La mattina seguente
tutti
fecero colazione, ma c’era chiaramente un aria di tensione
tra i ragazzi:
“Scusa Ran, carissima, mi
passeresti la salsa?” chiese Kazuha a quest’ultima
che guardò l’oggetto in
questione situato più vicino ad Heiji che non a lei.
“C-certo…” rispose lei
allungando a dismisura il suo braccio per poterlo afferrare.
“Ti ringrazio, sei
gentilissima! Non come certa gente…” disse
quest’ultima frase fulminando
l’amico, il quale cercò di far finta di niente,
continuando il suo pasto.
“Ne, Ranne-chan…questa
zuppa è buonissima!” disse Conan in tono
infantile, sentendosi minacciato
subito dopo da un occhiataccia da Hattori.
“Grazie, Conan-kun.”
Rispose lei sorridendo.
Dunque non cel’aveva con
lui, pensò Conan sollevato.
“Già, il piccolo Conan ha
ragione!” rispose Kazuha.
“Siamo in vena di moine
eh?” scherzò Heiji con Conan, il quale gli
assestò un calcio sul ginocchio da
sotto il tavolo guardandolo male; il povero Heiji fece una smorfia di
dolore
mentre Conan, impassibile alla cosa, si mangiava la sua ciotola di riso
in
santa pace sotto gli sguardi fulminei dell’amico Hattori.
“Ragazzi, ma che succede?”
chiese Goro e tutti lo fulminarono con lo sguado.
“C’è che abbiamo una spia,
ecco.” Rispose Kazuha riferendosi ad Heiji.
“Cosa!? E dove? Vuole
forse fa fuori l’infallibile detective Goro!?”
iniziò in tono allarmato l’uomo
sotto gli sguardi perplessi di tutti.
‘Hehe…’
“Su ragazzi, cerchiamo di
goderci la giornata. Che ne dite se vi portassi a visitare la
città?” propose
Ran
“Per me va bene, Shopping
sfrenato!!” urlò la ragazza con la coda di cavallo.
“Io passo.” Disse Heiji
“Eddai, ci divertiremo!”
la supplicò Ran
“Lascialo perdere Ran…”
rispose l’amica, mettendosi in bocca un altro po’
di riso.
“Conan, tu cosa vuoi
fare?”
Il bambino guardò di
sott’ecchi l’amico che continuava a mangiare,
visibilmente indispettito.
“Be, io starò con Heiji ni
chan!” rispose di nuovo in tono infantile. Non voleva certo
lasciarlo solo in
casa.
“Oh, ma che gentile...”
Bisbigliò, guadagnandosi un altro calcio da sotto il tavolo.
Il pomeriggio le ragazze
uscirono sotto un pioggierellina fitta, mentre Conan ed Heiji si misero
a
giocare a scacchi in ufficio di Goro, mentre quest’ultimo si
leggeva il
giornale seduto sulla sedia della scrivania con la Tv a basso volume.
“Neanche oggi nessun
cliente…” si lamentò il detective
rompendo il silenzio della stanza, non
staccando gli occhi dal suo giornale.
“E…scacco!!!” trionfò
Heiji alzando le braccia al cielo in segno di vittoria.
“Uffa…”
“Così impari!”
La piccola Tv stava
trasmettendo un programma di cucina, quando s’interrppe e
iniziò la sigla del
telegiornale:
“Buongiorno e ben
ritrovati, partiamo subito con l’ultima notizia del
momento…” Annunciò la bella
Encore Man leggendo dei fogli poggiati sul tavolino.
“…Sembrerebbe che oggi la
polizia abbia ricevuto un biglietto da parte del famosissimo ormai,
Kaito Kid…”
“K-Kaito Kiddo??” disse
sbigottito Conan avendo prestato attenzione solo a quel nome.
I due detective si
fiondarono alla scrivania per sentire meglio gli ultimi avvenimenti
“La notizia è stata
rilasciata dallo stesso Signor Niwa, attuale proprietario della gemma
che Kid
intende rubare, ecco a voi il servizio.”
Pochi secondi e nello
schermo apparve un giornalista vicino ad un uomo ormai cinquantenne, di
corporatura robusta, vestito di tutto punto con un completo grigio e
una
camicia color prugna intravista sotto la giacca semi aperta.
L’uomo aveva dei folti
baffi grigi, stesso colore dei capelli ben pettinati.
“Stamattina mi è arrivato
questo messaggio da parte del ladro. Ho provedduto subito ad informare
la
polizia, la quale è intervenuta tempestivamente.”
Spiegò l’uomo pacato.
“Hm…interessante…”
commentò Heiji mettendosi una manosotto il mento.
“Già…” concordò
l’Edogawa.
I due si guardarono con
sguardo furbetto e capirolo che entrambi avevano avuto la stessa idea.
“Bene, noi usciamo…” disse
Heiji avviandosi verso la porta seguito dal bambino, sperando di
filarsla al
più presto.
“Hey voi due! Dove credete
di andare!?”
“Ma come? Non dirmi
che l’infallibile
detective Goro, vuole
farsi fuggire un occasione come questa!”
“Non è di certo compito
mio acciuffare quel ladruncolo…il caso è nelle
mani della polizia e di certo
non riguara voi due ficcanaso!”
“Però riguarda…hem,
dunque, come si chiama quell’ispettore…”
fece finta di scervellarsi Hattori,
guardando di sott’ecchi Conan.
“Parli di quel bravissimo
ispettore con i baffetti?
L’ispettore…Nakamory!?”
“Esatto! Lui sì che ha
fegato…”
‘Cosa mi tocca dire…’ Pensarono
all’unisono i due
liceali.
Goro stava chiaramente
per
ribattere, quando il telefono dell’agenzia squillò
e lui dovette rispondere:
“Pronto? Agenzia
investigativa Goro…”
ascoltò attentamente la
voce dall’altro capo che riconobbe appartenere
all’ispettore Megure.
“Si…oh! Davvero?? Ma
certo, corro subito!!” buttò giu il telefono, e
con aria soddisfatta
sistemandosi la giacca, si rivolse ai due ragazzi:
“L’infallibile detective
Goro è stato chiamato urgentemente per il caso Kid; dunque
era inevitabile
poiché…” ma si rese conto di parlare al
vento perché i due si erano dileguati
senza che lui se ne accorgesse.
“Ma tu guarda!!”
e mentre il
detective con i baffetti imprecava contro i due
detective, proprio loro in quel momento stavano correndo verso il loro
nemico
numero uno già pregustando il momento in cui si sarebbero
trovati faccia a
faccia…