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Autore: BluePhantomhive    02/07/2013    4 recensioni
[PRIMI CAPITOLI IN FASE DI RISCRITTURA]
Salve a tutto il Fandom Pokèmon!
Rieccomi tornata con una fic sempre dedicata a dei Pokèmon Leggendari (Ma dai .-. ndTutti).
Questi due Pokèmon sono Reshiram e Zekrom.
Allora... La storia è ambientata nel 1832 quando Unima era divisa in due schieramenti: lo schieramento degli Harmonia e quello dei Phoenix, due casati che sono sempre stati in conflitto. C'era stato un periodo di pace, ma poi tra loro scoppia una guerra che coinvolgerà, non solo gli esseri umani, ma anche i Pokèmon.
Dal Capitolo 1:
La festa era ormai incominciata. Ero pronto a chiudere le porte, visto che tutti gli invitati erano arrivati, ma qualcuno mi fermò. Io aprii la porta abbastanza per vedere chi fosse e fu allora che la vidi. Era una ragazza bellissima vestita con un lungo abito bianco che le lasciavano le spalle nude e un'apertura vertiginosa le scopriva quasi tutta la schiena. I capelli bianchi, quasi sull'argento, sciolti che le cadevano sulle spalle, il rossetto rosso le valorizzava le belle labbra carnose e la maschera bianca e argentata metteva in risalto il color rosso rubino dei suoi occhi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Capitolo 10: Disperazione
 
 
-Kaito
Ho sempre immaginato che il mio destino fosse diverso. Avrei voluto vivere una vita serena, in pace, al fianco del mio migliore amico. E invece... Mi ritrovo a combattere una guerra e, in tutto ciò, nei panni di un Pokèmon Leggendario. In più la donna che amavo era il mio nemico e proprio in quel momento si trovava di fronte a me, distesa per terra, senza uno straccio addosso.
Vederla in quello stato mi fece battere il cuore a milla. Che dovevo fare? L'unica cosa che riuscivo a pensare erano pensieri che... Beh... Non posso rivelare. 
Virizion, capendo la situazione, corse e con il camice che indossava la coprì. Non appena glielo, Virizion mi fece segno di avvicinarmi. Obbedii e quando mi chinai, mi disse: -Portala dentro.-
Presi Rhue in braccio e mi incamminai verso il palazzo, o, per meglio dire, verso ciò che rimaneva del palazzo, però...
-Fermi! Dove credete di andare con Reshiram?!- urlò Azula -Lei è mia, fa parte del mio casato, e voi non potete portarla via!-
Mi voltai e la guardai negli occhi.
-Per prima cosa non è Reshiram, ma Rhue ed è tua sorella! Poi lei non è di nessuno!-
Detto ciò, tornai a camminare verso il palazzo. Essendo anche di spalle, potei percepire la rabbia di Azula.
-Avete vinto la battaglia, ma non la guerra! Ritornerò a riprendermi Rhue!- disse Azula per poi correre verso il cavallo che gli aveva preparato un suo soldato e se ne andò seguita da quel che restava del suo esercito.
Josh e il Generale Cobalion, ricorperti di sangue sul viso e tra i capelli, gettarono le spade e lentamente si avviarono verso il palazzo, seguiti dai gemelli. Terrakion e due soldati presero il corpo ormai inerme del Re e lo portarono verso gli appartamenti di Virizion, che quest'ultima usava per ospitare i suoi pazienti. Infine Virizion convinse Kai ad entrare e a calmarsi.
Percorremmo il corridoio in completo silenzio. Nessuno riusciva a parlare dopo quello che era successo al Re.
Quando raggiunsi la prima camera degli ospiti, vi entrai e misi Rhue sul letto. 
Fu allora che Kai parlò.
-E ora che succederà?- disse con un filo di voce
Lo guardammo. In effetti aveva ragione. Non riuscivo a pensare a quello che sarebbe potuto accadere.
-Prima dovremmo dire alla Regina Alicia che il Re è morto. Poi penseremo al da farsi.- disse Josh
Kai si girò di scatto verso il biondo.
-Ma mia madre è incinta! Sapere che mio padre è morto sarà un duro colpo per lei!-
-E' suo diritto saperlo.- disse Virizion mettendogli una mano sulla spalla.
Kai abbassò lo sguardo.
-Però chi glielo dirà?- domandò Tornadus
-Lo farò io!- esclamò Kai
Lo guardammo sorpreso.
-Ne sei sicuro?- chiesi
Il mio amico annuì.
-Sono suo figlio. E' mio dovere dirglielo!-
Aveva ragione. In più il padre era morto per difenderlo, quindi toccava a lui dirlo alla madre.
-Va bene. Andiamo a cercarla.- disse Josh incominciando ad aprire la porta per uscire
-Ma chi rimane con Rhue?- dissi fermandoli, però intervenne Virizion
-Non ti preoccupare! Rimarrò io con lei!-
-Rimaniamo anche noi con la Principessa!- dissero in coro i due gemelli
Annuii e seguii Kai, Josh e il Generale Cobalion verso gli appartamenti reali per trovare la Regina. Per tutto il tragitto pregai Dio affichè non succedesse nulla di brutto, ma la mia preghiera andò a vuoto.
 
-Rhue
Quando mi risvegliai, mi trovavo ancora in quell'immenso luogo tutto nero. Però questa volta ero da sola. Almeno non dovevo più ascoltare la mia copia che urlava di vendicarsi. In quel momento l'unica cosa che desideravo era lui, il mio Kaito. Era l'unica persona che volevo accanto a me. Volevo andare via con lui in un luogo dove niente e nessuno ci potesse raggiungere. Però vedere tutto quel vuoto mi metteva tristezza e inoltre avevo freddo. Come avrei voluto qualcosa per riscaldarmi. Chiusi gli occhi per portarmi alle spalle la solitudine che mi portava quel posto desolato. Incominciai a immaginare la mia vita in una piccola villa, su un'isola di Unima. Io sto dormendo sul letto, tra delle candide lenzuola bianche, stretta tra le braccia di Kaito. Lui mi svegliava dolcemente, dandomi dei teneri baci sulla guancia. E non appena aprii i miei occhi vidi il suo magnifico sorriso. Ma quell'immagine paradisiaca fu completamente distrutta dalle fiamme. Persino Kaito scomparì tra quelle lingue di fuoco che lentamente stavano divorando tutto ciò che mi circondava.
Poi mi vennero in mente le parole della mia copia.
 
L'amore non è altro che un illusione che porta alla disperazione.
 
Vedere tutte quelle fiamme che distruggevano i miei sogni... Mi fecero venire le lacrime agli occhi. Perchè tutto quello che desideravo doveva venire distrutto? Eppure non desideravo nulla di speciale, ma solo la libertà. Volevo solo essere libera delle mie scelte e delle mie azioni e non dare conto a nessuno. Ma purtroppo Azula mi aveva in pugno e non potevo fare nulla. Come vorrei risvegliarmi e trovare Kaito affianco a me. Trovarmi fuori dalla gabbia che mi teneva prigioniera e volare via.
 
-Kaito
Dopo una lunga camminata in completo silenzio, ci fermammo davanti alla gigantesca porta che segnava l'inizio degli appartamenti reali.
-Su, forza! Ce la farai!- disse il Generale facendo coraggio al mio amico che si era letteralmente bloccato. 
Fece un respiro profondo e, lentamente, aprì la porta. Appena entrammo vedemmo un gigantesco salone, con enormi vetrate e ai lati due immensi corridoi. Al centro del salone c'erano un tavolo tondo e due poltrone, una su cui era seduta la Regina.
Kai si schiarì la voce, poi disse: -Buongiorno, Madre. Come sta?-
Al suono della voce di Kai, la Regina Alicia si voltò e non appena lo vide, si alzò, gli colse incontro ad abbracciarlo.
-Grazie a Dio stai bene! Quando ho sentito l'esplosione, le guardie mi hanno subito portata al riparo e mi hanno informata dell'attacco dei Phoenix, seguiti da un Pokèmon gigantesco. Quando hanno detto che anche tu avevi preso parte alla battaglia, ho subito pensato al peggio. Ma sono molto più tranquilla sapendo che stai bene!- disse stringendo il figlio
Kai ricambiò l'abbraccio e sorrise. Poi il sorriso scomparve dal suo volto.
-Madre... Le devo dire una cosa importante.- disse sciogliendosi dall'abbraccio. La Regina lo guardò, in attesa di ciò che il figlio le stava per dire.
-Ecco... Durante la battaglia è successa una cosa brutta.- continuò Kai cercando di mantenere la calma
-E cosa?-
Kai la guardò e fece un respiro profondo. Doveva essere molto difficile per lui.
-Purtroppo... Il mio nobile padre è stato ferito dalla Regina dei Phoenix e... Non ce l'ha fatta. Mi dispiace.- concluse con le lacrime agli occhi
La madre del mio amico, non appena assimilò tale notizia, incominciò a urlare dalla disperazione e scoppiò a piangere.
Cercammo di calmarla in tutti modi, ma nulla. Vedendo la madre piangere, anche Kai, alla fine, si abbandonò alla tristezza. Volevo fare qualcosa per loro, in fondo per me era la mia famiglia, e vederla così disperata mi faceva piangere il cuore. Però il fatto di non saper cosa fare mi faceva sentire onnipotente.
-Dai... E' vero. E' triste sapere che un proprio familiare è morto, però bisogna andare avanti. Ci sono passato anche io, quindi so quello che si prova.- disse Josh e notai un velo di tristezza nei suoi occhi
Ma improvvisamente sentimmo uno strano rumore e tutti ci girammo verso la fonte di tale rumore. E non appena ci voltammo e vedemmo la regina che si era piegata in due e mettendosi una mano sul pancione.
-Oh no!- disse il Generale scattando verso la Regina
-Che cos'ha, madre?- chiese Kai preoccupato
-Mi è venuta una forte fitta.- rispose la madre di Kai, facendo una smorfia non appena gli venne una seconda fitta.
Proprio in quel momento entrò Virizion nella stanza.
-Ragazzi, vi devo dire una...- stava per dire qualcosa, ma non appena vide la Regina scattò in avanti e corse ad aiutarla.
-Mi volete spiegare cosa sta succedendo?- dissi, ma poi i miei occhi si abbassarono verso i piedi della regina e notai dell'acqua per terra.
-Ecco... Il bambino sta per nascere.- mi spiegò Josh e devo dire che lì per lì mi stava per venire un mancamento. Un bambino non doveva nascere prima.
-Ma è presto!- esclamò Kai
Josh scrollò le spalle, poi disse: -A volte capita.-
Io e Kai ci guardammo, allibiti. Non credevo che certe cose succedessero.
-Non è il momento di perdere il tempo! Dobbiamo pensare a far nascere questo bambino!- disse Virizion senza smettere di stare vicino alla madre di Kai
-Virizion ha ragione, ma tu sei pronta per il parto?- disse il Generale rivolto prima a noi, poi alla sorella
Virizion scosse la testa.
-Mi dispiace, ma non posso farlo. Non sono specializzata nel parto, ci vuole un ostetrica esperta.- spiegò lei
-E ora che si fa?- disse Kai passandosi una mano tra i capelli disperato
Cadde un silenzio assordante. Nessuno si azzardava a parlare. Poi Josh disse: -Non rimane altra scelta... Dovrò farlo nascere io!-
Lo guardammo sorpresi di quella decisione improvvisa.
-Se non può farlo Virizion, figuriamoci tu che sei un oracolo!- disse il Generale
-A Sinnoh ho fatto nascere parecchi bambini. Quindi ho un pò d'esperienza.- si vantò il biondo
Ci guardammo.
-Non resta che fare così.- disse Kai -Josh... Ti affido mia madre.-
Josh fece un inchino e portarono la Regina Alicia in una stanza, dove, seguendo tutte le indicazioni del biondo, sarebbe avvenuto il parto.
 
Erano passate due ore da quando la Regina Alicia, Josh e due cameriere si erano chiusi nella stanza per far nascere il bambino. Eravamo tutti in ansia, perchè volevamo delle notizie, ma Josh non ci voleva far entrare. L'unica cosa che riuscivamo a sentire erano solo urla e pianti.
Una volta esserci arresi ad avere notizie, Josh uscì dalla stanza sudato, senza la solita giacca blu, la cravatta era allentata e le maniche della camicia alzate fino ai gomiti.
Non appena lo vedemmo, lo riempimmo di domande.
-Allora? Come sta andando- chiese Kai preoccupato
Josh scosse la testa.
-Non bene. Il parto è più difficile di quanto credessi, in più gli è salita la febbre.- disse passandosi una mano tra i capelli
-Cosa? E come è successo?- chiese Terrakion che ci aveva raggiunti non appena seppe della situazione
-Il parto le ha abbassato le difese immunitarie e così è salita la febbre.- rispose il biondo
-E il bambino?-
Josh sospirò.
-Sapere della morte del marito è stato un duro colpo, inoltre si è messa anche la febbre, quindi non ha più forza sia fisicamente sia spiritualmente.-
-Che vuoi fare?- domandò il Generale
-Deve venire Virizion, in modo da cercare di abbassare la febbre, e Kai, che incoraggerà la madre.- spiegò Josh
-Va bene, però con me deve venire anche Kaito.- disse il mio amico
Josh annuì e così dopo pochi minuti entrammo nella stanza. La Regina Alicia era distesa sul letto ed era affiancata dalle due cameriere, che cercavano di tranquillizzarla senza successo.
Virizion andò sulla sua destra, mentre Kai andò al lato opposto, dove prese una sedia e si sedette accanto alla madre e io dietro di lui.
-Come state?- chiese Kai rivolgendo un sorriso affettuoso alla madre
Al suono delle sue parole, la Regina sorrise.
-Sto bene, non ti preoccupare.- mentì
-Non è vero. Ha la febbre e il bambino non è ancora nato.- disse Kai guardando con dolcezza
-Ahaha! Mi hai scoperto, però non ce la faccio. Sono troppo stanca.-
-Ma se vi sforzate un pò per far nascere il bambino, si potrà riposare. E dopo la stanchezza, potremmo andare a fare una gita, come quando ero piccolo.-
Il viso della madre di Kai si rabbuiò di colpo.
-Lo so che lo facevamo con mio padre, però se lui fosse qui vorrebbe di sicuro che questo bambino nascesse! La prego.- disse Kai con le lacrime agli occhi
La Regina, dopo un paio di secondi, annuì e immediatamente la stanza di riempi di incitamenti e grida.
Dopo una ventina di minuti tutto era finito, ma non si sentiva alcun pianto.
-Ehi, Josh. Che succede?- chiesi preoccupato, però il biondo non rispose
Qualche secondo dopo, la stanza si riempì del pianto di un bambino.
Josh si voltò verso di noi e mise tra le braccia di Kai un bambino avvolto in un lenzuolo azzurro.
-E' un maschietto sanissimo.- disse Josh con un sorriso
Kai sorrise nel vedere il suo fratellino. Ero felice per lui. Per tanto tempo aveva desiderato avere un fratello, però con il passare del tempo aveva capito che questo forte desiderio non si sarebbe mai desiderato. Ora stringere il proprio fratello tra le braccia lo aveva portato al settimo cielo.
Poi Kai distolse lo sguardo dal fratello, per guardare la madre. 
-Guardi, madre. Non è bellissimo?- disse facendogli vedere il bambino
La madre si voltò verso di lui con il fiatone e il viso sudato. Quando lo vide sorrise.
-Hai ragione... E' bellissimo.- disse
-Come si chiamerà?- chiesi curioso
Mi guardarono entrambi. Poi lo sguardo di Kai si spostò sulla madre.
-Si chiamerà... Thomas.- disse la Regina
Io e Kai sorridemmo.
-E' un bel nome. Come diminutivo potremmo chiamarlo Tommy.- dissi
-Sì! Tommy è un diminutivo simpatico. Non è vero madre?- disse Kai, ma la Regina non rispose. Da quel che vedevo, sembrava stesse dormendo.
-Madre?- disse Kai sfiorandola. 
Poi una strana idea ci balenò in testa.
-Madre!- urlò Kai scuotendola, ma non accennava a svegliarsi. Poi Tommy, che nel frattempo si era calmato, riscoppiò a piangere. Questa volta anche Kai si mise a piangere.
-Madre, vi prego! Non abbandonatemi anche voi! Per favore!- urlò Kai disperato, poi si accasciò per terra e si abbandonò ad un pianto irrefrenabile, con in braccio il piccolo Tommy, che non accennava a calmarsi.
Virizion si avvicinò a lui e lo abbracciò. Io invece rimasi al mio posto. Pietrificato. Come si poteva essere così sfortunati? Kai aveva perso entrambi i genitori in un solo giorno! Perchè il destino gli ha messo davanti così tanta crudeltà? Non si meritava tutta questa tristezza. Non aveva mai fatto del male! Perchè ora invece aveva perso le persone per lui più care?
 
Erano passati due giorni dalla morte dei genitori di Kai e il mio amico si era letteralmente chiuso in se stesso. Non mangiava, non usciva dalla sua stanza, non parlava e non voleva nemmeno salutare Tommy. Tutto quello che era successo lo aveva distrutto.
-Povero Kai. Come vorrei fare qualcosa per risollevargli il morale.- dissi pensando alla situazione del mio amico
Virizion bevve un sorso di thè, poi disse: -Ti capisco. Anche io vorrei fare qualcosa, ma non mi viene in mente nulla.-
-E se andiamo a fare una gita? Così potremmo portare anche Tommy a prendere una boccata d'aria.- disse Terrakion e la sua idea fu accolta benevolmente
-Sì, buona idea! Su, Kaito. Cerca di convincerlo.- disse il Generale e subito corsi nella camera di Kai
Educatamente bussai ed aspettai il permesso del mio amico.
-Avanti.- disse ed entrai.
Vidi che era seduto sulla poltrona a guardare fuori dalla finestra, ma i suoi occhi erano assenti.
-Kai... Ti va di venire a fare una gita? Portiamo con noi anche il piccolo Tommy.- dissi
-Non ho alcuna voglia di uscire.- rispose senza guardarmi
Lo guardai amareggiato. Mi faceva pena. Però doveva uscire, altrimenti non si sarebbe mai ripreso. Così mi avvicinai e mi sedetti affianco a lui.
-Senti, Kai... Capisco il tuo dolore, ma ormai non ci sono più e tu non puoi fare niente per riportarli indietro. Devi andare avanti per la tua strada!- dissi
Kai si voltò verso di me e mi guardò.
-Come posso andare avanti? E' per colpa mia se mio padre è morto. Se io non mi fossi distratto durante il combattimento contro Azula, lei non avrebbe tentato di attaccarmi e lui non mi avrebbe difeso! Ed è sempre colpa mia se ora anche mia madre non c'è più!- disse il mio amico con le lacrime agli occhi
Scossi la testa, per esternare il mio disappunto.
-Non è vero, Kai! Non è colpa tua! Era destino!-
-Destino... Ma quale destino! Tutto ciò è successo per colpa mia!-
Ma perchè faceva così? Non era colpa sua! Suo padre si era sacrificato per lui e la madre aveva fatto nascere Tommy. Ma come potevo fargli capire che non era colpa sua?
Stavo per dire qualcosa, quando entrarono nella stanza Tornadus e Thundurus allarmati.
-Kai! Kaito! Venite! La Principessa Rhue sta male!-
A quella notizia io e Kai ci precipitammo fuori dalla stanza e ci dirigemmo verso la stanza in cui dormiva Rhue.
Non appena entrammo vedemmo Virizion e Josh vicino a lei, che cercavano di capire che cosa avesse.
-Che cos'ha?- chiesi con un filo di voce
Josh mi guardò.
-La temperatura si è abbassata inaspettatamente e la sua pelle è diventata più chiara del solito.- disse il biondo guardandomi
Io mi avvicinai a lei e notai che Josh aveva ragione. Era pallidissima. E tremava come una foglia.
-Ma cosa è successo? Come mai la sua temperatura si è abbassata?- chiese Kai
-C'è solo una spiegazione logica.- esordì Josh
Lo guardammo.
-Ossia?-
-I suoi poteri e la sua energia spirituale sono alimentati dalla cosidetta "Fiamma della Vita".- spiegò il biondo
-Fiamma della Vita?- ripetè Kai
Josh annuì.
-A quanto pare, questa fiamma si sta lentamente spegnendo.-
Lo guardai sorpreso. Se questa fiamma si spegnerà, allora...
-E se si spegne completamente?- chiese Virizion
L'espressione di Josh si rabbuiò.
-Morirà.-
Sussultai. Non volevo che morisse! Io l'amavo, non volevo che le succedesse qualcosa di brutto.
-Come mai la Fiamma della Vita si è indebolita?- chiese Kai
Josh lo guardò.
-Reshiram è per natura uno spirito libero. Per tutti questi anni ha sempre represso la sua libertà e così ha perso energia. In più il suo risveglio è stato forzato, non si è risvegliato in modo naturale, come è successo a Kaito. Tutti questi fattori l'hanno portata ad indebolirsi.- spiegò il biondo
Mi voltai di scatto verso Josh, che mi guardò basito.
-C'è un modo per non farla morire?- dissi, esitando un pò sulla parola "morire"
Josh ci riflette un pò, poi disse: -C'è un modo.-
Mi sentii sollevato.
-E qual'è?-
-In un libro ho letto che Dialga e Palkia, i creatori della regione di Sinnoh, quando crearono l'universo insieme al Leggendario Arceus, consumavano molte energie. Quindi se uno dei due sprecava molte energie, l'altro condivideva la sua con la sua controparte.- spiegò
-In poche parole?- disse Kai
-In poche parole Kaito, che è Zekrom, condividerà la sua energia con Rhue, ossia Reshiram.-
Annuii.
-E come si fa?- chiesi
Josh sbuffò.
-Devi darle un bacio.-
Lo guardai sorpreso.
-Che cosa?!- urlai -Dialga e Palkia si baciavano per lo scambio di energie?-
Notai un leggero rossore sulle guancie del biondo.
-No, ma Dialga e Palkia sono due Pokèmon diversi. Su, dalle questo bacio e facciamola finita.- 
Guardai Kai, che mi fece l'occhiolino.
-Approfittane!- disse
Mi girai e feci un respiro profondo. Come potevo darle un bacio? Io ero un umile scudiero e lei una Principessa. In più dormiva! Non potevo farlo. Però non appena i miei occhi si posarono sulle sue labbra carnose venne il forte desiderio di farlo. Involontariamente il mio corpo si mosse e mi sporsi in avanti e... la baciai.
Dopo un paio di minuti, mi allontanai, ma notai che Rhue non stava meglio.
Mi voltai verso il biondo, che stava soffocando una risata.
-Sei sicuro che bisognava baciarla?- chiesi
Josh non riuscì a trattenere la risata e disse: -No, potevi semplicemente stringerle la mano, ma volevo farti un piccolo scherzetto!-
Come si era permesso di farmi uno scherzo simile? Solo l'idea di esserci cascato, mi faceva salire il sangue alla testa. Però non mi era dispiaciuto baciarla. All'improvviso sentii uno strano calore dietro di me. Mi voltai e notai che la pelle di Rhue era tornata normale e quando intravidi i suoi occhi il mio cuore incominciò a battermi all'impazzata.
Finalmente la mia Rhue era tornata da me e per nulla al mondo avrei permesso ad Azula di portarla via di nuovo.
   
 
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