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Autore: Scorpius_M1    01/07/2013    4 recensioni
E se l'incontro tra Draco ed Harry da Madama MClan fosse stato diverso?
E se fossero andati subito d'accordo e si fossero rincontrati?
Come sarebbe andata la storia se il primo vero amico di Harry fosse stato Draco Malfoy?
E se il freddo e distaccato Draco vedesse la felicità e la libertà solo con il Ragazzo-Che-è-Sopravvisuto?
Come sarebbe andata la storia se l'incontro tra i due nemici fosse stato diverso.
E poi,Severus chi è veramente?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Blaise Zabini, Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Sento la tua voce,

al confine,

ma questo non ferma il dolore.

Ovunque andrai, qualsiasi cosa farai

sarò proprio qui

ad aspettarti

I will be right here waiting for you - Richard Marx





 

 

Confusione, strani sentimenti e immotivate gelosie.

Primo anno

 

 

Era ormai passato del tempo dall'ultima volta che Harry aveva parlato con Severus e, fortunatamente, erano riusciti a escogitare un piano per tenere lontano Lucius dal piccolo Draco.

Quest'ultimo, in quel momento, si trovava nell'accogliente Sala comune Slyterin, insieme al suo migliore amico, entrambi concentrati in una partita a scacchi, all'ultimo pezzo.

-Non mi sconfiggerai mai!- Ghignò il rampollo della casa Malfoy, conscio dello scandaloso modo in cui giocava l'amico a scacchi: a nulla valsero i tentativi di insegnamento, lui era negato per quell'arte, come soleva chiamarla Draco.

-Non è detta l'ultima parola.- Disse invece il moro, anche se sicuro della sua sconfitta.

Infatti, neanche due minuti dopo, si era ritrovato il Re mangiato e un Draco che esclamava fiero:

-Scacco matto!-

-Non è giusto!- Mormorò sconsolato Harry con un broncio adorabile e buffo che Draco aveva imparato ad apprezzare e amare, del resto quel broncio li aveva fatti diventare amici, divertendolo.

Per alcuni minuti il biondo fissò Harry, apparentemente in modo impenetrabile ma, invece, con una tempesta dentro: fissò quegli occhi dello stesso colore della vita e della morte, pieni di speranza, tristezza e dolcezza, quelle gemme incastonate intorno a un viso d' avorio, dalla pelle morbida e lattea, fissò i capelli d'ebano, scuri come la notte, e scompigliati come il suo spirito libero e per ultimo fissò le mani, quelle piccole mani morbide che in tanti momenti lo avevano accarezzato dolcemente, dandogli sicurezza, coraggio e affetto, come nessuno era mai riuscito a dargli.

Ancora non capiva cosa provava dentro, non capiva perché arrossiva quando Harry gli faceva un complimento, perché si sentisse così felice al suo fianco; poi, come aveva scoperto, questi non erano sintomi legati all'amicizia, come credeva, infatti con Blaise, anche lui suo amico, non provava queste emozioni: erano tutte legate ad Harry.

Era ancora troppo piccolo per capire, troppo infantile per comprendere la portata di quei sentimenti, che in futuro avrebbero portato a guai e scelte difficili, ancora non capiva a pieno quello che Harry doveva portare sulle spalle, il peso del mondo magico, e ancora non conosceva realmente la vera fazione per cui la sua famiglia combatteva.

Si riscosse dai suoi pensieri per trovarsi davanti lo sguardo curioso del moro, che lo scrutava attento.

-Cosa ti è successo? Sembrava che ti fossi perso in un altro pianeta!-

-Niente, niente..- Mimetizzò il biondo con un gesto della mano, come a scacciar via la domanda.

-Non avevi detto che bisognava smettere di dire quel niente ?!- Sorrise furbo Potter.

Draco alzò gli occhi al cielo: -Perlomeno ho capito perché ti abbiano smistato a Slyterin.-

-Perché, non ti sembro abbastanza Slyterin?- aveva domandato stizzito il giovane mago.

-Alcune volte ti scambio per uno svenevole Huffpluff, poi mi accorgo che dormi nella mia stessa stanza e capisco che non è così!- Ghigna un po' sadico il biondo, per una provocazione servitagli su un piatto d'argento.

Harry spalancò gli occhi, un tantino offeso:

-Era meglio se stavo a Gryffindor con Hermione, se non assomiglio abbastanza a una serpe!-

Draco a quelle parole si stizzì, era consapevole che stavano litigando per gioco e che quello fosse soltanto uno scherzo, ma alla nomina della saccente grifona si era irrigidito: non riusciva proprio a mandarla giù e il fatto che sbavasse per il suo migliore amico non era affatto d'aiuto, anzi. Il bello, poi, era che Harry non sembrava nemmeno accorgersene.

-Hey, che succede? Lo sai che stavamo scherzando e che non intendo abbandonarti.- Sussurrò il Bambino sopravvissuto, vedendogli gli occhi dell'amico diventare lame d'argento perse nel vuoto.

Draco si svegliò dai suoi pensieri e fece un sorriso di scuse, prima di esclamare allegramente:

-Niente, niente.... andiamo Huffpluff....ops, Slyterin!-

A cui seguì lo sbuffo seccato del moro.

 

 

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

 

 

-Cosa regalerai a Severus per Natale?- Domandò Harry al biondo amico, distraendolo per l'ennesima volta in quella giornata dai suoi pensieri.

-Eh.... ah, sì , un libro di pozioni avanzate, molto difficile da trovare. L'ha comprato mia madre dopo averglielo chiesto.- Rispose Draco, ancora sbigottito dal fatto di poter rimanere a scuola per le vacanze natalizie, felice di avere persone come Harry e Sev, che tengono a lui.

-Ancora non ci credo che fra una settimana è Natale!- Esclama con gli occhi luccicanti Harry. - Mi sembra passato così in fretta il tempo, alcune volte mi sveglio pensando di essere nello sgabuzzino a casa Dusley, invece sono già passati quattro mesi e mezzo dall'ultima volta che li ho visti!-

Si vede lontano un miglio che è contento e Draco non può dire di non esserne a sua volta: grazia al suo padrino e al suo migliore amico era riuscito a non passare le vacanze natalizie con Lucius, e ne era immensamente felice! Nessuna tortura o dolore avrebbe passato grazie ai due.

Era strano pensare che il suo Harry e Sev avessero collaborato: infatti il Capocasa aveva parlato di cotte e di crude sul padre di Harry, James Potter, dandogli del cretino, stupido, squinternato, senza cervello, orrendamente Gryffindor, senza onore e rispetto................... eppure non aveva mai parlato di sua madre, Lily Evans, e questo aveva fatto insospettire non poco il giovane Malfoy.

Poi era apparso il piccolo Potter e dopo alcune ricerche sia Draco che Harry poterono constatare che il moro era la copia esatta del padre, tranne gli occhi..... e questo aveva istillato il dubbio a Draco che il Potion Master non odiasse veramente Harry, ma bensì il ricordo del padre, così simile d'aspetto al figlio.

E per ultimo Draco comprese perché l'uomo non parlasse mai di Lily e non sopportasse Potter: lui amava l'Evans!

Dopo averlo scoperto Draco si chiese mille volte come facesse il suo padrino a vedere l'unione della donna amata e il suo più acerrimo nemico, come facesse a sopportare la vista Harry senza provare dolore..... ma non era mai arrivato a una risposta.

Di sicuro se Harry si mettesse con la Granger lui non ne sarebbe rimasto impassibile, anzi..........

No, ma cosa andava a pensare, Harry era il suo migliore amico, non c'entrava nulla con la storia di Severus!

-Emmm............Draco, mi stai ascoltando?- Gli giunse ovattata agli orecchi la voce di Harry.

-Certo, non stavi parlando delle vacanze natalizie?- Tentò il tutto per tutto il biondino, sperando che la fortuna fosse dalla sua parte.

La fortuna sembrò aiutarlo e Harry annuì con un cenno della testa ma con uno sguardo inquisitore.

 

 

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

 

 

Ok,ora era finalmente sicuro di odiare Hermione Jean Granger!

Guardò la riccia con una faccia piena d'odio. Tsk stupida Gryffindor!!

Sembrava che volesse darla in pasto a un Drago, per poi lanciarle una Cruciatus e farla morire lentamente, da come la guardava: non che non lo pensasse!

Girò le spalle alla riccia dentona e al suo migliore amico e si allontanò dalla biblioteca.

-Hey, dove vai?- Esclamò Harry vedendo l'amico andare via.

Draco fece un sorriso tirato e, cercando di non sibilargli contro, gli rispose:

-Devo andare a prendere una cosa.- E si dileguò.

Nel corridoi prese un respiro profondo, cercò di non pensare alla megera saccente e cercò di tranquillizzarsi, non ottenendo buoni risultati.

Non riusciva proprio a sopportarla: lui ed Harry erano felicemente seduti in biblioteca facendo i compiti, mentre lui spiegava al moro la bellezza di Pozioni e l'altro spiegandogli Trasfigurazione; erano in pace col mondo finché non venne Zannuta a spiegare al suo posto Pozioni e parlando solo con Harry, lasciandolo a fissare la pergamene senza fare nulla.

Perciò, per non sentirsi più isolato se ne era andato di sua spontanea volontà, lanciando un'occhiata di fuoco come il peggiore (o migliore, dipende dai punti di vista) degli Slyterin.

E poi, dove è finita la sana rivalità tra Slyterin e Gryffindor? No, perché a lui sembra stia passando troppo tempo con quella grifona, insomma gli alunni delle casate di Godric e Salazar non si dovrebbero neanche sopportare e invece Harry e Zannuta sono diventati grandi amiconi!

Se ne andò a passo di marcia verso la Sala Comune , incenerendo con lo sguardo qualsiasi persona osasse avvicinarsi: in fin dei conti quello che gli ha insegnato Lucius non è tanto male, soprattutto quello sguardo ghiacciato!

Ma, volendo essere a tutti i costi una cattiva giornata, Blaise si avvicinò insieme a Pansy con un gran sorriso, per nulla intimorito dalla sua occhiata.

-Amico, che cos'hai?- Domandò sempre sorridente il bambino dalla pelle scura.

-Lasciami in pace Blay, non è giornata!- Rispose scostante il biondo.

-Oh, dai, raccontaci che ti è successo!- Insisté invece Pansy, ultima arrivata del gruppo e amica loro.

-Niente- Rispose di nuovo freddo, non sopportando l'interrogatorio.

-Dov'è Potter?- Cambiò domanda il ragazzo dagli occhi cobalto, vedendo che il duo inseparabile era separato.

-In biblioteca con la Granger- Sputò il biondo velenoso. Altro insegnamento di Lucius: se sei arrabbiato fai il glaciale, non diventare focoso.

-Ah- Risposero insieme i due amici, sapendo la gelosia, non molto immotivata, del rampollo Malfoy: aveva paura di perdere il suo più grande amico.

Definendo conclusa la conversazione, Draco si allontanò per dirigersi in camera.

Era geloso ed aveva paura di perdere l'amicizia con il suo Harry per colpa di quella.....

 

 

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

 

 

Si svegliò dal sonno in cui era sprofondato, sentendo delle dita accarezzargli piano i capelli color della luna, alzò un po' gli occhi e intravide uno sguardo smeraldino che lo fissava con dolcezza; distolse subito gli occhi.

Sentiva ancora sulle guance le lacrime seccate che in quelle ore gli erano scese copiosamente dagli occhi, senza riuscire a fermarle: anche se faceva il forte lui in realtà non lo era, solo con Harry riusciva ad avere sicurezza.

-Draco, per favore, dimmi che ti succede: ti vedo così scostante, non vuoi più essere mio amico?- Domandò il piccolo ragazzino dagli occhi di giada, ormai diventati lucidi all'ultima domanda.

Draco spalancò gli occhi a quell'insolita, quanto stupida domanda: perché mai non doveva più essere amico di Harry?

Rimase per alcuni attimi in silenzio, troppo sbalordito per poter rispondere.

Nel frattempo piccole gocce di rugiada si erano posate sul viso del piccolo moro, mentre cadevano dolcemente, percorrendo l'ovale perfetto.

A quella vista, Draco non poté trattenersi accarezzò la morbida guancia dell'amico: odiava le lacrime di Harry, voleva vederlo solo ridere.

-Perché piangi?- sussurrò il biondo, a pochi centimetri dell'altro.

-Perché tu non vuoi più essermi amico- Rispose, e nel mentre, cercò di pulirsi le lacrime e darsi un contegno.

-Perché mai non vorrei più esserti amico?- Domandò sbalordito il piccolo “principe”.

-In questi giorni mi stai evitando, non mi parli più se non quando ti faccio una domanda e te ne vai senza un motivo quando siamo insieme.- Elencò i motivi per cui aveva posto quella fatale domanda il moro.

-Ma cosa dici?! Io non ti sto evitando!- Spalancò ancora di più gli occhi cerulei a quelle insensate, ai suoi occhi, motivazioni.

-Sì invece. Anche oggi, in biblioteca, te ne sei andato senza un motivo e non mi hai più rivolto la parola.-

Stupida Zannuta” pensò in quel momento il rampollo dei Malfoy “ è tutta colpa tua!”
-Stupido, io sono tuo amico, semmai sei te che mi stai evitando per stare con la Zan... Granger.- Lo riprese dolcemente Draco.

Gli occhioni di Harry si sgranarono a quell'affermazione: aveva davvero trascurato il suo migliore amico?!

-Scusa, non mi ero accorto di trascurarti, non volevo!- Abbassò il capo.

Draco sorrise, sorrise davvero, come poche volte succedeva: un sorriso ricco di dolcezza e d'affetto.

Poi lo abbracciò, lasciandolo cullare nelle sue braccia, in quella strana notte di chiarimenti.

   
 
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