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Autore: fearofopinions    01/07/2013    2 recensioni
trailer: https://www.youtube.com/watch?v=XJ51pYposDE
E se le protagoniste fossero le nostre belle bugiarde?
E se noi le conoscessimo come "Pretty Little Liars"?
E se i protagonisti fossero i nostri ragazzi?
E se noi li conoscessimo come "One Direction"?
La storia tratta di cinque ragazze libere, fino a quando non incontreranno loro, i loro incubi.
Verranno rinchiuse, prive della luce del sole, prive di libertà.
Ma dovranno sempre accontentarli, altrimenti saranno guai.
Riusciranno a trasformare questo rapporto violento in qualcosa di magico come l'amore?
Ci sarà un lieto fine oppure qualcuno ci lascerà letteralemente le penne?
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Spero di avervi incuriosito abbastanza c:
Cercherò di fare del mio meglio per soddisfare i vostri gusti e quindi di scrivere con parole accurate questa storia.
Metterò tutta me stessa, ve lo garantisto.
Abduction signori e signore!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il lupo mangia la sua preda solo dopo averci giocato!


Harry ghignò. «Acida eh, Aria?»
«Non sono acida, sono solo..»si bloccò d'improvviso. «come fai a sapere il mio nome?»
Harry le si avvicinò.
«Io so tutto, piccola Montgomery.» le soffiò all'orecchio prima di sparire nell'oscurità, accompagnato dalla luce di un lampione.
Aria rimase lì, ferma, confusa, sperando che fosse tutto un brutto sogno. 
Due giorni dopo..
«Allora Harry, come procede la tua ricerca?»
Cinque ragazzi erano tutti seduti intorno ad un tavolo, chi con i piedi al di sopra, chi sorseggiava un bicchiere di birra e chi invece ascoltava partecipando alla conversazione.
«Bah, molto semplice, già l’ho individuata ed è anche molto carina.»Harry ghignò guardando tutti i suoi compagni.
«Com’è che si chiama sta ragazza?» Louis era abbastanza curioso.
«Aria. Aria Montgomery.»
I suoi amici annuirono ma d’improvviso una voce autoritaria e dura li interruppe.
«Malik, vieni subito qui!»
Il ragazzo con gli occhi color caramello sbuffò alzandosi dalla sedia, borbottando qualcosa di incomprensibile. Gli altri quattro risero alla sua reazione e continuarono indisturbati la loro conversazione, sentendo solo un «Si, signore?» dall’altra parte della camera, prima che la stanza cadesse nel silenzio e in borbottii per alcuni minuti.
Dopo poco Zayn ritornò in soggiorno, attirando l’attenzione dei suoi amici. Consegnò alcune foto ai rispettivi ragazzi che aveva nominato Joseph, il loro superiore.
«Questa è per te, Niall.»consegnò la foto al biondino dinanzi a lui e riprese lo stesso rito per gli altri due rimasti.
I quattro ragazzi osservarono bene la foto che avevano davanti mentre Harry, comodamente seduto sul divano, li osservava, intuendo che probabilmente avevano avuto la sua stessa missione: trovare le ragazze ritratte in foto.
«Allora ragazzi, quali sono i loro nomi?»il riccio ghignò, aspettando che ognuno di loro dicesse nome e cognome.
Niall guardava ancora confuso la foto, poi alzò lo sguardò «Emily Fielde.» pronunciò.
«Spencer Hustings.»Louis lasciò che la sua voce si diffondesse per la stanza.
«Un bel bocconcino.. Hanna Marine.»sul viso del pakistano si formò un sorriso che non diceva nulla di buono.
«Liam e tu?»Harry incoraggiò il suo amico che non parlava ancora.
«Alison Di Laurentis.» girò la foto aggrottando le sopracciglia. La ragazza foto mostrò una ragazza su per giù di 16 anni, con i capelli biondi dietro le spalle e gli occhi azzurri che brillavano anche per foto.
Harry, ancora seduto sul divano, guardò confuso le foto delle ragazze che avevano dei visi conosciuti, tutti tranne Alison.
«Io queste ragazze le conosco!»esclamò alzandosi di scatto dal divano e indicando i tre volti sotto lo sguardo confuso dei suoi amici.
«Dove?»chiese Zayn a bruciapelo avvicinandogli le foto così da poter, probabilmente, riconoscere meglio le tre raagzze. Harry socchiuse gli occhi e pensò a dove poteva averle viste, poi una lampadina gli si illuminò in testa. 
«Ma certo! Alla festa! Stavano insieme ad Aria, erano le sue amiche!»
«Sei un genio riccio!»Louis gli diede una pacca sulla spalla sorridendo.
«E invece di lei?  Non ricordi proprio niente?»Liam gli puntò contro la foto di Alison ma Harry scosse la testa.
«Beh, allora conviene metterci alla ricerca, no?»Niall, Louis, Liam e Zayn si alzarono di scatto ognuno prendendo la propria giacca e dirigendosi verso la porta.
«Ragazzi, ragazzi, ragazzi, con calma!»Harry li fece fermare proprio vicino la soglia dell’ingresso.
«Cosa succede?»Niall lo guardò confuso, così come tutto gli altri.
«Il lupo mangia la sua preda solo dopo averci giocato!»Louis, Zayn e Liam capirono subito, lasciando che le loro labbra si incurvassero in un sorriso maligno.
«Io ancora non vi seguo.»Niall era sempre più confuso.
Harry rise prendendolo per un braccio e trascinandolo fuori insieme agli altri, dicendo un «Capirai più tardi Niall, non preoccuparti.»
 
 
[What started out as a simple altercation 
Turned into a real sticky situation 
Me just thinking on the time that im facing 
Makes me wanna cry 

Cause I didn't mean to hurt him 
Coulda been somebodies son 
And I took his heart when 
I pulled up that gun.]


Le note di “Man Down” di Rihanna rimbombavano per tutta la stanza piena di specchi, mentre Aria danzava indisturbata, talvolta chiudendo gli occhi. Si trovava solo lei in palestra, amava danzare ma non lo faceva pubblicamente, aveva troppo vergogna. Non frequentava nemmeno un corso di danza ma si allenava in quella palestra, siccome era aperta a tutti.
Destra, sinistra, braccia, busto, destra, sinistra, braccia, busto..
Continuava così tutta la canzone, aggiungendo espressioni. Ballava moderno e hip-hop, odiava la danza classica, non l’aveva mai sopportata, non si sarebbe mai immaginata con un tutù mentre ballava le canzoni di Beethoven. Finì la canzone, Aria aveva il fiatone, si era mossa con troppa energia ma in fin dei conti gli piaceva muoversi così, perché dava il meglio di sé. Sentì degli applausi arrivare dalla fine della stanza. Aria si girò di scatto, spaventata e confusa. Non voleva che la vedessero danzare, nessuno sapeva che ballava in quella palestra, nessuno tranne lei e le sue amiche, ovviamente. Il ragazzo riccio dell’altra volta era appoggiato allo stipite della porta e batteva ancora le mani. Un sorriso gli si formò sul viso quando vide la ragazza girarsi verso di lui. Aria prese la sua bottiglietta d’acqua vicino lo specchio e raggiunse il riccio.
«Cosa ci fai qui?»chiese diretta lanciandogli uno sguardo di fuoco.
«Niente, mi trovavo per qui e vedendo questa palestra sono entrato.» Harry fece spallucce. La mora si diresse in fondo la sala prendendo la sua borsa e caricandosela sulle spalle.
«Io lo chiamerei destino.»il riccio ammiccò verso la ragazza che alzò gli occhi al cielo.
«Comunque l’altra volta non mi sono presentato, sono Harry.»continuò porgendogli la mano che dopo poco strinse.
«E’ stato un piacere Harry, ma adesso devo andare, ci vediamo eh?» Aria stava per varcare la soglia di quella palestra ma il riccio non si diede per vinto, la seguì anche fuori.
«Vuoi un passaggio?»
«No grazie, non ne ho bisogno, so arrivare da sola a casa mia.»Harry si morse un labbro “Tosta la ragazza” pensò.
«Dai vieni con me.» la tirò per un braccio facendo incontrare i loro occhi verdi. Verdi chiaro per lui e verde-grigio per lei.
La ragazza sbuffò. «E va bene!» lo seguì fino alla sua auto. Harry sorrise. Aveva abboccato al lamo.
Dopo un po’, dopo varie indicazioni della ragazza arrivarono a destinazione.
«Grazie del passaggio Harry.»Aria gli sorrise prima di aprire la portiera. Ma Harry la fermò. Le prese il viso tra le mani e poggiò le sue labbra su quelle di Aria.
Un bacio totalmente inaspettato.
Aria sgranò gli occhi, mise le mani sul petto di Harry e lo staccò bruscamente da lei, lasciandogli il segno delle cinque dita sulla guancia.
Scese velocemente dall’auto sbattendo violentemente la porta.
Harry rimase lì, con la mano sul punto colpito. Nonostante tutto, sorrise. Sapeva che quella ragazza non gli avrebbe resistito per molto. M
ise in moto e ritornò alla sua “base”. 
  
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