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Autore: namirami    03/07/2013    7 recensioni
"Ora mi è chiara una cosa, Nami-san: ho capito perchè non riesco a smettere di pensare a te, anche se ti conosco a malapena. Ho capito perchè quando ti ho visto ho provato un sentimento che non avevo mai provato per nessuna, perchè mi hai ammaliato più di ogni altra ragazza.
Perchè la tua bellezza nasce da dentro, Nami-san. La tua bellezza è quella di una persona tenace e determinata, che ha superato mille difficoltà, che lotta con tutte le sue forze per le persone che ama, come una leonessa che difende i suoi cuccioli ad ogni costo".
Ciaooooo a tutti nakama!!!
Un piccolo regalo a tutti quelli che amano SanjixNami, una raccolta dedicata a loro che andrà a toccare vari momenti di questo bellissimo manga/anime e che vedrà impegnati i nostri protagonisti alla scoperta dei sentimenti che provano l'uno per l'altra.
Romanticismo, comicità, azione ed erotismo saranno gli ingredienti principali, con una larga dose di nakamaship!
che aspettate? date un occhio e ditemi che ne pensate!
Attenzione: SPOILER!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 4. BUON COMPLEANNO, NAMI-SAN!
(So... no lunch today?)



"Il minimo che possa fare per te è tutto".
"Prima di dirti addio" Susan Spencer Wendel .


NdA. Questa volta vi dico due paroline prima della storia:
-grazie, grazie e ancora grazie (non mi stancherò mai di dirlo) a chi mi segue e mi sostiene, chi legge e recensisce le mie povere parole: Bejames, anime_96, Mellorine_Swan, Soly Dea, Haruhi chan, isabelle10, karter, Zosanlove, OP_LOVER: siete a dir poco fantastiche!
-la storia è quasi totalmente ispirata all'immagine che troverete in fondo, solo leggermente modificata  all'inizio e dato l'evento di oggi (ma quest'immagine mi piace troppo e mi piaceva anche adattarla per questa occasione), grazie anime_96 per avermi fatto (ri)vedere questo doujinshi e spero che la storiella non ti deluda!
Non chiedetemi come sia riuscita a postare un capitolo nonostante tutto quello che ho (dovrei...) fare, comunque fatemi sapere se è passabile o meno! Accetto critiche, di certo in questa storia non c'è tanta creatività perché c'è totale ispirazione dal doujinshi, ovviamente accetto ben volentieri anche critiche costruttive :D.
Un abbraccio a  tutti!
Ah, e ovviamente: tanti auguri Nami-san!


Mi sveglio di buon umore: godendomi i raggi di sole che entrano dalla finestra della mia stanza, penso a quali sorprese mi regaleranno i miei compagni per il mio compleanno. Robin non c'era, evidentemente si era già alzata: i suoi regali erano sempre bellissimi, curati in ogni dettaglio, non vedevo l'ora di scoprire cosa avesse scelto per me quest'anno! Era il primo compleanno dopo i due anni di allenamento e questo era uno di quei giorni in cui sentivo di più la mancanza dei miei compagni a Whetaria.
Dopo tanti anni in cui i miei compleanni erano sempre stati uguali, chiusa in una stanza che puzzava di pesce o scappando da qualche pirata che avevo derubato, finalmente con i miei amici ero riuscita a godermi nuovamente questo giorno.
Era pur vero che alla fine anche nella “mia” isola nel cielo i miei cari gnometti si impegnavano per tirarmi su di morale, non potevo lamentarmi ma... la ciurma, cioè la mia famiglia, mi mancava.
Mi chiedevo come facesse Robin ad indovinare sempre ciò che volevo di più.
Mi chiedevo come facesse Sanji-kun a capire sempre quali fossero i miei piatti preferiti, a volte sospettavo che avesse dei dialoghi in sogno con Bellemer.
Dopo queste brevi riflessioni, mi vesto e vado sul ponte: l'aria è molto piacevole e resto un po' lì fuori ad ammirare il mare ed aspirare il suo dolce profumo.
Sento l'odore pungente delle sigarette del cuoco: di sicuro mi avrà visto dalla cucina e si è subito precipitato di fuori. Sembra tutto tranquillo, mi preparo a sentire le sue moine e magari la sua cantilena “mellorine, mellorine”, sorridendo al pensiero che persino questo mi era mancato a Whetaria, quando...

BOOOOOOOMMM!

“LA MARINA! Una nave della marina ha iniziato ad attaccarci!” ci avvisa Usop dalla vedetta. Ovviamente, non potevo sperare di avere un po' di tranquillità anche se era il mio compleanno.
“Ok, forza ragazzi, diamoci da fare! Zoro, Brook, alle vele! Franky al timone! Gli altri controllino i movimenti della marina!” richiamo tutti sul ponte e prendo in mano la situazione. “MUOVERSI!”.
“Ormai è troppo vicina a noi! Non riusciremo ad evitarla!” mi allerta Franky. E allora c'erano ben poche alternative, come pensa il nostro stesso capitano:
“Forza ciurma! Diamo inizio ai combattimenti!”. Alcuni marines riescono ad arrivare sul ponte: Robin, Zoro e Brook si occupano delle palle di cannone che ci sparano, mentre noi altri combattiamo contro i nemici sulla Sunny.
Per fortuna non sembrano particolarmente forti, ce la caviamo molto bene senza difficoltà; ad un certo punto sento Sanji-kun iniziare a parlarmi:
“Nami-san, tesoro, dovrei dirti una cosa...”
“Sanji-kun! Hai mai sentito nulla riguardo all'espressione “tempo e luogo” per parlare? Ti sembra il momento più opportuno?”. Possibile che dovessi sempre spiegare tutto?
Poi, è solo un attimo: si avvicina a me e mi abbraccia:
“Ma che diavolo stai facen-”.

BANG!

“Tanti auguri, Nami-san” mi sussurra mentre cadiamo a terra e solo allora capisco che mi aveva abbracciato per proteggermi. Vedo le facce sconvolte dei miei compagni mentre avverto che il sangue di Sanji che inizia a sporcarmi i vestiti. Sono basita: e dire che me le ero immaginato che se si fosse sempre lanciato a proteggermi senza riflettere, prima o poi poteva succedergli qualcosa di grave, ma ora... ora che è qui sopra di me, respirando sempre più piano, sanguinando copiosamente...
Sento le urla dei miei compagni:
“Che idiota!” lo rimbecca Zoro.
“Presto chiamate Chopper!” ordina il capitano. Subito il nostro dottore ci raggiunge, lo solleva da me per portarlo in infermeria:
“Io penso a lui, voi occupatevi del resto! Nami, tu stai bene?”.
“Io...si...” balbetto ancora attonita per l'accaduto.
I momenti successivi si susseguono confusi e rapidi: i miei amici lottano con ancora più foga, io mi guardo e vedo il sangue di Sanji sui miei vestiti, quel sangue che lui non ha esitato a versare per me,  per dirmi buon compleanno...
Allora decido di riprendere il mio bastone e lottare anch'io con più vigore, voglio al più presto liberarmi di questi stupidi marines.

In breve tempo riusciamo a sbarazzarci di loro, quindi andiamo sotto coperta da Chopper e Sanji. Entrando in infermeria mi saltano subito agli occhi le bende, i medicinali e le fiale di medicinali che la nostra piccola renna ha dovuto usare. Mi si chiude lo stomaco, mi sembra che il mio cuore salti qualche battito, ma per fortuna è una sensazione che dura solo per pochi momenti:
“Ah... è tornato!” ci avvisa stanco e al tempo stesso gioioso Chopper.
“Lo sapevo!” esclama entusiasta Rufy. “Allora Sanji, come ti senti?”.
“Io, bene, benissimo... ma cosa è successo?” chiede un po' spaesato.
“Cosa è successo?” gli dico con voce sempre più alterata mentre mi avvicino a lui e lo prendo per la camicia. “E' successo che ti sei comportato da grandissimo idiota, ricordi?” gli urlo strattonandolo vigorosamente.
“Aaaah, Nami ti prego!” mi implora il dottore “è appena uscito dal coma, non farcelo tornare di nuovo!”.
Mi calmo e lo lascio andare, cercando di sbollire la rabbia. Era così difficile capire che non volevo più che qualcuno perdesse la vita per me?
Accidenti a quello stupido cuoco. Proprio non capisco cosa mi prende, ultimamente quando si tratta di lui mi sento strana, ho provato a parlarne con Robin, ma con i suoi sorrisetti maliziosi e le sue frasi lasciate a metà non mi aiuta molto.
Nonostante tutto, riesco a calmarmi: in fondo, era per me che si era comportato da idiota. Sospiro, per poi dirgli:
“Ah, e visto che sono qui...”.
“Si, Nami-san?” mi chiede dolcemente.
“Grazie, Sanji-kun” gli sussurro dandogli un piccolo bacio sulla fronte, per poi uscire dalla stanza senza interessarmi delle urla dei miei compagni.

*****
Ero sicuro che Sanji ce l'avrebbe fatta! Ha la pellaccia dura come tutti noi, è un mio compagno, non può morire! E poi quei marines erano proprio deboli. Ora però non capisco cosa stia succedendo: Nami gli ha dato un bacio sulla fronte e il cuoco è crollato sul letto, sembra quasi che sia stato per lui più forte questo gesto rispetto all'attacco della marina! Come è possibile?
Proprio non capisco, Chopper urla che è di nuovo entrato in coma, si arrabbia con Nami ma tanto lei è già uscita dalla stanza. Così esterno quella che è la mia più grande preoccupazione:
“Quindi... niente pranzo oggi?”.  

  
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