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Autore: DamonBonnie7    01/07/2013    2 recensioni
[SOSPESA]
Damon è convinto di amare Elena, così come Stefan. Ma se uno dei due si sbagliasse? E se, invece, capissero di essersi sbagliati entrambi?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Nel momento in cui vide che Elena si stava avventando su di lei, a Bonnie si gelò il sangue nelle vene. Non aveva mai visto la sua amica comportarsi in quel modo e aveva seriamente timore di quello che avrebbe potuto fare. A volte, quando Stefan e Damon non erano ancora entrati nelle loro vite ed Elena era ancora la ragazza più popolare della scuola, le era capitato di vederla alterarsi per il comportamento di qualche ragazzina che aveva provato ad imitarla o a screditarla, oppure per colpa di qualche ragazzo che non si era comportato in maniera corretta nei suoi confronti. Si era innervosita, era stata scortese e, sebbene raramente, aveva usato parole non troppo carine, riferendosi a chi non aveva agito come lei aveva previsto. Bonnie aveva assistito anche alle vendette messe in atto da Elena nei confronti di alcune ragazze invidiose che avevano provato a tirarle qualche brutto tiro. Che la bionda non fosse una santa, quindi, lo sapeva bene. In qualità di sua migliore amica era – nel bene e nel male – sempre stata presente nei momenti in cui stentava a riconoscere Elena, ma si era spesso ripetuta che tutti hanno un lato oscuro che, a volte, non riescono a controllare e che, in fin dei conti, la sua amica aveva agito così solo per non lasciarsi schiacciare da qualcun altro. Ad avvalorare questa sua idea c’era il fatto che Meredith si era opposta di rado alle decisioni di Elena, per cui, se lei - che era la responsabilità e la giustizia fatta persona - l'aveva supportata, perché Bonnie non avrebbe dovuto farlo? Nella sua vita, quindi, aveva più volte assistito ai momenti in cui Elena aveva decisamente dato il peggio di sé, ma non l’aveva mai vista così arrabbiata nei confronti di qualcuno.
Senza nemmeno pensarci due volte, Bonnie decise di alzarsi dalla sedia su cui era seduta e di allontanarsi velocemente dalla bionda. L’unica alternativa possibile per lei era quella di dirigersi verso l’ampio salone di cui era costituita la casa di Meredith, considerando che l’altra scelta sarebbe stata quella di imboccare la porta che dava sull’ingresso, che, però, si trovava esattamente nella direzione da cui Elena si stava avvicinando per aggredirla. Dopo aver lasciato dietro di sé le sue due amiche, una imbestialita e l’altra perplessa e confusa, aveva quindi oltrepassato la porta del salone. Bonnie era convinta che quella fosse una buona idea, e lo sarebbe stata sicuramente, se non fosse inciampata nella poltrona che, dopo nemmeno due metri, era posizionata sulla sua destra. A causa di questo inconveniente, Elena le fu velocemente sopra. Il suo intento era quello di colpirla, a Bonnie era piuttosto chiaro. Così, quando la vide sollevare un braccio per darle un pugno, la rossa decise di chiudere gli occhi il più forte possibile. Non le erano mai piaciute le lotte, nemmeno quando era piccola e i bambini si picchiavano più come passatempo che perché effettivamente avessero un motivo per azzuffarsi. Tutte le volte – rare, considerando che Bonnie non aveva mai fatto del male ad una mosca e, quindi, difficilmente riusciva ad inimicarsi qualcuno – in cui avevano provato a prendersela con lei, Meredith ed Elena erano sempre corse in suo aiuto, schierandosi accanto a lei e difendendola da chi, a differenza sua, aveva voglia di litigare. La feriva pensare che la stessa Elena che per anni era stata al suo fianco a sostenerla e con cui aveva condiviso qualunque cosa, la stessa Elena che l’aveva difesa e protetta, adesso, era quella che, sopra di lei, stava per colpirla.
Bonnie rimase ad occhi chiusi fino a quando non sentì la voce di Elena che, stridula, diceva:
- Lasciami, Meredith, lasciami! -
In quel momento decise che era arrivato il momento di aprire gli occhi e guardare cosa stesse accadendo. La scena che le si presentò davanti la lasciò sbalordita: Elena, quasi completamente in piedi, era stata afferrata, per lo stesso braccio che avrebbe dovuto colpirla, da Meredith, che, con la sua discreta forza, stava provando ad allontanarla da lei.
Bonnie decise di alzarsi dal pavimento per allontanarsi, a sua volta, dalle due. A quel punto, dopo aver interposto una buona distanza tra le sue amiche, Meredith disse:
- Adesso basta! A prescindere da quello che è successo, Bonnie non merita di essere trattata così! È sempre stata tua amica, anche nei momenti di maggiore difficoltà! Da quando, per il resto del mondo, sei morta, lei è sempre stata al tuo fianco: ti ha sostenuta, supportata, ha messo a tua disposizione i suoi poteri e ha provato in tutti modi a rendersi utile durante gli scontri che abbiamo affrontato. Non hai nessun diritto di chiamarla “traditrice”, e poi…come ti è venuto in mente di aggredirla? È Bonnie, ti ricordi? Quella geneticamente incapace di fare del male a qualcuno. Ce l’ha nel sangue, è più forte di lei! –
- Ti sbagli, è stata tutta colpa sua! Lei lo ha provocato! Gli ha fatto gli occhioni da cucciolo, quelli tanto dolci a cui non resiste nessuno. È già riuscita a far affezionare Damon, in questo modo: le basta sbattere le ciglia e fare l’espressione da cane bastonato, bisognoso di affetto e protezione, per legare a sé le persone come calamite. Non l’avevo mai capito, finora, ma è subdola fin nel midollo. Non ero mai riuscita a spiegarmi come mai Damon la salvasse sempre, addirittura durante lo scontro ravvicinato che ha avuto con Shinichi, eppure la risposta era così chiara davanti ai miei occhi! Lei li ammalia! L’avevo sempre vista come una ragazza dolce e generosa, ma ho avuto modo di ricredermi. È soltanto una traditrice che non merita più il mio affetto e la mia amicizia! Ha ingannato anche Stefan, in questo modo! Gli si è avvicinata come amica e, lentamente, ha iniziato con le sue moine da ragazza indifesa e fragile, ma buona e altruista, che l’hanno affascinato. L’ha fatto di proposito! È tutta colpa sua se Stefan mi ha lasciata! -
- Elena, ma ti sei sentita? Bonnie? Bonnie ammaliatrice che progetta di rubarti il ragazzo? Davvero? –
Meredith era rimasta allibita di fronte alle parole della bionda. Per quanto potesse essere arrabbiata, ferita e frustrata per l’abbandono da parte del suo ragazzo, trovava oltremodo ingiusto che se la prendesse con Bonnie. Da quando la conosceva, infatti, non aveva mai avuto motivo di credere che fosse così subdola e calcolatrice e, in realtà, nessuno al mondo avrebbe potuto partorire un pensiero del genere. Nessuno, a parte un’egocentrica Elena.
- Perché? -
La voce di Bonnie fu quasi un sussurro, ma, nel silenzio che si era venuto a creare, era stato capace di far voltare verso di lei le due ragazze che stavano discutendo. Alzando verso di loro lo sguardo, con gli occhi che avevano iniziato a riempirsi di lacrime, la strega continuò, riferendosi ad Elena:
- Perché? Perché pensi che abbia bisogno di stratagemmi e macchinazioni, per far sì che un ragazzo si interessi a me? Perché non ti sfiora l’idea che possa essermi conquistata sia l’affetto di Damon che quello di Stefan per quella che sono? Ti sembra così assurda, come cosa? Insomma, la piccola Bonnie McCullough che riesce a trovare un piccolo posto nel cuore di due brillanti e bei vampiri. Una cosa scandalosa, non è vero? È questo quello che hai sempre pensato di me? Che fossi l’amica adatta a fare da tappezzeria, quella che conveniva avere intorno per risaltare agli occhi degli altri? Io non ho fatto niente di quello che hai detto. Non ho fatto “gli occhi dolci” con Stefan, né tanto meno ho provato ad ammaliare Damon. Mi sono comportata con loro due esattamente come ho fatto con tutte le persone che ho conosciuto o con cui ho avuto a che fare fino a questo momento. Provo affetto per loro esattamente come ne provo per te, e non mi sarei mai permessa di farti quello che dici. Io non sono il tipo di persona che ruba i ragazzi altrui e usa mezzi subdoli per attirare l’attenzione o per farsi amare. Quella, casomai, sarai tu. –
Il discorso di Bonnie aveva lasciato sia Elena che Meredith senza parole: la prima, perché si sentiva punta sul vivo e non sapeva più cosa pensare; la seconda, invece, perché era oltremodo fiera e orgogliosa della sua piccola amica.
Dopo averla guardata in cagnesco, Elena provò ad avvicinarsi, di nuovo, a Bonnie. Meredith non le diede però modo di fare alcunché, nonostante non avesse capito quali intenzioni avesse la bionda. Prontamente di parò tra le due chiedendo ad Elena, con la massima calma di cui disponeva, di andarsene e di non tornare fino a quando non si fosse schiarita le idee. A Meredith non piaceva prendere le parti di una delle sue amiche a discapito dell’altra, ma, lo doveva ammettere, questa volta Elena aveva davvero esagerato, per cui riteneva giusto che non si avvicinasse di nuovo a Bonnie finché non si fosse calmata.
- Ti sei schierata dalla sua parte, eh? – chiese la bionda con astio – Avrei dovuto immaginarlo, ha “conquistato” anche te. Beh, buona fortuna. Quando ti renderai conto di che razza di persona sia, sarà troppo tardi. –
Detto questo, Elena voltò le spalle alle altre due ragazze e se ne andò, sbattendo la porta di casa. Meredith si girò quindi a guardare Bonnie.           
- Mio Dio, è impazzita! Non l’ho mai vista così! Comunque tu stai bene? Sono stata davvero orgogliosa di te! Mi dispiace per quello che ti ha detto Elena. Sai che niente di quello che ha detto è vero, giusto? -
- No, non lo so. Insomma, se avesse ragione? Se, involontariamente, avessi provocato Stefan? Io... -
Meredith non le permise di dire altro. Le si avvicinò, afferrandola per le braccia, dicendole:
- Bonnie McCullough, guardami attentamente negli occhi: tu non sei nemmeno lontanamente simile alla descrizione che Elena ha fatto di te, mi hai capita? Era arrabbiata e ferita, ha detto cose che non pensa veramente e, appena se ne renderà conto, verrà a scusarsi con te, ne sono sicura. Quindi smettila di dire assurdità e raccontami una buona volta cos’è successo. –
Dopo essere tornate in cucina e aver completato il racconto, interrotto dall’arrivo di Elena, Bonnie guardò sconsolata Meredith.
- Cosa devo fare? Insomma, non mi sarei mai aspettata che Stefan…beh, si, che potesse interessarsi a me. Sono confusa, davvero. Inoltre c’è Damon. Era così arrabbiato. Non ho capito il senso della sua reazione. Se non sapessi che è follemente innamorato di Elena, penserei quasi che fosse una scenata di gelosia. Ma Damon non potrebbe mai essere geloso di me, con o senza Elena, quindi perché farsi domande su una cosa che non esiste? E poi… -
- Bonnie? Non credi che dovresti concentrarti su Stefan, prima di pensare a Damon? In fondo è lui, quello che ti ha quasi fatto una dichiarazione d’amore e che ha lasciato la sua ragazza perché è innamorato di te.-
Bonnie sospirò profondamente, con la testa che le scoppiava e gli occhi pesanti a causa delle lacrime e della mancanza di sano riposo.
- Cosa credi che dovrei fare, allora? -
- Beh, mi sembra abbastanza ovvio- rispose Meredith – Devi andare a parlare con Stefan. -


 

Eccomi qui! Che ne dite? Finalmente Elena spiega cosa è scattato nella sua testolina! Si è fatta un bel film mentale, ma non è riuscita a spiegarsi in nessun altro modo quello che è successo, se non con l'idea che Bonnie li abbia da sempre fregati tutti con un modo di fare che non è reale. Ovviamente Bonnie è rimasta più che ferita da quello che le ha detto la bionda, ma ha bisogno ancora di rielaborare il tutto, per avere una reazione seria a quello che è successo con Elena. Meredith invece...beh, proverà ad essere il più imparziale possibile, perché vuole molto bene ad entrambe, ma a volte sarà inevitabilmente costretta a scegliere da che parte stare, per far sì che le sue amiche possano risanare il loro rapporto. 
Forse riuscirò a postare il prossimo capitolo prima della fine della settimana..;)
Grazie a tutti quelli che leggono e a chi recensisce..le recensioni sono mooolto gradite! :D
Alla prossimaaaa..xD

DamonBonnie7
 
  
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