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Autore: Idra_31    16/01/2008    11 recensioni
Due band famose sono costrette a convivere. Non sanno nè perchè nè per volonta di chi. Per chi ama i 30STM e i MCR...
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: 30 Seconds to Mars, My Chemical Romance
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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lll Questo è un capitolo un pò diverso dagli altri, vagamente romantico. Ho voluto mettere in evidenza i rapporti che intercorrono tra alcuni dei personaggi. Have fun!


CAPITOLO OTTAVO

Gerard inseguì Frank su per le scale.
“Frankie, fammi controllare come sta la tua faccia!”
“Magnificamente!” Rispose Frank burbero.
“Non fare l’idiota adesso. Fermati!”
Arrivato sul pianerottolo, Frank si diresse verso la sua camera. Dopo essere entrato fece per chiudere la porta ma Gerard la bloccò col piede.
“Non ci provare nemmeno a lasciarmi fuori, eh?”
Frank si rassegnò e fece entrare l’altro.
“Deve esserci una scatola di Pronto Soccorso nel cassetto” Disse Gerard sedendosi sul letto.
“Come fai a saperlo?”
“Ieri Shannon si stava radendo e si è ferito. Ha messo a soqquadro la stanza per trovare del disinfettante. Penso ci sia in ogni camera quella roba.”
Frank aprì il cassetto del comodino e trovò quello che Gerard aveva detto. Nella scatola vi erano disinfettante, cotone, cerotti e simili.
“Faccio io” Gerard allungò una mano verso Frank, che gli passò la scatola. Poi bagnò il cotone nell’alcool e invitò Frank a sedersi accanto a lui.
“Gee, ho paura.”
“Non fare il bambino,dai!” Avvicinò il batuffolo allo zigomo di Frank e questo si ritrasse.
“Brucia un casino!”
“Ma se non ti ho neanche toccato!”
Intanto la ferita di Frank perdeva sangue. Gerard bloccò Frank per il polso.
“La metà delle ossa del tuo corpo si è rotta almeno una volta. Hai sofferto dolori atroci e ora hai paura di un pò di bruciore?”
Frank scosse il capo.
“Il mio viso è sensibile.”
“Frank, sant’iddio!”
L’altro ragazzo deglutì poi prese la mano di Gerard col cotone e se la poggiò sullo zigomo. Gerard iniziò a tamponare.
“Ahia, ahia, ahia”
“Shhh, ho quasi finito.”
Nonostante il bruciore, Frank approfittò della vicinanza di Gerard per guardare i suoi occhi attraverso le sopracciglia.  Non si sarebbe mai stufato di farlo. Ogni volta avevano una sfumatura diversa, a seconda di ciò che Gerard stava provando. Adesso era concentrato, le sue palpebre erano socchiuse, le sue iridi più scure.
“Finito. Ci metto un piccolo cerotto.”
Frank si sentiva un bambino mentre Gerard sistemava delicatamente un cerotto sulla sua guancia.
“Grazie” Sussurrò.
“E di che? Da solo avresti combinato un casino.” Ribattè Gerard sorridendo.
Frank si lasciò cadere con la schiena sul letto.
“Lo detesto.” Borbottò.
“L’ho notato.”
Frank tirò Gerard per la manica.
“Che c’è?”
“Dormi tu con me, per favore. Se mi ritrovo quello nel letto lo soffoco col cuscino.”
Gerard annuì.
“Non mi importa di quello  che dirà Nancy. Qui  ci sono regole del cazzo!” Continuò Frank risoluto.
“Ti fa male altro?” Domandò Gerard.
“Un pò lo stomaco.”
“Ti ha mollato un bel pugno, eh?”
Frank sbadigliò.
“Non lo voglio vedere almeno fino a domani mattina quello
“Va bene” Mormorò Gerard accoccolandosi affianco a lui.

*********************

"Ma lo hai visto quello squilibrato? Mi è saltato letteralmente addosso!"
Shannon stava cercando di godersi la sua sigaretta affacciato alla finestra della sua camera. Evidentemente suo fratello non tollerava che qualcuno si rilassasse quando lui era in preda al delirio post rissa e post un'intera bottiglia di vino.
"Sì, Jared ero lì davanti.”
“Perchè non me lo hai tolto di dosso?”
“Hai 36 anni suonati, Jar! Avrei dovuto difenderti dici?!”
“No, ma sei il mio brò preferito, dovevi farmi da secondo.” Piagnucolò Jared.
“Certo, in pieno stile duello.”
“Già. Ma c’è il frigobar in questa stanza?”
“No, perchè da voi c’è? E poi che intenzioni hai?”
Jared prese a passeggiare per la stanza.
“Dormo con te stanotte, giusto?”
“Se non vuoi dormire in corridoio...”
“Io non lo sopporto quell’imbecille” Si lamentò Jared.
“Sì, Jared. Lo hai detto 500 volte da quando siamo qui.” Fece Shannon, buttando la cicca fuori dal balcone e accendendone un’altra.
“Ci tengo a ribadirlo” Rispose l’altro incrociando le braccia. Riprese a camminare nervoso, lanciando occhiate al fratello, sperando di ottenere un briciolo di comprensione.
“Oddei!” Jared si bloccò d’improvviso.
“Che ti prende?”
“Tutta la mia roba è nella mia stanza!” Strillò Jared.
“Di pigiami ne ho a bizzeffe.”
“E lo spazzolino da denti? E i vestiti di ricambio per domani? Shannon, come faccio?”(Qui Jared somiglia a me. Anzi è uguale. N.d.A.).
“Allora và a prendere quello che ti serve e poi torna qui!”
Jared guardò suo fratello indignato.
“Sei un insensibile! Io non entro nella stanza dove c’è lo squilibrato ”
Shannon sbuffò.
“Jar, sei più insopportabile del solito. Dimmi cosa ti serve e vado a prenderlo.”
Jared abbracciò suo fratello con trasporto.
“Grazie, Shanimal!”
“Sì, sì, fai il ruffiano.”

*********************

Shannon battè le nocche contro la porta della camera 33284.
Ignorava che gli abitanti della suddetta stanza già dormissero.
“Se non porto la sua roba a Jared chi lo sente?!”
Provò di nuovo a bussare.
“Mmmh. Chi cazzo è?”
Gerard cercò di liberarsi dalla presa di Frank, avvinghiato al suo busto.
“Frankie, spostati un pò, per favore.”
“Che c’è?”
“Qualcuno bussa alla porta.”
“E tu lascialo bussare!”
Nel frattempo Shannon aveva cominciato a scalpitare.
“Lo so che siete lì dentro! Per quanto mi riguarda potete anche scopare, però io ho bisogno che mi apriate!”
Gerard riconobbe la voce del suo compagno di stanza. Si scrollò di dosso Frank e andò alla porta.
“Ehi, Shan” Accolse l’altro, cercando di sistemarsi i capelli alla bell’e meglio. “Che c’è? Problemi?”
“Mio fratello sarebbe capace di resuscitare un morto con le sue lagne. Sono qui per prendergli qualche indumento pulito per domani. Dormivate?”
Gerard scosse il capo, mentre Frank mugugnò un sì da sotto il cuscino.
“Scusatemi allora. Dove tiene la valigia mio fratello?”
“Le valigie” Bofonchiò Frank. “Ha occupato tutto l’armadio coi suoi abiti. Mi è rimasto solo un angolino striminzito. Ma è già giorno?”
“No, non sono neanche l’una di notte.” Rispose Shannon aprendo le ante dell’armadio e trovandosi davanti il guardaroba di suo fratello. “Tu hai portato ben poco, vedo, Frank.”
“Non è poco, è abbastanza.” Replicò offeso Frank, un occhio aperto a guardare Shannon, l’altro chiuso nel tentativo di tornare a dormire.
“Vediamo” Shannon infilò la testa nell’armadio. “Mio fratello sceglie gli abiti a seconda dell’umore. Domani il suo sarà pessimo, quindi...opterei per il nero.”
Dopo che Shannon ebbe fatto la sua scelta, trovando  a fatica il pigiama verde di seta che Jared aveva preteso gli portasse, il beauty case seppellito tra i suoi maglioni e le scarpe adatte, salutò gli occupanti della camera e tornò rassegnato dal fratello.
“Vieni qui, Gee” Frank allungò un braccio verso Gerard. “Torna a dormire.”
Gerard si sistemò sotto le coperte e lasciò che Frank lo abbracciasse di nuovo.
“Buona notte, Frankie. Spera che domani mattina tutto questo si riveli essere stato solo un incubo.”
“ ‘notte, Gee.”
 
******************************

Nancy rientrò nella sua stanza, trovando Bob alle prese col pigiama.
"Oh, scusa!" Nancy si voltò imbarazzata.
"Ehm...tranquilla, ho finito." Bob si sistemò l'elastico dei pantaloni e picchiettò sulla spalla di Nancy. Questa si voltò con le mani davanti gli occhi, sbirciando attraverso lo spazio tra dito e dito.
"Sicuro?" Pigolò.
"Non vedi? Tutto è al proprio posto." Rispose Bob, allargando le braccia e mostrandole che era interamente vestito.
"O-ok. Mi dispiace, io non volevo vederti nudo."
Bob ridacchiò. "Non mi hai visto nudo!"
"Quasi..." Nancy si sedette sul letto. Bob accese una sigaretta. La ragazza lo guardò sottecchi.
"Me ne daresti una?" Domandò titubante. Bob si voltò verso di lei.
"Perchè? Fumi?"
Nancy si torturò un pò il labbro, poi rispose.
"Solo quando sono nerv- al diavolo, mi fanno schifo le sigarette!" Replicò, allontanandosi da Bob e cercando di disperdere il fumo con la mano.
Bob pensò che definirla lunatica sarebbe stato un eufemismo.
"Ah, volevo dirti che..."Bob fece una serie di tiri alla sigaretta. "Insomma...tu non hai bisogno di una ceretta, stai bene così come sei!"
Nancy si grattò il capo. "Uh? Era un complimento?"
Bob annuì. Stavolta era lui a sentirsi in imbarazzo.
"Ah, allora grazie. Nessuno me lo aveva mai detto." Nancy ridacchiò istericamente. " Ma forse tu non hai idea della foresta che cresce sulle mie gambe." Detto questo filò in bagno, lasciando Bob perplesso come ogni volta. Anzi, di più.

************************

"Ah, è stato fantastico!" Tomo sospirò e si distese sul letto.
"Ba de di dono sgazzoddati!!!" Fece Mikey, che si stava lavando i denti.
"Eh?"
"Digo" Mikey estrasse lo spazzolino dalla bocca, un rivolo di dentifricio che gli colava sul mento. "Come fà a essere stato fantastico se si sono scazzottati? Non ti facevo un amante della violenza!"
"Che? Io parlavo di me e Shannon. Di ieri in suite."
"Ah." Di fronte al sorriso ebete di Tomo, Mikey finse entusiasmo."Uh, sono contento per voi. Da quanto state insieme?" Ma Tomo non lo stava ascoltando.
"Abbiamo fatto il bagno assieme. In una vasca idromassaggio enorme. Era piena di schiuma colorata e profumata."
Mikey tentava di non ascoltarlo, ma la voce di Tomo si insinuava nelle sue orecchie.
"Ho lavato le sue spalle con le mie mani. Le sue spalle larghe. E le sue braccia. Le hai viste le sue braccia, Mick?"
Mikey sussurrò un sì, sperando che tutto quello si fermasse lì, altrimenti avrebbe vomitato sul tappeto.
"Poi ci siamo avvolti negli accappatoi e ci siamo messi a letto. Un letto a 5 piazze come minimo, tanto era grande. E Shannon è stato dolcissimo, come non lo era mai stato. Mi ha sfilato l'accappatoio e-"
"Basta!" Urlò Mikey tappandosi le orecchie. "Il mio stomaco potrebbe non reggere." Non aveva mai prestato attenzione ai racconti di Gerard e dei suoi flirt, della sua storia con Bert e delle loro notti d'amore, perchè avrebbe dovuto farlo con uno sconosciuto?
"Capisco" Mormorò Tomo. "Sono stato invadente, scusami."
"Tranquillo" Mikey si sentiva più in colpa di lui  Ehm,comunque sono davvero contento che le cose tra voi si siano sistemate." Finì con un sorriso.

***********************

"Che ne dici di andare a farti un giro, vuoi?" Sbuffò irritato Tim. Ray continuava a rivoltarsi nel letto.
"Non è una cattiva idea." Il chitarrista indossò una vestaglia da notte e uscì dalla camera. Il corridoio era immerso nell'oscurità. Ray si muoveva a tentoni, ancorato al muro. Era senza una meta, aveva solo voglia di rilassarsi e liberare la mente.
“Tornarci?! Io non voglio tornarci là dentro!” Ray sentì una voce femminile, che aveva del familiare, provenire da una stanza, dalla quale usciva una striscia di luce. Si accostò alla porta e spiò attraverso lo spiraglio. Una camera da letto.
“Non ho detto che devi tornarci per forza, cara. Ma se fosse necessario...”
“Il mio posto è qua. Nessuno mi metterà dentro!”
I due interlocutori erano, constatò Ray, Blake e la moglie. Questa scoprì il braccio, mostrandolo al marito.
“Ti fanno anche questo là! Lo vedi? A nessuno piacerebbe avere un marchio indelebile!”
Ray cercò di vedere cosa aveva il braccio della donna, ma il suo occhio non arrivava tanto lontano.
“D’accordo, Virginia, d’accordo. Per adesso resterai qui, a occuparti per bene di questi ragazzi insieme a me. Quando tutto si sarà sistemato ne riparleremo.”
L’uomo spense la luce. Ray decise di tornare sui suoi passi. Certo non si era rilassato. Doveva parlare con gli altri.

{Fine secondo giorno}



Thanks to:

sakura_kinomoto: tranquilla, per il ritardo intendo...se sono state cause di forza maggiore!!! Spero di riuscire a inserire più Shomo e di dare più spazio a Toro che ti piace tanto. Grazie!

blaise_sl.: e già, Ruby Soho mi ossessiona! Grazie cara, sono contenta che tu abbia riso tanto. Tat.

FaKe_RoMaNcE: grazie, grazie mille!

Bell_Lua: grazie, grazie tesora!

The Fantasy: ti dico che hai avuto un'ottima intuizione. Grazie!

Re i: oh sì...grazie!




  
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