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Autore: Mitsuki no Kaze    03/07/2013    3 recensioni
- Yuu-kun, sai quali sono i compiti di un Generale?-
[...]
- Cosa sta tentando di dirmi?!-
- Che… Ecco… ho un allievo per te. O meglio, un’allieva.-
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo VII - What happened in Paris


- Una missione?- chiese Lavi – con tutti loro?-
Komui annuì con un sorrisone sulle labbra.
Lavi si voltò ad osservare i suoi compagni per quella missione: Kaya, Akita e Kanda.
- Yuu! E’ fantastico! Saremo di nuovo in missione assieme!- esultò contento.
Kanda sbuffò, per niente entusiasta.
- Vediamo come va questa missione, perché se vi troverete bene insieme potrete fare coppia fissa, tu e Kaya.-
- Con me?- chiese la ragazza puntandosi un dito contro e arrossendo.
- Sì, se per voi va bene!- ripetè Komui.
- Sarebbe fantastico!- esultò Lavi, cingendole le spalle con un braccio.
- Oh, allora è deciso.- concluse il Supervisore. - Comunque ritornando a questa missione, andrete in Francia e vi incontrerete con Lenalee. Era già in zona per un’altra missione da quelle parti, perciò vi darà una mano.-
Gli Esorcisti annuirono e dopo qualche delucidazione si congedarono, per andare a preparare i bagagli prima di partire.
Lungo i corridoi Kanda si accostò ad Akita, che si dirigeva verso la propria camera con Inu al fianco.
- Per questa missione, approfitta del fatto che siamo in gruppo, non affidarti solo al tuo cane.-
E detto ciò, proseguì verso l’alloggio.
Akita sospirò, mentre Inu ringhiò sommessamente verso il Generale.
 
Poco dopo tutti e quattro si trovavano nel bel mezzo della vita urbana parigina. Decisero di dividersi, per trovare Lenalee: Akita andò con Kanda, mentre Lavi trascinò via Kaya.
- Vieni con me! In Francia non ci sei stata mai, vero? Devi assolutamente vedere la Tour Eiffel!-
I due rossi vennero inghiottiti dalla folla mentre Kanda si voltava verso la direzione opposta.
- Quei due ci faranno perdere un sacco di tempo.-
Akita non sembrò dargli torto e lo seguì, alla ricerca della sorella del Supervisore Komui.
 
La trovarono, dopo pochi minuti, in un piccolo negozio di souvenir. Non appena vide Kanda si affrettò ad andandogli incontro, salutandolo allegra.
- Kanda! Eccoti!-
- Lenalee, che ci fai qui? Abbiamo una missione da portare a termine!- la richiamò lui.
- Sì scusa, ma non vi vedevo arrivare, così ho fatto un giro! Volevo prendere qualcosa per mio fratello. Sai quanto ci tiene, no?- rispose lei con un bel sorriso sul volto.
Poi si voltò verso Akita, che era stata dietro al Generale, in perfetto silenzio.
- Oh tu devi essere una delle nuove arrivate! Non ci siamo ancora presentate bene, ci siamo viste una volta di sfuggita alla Home, ti ricordi?- chiese puntandole addosso i suoi grandi occhi.
Akita annuì con il capo, senza risponderle e sostenendo il suo sguardo.
Lenalee sembrava aspettarsi una qualche risposta, ma visto che la ragazza difronte a lei non sembrava avesse intenzione di spiccicare una parola, continuò a parlare.
- Comunque… Io sono Lenalee, piacere di conoscerti…!- disse incerta e leggermente in imbarazzo.
- Io sono Akita.- asserì la castana con voce piatta.
- Allora, voi due avete finito?- le riprese Kanda.
Akita si volto verso di lui.
- Possiamo andare Generale.-
E i tre uscirono dal negozio.
 
Lavi e Kaya erano giunti ai piedi della torre.
- Allora, ti piace?-
Kaya fissava la struttura con il naso all’insù e con gli occhi tondi tondi.
- E’… Incredibile…- riuscì solo a dire.
- Già…- confermò Lavi, alzando anche lui il capo. – Pensi di poterla disegnare?-
- Cosa?!- Kaya lo fissò sconvolta. – Stai scherzando, vero?-
- Dai almeno prova!-
- Non ci riuscirei mai!-
- Se non provi, non lo saprai mai!- insistette lui.
- Va bene…- si arrese.
Lavi sorrise contento e Kaya arrossì.
Velocemente prese il blocco da disegno e si sedette su una panca per poi osservare la torre e decidere da dove cominciare. Cominciò a tracciare la struttura di base, tentando di rispettare la prospettiva. Il ragazzo si sedette accanto a lei, osservandola mentre disegnava.
Passarono vari minuti, quando Kaya diede una gomitata a Lavi che si era appisolato sulla panchina.
- Eeeh… Che c’è?- borbottò lui nella dormiveglia.
- Guarda là… cosa vedi?- chiese la ragazza indicando una sagoma sulla cima della torre. Lavi socchiuse l’occhio tentando di mettere meglio a fuoco.
- Non ne ho idea, forse è meglio controllare.-
Kaya annuì, ripose il blocco e insieme si incamminarono verso la torre.

- Dovremmo salire in cima…- osservò Kaya, notando la calca di turisti che attorniava la torre.
- Lascia fare a me!- esclamò Lavi, sorridendo.
Il ragazzo estrasse da un alloggiamento cucito nei pantaloni all’altezza della coscia, un piccolo martello della testa cilindrica.
- Ōzuchi Kozuchi! Man, man, man! –
Il martello  crebbe di parecchio sotto gli occhi sgranati di Kaya. Lavi si mise a cavalcione del manico e le tese una mano. Lei si avvicinò incerta e lui si fece un po’ avanti facendole spazio. – Tieniti forte, ok?-
Lei annuì debolmente e prese posto dietro di lui.
- Allora vado! Shin!-
Il manico del martello si allungò, facendoli schizzare verso l’alto e Kaya si strinse a Lavi spaventata dallo sbalzo.
- Eheh… scusa se ti ho fatto spaventare…- ridacchiò lui non appena il manico del martello smise di crescere, sentendo le sue braccia attorno al proprio busto.
Kaya si accorse solo in quel momento del gesto involontario e subito ritrasse le mani, rossa in volto  tentando di appigliarsi all’arma del ragazzo per sorreggersi.
Lavi ridacchiò ancora, per poi diventare serio. Scese dal martello, aggrappandosi alla struttura della torre. Non appena si sentì in equilibrio tese una mano a Kaya per aiutarla a raggiungerlo.
La ragazza si assicurò alla costruzione e lui riprese il manico del martello che si rimpicciolì fino alla sua dimensione originale.
- Vedi niente?- gli chiese lei senza osare muoversi da quella posizione.
Lavi negò con la testa ma sempre tentando gli scorgere qualcosa o qualcuno. Restarono immobili, a guardarsi intorno per diversi minuti. Finchè non giudicarono che era stata solo un’impressione e che non vi fosse nulla sulla torre. Mentre Lavi riprendeva il martello per scendere, Kaya scorse un’ombra muoversi veloce.
- C’è qualcosa, fai attenzione.- disse piano per non farsi sentire da chi altri era con loro sulla torre.
Lui annuì e impugnò il martello per combattere, dopo averlo ingrandito,  mentre lei estraeva il pennino.
Un suono acuto e penetrante si diffuse nell’aria facendoli gemere di dolore e li costrinse a premere le mani sulle orecchie nel tentativo di attutire quel suono così fastidioso.
In quel momento un Akuma si mostrò a loro. Era basso e tarchiato e la maggior parte del corpo era occupata dalla sua stessa bocca, dalla quale apparivano solo quattro denti. Non appena chiuse le fauci quel suono penetrante si arrestò. I due Esorcisti restarono per pochi secondi ad osservarlo per poi attaccarlo contemporaneamente.
Lavi evocò il timbro del fuoco.
- Gouka Kijin! Hi Ban!-
Kaya lo imitò, tracciando nell’aria l’ideogramma del fuoco.
“火”- Hi! Fuoco!-
Due fiamme investirono il mostro che gemette di dolore, producendo ancora quel fischio acutissimo. Ma i due ragazzi resistettero all’istinto di coprirsi le orecchi per non interrompere l’attacco con l’Innocence.
Tra le lingue di fuoco da loro evocate, l’Akuma si distrusse.

Lavi si aggrappò alla struttura della torre, riprendendo fiato.
- Wow… avevo dimenticato come ci si sente in missione!-
Anche Kaya si resse per non perdere l’equilibrio.
- Preferivi non tornare, o tutto questo ti è mancato?-
- Assolutamente la seconda! Non posso lasciare a voi tutto il divertimento!- concluse lui ridendo.
Con l’aiuto del martello tornarono a terra. E proprio in quel momento videro arrivare Kanda, Akita e Lenalee.
 Alla vista della cinese, il rosso scappò nella sua direzione.
- Lenalee!-
- Lavi!-
I due si abbracciarono stretti e cominciarono a parlare concitati. Kaya osservò la scena contrariata.
- Chi è quella?- chiese a Kanda e ad Akita, non appena le furono vicini.
- Lenalee Lee, 17 anni, sorella del Supervisore Komui Lee. Innocence: Dark Boots, tipo cristallo.- rispose asettica e svelta Akita.
Kanda la osservò inarcando un sopracciglio.
- Sai a memoria la sua scheda personale?-
Lei annuì.
- Le ho studiate tutte. Una delle prime cose che mi hanno consigliato non appena sono arrivata all’Ordine Oscuro è stata quella di conoscere gli altri Esorcisti.-
- Non penso intendessero in questo modo….- osservò Kaya.
Lei scrollò le spalle.
- E’ il modo più veloce per ottenere informazioni corrette e complete.-
- Ma Akita-chan! Intendevano dire che dovresti fare amicizia con gli altri! Non imparare i loro dati!-
- Oh.- esclamò la castana sgranando un po’ gli occhi.
 
Kanda negò con il capo, seccato da tutta quell’inutile discussione.
- Diamoci una mossa! Smettetela di blaterare ed occupiamoci della missione! Allora, che Akuma era quello che avete affrontato?-
- Un livello due.- rispose Kaya.
- Uhm… il fascicolo  diceva che era stato avvistato un livello tre, dobbiamo trovarlo prima che riesca ad evolversi.-
Anche Lavi e Lenalee si erano avvicinati ed avevano ascoltato ciò che aveva detto.
- Oh Yuu… prendi proprio sul serio la tua nuova carica di Generale!- osservò Lavi, calcando bene l’ultima parola.
- Non mi interessa la carica, mi interessa solo concludere la missione.- concluse lui lapidario. – Perciò sbrighiamoci e troviamo quell’Akuma!-
In quel momento Inu cominciò ad abbaiare, puntando il tetto di un palazzo.
- Che ha quella bestiaccia?- ringhiò Kanda fissando infastidito il cane.
- Ha percepito qualcosa, ci sono degli Akuma qui vicino.- spiegò Akita osservando il cane.
- E come lo avrebbe capito?- insistette il Generale.
- Con il naso, Yuu!- rispose Lavi toccandosi il setto nasale – Non lo sai che i cani hanno un olfatto finissimo?-
Kanda scrollò le spalle e si limitò a guardarsi intorno cercando il nemico percepito dall'animale.
Poco dopo Inu iniziò a ringhiare ed ad abbaiare più forte.
- Si sta avvicinando?- ipotizzò Kaya.
Akita annuì e tutti si prepararono allo scontro attivando le proprie Innocence.
- Eccolo.- disse Kanda.
Un Akuma livello tre li fronteggiava. Il suo corpo era avvolto da un armatura dorata, dal cui elmo sfuggivano poche ciocche di capelli scuri.
- Cosa abbiamo qua? Un gruppo ben nutrito di Esorcisti!- esclamò il mostro , prima di lanciarsi all’attacco.  - Sarà un pasto davvero gustoso!-
 
Gli Esorcisti si separarono , sfuggendo all’attacco del nemico.
- Cosa fate? Fuggite? Siete proprio dei conigli!-  l’Akuma si lanciò al loro in seguimento, ma i cinque ragazzi risposero all’attacco.
Lavi ingrandì il suo martello, tentando di colpirlo più volte ma quello era più veloce.
Akita salì sulla groppa ad un gigantesco Inu, tentando di tener testa alla sua velocità. Non appena la bestia anti-Akuma raggiunse il proprio avversario, il corpo dell’arma si dissolse tra i suoi artigli.
- Un falso?- si chiese la ragazza guardandosi attorno.
- Attenta, alle tue spalle!- l’avvertimento di Kanda arrivò però troppo tardi e sia il cane che la sua compatibile vennero colpiti dal livello tre.
Furono sbalzati per diversi metri, prima di andare a finire contro un muro.
Inu guaì di dolore, mentre Akita si rimise in piedi a fatica, dolorante. Il Generale si frappose tra loro e l’Akuma, dandogli la possibilità di prendersi dall’attacco.
- Nigentou.- un’altra spada si plasmò nella sua mano libera, connessa all’elsa di Mugen da un filo d’energia. Si lanciò contro il suo avversario colpendolo con un gran numero di fendenti, ma ancora l’Akuma che stava fronteggiando si rivelò una copia.
- E’ lì!- gridò Lenalee e dopo aver attivato i Dark Boots, partì all’attacco.
- Enbu: Kirikaze!- Colpì l’Akuma con una raffica di vento, ma anche quello svanì. 
 
- Fermatevi!- gridò Lavi – L’abilità di quell’Akuma è creare delle copie! Se continuiamo a colpire alla cieca non lo batteremo mai!-
- E che dovremmo fare?- domandò Kanda innervosito.
- Dobbiamo trovare l’originale, così scompariranno pure i falsi.- concluse il rosso.
- E come lo distinguiamo dalle imitazioni?- intervenne Lenalee.
Lavi scosse il capo.
- Questo non lo so, mi sembrano assolutamente identici.- Disse facendo scorrere lo sguardo su tutte le copie che ormai li circondavano.
- Allora vorrà dire che combatteremo ad ampio raggio! Tentiamo di colpirne il più possibile con un solo attacco, in questo modo risparmieremo energie, no?- propose Kaya.
- Sì, mi sembra l’idea migliore.- convenne Lavi.
- Allora andiamo!-
Il Generale richiamo i suoi Insetti Infernali, mentre Lenalee creava raffiche di vento. Lavi e Kaya combinarono le loro Innocence per creare delle lingue di fuoco.
Akita restò ferma ad osservarli e capì quello che gli aveva detto Kanda riguardo all’inefficacia della sua Innocence. Inu in un combattimento a lunga distanza era quasi completamente inutile. Era necessario che si distaccasse dal supporto del suo cane, per poter combattere anche da sola. In quell’occasione, la sua presenza si stava rivelando pressoché superflua.
 
In breve tempo, le copie furono eliminate, ma non vi era traccia dell’originale.
- Accidenti! Deve essersi nascosto!- imprecò Kaya, guardandosi attorno.
- Waaah!-
Un urlo attirò la l’attenzione di tutti, che sollevarono lo sguardo ed in alto videro Lenalee, tenuta per una caviglia dall’Akuma.
- E’ l’originale! Attaccatelo!- gridò la ragazza tentando di divincolarsi. Nessuno però si mosse, temendo di poterla ferire.
Akita assistette alla scena da terra e lanciò un’occhiata ad Inu. Il cane abbaiò in segno di assenso, capendo ciò che la ragazza avesse in mente.
Mentre ancora gli altri tentavano di capire come salvare Lenalee, il sole venne oscurato per pochi istati da un’enorme zampa  che apparve dietro all’Akuma. Inu era cresciuto a dismisura, molto più delle volte precedenti, raggiungendo con quell’altezza la cima della Tour Eiffel. La zampa si abbatté addosso al nemico, che lasciò cadere il suo ostaggio.
In pochi istanti il cane ridusse le sue dimensioni, restando comunque ben più grande della sua taglia originale e dalla sua groppa, Akita prese al volo Lenalee fra le proprie braccia.
- Stai bene?- le chiese.
La cinese arrossì leggermente, notando solo in quel momento gli occhi di diverso colore.
- S-Sì… benissimo.-
Inu continuò a rimpicciolirsi e Akita spiccò un salto giù dalla sua cavalcatura, prima di diventare un peso gravoso.
Lavi e Kaya li raggiunsero poco dopo.
- Akita, tutto bene?- chiese la rossa preoccupata.
La castana annuì con il capo.
- Wow! Sei avvero forte per essere una ragazza! Non ti stanchi a tenerla ancora in braccio?- osservò Lavi, visto che Lenalee non era ancora scesa dalle braccia di Akita, tenuta a mo’ di sposina.
- E’ leggera.- spiegò lei sollevandola leggermente, come per saggiarne il peso.
Lenalee sentendosi agitata in quel modo si aggrappò meglio a lei, cingendole il collo con le braccia.
A quel gesto Akita si fermò.
- Ti fa male da qualche parte?- le chiese.
- N-no… E’ solo che ho avuto paura di cadere…-
Tutti restarono perplessi da quella risposta, considerando che lei era abituata ad altezze ben più vertiginose. Ma si astennero dal farglielo notare.
- Allora se stai bene, scendi per favore.-
La ragazza annuì.
 
Nel frattempo arrivò Kanda.
- Generale, che ne è stato dell’Akuma?- s’informò Akita.
- L’ho distrutto. La prossima volto che inizi un lavoro, concludilo!- sbraitò lui.
- Sì, Generale. Mi scusi.-
- Beh a quanto pare abbiamo finito qui!- valutò Lavi, incrociando le mani dietro la nuca.
Ma Inu drizzò le orecchie e abbaiò concitato.
- State giù!- esclamò Akita tentando di evitare dei proiettili di Akuma che erano iniziati a piovere dal cielo.
- Non erano gli unici Akuma, quelli! Accidenti!-
- Akita!- gridò Lenalee. – E’ stata colpita!-
Gli occhi della cinese si riempirono di lacrime, mentre vedeva la pelle della ragazza macchiarsi di pentagrammi neri.
- Merda…- imprecò Akita.
Con le poche forze che le restavano frugò nella tasca posteriore dei pantaloni, tirando fuori una siringa. Strappò il cappuccio protettivo con i denti per poi inserire l’ago nella propria coscia con un movimento secco e premette lo stantuffo.
Restò qualche secondo ad ansimare e poco dopo i pentagrammi svanirono.
- Cosa è successo?- chiese incredula Lenalee.
- Pensiamo agi Akuma ora…- rispose lei mettendosi in piedi a fatica.
- Non ci sono più Akuma, ce ne siamo occupati noi.- intervenne Kanda.
Kaya accorse al fianco di Akita per sorreggerla.
- Spiegaci cosa hai appena fatto.-
 

Angolo Autrice

 
Ed eccomi tornata! Ancora dopo più di un mese, ma con un esame in meno da fare :'D E vi avverto fin da ora, prima del 16 luglio non vedrete niente di nuovo, perché proprio quel giorno ho un altro esame x'D  In realtà questo capitolo avrebbe potuto vedere la luce anche una settimana fa… Se solo mia mamma non avesse accuratamente riposto il quaderno in cui scrivo a mano, per poi non ricordarsi dove lo avesse messo! :'D Comunque vi lascio con un bel dubbio eh? xD ma su, non vi voglio lasciare sulle spine perciò ve lo dico qua… Sì, Akita si droga u.u E’ assodato u.u Bene, oltre i lampi di genio della fanciulla, spendo qualche parola sugli Akuma. Il primo mi è stato ispirato mentre giocavo a Pokèmon Pinball e facevo evolvere un Whismur in Loudred, perciò l’Akuma livello due è un Loudred imbruttito e senza orecchie :'D Anche le abilità sono quelle di questa famiglia di Pokémon u.u Il livello tre invece, ha semplicemente imparato doppio team x°° Basta, mi censuro xD devo dire che i pokémon sono un’ottima fonte di materiale per gli Akuma u.u dal prossimo capitolo non vi dirò a quali mi sono ispirata, darò a voi il compito di scoprirlo u.u
Come sempre grazie a: KayaBookman Jr_, Ya_mi e Rubi_chan che hanno lasciato una recensione al capitolo precedente e a tutti coloro che leggono! :3
Un bacione e a presto! ^-^
Mitsuki <3
   
 
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