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Autore: Rallient    01/07/2013    1 recensioni
"Un libro può far viaggiare la fantasia" dicono sempre. Eric avrebbe che dire a riguardo... Caso o destino?
Uno strano mondo si racchiude nel "LIBRO DANNATO", mostri, magie ,castelli e un'entità malvagia.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Violenza
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Non molti credono a questa storia, può sembrare una banalità ma il mio cuore mi dice di avvertirvi: non tutto al mondo è piacevole, anche un semplice libro può mandarvi in rovina. Eric era allo scuro di ciò...

Tutto iniziò un mercoledì. Eric si svegliò frastornato, tormentato da incubi in cui lui affogava in un mare in tempesta. La scuola ormai era iniziata da una settimana. Scese di sotto per la colazione, la sua casa era la classica casa americana similile a quelle dei telefilm: su due piani, bianca, con una cucina spaziose. La madre di Eric era affaccendata quando Eric la salutò con un semplice -Buongiorno-. La madre di Eric era bellissima occhi chiari come quelli di eric, capelli castani e sempre con un grembiule colorato a pois. -Buongiorno anche a te, Sean è già fuori che ti aspetta quindi sbrigatia a vestirti- disse la madre. Eric eseguì gli ordini come un bravo bambino, salutò la madre ed aprì la porta. Sean era lì ad aspettarlo appoggiato al solito palo della luce a fischiettare qualche melodia e a ticchettare nervosamente le dita seguendo il ritmo. -Ciao amico! Andiamo, se arriviamo in ritardo chi la sente la prof. - Eric interruppe il ticchettare di Sean. -Sicuro, Andiamo- disse Sean.

 

La scuola era uno dei luoghi che Eric preferiva, non per lo studio ma per la compagnia, infatti lì conobbe il suo futuro migliore amico/"fratello". La sua scuola, una normale scuola pubblica, era stata rimodernata da poco con una nuova biblioteca, una nuova palestra e con un auditorium. Aveva un grande atrio dove diramavano i corridoi per le varie classi. Eric e Sean proseguirone verso il terzo corridoio da destra, ed arrivarono davanri una classe da cui proveniva talmente rumore da far concorrenza ad un centinaio di martelli pneumatici azionati insieme. I due, tratto un bel respiro entrarono. La classe non era molto grande vie erano poche finestre, il particolare che saltava all'occhio era l'arancione fluoi delle pareti, Eric pensava che quel colore dava un pò il senso di manicomio. Non aveva tutti i torti, i suoi compagni, soprattutto i maschi, erano un pò vivaci, come dicevano sempre i professori.

Le lezioni delle prime ore erano veramente noiose, Eric e Sean aspettavano con ansia la ricreazione. Appena suonò la campanella tutti uscirono tranne Eric e Sean. -Io vado a rimorchiare, sono mesi che non ho una ragazza, non può essere- disse Sean.

-Certo, vai- disse Eric – Ci vediamo dopo-. Sean era un bel ragazzo con i capelli castani come gli occhi e con un corpo atletico, per Eric era una combinazione perfetta per attirare le ragazze. Non volendo fare la figura di colui che non ha amici Eric fuggì verso il luogo comune più vicino: la biblioteca. In realtà non ci andava prorpio per leggere ma per una ragazza di cui non sapeva il nome, aveva i capelli castani ma con alcune ciocche di un rosso candido. Di solito se ne stava lì a fissarla mentre leggeva un libro per tutta la ricreazione, fino a quando non voltava lo sguardo e lui faceva finta di cercare un libro qualsiasi. Arrivato in biblioteca, non trovò la ragazza. Camminò tra gli scaffali, per perdere tempo, ma non trovò nulla di interessante. Continuò la sua ronda fino al suono della campana, ma prima di uscire vide un pezzetto di carta sul tavolo.-Qualcuno lo ha dimenticato qui?- chiese invano Eric, poiché non ricevette alcuna risposta. Prese in mano il pezzo di carta e si accorse che era uno strano segnalibro rosso con delle righe tipo circui elettrico. Si guardò in torno e se lo infilò in tasca. "Strano" pensò. Uscì dalla biblioteca e raggiunse Sean davanti la porta della classe. Sean se ne stava tutto contento, con la testa sognante. -Intuisco che ti sia andata bene no?- disse Eric. -A meraviglia, tu dove sei stato- disse Sean ritornando sulla terra. -In biblioteca- rispose Eric. -Ah, in cerca di quella ragazza- concluse Sean. -S-si. Ma non c'era, guarda cosa ho trovato- Eric mostrò lo strano segnalibro estraendolo dalla tasca. Sean lo prese in mano e lo studò ma non concluse molto, fece spallucce e invitò l'amico ad rientrare in classe.

Dopo le lezioni, Eric ritornò a casa in gran fretta, il giorno dopo c'era un test di storia importante. Non saperva all'ora che non l'avrebbe mai fatto...

Salì in camera per prepararsi al pranzo, svuotò lo zaino come d'abitudine. Mise i libri sopra la scrivania e si volto verso la parete opposta. Poi si volto piano piano, aveva osservato che c'era un libro in più, non molto grande ma di un rosso cremisi molto evidente. La cosa strana e che nella copertina vi era uno spesso lucchetto di lato senza buchi per la chiave. Eric ci mise un pò a decifrare la scritta in copertina, perchè i caratteri usati erano simili a quelli gotici un pò più spigolosi. C'era scritto: "IL LIBRO maledetto". Eric pensò di lanciarlo dalla finestra visto il titolo, ma non credendo a maledizioni egizie e magie continuò a studiarlo. La rilegatura era solida, non il solito cartone ma uno strano materiale duro che non riconosceva. Cercò anche di forzare il lucchetto ma nulla riuscì a scalfirlo. Stava quasi per posarlo in libreria visto che non c'era la targhetta della biblioteca quando gli venne una strana idea. "E se..." pensò prendendo dalla tasca il segnalibro. Lo avvicinò al lucchetto .A pochi millimetri di distanza il lucchetto si aprì rivelando una piccola fessura dove Eric inserì il segnalibro. Lo estrasse e il lucchetto scattò e stranamente si dissolse. Eric aprì la prima pagina dove vi era scritto con caratteri rossi su uno sfondo bianco:

-una volta entrati non si può più uscire a meno che per volontà divina

-la morte vale per ambe i mondi ”.

Ad Eric sembrò una trovata stilistica molto affascinante, girò pagina dove vi era scritto: “Se vuoi conoscere il mio mondo puoi raggiungermi basta il segnalibro segnalibro corretto”. Eric era sempre più eccitato, non aveva mai visto un libro cosi stranamente coinvolgente. Prese il segnalibro e lo mise fra le pagine, appena tocco il libro si attaccò come se fosse incollato. Eric cercò di prenderlo tirando più che poteva, poi toccò una pagina. Non ricorda bene cosa successe, ricorda solo parole che gli ronzavano in testa, lettera che uscivano dal libro e gli andavano in faccia come un pioggia, e poi un risucchio da parte del libro, come quando si finisce nelle sabbie mobili.

 

Eric si era addormentato in uno strano sonno, sogno di essere risucchiato da un libro...Aspetta questa è la realtà si svegliò di soprassalto ma non si trovava a casa nel suo morbido letto. Si guardo in torno e vide una grande distesa erbosa, con fiori candidi e con tulipani in fiore. “Meno male sto ancora sognando” pensò. Guardando il paesaggio si accorse che c'era un cartello di legno, si avvicinò e lesse: “Piana dove tutto ebbe inizio”.

-Tu sei nuovo da queste parti, non ti ho mai visto qui- disse qualcuno alle sue spalle. Eric non svenne per lo spavento per poco, si voltò e vide un tizio armato di spada che gli sorrideva.

  
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