Disperati senza Gloria
Di
piscine e Tentati Onicidi
*
Perchè
Kazama non sa nuotare e Shiranui non è un assassino a sangue freddo
Genere:
Slice of life; Commedia
Note:
OOC; Nonsense
Raiting:
Verde
Pairing:
Accenni di M/M; Shiranui/Kazama
Universe:
SSL
Personaggi:
Kazama Chikage; Shiranui Kyou
Prompt:
"Annego!" "Ma se si tocca" @Satomi
Kazama
Chikage è un principino viziato.
Ovviamente, Kyou l'ha sempre
saputo: basta guardare quegli occhi scuri, quella pelle che
praticamente non vede mai il sole, quelle mani perfette e quel
sorrisino stronzo.
Tutto, in Chikage, urla "viziato".
Sì,
Shiranui Kyou è sempre stato cosciente del fatto di avere a che fare
con un idiota borioso.
(No. Balle.
Balle, balle,
balle. Lo avessero avvertito prima non si sarebbe mai, mai proposto
per il consiglio studentesco.
Sarebbe scappato a gambe
levate.)
Naturalmente, poi Kazama Chikage vuole avere
attorno i lacchè pure d'estate.
Anche in piscina: una poco
originale attività ricreativa che il loro dignitosissimo
principe Oni deve aver probabilmente scovato in qualche giornale per
ragazze.
Perchè Kyou sa per certo che Chikage legge giornali per
ragazze.
Scusa ufficiale: agganciare Chizuru.
La verità è che
nessuno c'ha mai creduto davvero.
(“La piscina? Cioè,
stai scherzando spero. Io non ci vengo."
"Come se fosse
una tua scelta, poi. Vieni. Punto."
"Ok, ok. Ricevuto.
Ma sul serio? La tua bella pelle da principessa si scotterà.
Diventerai marrone. Come un brownie.”
“Come te,
intendi?”
“Ah-ah-ah.”)
Davvero,
la piscina è sempre sembrata una cattiva idea a Kyou.
Un'idea
estremamente noiosa.
Almeno finchè non ha visto Kazama seduto a
bordo vasca, le lunghe gambe nude immerse fino ai polpacci.
Vedendolo, Kyou si chiede come potrebbe essere vedere la
principessina spaventata -perchè ha imparato che l'acqua a Chikage
fa paura, quando non è una vasca piena di bolle e sali e altre
schifezze profumate.
Si lecca le labbra, lo aggira, sorride.
(
“Chizuru non verrà...in piscina, intendo.”
Kyou non ha
problemi a fingersi disinteressato; si stiracchia, come un grosso
gatto assonnato, e si tira sui fianchi le lenzuola del letto di
Chikage.
“Perchè no?” domanda. L'altro lancia un'ulteriore
occhiata al cellulare, le labbra strette in una linea sottile.
“Ha
un appuntamento”.
“Oh. Wow...sei stato fregato.”
Kazama
lo guarda ed è offeso, arrabbiato, indispettito.
“Forse.”)
C'è
uno splash sordo e un'imprecazione e un capannello di
curiosi.
C'è Chikage in acqua,
con gli occhi chiusi per via del cloro, che annaspa e sbraita e lo
maledice e gli augura la morte in dieci modi diversi. C'è Amagiri,
di sicuro, in un angolo a supervisionare perchè è Amagiri e
nel suo dizionario non esiste la parola divertirsi.
Ma Kyou
sogghigna ed è soddisfatto; si chiede se magari l'altro non avverta
la presa ancora sulla caviglia come una bruciatura, perchè lui sì,
lui la sente. Fa sempre quell'effetto toccare un oni più potente.
In
qualche modo riesce, comunque, a sollevare entrambe le sopracciglia e
a nascondere tutto il resto delle sensazioni.
“Oh, ma piantala,
Chikage. Si tocca.”
“Giuro su tutto ciò che so che
avrò la tua maledetta testa su un maledetto piatto e pregherai per
un po' di fottutissima pietà-”
Kyou
sospira.
Se non fossero in pubblico saprebbe come farlo smettere.
Invece, si limita a posargli una mano sulla testa e spingere verso il
basso.
(“Comunque andremo lo stesso.”
Shiranui
Kyou sa che le decisioni di Kazama sono spesso veloci e soggette ai
cambiamenti. Questa no. Questa resta.
“Come vuoi tu. Sei
il capo.” gli dice. Poi guarda altrove.)
Il
fatto divertente è che più Chikage straparla, più beve. E più
beve più affonda. Anche senza tenerlo sotto deliberatamente, l'oni
annegherebbe e farebbe tutto da solo e in qualche modo Kyou non è
sicuro che sarebbe un male.
Magari smetterebbero di andare a letto
insieme, lui e Chikage?
Magari Amagiri si prenderebbe una
vacanza?
Magari Yukimura smetterebbe di accusarlo (giustamente) di
stalking?
Sicuramente il mondo sarebbe un luogo un poco più
pacifico.
Kyou ride, ed è una risata vagamente crudele, perchè
Kazama è riuscito a trovare una certa stabilità sulle mattonelle
azzurre del fondo e sembra un grumpy cat fradicio: i capelli
sugli occhi, le spalle ossute scosse da tremiti di freddo e un
broncio senza fine.
“Vediamo
quanto ci impieghi a buttar fuori le branchie?”
“Vaffanculo.”
(“Senti-”
L'oni
gli è seduto accanto, con il cellulare ancora fra le mani e
perfettamente a proprio agio senza vestiti. Gli oni non hanno bisogno
dei vestiti e ancor meno di sentimenti quali la vergogna.
Quelli
sono umani.
“Spara.”
“Avevo proposto la cosa per
Chizuru. Lo sappiamo tutti. Ma credo che sia giusto che tu sappia che
io- che nessuno mi ha mai insegnato a nuotare”.
Kyou si morde
l'interno della guancia per non ridere.
Finalmente un modo per
ammazzarti, eh!, pensa, e nella sua mente è un ruggito di pura
soddisfazione. Ma non lo dice. Non dice nulla e basta.
Chikage non
è così idiota da fidarsi di lui.)
Kazama
Chikage è un principino viziato.
Shiranui Kyou ha cercato di
annegarlo più volte nel corso di una giornata.
Non c'è mai
riuscito.
Non l'ha
mai voluto davvero.
Note:
#Not Even Sorry
Here you are, mia cara. Here you are.