato comunque un anno fantastico quando siamo stati insieme e mi porterò dentro, per sempre, il ricordo della nostra storia d’amore. Non c’è bisogno che tu dica più niente. >> mi ammutolisce per un istante, vedendo il mio tentativo di replicare stupita.
<< Le nostre vite si separano. Ti auguro di proseguire nel migliore dei modi la tua carriera professionale e di riuscire a vivere con lui quello che non hai vissuto con me. >> finisce, sorridendomi dolcemente.
Le sue parole e il suo discorso mi lasciano completamente basita, tanto che solo poco dopo mi rendo conto che ho trattenuto quasi il respiro.
Sbatto più volte le palpebre come a constatare se io mi sia immaginata tutto e fisso meravigliata il volto di Ben, che avvicinandosi al mio, mi lascia un tenero bacio sulla guancia.
<< Buona fortuna, Nina. Per ogni cosa. >> bisbiglia accanto al mio orecchio.
Un brivido di puro stupore mi scivola lungo la schiena e la mia mente rimane contorta in una matassa di pensieri indistricabili.
Poco dopo sento i suoi passi riecheggiare nell’appartamento e poi lo schiocco della porta che si chiude.
Rimango inebetita, confusa e sbalordita da ciò che è appena successo.
Non dovevo essere io a chiarire le cose? Come mai ho avuto quel blocco?.
Le domande continuano a tormentarmi, ma l’idea che finalmente la situazione tra me e Ben si sia chiarita e sistemata mi fa aprire in un sorriso di pura gioia.
Il macigno di risentimento e ribrezzo per me stessa si dissolvono in un attimo e un senso di leggerezza e libertà mi colmano il petto, facendomi inspirare profondamente.
Sono così felice che saltellerei per tutta la casa.
 
Ma adesso devo tranquillizzarmi.
Mi porto una mano al petto cercando di placare il battito esagitato del mio cuore ed espiro ancora sorridente per essermi tolta un simile peso dall’anima.
Vorrei chiamare Paul, Candice, Katherina e Jessica e organizzare una serata tutti insieme per stare in compagnia, ma quando alzo lo sguardo sull’orologio mi accorgo che ormai è troppo tardi.
Le lancette nere segnano infatti le 19.45.
Staranno sicuramente già cenando o l’avranno già fatto e, inoltre, ora che ci penso, domani dobbiamo svegliarci di nuovo alle sei per ricominciare le riprese.
Al pensiero di dovermi alzare presto e riniziare il frenetico trambusto quotidiano, dopo tre settimane di puro relax, un sonoro sbuffo seccato fuoriesce dalle mie labbra.
Abbandono quindi l’idea di fare un’uscita tutti insieme e raggiungendo lentamente il divano, mi lascio andare ai morbidi e avvolgenti cuscini.
Non ho affatto fame e non ho molta voglia di guardare la televisione, perciò opto per la lettura di un libro che mi ricordo mi avevano regalato per Natale.
L’ho lasciato proprio nella saletta da pranzo, adiacente al salone, insieme ad altri pacchetti scartati ma che non ho ancora sistemato.
Mi alzo e raggiungo il tavolo di mogano, afferrando il volume e tornando a stendermi sul divano.
Links miagola indispettita per richiamare la mia attenzione, poi con un balzo, sale sulle mie gambe.
La guardo sorridendo e, intenerita, le lascio qualche grattino sulla testolina, poi trovando la posizione giusta si acciambella su di me, e chiude gli occhi.
La copertina rossa, con l’immagine di una bella ragazza dagli occhi verdi, i capelli color biondo tiziano e la carnagione chiara ornata da un velo di letiggini, appoggiata con un braccio e la testa al finestrino di un auto e con lo sguardo perso, m’incuriosisce, così come il titolo.
* “Ti prego, lasciati odiare”.
Sempre più attirata sfoglio le prime pagine e m’immergo nella lettura del primo capitolo.
La protagonista è, come al solito, in ritardo al lavoro e nella fretta per recuperare il suo badge, rovescia l’intero contenuto della sua borsa ha terra.
Poi improvvisamente una voce profonda alle sue spalle la deride.
Manco un battito e trattengo il respiro quando la protagonista in un breve monologo interiore, descrive il collega odiato e lo nomina.
Si chiama Ian.
Come il mio Ian.
E ha setosi capelli corvini, scompigliati ad arte e due occhi più azzurri che siano mai stati creati.
Riamango senza parole quando leggo la frase.
E’ uno scherzo vero?.
Decisamente un brutto scherzo del destino.
Com’è possibile che abbia iniziato a leggere un libro ritrovandomi il protagonista maschile uguale, identico, spiccicato al mio Ian?
Richiudo il libro di scatto e lo poggio sul tavolino di vetro di fronte a me, quasi come se le pagine mi avessero scottato le dita. Non posso continuare a leggere questa storia, anche se la morbosa curiosità di sapere le vicende che i due protagonisti vivranno e cosa succederà al loro rapporto mi spinge a riavvicinare la mano.
Prima che possa toccare la copertina rigida e colorata lo squillo acuto del campanello, mi fa trasalire spaventata.
Dopo un primo momento di confusione, aggrotto la fronte perplessa. Non aspettavo nessuno.
Mi alzo dal divano, scostando Miss Links, che mugula contrariata, e raggiungo la porta.
Afferro la maniglia e apro il battente.
<< Pensavi di liberarti così velocemente di me? Sbagliato. >> mormora retorico con malcelata ironia.
Schiudo le labbra sbigottita, mentre lo vedo rivolgermi il suo sorriso sghembo e un’occhiata di palese apprezzamento, mentre divertito varca la soglia.
Il mio cuore non ha accennatto a smettere di battere come impazzito nel petto dall’istante in cui ho incontrato i suoi occhi di ghiaccio.
Ma sto forse sognando? O qualcuno si sta divertendo giocando con i particolari della mia vita?.
Sono finita in un mondo parallelo controllato da un ente superiore che studia ogni momento della mia esistenza? La cosa mi ricorda molto il film “the Truman Show”.
Sono diventata il Truman della situazione? E la mia vita è un film?.
Scossa dall’improvvisa apparizione di Ian nel mio appartamento, dall’aver letto che uno dei protagonisti di una storia d’amore si chiama Ian ed è la sua fotocopia, inebetita richiudo la porta e mi volto verso di lui.
Lo ritrovo seduto sul divano, e, come se fosse a casa sua, afferra il telecomando e si accomoda accendendo la televisione.
Non so nemmeno cosa dire. La mia mente si è tutto ad un tratto svuotata e le mie gambe si sono come fissate al terreno, impedendomi di muovermi anche solo di un centimentro.
Senza rendermene conto mi perdo ad osservare i suoi lineamenti e il suo volto concentrato a guardare un programma, incredibilmente interessante per lui, visto che è totalmente assorto nello scrutare le immagini che scorrono sullo schermo piatto.
E’ vestito con un semplice jeans, un paio di scarponcini neri, un maglione grigio e una giacca di pelle marrone, che però si è sfilato e ha lasciato sul bordo del divano.
In effetti, ora che ci penso, e che la mia mente sta riprendendo a funzionare normalmente, almeno un poco, mi domando cosa ci faccia  qui, ma soprattutto perché si sia presentato così a quest’ora in casa mia, per piazzarsi di fronte al televisore.
<< Fai come se fossi a casa tua, eh. >> soffio sarcastica, avvicinandomi a lui e catturado la sua attenzione.
I suoi occhi cerulei si fissano così intensamente nei miei che un brivido caldo mi scuote le membra, mentre un sorrisino beffardo si dipinge sulle sue labbra. Stende le braccia sui bordi e inarca elegantemente un sopracciglio nero.
<< Beh, grazie, lo sto facendo. >> mormora ironico, suscitando in me un moto di irritazione.
Sembra così tanto Damon in questo momento, con il suo modo sfacciato di rispondere e di comportarsi che mi mette i brividi.
Incrocio le braccia al petto e sospiro spazientita.
<< Ian, che ci fai qui? >> domando.
La verità è che la sua presenza mi destabilizza totalmente e nascondere i sentimenti prorompenti che ormai provo per lui, mi risulta più difficile con lui vicino.
<< Non avevo nulla di meglio da fare, perciò mi sono detto “ perché non andare a rompere le scatole alla mia piccola Dobrev?” >> recita continuando a fissarmi dal basso del divano.
<< E non hai pensato che magari non potessi essere a casa? >> chiedo sempre più confusa.
<< Avrei corso il rischio >> soffia con tono di sfida, stringendosi nelle spalle.
Cosa diavolo sta succedendo?.
Perché Ian piomba così in casa mia, invadendo il mio spazio e divertendosi a giocare al vampiro sfrontato Damon Salvatore?.
Sento ancora il suo sguardo sul mio corpo e non posso fare a meno di rialzare gli occhi e scrutarlo dubbiosa.
Abbozzando un sorriso batte la mano sul posto vuoto accanto a lui e con un gesto del capo mi invita ad accomodarmi. Riduco gli occhi a due fessure e stringendo le labbra ancora incerta, prendo posto.
Immediatamente il suo braccio mi circonda le spalle e mi stringe, avvicinandomi maggiormente a lui, tanto che finisco per metà corpo premuto sul suo fianco.
Il mio cuore schizza in gola a quella vicinanza,  quel gesto e soprattutto a quando la sua frangranza pungente, che sa di pulito, di fresco… di Ian,mi  avviluppa e mi irritisce.
 
 
Sento le sue dita premere sulla mia spalla, ma è come se stessero trasmettendo scariche di puro calore in tutto il mio corpo.
Improvvisamente la temperatura nel salone pare salire di dieci gradi e l’aria impregnarsi di elettricità e tensione.
Sento i suoi occhi così penetranti studiarmi meticolosamente, ma io cerco in tutti i modi di evitarli per non finire persa per sempre.
<< Posso offrirti qualcosa? >> balbetto incerta con lo sguardo puntato a terra.
Tutto ad un tratto il tappeto steso sul parque mi sembra così interessante…
Non so neanche perché gli ho fatto questa domanda. La mia mente si sta aggrovigliando in una matassa sconnessa, più del dovuto, e il mio cuore rischia seriamente di uscirmi dal petto.
Percepisco gli angoli della sua bocca tendersi in un sorriso, così la curiosità mi tradisce e faccio il grosso errore di rialzarli.
Immediatamente le mie iridi vengono catturate con prepotenza dalla sue e mi ritrovo impietrita ad ammirarle.
Ian non fa che tenermi stretta a lui, e il calore che emana il suo corpo, fuso con il mio creano intorno a noi una bolla quasi surreale.
Le sue pupille luccicano di uno sfavillio di puro desiderio. Posso leggervi tutta la brama che contengono. La cosa mi spaventa talmente tanto che il mio cuore sussulta intimorito.
Non posso permettermi di perdere la lucidità. Non ora e soprattutto non con Ian che mi guarda così.
Perché poi lo sta facendo?.
Perché la sua espressione, improvvisamente seria e al contempo determinata, appare come il preludio della nostra fine? Perché le sue labbra così carnose e rosse, calamitano il mio sguardo e sembrano urlare “baciami”? Perché le sue dita non smettono di carezzarmi lentamente la spalla.
E perché il suo viso si sta avvicinando al mio?.
Il cuore comincia  a palpitarmi maggiormente nel petto, tanto che credo possa scoppiarmi da un momento all’altro, e il respiro si spezza, mentre una miriade di sensazioni contrastanti combattono nel mio sterno una lotta impari.
Questa volta il cuore ha più possibilità di vincere, supportanto dall’ardente desiderio che mi spinge ad abbandonarmi.
E’ successo tutto così in fretta che ora mi ritrovo completamente storidita, a pochi centimentri dal volto di Ian, che non smette di fissarmi rapito e con un brillio di bramosia negli occhi.
Delle seriche ciocche gli ricadono sulla fronte distesa, le iridi possiedo, questa sera, una sfumatura grigia che le rende ancora più belle e particolari, le guance sono appena rosate, quasi anche lui sentisse il cambio improvviso di temperatura che io sento, e le labbra sono un bocciolo di rosa pronte per essere gustate.
Dei pensieri particolari iniziano ad invadere la mia mente, portandomi ad arrossire violentemente per l’imbarazzo.
Ian pare notare questo dettaglio, visto che accenna un sorriso divertito e si avvicina maggiormente a me, continuando a tenere prigionieri i miei occhi.
<< Nina… >> mormora il mio nome con tono talmente basso e sommesso, cosìsensuale, che un brivido mi contrae lo stomaco e il basso ventre.
Rilascio un sospiro soffuso e mi trattengo dal non ansimare tanto ho il fiato corto.
Pochi centimetri ora separano i nostri volti.
E ormai le intenzioni si sono più che palesate.
Ma perché lo sta facendo? Aveva deciso di venire qui a casa mia, già intenzionato a compiere questo gesto?. Le domande che nascono nella mia testa però vengono spazzate vie non appena sento i polpastrelli di Ian poggiarsi sul mio zigomo e le sue labbra sfiorare le mie, mentre continua a tenere fisso il mio sguardo nel suo.
Quasi volesse godersi la mia reazione al suo gesto.
Il mio cuore perde un paio di battiti e io sgrano gli occhi sconvolta.
Le nostre labbra si schiudono sfiorandosi, ma prima che entrino in contatto uno squillo acuto e improvviso, spaventa entrambi facendoci sobbalzare.
Ian si allontana di scatto e io rimango impietrita, senza fiato e con il cuore che batte impazzito.
Il campanello trilla nuovamente, ma io non rispondo troppo sbigottita anche solo per pensare.
COSA DIAVOLO E’ APPENA SUCCESSO?!
 
 
Angolo autrice
 
Buonasera ragazze!!!
Sono finalmente tornata. Sì, lo so sono da denuncia.
3 mesi di ritardo… non so davvero come farmi perdonare, il fatto è che l’ispirazione si era andata a farsi benedire.
Metteteci i miei impegni scolastici, metteteci che avevo preso tutta l’ispiraizone per Love Bites e metteteci pure che la rottura dei Nian mi ha sconvolta… il risultato è stato un imperdonabile ritardo.
Comunque ora ce l’ho fatta, dopo settimane… e non mi piace neanche come è venuto!
Penso che sia il capitolo più brutto che abbia mai scritto, dico sul serio.
A parte questo, e non mi offenderò se riceverò critiche negative, i comportamenti dei personaggi verranno giustificati e spiegati nel prossimo capitolo, soprattutto quelli di Ian ;)
Ci sarà infatti un POV IAN nel nuovo chappy.
Per questo però dovrete attendere un mesetto circa, o poco più, perché domani partirò per una serie di viaggi e non farò un ritorno definitivo, almeno fino all’11 agosto.
Io per quei pochi giorni che tornerò a casa proverò ad aggiornare LOVE BITES. Per need you now dovrete pazientare ancora un po’ ;) Scusate ma ce la sto mettendo tutta almeno per regalarvi capitoli quantomeno decenti e leggibili, anche se questo non mi sembra affatto uno di quelli, ma volevo regalarvelo prima di partire, non avrei potuto farvi aspettare un altro mese e mezzo!
In caso quando tornerò vedrò di rivederlo e correggerlo ;)
Scusate tantissimo per il disagio, prometto che non ricapiterà più!
Alcuni chiarimenti sul chappy:
-        Abbiamo finalmente visto che la nostra Nina ha capito cosa prova per Ian ( era anche ora, no? ) e di come però abbia deciso di nasconderglieli. Sappiamo tutte dall’intervista rilasciata alla rivista SEVENTEEN, che Nina i primi tempi ha cercato di combattere i suoi sentimenti per il collega, reprimendoli, ma poi sappiamo come sono andate a finire le cose. Quindi io mi sto attenendo anche alla realtà!
-        * “Ti prego lasciati odiare” è un romanzo carinissimo che ho comprato poche settimane fa, per leggerlo sotto l’ombrellone, dirvi che l’ho divorato sarebbe un eufemismo. Davvero il protagonista maschile si chiama Ian e ha gli occhi azzurri e i capelli neri, tanto che quando l’ho letto mi è preso un infarto. Ragazze vi consiglio di leggerlo è davvero fantastico inoltre non costa neanche tanto ;) nella sezione di narrativa, romanzi rosa lo trovate ;) ( ahaha sì sto facendo pubblicità al libro )
-        Infine, le vostre domande sullo strano e improvviso comportamento di Ian verrano chiarite nel prossimo chappy con il suo POV.
Beh ragazze, con questo mi sembra di aver detto tutto.
Ringrazio tutte coloro che leggono la mia storia e la recensiscono, le lettrici silenziose e tutte quelle che hanno inserito la storia tra le seguite/ricordate/preferite.
Grazie a tutte!
Spero solo di non avervi perso durante questa lunga attesa!
Aspetto tanti vostri commenti.
Un bacione grandissimo.
Fede.
 
P.S.  HO RICEVUTO POCHISSIME RECENSIONI AGLI ULTIMI CAPITOLI DI LOVE BITES E LA COSA MI HA DEMORALIZZATA MOLTO, MI DISPIACE CHE NON VI PIACCIA E SE NEL PROSSIMO CAPITOLO VEDO CHE ALTRETTANTE POCHE PERSONE RECENSIRANNO PENSERO’ A COSA FARE DELLA STORIA …
 
P.P.S. VERY IMPORTANT: Ho creato un gruppo su fb sulle mie storie. In questo gruppo però parleremo di tutto. Consigli in generale, le puntate, la Con, domande, piccoli spoiler, anticipazioni o avvisi che potrei fare e tante altre cose! Insomma un vero e proprio salotto letterario “virtuale” in cui condividere la nostra passione per la scrittura, la lettura ma anche un luogo per stringere amicizie e conoscerci meglio!    Per chiunque volesse aggiungersi è più che ben accetto! =) Vi aspetto.
 
Questo è il link:  
 
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Britt4ever “ L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima” ( lettrice stupenda!! )
Iansom “Cause you'll always be my only destiny “ ( storia magnifica, molto intrigante e intensa. Waho !!=))
Elen91 ( che stimo molto sia come scrittrice che come beta, sei bravissima =)) “ Can you immagine that love?” “Breathe me” e meravigliosa e nuova “50 sfumature di tenebra”
Meiousetsuna “Everything of Me” (meravigliosa One-shot Delena ambientata dopo la 3x19 leggetela è stupenda!! )
Giuls_somerhalder “San Valentino A New York” ( sul cast di TVD, veramente molto carina, allegra e scritta molto bene. Ve la consiglio assolutamente! )
Emily petrova “La fidanzata dell'ibrido” ( Intrigante e davvero originale. Magnifica. Non ci sono altre parole per descriverla. )
BloodyMary94 “Tutto Cambia Per Un Bacio” ( questa storia è una delle mie preferite, la seguo assiduamente e con passione. E’ sulla coppia Delena veramente Stratosferica!! Hihihi Leggetela! )

    
  
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