Yami: per
facilitarvi la lettura di questo racconto, a voi un prologo che v’introduca
negli eventi.
Che sia
per voi una traccia fondamentale per introdurre i nostri personaggi in un
ambiente che dia l’idea di essere molto più vicino a
noi di quanto non sembri.
Buona
lettura
PROLOGO
Correva l’anno
7632 nelle terre di Selejstia, continente ove diversi regni vivevano sotto lo
sguardo vigile degli astri del cielo.
Terra ricca di
vita, Selejstia era meta per molti, dopo il crollo dei vecchi continenti.
Nuovi regni si
erano andati a costruire, ognuno con un proprio governo e un confine ben
delineato.
La pace,
conquistata per mano di un uomo dalle capacità straordinarie, era durata per
molti secoli.
Fu allora che
tutto iniziò.
Tutto quello
che ora voi leggerete.
Perché in quell’anno il Sole nacque, per la
prima volta, in forma umana; e con lui, solo pochi mesi dopo, la Luna. Due
bambini simili a molti altri, che racchiudevano in sé un potere immenso.
Ma nessuno sapeva.
Nessuno era
ancora pronto per saperlo.
Così i giorni
scorrevano tranquilli, tra le fronde dei mille alberi e lo scrosciare dei
duemila ruscelli.
A quell’epoca
v’erano ben nove sovranità, nelle verdi terre di Selejstia: prima fra tutte,
Amestris, la terra diamante, madre della legge, della cultura e della magia.
Centro e cuore del continente.
Poi Lumar,
regno di Nord, dove tutto era riscaldato dal caldo sole e il metallo trovava il
suo fabbro più fidato.
Metamet, regno
di Nordest, dove ogni albero trovava un suo curatore ed ogni uomo ombra sotto
la quale ripararsi.
Trerassai,
regno d’Est, ove i ghiacci amavano riposare a lungo e le nevi cadevano copiose
sulle montagne.
Boeksi, regno
di Sudest, culla del canto, della musica e della recitazione, dove ogni
anatroccolo poteva rivelarsi per la sua indole di cigno.
Naviwe,
regno di Sud, pregiato alleato dell’agricoltura, santuario della famiglia e
dell’alleanza.
Greenwald,
regno di Sudovest, ove l’uomo poteva conoscere il valore d’una
vita tranquilla in sintonia con la natura e con il suo bestiame.
Asima, regno d’Ovest, unico luogo in grado
di ricercare ed intagliare con solenne maestria ogni pietra, preziosa o meno
che fosse.
Ed infine Ishranda,
regno di Nordovest, dove l’acqua bagnava sabbie dorate e donava sale ai suoi
figli.
Tutte terre
fruttuose, dove la povertà era ben poco presente e la superbia non conosceva
l’uomo.
Quindici anni dopo, la storia di Selejstia aggiunse un nuovo
vagito al libro delle vite, presso la terra di Amestris.
Una bimba, d’una splendida pelle dorata mai vista
prima.
Chiunque, a
vederla, sarebbe rimasto colpito da un tal cucciolo. Ma solo pochi mesi dopo ella sparì da ogni vista, lasciando dietro di sé solo voglia
di dimenticare.
Non vi fu
molto tempo per pensare a lei. Non ne venne lasciato.
In seguito a
questa perdita, la Luna era stata esiliata dalla sua patria, sparendo per
voleri mai svelati.
Da questi
eventi, prese inizio il declino delle Nove Terre e il cielo venne
oscurato dal sangue di milioni di vittime.
La guerra
raggiunse Selejstia e l’avarizia incupì il cuore della Luna, una donna un tempo dolce e amorevole.
Amestris,
terra di confine per ogni regno, divenne presto unica difesa per un impero che
inghiottì paesi dell’Est.
Metamet,
Trerassai e Boeksi vennero riunite sotto il potente impero
degli Hades.
La sua forza
portante era un esercito invincibile, proveniente dal vecchio continente un
tempo chiamato “Europa”. Contava qualche centinaio di fedeli, raccolti sotto il
loro comandante fin dagli anni della prima rivoluzione francese del 1789.
Millenni di esperienza avevano formato quella creatura
immortale in modo impeccabile. Nessuno avrebbe mai potuto sconfiggere il
comandante Crystal e l’esercito degli Hades da lui formato.
Quest’uomo
dalle sembianze pallide e giovani divenne presto ben conosciuto da tutti i Nove
Regni. Le sue origini germaniche s’intuivano dalla cadenza della sua parlata,
ma nulla serviva ciò per trovare in lui un punto debole.
Trerassai
cadde per prima, divenendo il punto d’inizio, poi anche Metamet e Boeksi vennero sottomessi, impotenti di fronte ad un simile forza
strategica.
Un palazzo era
stato eretto per la Luna, regina di questa nuova potenza imperiale.
Un palazzo
che, a quanto si mormorava, sembrava una copia speculare della dimora reale di Amestris.
In seguito a
quella notizia, parve ovvio per gli
ultimi regni liberi di sottomettersi all’autorità del Regno Diamante.
Qui l’argento
sembrava proibire ad ogni creatura di avvicinarsi, s’ella
fosse stata simile al comandante dell’esercito Hades.
I Regni
Alleati, sotto la guida del re di Amestris, divennero
così una barriera per la Gilda Imperiale degli Hades, dichiarando guerra con
ogni loro forza.
Ma le
battaglie si facevano sempre più sanguinose e Crystal ed il suo esercito procedevano senza quasi notare la resistenza, conquistando
così anche Naviwe in nome della loro Regina.
Lacrime e
sangue s’univano sempre più di frequente
alle terre di Selejstia.
Re Elmer di Amestris non vedeva più soluzione,
Ogni
comandante trovato dai Regni si rivelava inutile a confronto con quello nemico.
Secoli di esperienza sembravano impossibili da scavalcare.
Ed infine giunse un giovane al cospetto dell’Alleanza.
Un
mago dalla formazione militare, la cui pelle ricordava l’oro fuso e il cui
intelletto superava ogni altro stratega. Sembrava la nemesi perfetta per il pallido comandante
degli Hades.
Il suo nome
era Sivade. Le sue origini erano sconosciute.
Tuttavia, in
quei tempi la disperazione era troppa per esaminare simili sottigliezze, ed il
giovane diciassettenne prese subito il comando di un nuovo esercito da lui
scelto. Sei generali fedeli al suo fianco.
In tre anni,
l’esercito degli Hades non riuscì più a sfondare le linee nemiche.
Nemmeno la
morte del re di Amestris indebolì l’esercito dei Regni
Alleati. La successione del primogenito al trono fu tanto rapida quanto venne annunciata.
Fu a quel
punto che dalla Regina Hades venne un ordine diretto al suo fedele comandante.
Un ordine che lasciò perplessi in molti, nella Gilda Imperiale.
Così,
nell’ultima battaglia che vide i due eserciti nuovamente contro, le linee dei
regni Alleati furono spezzate sotto tradimento di un generale, Tamos di Lumar.
Un simile
evento sconvolse l’esercito, mettendo la guerra in una situazione di stasi.
I comandanti
dei due eserciti sparirono nel nulla, sotto la soddisfazione degli Hades e la
confusione dell’Alleanza.
La guerra venne interrotta.
Gli eserciti
tornarono alle loro patrie.
Ma di Crystal degli Hades e di Sivade dei
Regni Alleati non pervenne più alcuna notizia.
Svaniti nel
nulla.
Per motivi che
solo la Luna Regina conosceva e che mai condivise, in quei giorni di
confusione.
Benvenuti in
Shadows Of Death.