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Autore: Saemi    15/01/2008    3 recensioni
È improponibile.
A me non piace nemmeno.
Riguardò quel vasetto e il suo contenuto mentre il cucchiaio si macchiava di un insolito colore rosa. Insomma.
A me non piace nemmeno lo yogurt.
Era così…buffo!
Così da lei…Tanto sono sicuro che non mangia neanche lo yogurt. È troppo salutare per lei, eh sì, lo odierebbe!
Allora perché diavolo spreco tempo dietro ad una come lei ?
[Ecco una fan fic tutta per voi dalle vostre Sae e Memi! Bacioni!]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daisuke Motomiya/Davis, Yolei/Miyako Inoue
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yogurt alla Fragola

 

 

Possibile che debba essere sempre così sfortunato? Che poi da dove accidenti è sbucato quel pino?

Fantastico, veramente fantastico, e come se non bastasse…

 

 

-Si può sapere a che diavolo pensi?-

 

Miyako, con la sua dolcezza infinita a riscuoterlo con delicatezza dalle sue menomate mentali.

-Sempre così gentile, eh strega?-

-Ah ha, spiritoso come un dente cariato, carciofo!-

-Beh, che vuoi farci, è questione di stile, ananas!- la rimbeccò prontamente lui, godendosi quella piccola vincita nel vederla abbassare lo sguardo al gentile scambio di nomignoli.

 

E adesso perché era così concentrata? Che stava architettando quella testolina diabolica?

Chissà perché, sentiva dentro di sé una voglia matta di sapere cosa stesse frullando sotto quella zazzera ametista.

Gli sembrava quasi di vederli gli ingranaggi del cervello mettersi in modo onde trovare la frase che più di tutte l’avrebbe fatta risultare vincitrice in quel piccolo scontro verbale.

 

-Stile o non stile, mio caro, non sono io ad aver bucato il pallone con quei piedi a banana!-

 

Bingo.

Se c’era una cosa che a Daisuke proprio non andava giù era quando gli venivano mossi contro battute sul suo modo di giocare a calcio. A meno che, ovviamente, non era il suo maestro Taichi a muoverle. E anche allora avrebbe avuto qualcosa da ridire, di sicuro.

 

Che poi, più di tutto, come si permetteva quella ragazzina da quegli sciocchi capelli viola prenderlo in giro a quel modo?!

-Fortuna che sono un gentleman altrimenti…- ma Daisuke non riuscì a terminare la frase, già soppiantata dalla risata di scherno dell’altra.

Motomiya si voltò, pronto a darle contro, ma le parole morirono stupidamente in gola nell’incrociare quello sguardo divertito.

 

 

Però…

È così dannatamente carina quando ride.

Dovrebbe farlo più spesso.

 

 

E poi arrossisce all’inverosimile, Daisuke, quando si accorge che lei lo sta fissando stupita e vagamente imbarazzata di trovare il suo sguardo su di sé. Ma, soprattutto, quando si rende conto dei propri improbabili pensieri.

A forza di stare con quella pazza, deve essere rimbambito, chiaro.

 

-Beh?-

 

-Cosa?- lei lo guarda con quegli ingenui occhi scuri, trasognata.

Chissà a cosa stava pensando, poi!

 

 

Probabilmente a Ken.

 

 

Il volto gli si oscurò.

 

-Perché?- domandò prima ancora di accorgersene Daisuke, il volto basso e la mente in tutt’altra realtà.

 

Miyako sgranò gli occhi. Che, era forse impazzito?

-Perché, cosa??- domandò, come se di fronte avesse avuto un pazzo da decodificare più che un ragazzo vero e proprio.

-Eh?- adesso era Daisuke a sembrare spaesato.

-Ah, ma lo sai che sei proprio strano tu? Bah!- Miyako scrollò le spalle, a voler forse scacciare un pensiero, e Daisuke di nuovo si ritrovò a fissarla.

 

Ma poi perché era venuta con lui a gonfiare il pallone?

 

 

Stai diventando un filosofo, Dai! Che sono tutte queste domande?

Deve essere colpa di questa qui…

Bah, dovrei smetterla di starla a sentire che poi va a finire che mi metto a pensare come a lei!

 

 

-E adesso che ti prende?-

-Dici a me?-

-No, al pallone!- Miyako sbuffò e i capelli quasi non le si arruffavano in testa per l’elettricità che sapeva trasmettere. –Ma certo che dico a te, genio!-

-Scusa tanto se non parlo il miyakese!- stavolta era il turno di Daisuke di sbuffare.

Certo che quella ragazzina quando ci si metteva era davvero insopportabile! Come aveva fatto a pensare che fosse carina? E soprattutto come aveva fatto a…

 

-Il miya-che?-

-Il miyakese!- ripeté trionfo Daisuke. –Perché per capirti c’è bisogno solo di un traduttore specifico!-

-E questa da dove viene fuori adesso?! Io qui che ti sto a sentire, poi!- nel dirlo aveva alzato gli occhi al cielo, spossata.

In quel modo che a lui piaceva tanto.

 

Lo faceva sempre Miyako, alzare gli occhi al cielo con aria scocciata. All’inizio Daisuke non ci aveva quasi fatto caso ma poi la cosa era divenuta una consuetudine, quasi un tic che solo durante i loro battibecchi manifestava.

Certe volte lui la faceva arrabbiare solo per poterla vedere alzare gli occhi al cielo in segno di pietà e mordicchiarsi il labbro inferiore come a voler trattenersi dal rispondergli male.

Era così…buffo!

Così da lei…

 

 

Tanto sono sicuro che non mangia neanche lo yogurt. È troppo salutare per lei, eh sì, lo odierebbe!

Allora perché diavolo spreco tempo dietro ad una come lei?

 

 

Ma forse lo sapeva il perché…

 

-Mi aiuti con questo- a riscuoterlo dai suoi pensieri è di nuovo Miyako, stavolta però il suo tono è quasi dolce.

Non è che l’ha scambiato per Ken?!?

-Daisuke?-

No, non l’ha scambiato per Ken.

 

Sorride.

Non può farne a meno mentre con le mani l’aiuta a riparare l’accendino dalle lievi folate di vento che minacciano di spegnere la fiammella.

E solo quando sente il profumo di muschio selvatico, così perfetto per lei (forte e intenso come quei capelli viola), riempirgli le narici si accorge della vicinanza che li tiene legati.

 

Non erano mai stati così vicini loro due, prima d’ora.

Forse perché c’era sempre Ken, presente o meno, tra di loro.

 

Abbassò il capo, perdendosi nel giallo di quella fiammella.

-Dovresti smetterla di pensare a lui-

E lo dice, prima ancora di accorgersene, prima che il vecchio neurone potesse impedirglielo. E lei lo fissa, adesso, sconvolta, con quei grandi occhioni da cerbiatta nascosti dietro le lenti degli occhiali.

 

-Daisuke…-

 

Il tuo nome sembra diverso ora che è lei a pronunciarlo. Beh, non gliel’avevi mai sentito pronunciare prima?

 

La cosa lo spinse a continuare il pensiero precedente, quasi fosse stato un tacito incoraggiamento.

 

-Se Ken ha scelto un’altra, beh, significa che non ti merita-

Nel dirlo Daisuke aveva alzato lo sguardo per piantarlo in quello stupito di Miyako.

Proprio non aveva saputo resistere dal dirglielo, ce l’aveva fermo in gola da quando Ken gli aveva chiesto di dirle quelle cose anche se, come al solito, all’inizio non aveva saputo capirne il motivo.

Forse proprio per questo alla fine aveva ceduto e accettato di fare il “lavoro sporco” per lui. Ma chi si sarebbe mai aspettato di vederla disperarsi tra le proprie braccia?!

 

Chissà perché aveva pensato che così come era accaduto a lui con Hikari, anche per lei sapere di non dover per forza aspettare Ken sarebbe stata una liberazione.

Dunque si era sbagliato?

 

 

Certo, lei lo ama.

Ed io sono un imbecille a starmene ancora qui, ma che posso farci?

Sono queste stupide gambe a non volersi proprio muovere…

 

 

-A parte che io non sto pensando a lui- lo corresse a quel punto Miyako, dopo un istante di legittima meraviglia.

Daisuke alzò lo sguardo di colpo, rischiando anche di rimetterci il collo solo per poter specchiarsi in quegli occhi tanto simili ai suoi e adesso così pensierosi.

C’è un mondo oltre quegli occhi che aspettava solo di essere scoperto.

 

 

Avrebbe dovuto farlo Ken.

Eppure non l’ha saputo fare quello stupido.

Tsk! Va a vedere che tocca a me capire quest’idiota ora!

 

 

-E comunque, tanto per la cronaca- riprese a dire Inoue a quel punto, negli occhi una nuova luce di combattività. –Ho idea di aver un tantino idealizzato Ken come mio tipo di uomo. Ma questo non significa che lo sia davvero-

 

 

Che vorrebbe dire adesso con questo?

 

 

Vorrebbe chiederglielo.

Lo fece.

 

-Che intendi dire?-

Arrossisce impietosamente Miyako a quella domanda. È proprio bizzarra, non c’è che dire.

-E quando mai capisci qualcosa, tu?-

 

Ma il pugno in testa era necessario?

-Che maschiaccio!- si massaggiò la testa colpita Daisuke, adesso irritato con quei suoi modi tanto brutali e che, al novantanove per cento delle volte, prevedevano lui come vittima.

-Io non sono un maschiaccio!- esclamò scandalizzata Miyako, le gote impreziosite di rossore.

-Ma va?- sorrise sibillino Daisuke e lei era già pronta a colpirlo di nuovo, se nonché la voce di lui ritornò a prendersi la scena. –E poi, tanto per la cronaca, non ho detto che sia un male-

 

Miyako si fermò a quell’ultima affermazione, volutamente ripresa dalla sua.

Lui se ne accorse e subito si pentì della gaffe. Che diavolo stava dicendo?? Era impazzito, normale a ritrovarsi una come Jun per sorella!

Forse era il caso di chiamare la Neuro e farsi visitare da uno specialista, forse…

 

-Possibile che…- Miyako lo fissò sconcertata, quasi apprensiva. –Possibile che gli alieni abbiano preso anche te?!?-

 

SDENG!

 

Chissà che aveva pensato dicesse!

 

-Ma che vai blaterando, megera?- la stuzzicò vagamente irritato Daisuke, conscio del fatto che il suo complimento era stato in modo tanto deliberato schernito.

E pensare che aveva persino provato a fare il gentile!

-No, sei ancora tu- replicò in risposta Inoue, in apparenza senza alcun senso.

-Ed è un problema? Avresti forse preferito Ken?- l’attaccò prima ancora di rendersene conto lui.

-Che c’entra Ken adesso?!?! Sto parlando con te, razza d’idiota!- ma Miyako non era certo il tipo da lasciar perdere, soprattutto quando di mezzo c’era Daisuke…

-E allora perché continui a pensare a lui, idiota??- montò su tutte le furie Motomiya.

 

Il controllo della rabbia non era proprio il suo forte.

Soprattutto quando c’era di mezzo Miyako…

 

-Ma come te lo devo dire?! Io non sto pensando a lui!- sbuffò scocciata lei, alzando la voce quel tanto per sovrastare di un decibel la sua.

 

-Ah no?-

-No!-

-Smettila di mentire!-

-Non sto mentendo!-

-Invece sì!-

-Ti dico di no! E poi a te che te ne frega se anche stessi pensando a Ken?-

 

Era troppo.

Daisuke, o meglio la pazienza di Daisuke, non poteva sopportare oltre quel discorso circolare su Ichijouji.

Possibile che lei non capisse che gli stava ferendo il cuore?!

 

-Perché dopotutto potresti anche piacermi, se non ti spiace!- disse, anzi urlò in preda all’esasperazione Daisuke, prima di prender su e andarsene a passo furioso da dietro il piccolo muretto con le fontanelle per raggiungere gli altri digiprescelti.

 

E Miyako lì a fissarlo andar via, il cuore in gola e il pallone ancora sgonfio tra le mani.

 

 

 

 

 

Il secondo capitolo della storia mia (alias Memi) e della mia best Sae.

Con tutto il cuore spero che questo capitolo, dalla parte di Daisuke, sia riuscito ad emozionarvi almeno un po’ rispetto alle emozioni che vi ha potuto dare  il primo – la mia Sae è così, semplicemente fantastica nel trasporre emozioni! – e che questo Daisuke vi abbia fatto sorridere in qualche modo. Come avrete capito, Sae si occupa della visuale di Miyako e io di quella di Daisuke!

Ma passiamo ai ringraziamenti specifici.

Elisa – grazie di cuore per i complimenti, credo di non mentire quando dico che anche la mia best ha apprezzato tanto quanto me la tua recensione. Lo so, la Dayako è una coppia un po’ insolita e poco sentita, ma a noi ha colpito forse proprio per questo. Spero che la storia continuerà a piacerti! ^^

DenaDena – ed ecco pronto il seguito, cara! Come saprai, anche noi siamo fan sfegatate delle coppie classiche ma a volte fa bene discostarvisi, no? Specie se è per farsi due risate appresso ai vaneggiamenti di Daisuke e alle stramberie di Miyako! XD No, è che due tipi così sono davvero divertenti insieme e noi, te lo assicuro, ci siamo divertite un sacco a scrivere questa mini long-fic!

Smartgirl – immancabile, come sempre, e per questo non posso che ringraziarti dal profondo. Sono sempre contenta di sapere cosa ne pensi e mi ha fatto molto piacere leggere che la fic ti stia piacendo. Ma lo sai che anche io ho fatto il tuo stesso ragionamento?!? E anche Sae, credo, deve aver pensato a loro due come simili ma diversi insieme! ^^ Quasi, quasi iniziamo a ragionare in simbiosi, sai?! Grazie ancora!

HikariKanna – ma carissima‼ Sono proprio contenta di sentirti! Allora, voglio rassicurarti su Ken, nei prossimi avrai modo di capirlo un po’ di più e spero che inizi così a quadrarti il suo comportamento. Comunque sì, hai ragione, Sae è stata sublime con Miyako, eh? Ma adesso dimmi cosa ne pensi di questo Daisuke! ^.-

DarkSelene89Noemi – ed eccola qui, la “responsabile” di tutto, che con il suo amore per le varie coppie possibili ci ha contagiate a scriverne una Dayako! Allora dimmi: come reputi questo secondo capitolo? Comunque sono, anzi siamo contente di sapere che ti piaccia, davvero. E l’idea dello yogurt è davvero geniale come dici, merito della mia sorellina Sae!

Beh, un grazie di cuore a tutti coloro che hanno semplicemente letto, per noi è importante sapendo che si tratta della prima storia in comune! Adesso non mi resta che salutarvi al quarto capitolo, lasciandovi intanto nelle mani esperte della mia socia, qui, Sae.

Baci

Memi J

  
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