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Autore: 2Tinker_Bell    15/01/2008    0 recensioni
La mia prima ff a capitoli sulla mia coppia preferita di Harry Potter! Descrive tutto ciò che noi ragazze abbiamo sempre desiderato, un bellissimo amore impossibile e descrive quanto è difficile ammettere questo amore impossibile per i ragazzi! Leggete in tanti e fatemi sapere cosa ne pensate ;) Naturalmente è un pò OOC, ma solo perchè Draco e Hermione non staranno mai insieme per la Rowling (sigh)
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Si può sapere che ti è preso a cena? Hai mangiato meno del solito, non mi ascoltavi, fissavi il tavolo dei Grifondoro! Che è la cosa peggiore in assoluto. Ti è andato di volta il cervello? Hai problemi di cuore? Forse ti piace la Granger? Ahahahah! La Granger! Ahahah! Ahah… Ah Ah… Ah… Ti piace la Granger?!” esclamò Malfoy, notando che il viso dell’amico aveva assunto un colore violaceo al sentir nominare Hermione.
“Tiger, dimmi che ho capito male; dimmi che per una volta nella vita sei riuscito a usare il cervello per farmi uno scherzo.” Malfoy guardava speranzoso l’amico, augurandosi davvero di aver capito male.
“Ecco… Veramente non è così. Mi piace davvero la Granger, ma io non l’ho fatto apposta Draco! Te lo giuro, non volevo!” esclamo Tiger, gettandosi ai piedi dell’amico, sperando che lo perdonasse.
“Ma che significa non volevi? Ti ha dato qualche pozione?”
“No, non mi hai mai guardato in vita sua ora che ci penso. Forse non sa nemmeno che esista…”
“Che esisto Tiger, non ‘che esista’” , disse con tono cupo Draco, che non riusciva a capacitarsi di come fosse possibile questo folle innamoramento dell’amico.
La Granger… Ma con tutte le ragazze che ci sono a Hogwarts doveva proprio prendersi una cotta per quella sporca mezzosangue… Draco si scrollò Tiger dai piedi, si avvicinò a Pansy, che aveva seguito tutta la conversazione con la bocca spalancata dallo stupore, la prese per un braccio e la trascinò fuori dalla sala comune dei Serpeverde lasciando Tiger solo con Goyle, che lo fissava con aria interrogativa.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.


Draco sedeva su una panchina del grande giardino di Hogwarts, con lo sguardo perso nel vuoto. A quell’ora, dopo cena, non c’era molta gente in giro, stavano tutti nelle sale comuni a chiacchierare o a fare i compiti. Si sentiva solo una leggera arietta che smuoveva le foglie degli alberi.
“Io non riesco a capire Pansy… Come ci si può innamorare di una ragazzina così sciocca e anche brutta, che ha come amico il famigerato San Potter? Capisco che Tiger non possa mirare tanto in alto, ma così è caduto proprio sottoterra. In effetti, insieme a Goyle, è stato l’unico che non mi hai mai lasciato da solo o che non mi segue per convenienza. E se dovesse mettersi con la Granger forse perderei la sua amicizia. Che cosa posso fare?”
Pansy sedeva accanto a lui e lo ascoltava con attenzione. Anche il suo sguardo era perso un po’ nel vuoto; non si era, in effetti, ancora ripresa dalla sorprendente dichiarazione di Tiger.
“Secondo me, dovresti far in modo che la dimentichi; che ne so, magari cerca di fare in modo che la Granger lo prenda in antipatia e che lo rifiuti senza possibilità di recupero. Almeno se ne farà una ragione.”
“No, così non funziona. Non mi piace il fatto che uno degli unici amici che ho, mi odi perché ho fatto in modo che la ragazza che gli piace lo rifiutasse. Forse, per una volta nella vita, dovrei aiutare qualcuno. Del resto non faccio nulla di male no? Tanto, quanto vuoi che duri? Per lo meno, se lo appoggio, mi lascerà in pace e non si scuserà continuamente con me. E poi, vada come vada, dopo è un suo problema.”
“Fai come vuoi Draco, io ti sarò sempre vicina! Ti appoggio in ogni modo!”
E gli si avvinghiò al braccio, senza dargli la possibilità di liberarsi.
Che ragazza… Mi appoggia in tutto e non mi contraddice mai… E’ appiccicosa e troppo sdolcinata, stanno iniziando ad annoiarmi tutte le sue attenzioni…
Draco se la scrollò di dosso e si alzò dalla panchina; Pansy rimase immobile a guardarlo.
“Ma Draco, dove vai? Torni già di là? Non andiamo a farci un giretto io e te da soli?” Draco si fermò, girandosi appena verso la ragazza.
“No Pansy. Oggi non ho voglia di fare nessun giretto con te, me ne vado a letto.”
“A letto? Adesso? Va bene, come vuoi.”
Ennesima sottomissione… Uff è proprio noiosa!
Alzò gli occhi al cielo sbuffando, girò sui tacchi ed entrò nel castello. Mentre camminava ancora pensieroso verso la sala comune, sentì delle voci, provenienti dalle scale, che si avvicinavano a lui.
“… Sì guarda, anche io certe volte non lo capisco, è proprio seccante!”
“Almeno tu non ce l’hai come fratello!”
“E’ vero anche questo! Comunque grazie per avermi accompagnata Ginny.”
“E di che? Siamo amiche noi due!”
Quando si dice il caso… Questa è la voce della Granger con la sua amichetta Weasley. Pensò Draco, mentre le voci delle ragazze si avvicinavano sempre di più.
“Oh, ma guarda chi abbiamo qui! La signorina “so-tutto-io” Granger e l’amichetta Weasley!” Le interruppe Draco con un ghigno antipatico.
“Che cosa vuoi Malfoy? Gira al largo”, rispose Hermione con indifferenza.
“Ehi Granger! Perché mi tratti così male? Hai forse litigato con i tuoi stupidi amichetti? A proposito, dove li hai lasciati? Stanno forse cercando un nuovo modo di attirare l’attenzione del mondo?” disse con tono evidentemente sarcastico.
“Non credo siano affari tuoi Malfoy. Ora scusaci, ma abbiamo cose più importanti da fare, piuttosto che restare qui a parlare con un insulso Serpeverde come te. Ora che fai? Vai a piagnucolare dal tuo papà? Del resto è la cosa che sai fare meglio! ” E se ne andarono senza dargli un minimo di importanza.
Ma come osa? Sudicia mezzosangue… Sono proprio un idiota. L’ho lasciata andare via così, senza rispondere nulla alla sua provocazione. Devo essere impazzito; va bene, lasciamo perdere.
E se ne andò, seguito da Pansy, che era rimasta, come sempre, in silenzio a sentire la conversazione.

*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.


Nella sala comune dei Serpeverde, Goyle cercava a suo modo di tranquillizzare Tiger, che era in preda al panico dopo la conversazione con Draco.
“Dai amico, non essere triste. Draco non è arrabbiato con te, almeno credo.”
Dopo queste parole Tiger scoppiò a piangere e a lamentarsi.
“Ma Goyle! Lui mi odia! Hai visto come se n’è andato? Ora non vorrà più parlare con me. Ma io cosa posso farci se mi piace lei?”
Improvvisamente dal ritratto a guardia della sala comune, entrò Malfoy insieme a Pansy e vedendo la scena, senza dire nulla si sedette in una poltrona davanti al camino facendo cenno ai due ragazzi di avvicinarsi a lui.
“Draco, Tiger è preoccupato, perché non vuole che tu non gli parli più”, disse trascinando l’amico che, rosso in volto, si vergognava di avvicinarsi a Draco.
“Tiger, avvicinati a me; vorrei parlarti. Pansy, perché non te ne vai un po’ di là? Devo parlare con loro da solo”.
“Ma certo Draco, come desideri!” E andò via, senza ribattere.
“Non mi vuoi picchiare, vero?” Chiese timoroso il povero innamorato.
“No Tiger, non ti voglio picchiare voglio solo che mi ascolti. Ho deciso che ti concederò una chance. Devi riuscire a conquistare la Granger, così non ti sentirò più piagnucolare.”
“Ma come faccio? Io non lo so cosa devo fare!”
“Uff, devo proprio insegnarti tutto eh? Va bene, ti darò una mano io, a patto che tu faccia esattamente quello che ti dico.”
“Non voglio fargli del male, però!”
“Farle Tiger… Anche se non sembra, è una ragazza. Comunque non ti dirò di farle del male, non ti preoccupare; mi occuperò di scoprire cosa le piace. Tu intanto, cerca di imparare un po’ di più la grammatica, questo sicuramente giocherà a tuo favore.”
“Sì, giusto! E per non disturbarti, me lo farò imparare da qualcun altro bravo!”
“Eh già, ci vorrebbe davvero uno molto bravo, io ti inserirei nei casi disperati. Me ne vado a letto, buonanotte.”
“Buonanotte Draco! Grazie!”
Fatto un ultimo cenno di saluto, Draco salì le scale e si diresse verso il dormitorio.
Entrato nella sua stanza, si mise il pigiama e si coricò.
  
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