“Che giornata di merda”.

Fu quello il mio primo pensiero quando mi svegliai consapevole di dover ricominciare la scuola. Il liceo. Che cosa stupida il liceo, vero? Insomma, devi rimanere a scuola per 9 mesi l’anno per 5 anni. Sempre che tu non venga bocciato, a quel punto gli anni potrebbero essere 6.  O magari 7.
Mi alzai controvoglia e andai a farmi una doccia veloce in bagno. Mi vestii con le prime cose che mi erano capitate sotto mano. Una maglia, un jeans, accompagnati da un paio di Nike. Afferrai lo zaino dal pavimento e uscii di casa salutando i miei e mio fratello.

Mi incamminai e arrivai a scuola. Niente di nuovo. Tutti gli anni sempre la stessa cosa. Il palco al centro del cortile, il preside che cerca di fare il figo. L’unica svolta è stata il programma di musica con quella professoressa. Com’è che si chiamava? Ah si, Ross.

Credo che parteciperò all’esame per il programma di musica. In tre anni è la prima volta che propongono qualcosa di bello, e non  me lo farò scappare di certo. Quest’anno la nostra classe non è più al secondo piano. Siamo al terzo, bene. Entrando nella classe cercai solo un banco dove sedermi. Optai per uno alla seconda fila sulla destra, vicino al muro. Mi sedetti e posai lo zaino. I ragazzi vennero a salutarmi. Vennero anche le ragazze. Ero felice di vedere i miei compagni, infondo ci conoscevamo da tre anni, siamo molto affiatati. O almeno noi maschi. Le ragazze sono qualcosa di impossibile. Continuamente in competizione tra di loro, parlano solo di ragazzi, tacchi, trucchi e gonne. Non so come facciano a sopportarsi a vicenda.
Avevo saputo che ci sarebbe stata una nuova alunna quest’anno. Qualcuno che era stato spostato nella nostra scuola. Mi faceva piacere che ci fosse una nuova alunna. Insomma, una nuova ragazza. Magari aveva un cervello più grande di quello delle altre femmine della mia classe. La speranza è l’ultima a morire, no?

“Ragazzi, chi è la nuova arrivata?” chiesi ai miei amici.

“Girati, quella al terzo banco” rispose Harry.

Mi girai in direzione del suo sguardo.
E poi vidi lei.

Questo viso celestiale che sembrava così innocente. Capelli biondi, non troppo lunghi, arrivavano giusto sotto le sue spalle. Aveva questo ciuffo che le copriva una parte delle fronte. Aveva degli occhi castani penetranti, una bocca rosea, la pelle bianca come la neve. Le sue guance erano leggermente rossastre, credo fosse a disagio. Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
Mi venne l’istinto di voler accarezzare i suoi capelli. Le incorniciavano il viso, sembrava una bambola di porcellana. Non era vestita con minigonna e tacchi, aveva una semplice maglietta e portava dei jeans. Dei normalissimi jeans. Era da tanto tempo che non vedevo una ragazza così semplice, senza un filo di trucco. Una ragazza autentica.

“Oh, pianeta Terra chiama Niall” disse Harry con tono ironico.
Tutti scoppiarono a ridere. Scossi leggermente la testa.
“Eh?” dissi, ancora con la mente da tutt’altra parte.
“Che ti succede, amico?” –chiese- “Ah, la biondina ti piace”.
“Ma che stronzate dici” dissi velocemente.
“Ti piace e come!”. A quelle parole seguì uno scompigliamento di capelli, una cosa che odio.
“La smetti?”
“Dai amico, sto solo facendo un po’ di sana ironia”
“Bene, smetti di fare sana ironia” sputai.

Venni salvato da Brooks, il professore di matematica. “

Che bella cosa iniziare l’anno con una lezione di matematica” pensai.
Il professore cominciò a parlare, non stava mai zitto.

“Buongiorno ragazzi, eccovi di nuovo tutti qui..vi auguro un terzo anno fantastico” – disse.
Cominciò a dire le stesse cose ovvie che tutti i professori dicono. Ci raccontò di quanto fosse importante quest’anno e bla, bla, bla.

“Quasi dimenticavo! Vi presento la nuova studentessa della Rockford High, Bree Jones” disse indicando la ragazza nuova al terzo banco.
Tutti si girarono verso di lei, e ormai il rossore sulle sue guance era più che evidente. Alzò a malapena la mano per accennare un saluto, e, con voce strozzata, disse:

“..heilà”.





SALVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.
Eccomi col secondo capitolo, qualcuno me l'aveva chiesto e io ho voluto accontentarvi eheh. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! Fatemi sapere che ne pensate attarverso una recensione oppure potreste contattarmi su twitter (@5secsofher). Un bacio, e alla prossima!
-Emilia.