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Autore: Tommos_girl93    01/07/2013    2 recensioni
Era la loro estate, l'estate in cui le loro vite, e i loro cuori, si erano intrecciati.

"Io sono Lexie. Beh, Alexis, ma preferisco Lexie". "Zayn" disse semplicemente lui, riportando la sigaretta alle labbra e aspirando nuovamente. Nonostante tutto, c'era qualcosa di davvero sexy in lui, nei suoi movimenti e nella sua voce calda e appena roca.
"Sei il fratello di Waliyha" affermai, tanto per continuare il discorso. "Esatto, ma non mi chiedere di venire con lei al tuo miniclub perché è fuori discussione"
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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THE TIME OF OUR LIVES

- A Zayn Malik fan fiction –

 

Capitolo 8

Let me love you

 

Venerdì, 22 agosto

 

Il tempo stava volando. Sembrava fossero passati pochi giorni da quando ero arrivata, e invece erano passati due mesi. Da due mesi non vedevo la mia famiglia; da due mesi conoscevo Eddie; da due mesi faticavo ogni settimana per riuscire a rendere la vacanza di qualcun altro la migliore possibile; da due mesi mi rendevo ridicola ogni sera per gli spettacoli del villaggio; ma soprattutto, da due mesi conoscevo Zayn, il ragazzo arrogante e strafottente che in realtà era tutt’altro che quello. Passavo ogni minuto libero dal lavoro con lui, e ogni tanto riuscivamo a stare insieme anche durante gli orari del miniclub. Era incredibile come le cose fossero cambiate, e proprio per questo, allo stesso tempo sembravano essere passati secoli, era quasi come se ci fosse sempre stato.

 

Tra lo staff, giravano parecchie voci che io e Zayn fossimo qualcosa di più che semplici amici, ma ormai non ci facevo più caso: sentivo il momento in cui avremmo dovuto partire per tornare a casa, lui a Bradford e io a Newcastle, farsi sempre più vicino, e ne avevo una paura folle, nonostante le sue promesse che saremmo riusciti a farcela in ogni caso. Ero innamorata, il solo pensiero di dover stare lontano da lui mi faceva male dentro.

 

Buongiorno splendore! Sbrigati che non vedo l’ora di vederti :) x

Fu il primo messaggio che lessi al mio risveglio, come sempre, e come sempre mi mise un sorriso. Erano quelle cose semplici che mi facevano impazzire, quelle piccole accortezze da parte sua che ogni giorno mi mettevano di buon umore, sapendo che in pochi minuti l’avrei visto. Mi preparai di fretta e scesi verso l’uscita dell’edificio dello staff, per trovare Zayn lì, mentre finiva la sua sigaretta e mi aspettava.

Ciao

Gli dissi solo, e lui in risposta mi tirò a sé per un piccolo bacio, per poi prendermi per mano e andare verso il ristorante. Il tavolo della sua famiglia era ancora vuoto, come la maggior parte dei tavoli, così prendemmo entrambi posto lì.

 

Lo sai vero che giorno è oggi Zayn?

Il giorno in cui mi chiedi di saltare tutti i tuoi impegni e scappare via insieme?

Finsi una risata, poi scossi la testa, addolcendo lo sguardo man mano che il suo si faceva più difensivo.

Oggi è venerdì amore, tornei sportivi durante il giorno e grande festa la sera

Con balli e diavolerie varie. Preferivo la mia idea sai?

Concluse tentando di apparire infastidito, ma arricciando le labbra nel modo più adorabile possibile. Il tema di quella sera sarebbe stato “Un walzer al chiaro di luna”, uno di quegli eventi a cui nessun ragazzo avrebbe voluto partecipare, ma che erano così romantici da far sì che le ragazze non aspettassero altro.

Oh dai, tanto alla fine ti diverti anche tu

Dissi buttando giù anche la seconda tazza di caffè.

Tutto quel caffè ti rende iper attiva Lexie… E in ogni caso, mi diverto solo se poi quando è finito possiamo stare un po’ da soli, che ne dici?

Affare fatto, ma sappi che se mi addormento sulla tua spalla non è colpa mia, ma tua che mi vuoi togliere il caffè. Potremmo andare sulla spiaggia, è da tanto che non lo facciamo

Tu sì che mi conosci scimmietta. Tu impegnati a stare sveglia, farò io tutto il resto

Concluse con un sorriso, lasciandomi per l’ennesima volta senza fiato.

 

La giornata passò abbastanza velocemente, nonostante avessi dovuto partecipare a tutti i tornei come giocatrice e non come arbitro, dato che Eddie, tornato al lavoro da pochi giorni, era ancora poco sicuro sulla gamba. Quando tornai verso la mia camera per prepararmi per la cena e poi la serata, ero praticamente distrutta, e non notai Zayn finché non mi chiamò.

Devo chiamarti scimmietta perché ti giri Lexie?

Mi chiese alzando la voce e incassando piuttosto bene la mia occhiata fulminante. Almeno metà dello staff che era negli appartamenti doveva averlo sentito e già mi immaginavo le loro domande, i loro volti confusi sul perché Zayn mi chiamasse scimmietta, le infinite prese in giro. Sospirai, in ogni caso non sarei riuscita ad arrabbiarmi con Zayn, e al contrario andai ad abbracciarlo, per poi mordergli la guancia quando lui aspettava un bacio.

Ti avevo promesso che ti avrei buttato in piscina vestito Malik, occhio che lo faccio. E poi non ti salvo

Ma guarda che trattamento che devo ricevere. E io che sono venuto qui solo per te. Se vuoi me ne vado

Detto ciò fece per andarsene, offeso, poi si girò sorridendo. Sul mio viso doveva esserci un’espressione a metà tra il confuso e lo scettico.

 

Paura che me ne andassi davvero eh?

Troppa paura, davvero troppa, guarda, sto tremando!

Scherzai, poi lo portai dietro alla casa, in modo che fossimo meno visibili. Non appena girammo l’angolo, mi prese il viso tra le mani e mi baciò, per poi tornare a guardarmi negli occhi.

Non vedo l’ora che sia stanotte –disse- Voglio mostrarti una cosa, non sto nella pelle per sentire cosa ne pensi

E non puoi mostrarmela adesso questa cosa?

No, meglio se aspettiamo stanotte, sarà molto meglio così

Uffa, tu e il tuo vizio di stuzzicare la mia curiosità e lasciarmi a bocca asciutta.

Mi accarezzò la guancia, per poi passare la mano sul collo, la spalla sinistra, il braccio, il fianco, e infine mi lasciò un bacio sulla fronte.

Ci vediamo più tardi piccola

 

Più guardavo Zayn, più mi convincevo che non aveva nessuna voglia di essere nell’anfiteatro quella sera, e non avevo il coraggio di torturarlo di più facendolo ballare tutto il tempo. Lasciai che stesse nel suo angolino la maggior parte del tempo, lanciando un’occhiata di tanto in tanto e sorridendo quando i nostri sguardi si incrociavano, finché non salutammo gli ospiti e chiudemmo la serata. Non appena riuscii a sfilare via dai miei colleghi lo raggiunsi, notando che aveva con sé uno zaino.

Cos’hai lì dentro?

Sorpresa. Seguimi per scoprirlo bambina

Rispose, per poi avviarsi verso la spiaggia. Alzai gli occhi al cielo, poi lo seguii, portando la mano sulla sua nuca, per poi poggiarmi su di lui. Per quanto tempo passasse non mi stancavo mai di passeggiare con lui; era naturale, spontaneo, non c’erano silenzi imbarazzanti o conversazioni buttate lì, giusto per riempire gli spazi.

 

Bene, ho due coperte, una bottiglia di vino, due bicchieri, e… Beh, questo. Che ne dici di dormire in spiaggia stanotte?

Spalancai gli occhi, dovevo aver sentito male, o forse stava scherzando.

Sono serio, e non ho ancora bevuto, non fare quella faccia dai. Domani è il tuo giorno libero, non hai problemi di lavoro. E io non ho niente da fare e ho detto a mia madre che non sarei tornato a dormire stanotte, quindi a meno che tu non voglia lasciarmi da solo, sei costretta a stare con me bambina, mi spiace

Concluse, mostrandomi il suo solito sorriso. In effetti aveva pensato a tutto, e l’idea di passare la notte con lui aveva viaggiato nella mia mente moltissime volte, se non che non avevo mai trovato il modo per farla funzionare. Ma la sua idea, per quanto folle, era perfetta.

 

Lo aiutai a stendere la prima coperta verso la pineta, vicino al posto dove di solito si accendeva il fuoco per i falò, in modo che fossimo più riparati dal vento, poi mi ci sedetti, mentre Zayn preparava il vino e i bicchieri, che riconobbi come quelli del ristorante: lo guardai, trattenendo a stento una risata.

Che c’è? Quelli di plastica sono brutti e poco chic, invece questi facevano proprio al caso nostro… Li ho chiesti al maitre, gli ho promesso una mancia e che glieli avrei riportati domani

Fu la sua risposta al mio sguardo, che mi impedì di trattenere oltre la risata.

Non ti stavo accusando di averli rubati Zayn” Gli dissi ridendo, per poi aiutarlo a versare il vino bianco nei bicchieri.

 

A noi due piccola

A noi due

Annunciammo alzando i bicchieri e brindando, per poi scambiarci un bacio al gusto di vino bianco. Zayn poggiò la testa sulle mie gambe e trascorremmo diversi minuti in un silenzio confortevole, a guardare la luna appena velata da alcune nuvole, finché Zayn non portò lo sguardo su di me.

C’è un’idea che non riesco a togliermi dalla mente sai? A parte mia madre che mi ha dato l’idea nessuno sa nulla, però davvero, non faccio che pensarci

Lo guardai curiosa accarezzandogli i capelli, sorpresa che non mi fulminasse per averglieli toccati, e al contrario sorridesse semplicemente, come se fosse quasi timido.

Riguarda la cosa che volevi mostrarmi?

Direi proprio di sì

Allora dimmi dai, sono curiosa

 

Inspirò ed espirò a fondo prima di cominciare a parlare, era come se questo fantomatico argomento gli stesse così tanto a cuore che faceva fatica a fidarsi delle sue parole per dirmelo.

Di solito guardi i programmi come X Factor?

Se ci sono, non mi dispiacciono a dirla tutta, ma di certo non passo la mia vita ad aspettarli… Perché?

Perché -spiegò facendo una pausa per un altro sospiro- mi piacerebbe partecipare

Ci riflettei un secondo. Pensandoci, aveva una voce angelica anche solo quando parlava. E non faticavo ad immaginare come sarebbe stato mentre cantava. Però era anche vero che fumava, e normalmente i cantanti non lo fanno. Il risultato della mia riflessione fu la più totale confusione su cosa avrei dovuto aspettarmi. E in tutto questo, mi accorsi che Zayn ridacchiava, probabilmente per l’espressione che dovevo avere stampata in viso.

 

You should let me love you

Let me be the one to

Give you everything you want and need

Baby good love and protection

Make me your selection

Show you the way

Love's supposed to be

Baby you should let me love you, love you, love you, love you, yeah

 

Ero ipnotizzata, incantata, imbambolata. Quindi Zayn non era solo un figo da paura, un artista, un ottimo baciatore, un perfetto imitatore di leoni; era anche un cantante. E che cantante. Un paio di versi di una canzone e avevo i brividi che percorrevano tutto il mio corpo. La sua voce era così… Armoniosa, melodiosa, unica. Teneva ogni nota come se fosse la cosa più semplice al mondo, ed ero convinta che mi avesse mostrato solo una piccola parte di quello che sapeva fare. Io certo non ero Simon Cowell, ma il talento di Zayn era praticamente impossibile da non notare, persino da me. Battei le mani un paio di volte, lentamente, giusto per non rovinare quell’atmosfera che la sua voce aveva creato, incapace di allontanare lo sguardo dal suo, un sorriso probabilmente da ebete stampato sulle labbra, sorpresa chiaramente leggibile negli occhi.

 

Beh, che ne dici?

Mi chiese tirandosi su e poggiandosi sulle mani per potermi parlare meglio. Fui contenta della sua scelta di quella posizione, perché il mio istinto, che non riuscii a frenare, mi portò a incontrare, non proprio delicatamente, le sue labbra con le mie, con tanto slancio da farlo quasi cadere all’indietro. Lo sentii ridere nel bacio, mentre freneticamente cercavo il suo corpo con le mani, i suoi fianchi, le spalle, il collo, la nuca, il viso, ogni piccolo lembo di pelle. Era come se avessi bisogno di sapere che era reale, che non era solo una visione angelica che sarebbe andata via non appena avessi riaperto gli occhi.

 

Senza lasciare le sue labbra e cingendo il suo collo con le mani, tornai a distendermi sulla coperta, in modo che lui fosse sopra di me. Poggiò i gomiti ai lati della mia testa per sostenersi, poi si staccò da me, facendomi aprire gli occhi. Rise, e io attesi la sua frecciatina.

E questa sarebbe la tua risposta?

Zitto o ti faccio il bagno con il vino Malik

Gli risposi dopo aver alzato gli occhi al cielo, per infine tornare a baciarlo. Stava cercando di non pesarmi addosso, ma a me non interessava, adoravo ogni piccola sensazione di quel momento, le sue labbra sulle mie, il suo petto che si alzava e si abbassava, le sue mani tra i miei capelli, la semplice, leggera pressione che il suo corpo creava su di me.

 

Portai le mani verso il bordo della sua camicia, sfiorando la pelle e sentendo i suoi addominali contrarsi al passaggio dei miei polpastrelli, per poi passare ai bottoni. Le mani tremanti, gli occhi chiusi, e le labbra di Zayn ancora sulle mie di certo non aiutavano la mia concentrazione, ma in qualche modo riuscii ad aprirla del tutto, lasciando che lui la facesse scivolare prima da un braccio poi dall’altro.

La luce della luna lo rendeva inspiegabilmente ancora più bello, tanto che mi pareva quasi un peccato impedire ai miei occhi di vederlo.

Separammo di nuovo le nostre labbra, e Zayn si inginocchiò, le gambe ognuna ai lati del mio corpo. In un breve istante, il mio maglioncino era poggiato a fianco della sua camicia, mentre le sue mani sapientemente abbassavano le spalline del mio vestito. Avevamo entrambi il respiro corto e il battito del cuore accelerato.

 

Era come un sogno, io e Zayn, insieme, solo io e lui. Alzai il bacino in modo da poter togliere il vestito, poi lasciai che anche lui togliesse i pantaloni. Tornò a sfiorare le mie labbra con le sue, per poi tracciare il percorso dalla bocca, al collo, il petto, fino al seno ancora coperto. Mi guardò malizioso ancora una volta, per poi lasciare che le sue mani andassero sulla mia schiena a giocare con il ferretto. Avevo i brividi, forse anche di freddo, ma la mia mente recepiva solamente l’immagine di Zayn, incapace di tradurre in sensazioni comprensibili tutto ciò che non lo riguardava.

 

Bastò un altro paio di movimenti che rimanemmo completamente esposti l’uno all’altra. Lo baciai ancora, per inebriarmi nuovamente del suo gusto e della sua immagine, mentre le nostre mani vagavano per i nostri corpi, e lentamente apprendevano ogni piccolo centimetro di carne che trovavano. I nervi di entrambi erano tesi in uno sforzo per mantenere il controllo di noi, goderci quella prima volta come fosse per entrambi un’esperienza speciale ed unica, utilizzando il piacere dell’altro come fonte del proprio. Ci muovevamo insieme, tra i respiri affannosi provenienti da entrambi, entrambi accomunati dallo stesso desiderio e dallo stesso piacere. Riaprii gli occhi, tornai a guardarlo, e la vista di quel suo viso così perfetto, gli occhi chiusi, le labbra semi aperte, quasi in estasi, mi diede il colpo di grazia.

 

Ci vollero diversi minuti prima che ci riprendessimo e ci rendessimo conto della situazione e ciò che era appena successo, ma ormai era notte fonda e nessuno dei due aveva la forza di reagire in qualche modo. Zayn mi passò l’intimo e la sua camicia, rimise boxer e pantaloni, poi portò la seconda coperta sopra a entrambi, e solo in quel momento mi accorsi che quasi battevo i denti dal freddo. Mi avvicinai e lo abbracciai stretto, beandomi del calore che come sempre emanava. Zayn in risposta mi lasciò un bacio sui capelli.

Ti amo piccola” mi sussurrò intrecciando le gambe alle mie e portando le braccia attorno al mio corpo.

Ti amo Zeze” replicai allo stesso modo, stringendomi ancora un po’ a lui.

Fu l’ultima conversazione che ci scambiammo, prima che il suo respiro si facesse più tranquillo e il suo corpo si abbandonasse al sonno.

 

Cercai di imprimere definitivamente la sua voce nella mia mente, guardando e riguardando la scena di poco prima, di Zayn che cantava. Anche dopo parecchio tempo e associandolo solo a un ricordo, tornarono a formarsi quei brividi che avevo provato la prima volta che l’avevo sentito. Era incredibile, quella sua voce. Avrebbe fatto carriera, venduto album in tutto il mondo, avuto milioni di fan. Sorrisi al pensiero, quello Zayn silenzioso e solitario che scalava le classifiche diventando l’idolo di milioni di persone su tutto il pianeta, poi il sorriso morì sulle mie labbra: ma in tutto quel mondo così incredibile, avrei davvero avuto la forza di immaginare un posto per me? Cosa c’entravo io in tutto questo? Io ero solo una ragazza di Newcastle con una famiglia rompiscatole e il sogno di viaggiare per tutto il mondo, non poteva esserci posto anche per me nel suo sogno. E di certo non potevo essere io a fermare quel suo sogno così ambizioso eppure così vicino a realizzazione per lui. Ma non potevo pensarci in quel momento, non potevo rovinare quella notte così perfetta con quei pensieri. Riaprii gli occhi e grazie a quel suo volto così pacifico, ritrovai la tranquillità, la calma per finalmente spegnere la mente e dormire.

 

Sabato, 23 agosto

 

Lexie… Hey piccola dormigliona

La voce di Zayn e le sue carezze mi strapparono al sonno, ma tenni ostinatamente gli occhi chiusi. Ero distesa al suo fianco, la testa probabilmente poggiata sulla sua spalla; mi sfiorò la fronte con un bacio, poi riprese a parlare.

Guarda che lo so che sei sveglia, è inutile che fai finta di dormire” disse, e si sentiva chiaramente che stava sorridendo. Lo zittii con uno “Shh”, poi mi strinsi ancora a lui: era fin troppo comodo per lasciarlo andare. Zayn, sicuramente scuotendo la testa, si arrese, tornando ad abbracciarmi e intonando nuovamente la stessa melodia che aveva cantato la sera prima, poi fece una pausa, per infine borbottare un’ultima frase.

Se potessi, starei qui per sempre Lex

 

 

Tommo’s Corner:

Heyla!! Nuova settimana, nuovo capitolo… Vi aspettavate di meglio? Io sono un po’ scettica, non sono sicura sia il migliore che ho scritto… Ma siete voi il pubblico, quindi mi rimetto a voi per la decisione finale :)

Ecco, più che altro spero di essere riuscita a mantenere il rating che avevo scelto all’inizio di questa storia e… Beh, questo.

E niente, mi piacerebbe sapere che ne pensate :)

Un bacio,

-S

P.S. : Grazie Curly_crush e Dance2798 per aver recensito lo scorso capitolo, siete fantastiche, grazie grazie grazie :)

   
 
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