Si svegliò di soprassalto, ancora assonnata cercò il marito con la mano, ma tutto quello che vi trovò furono lenzuola stropicciate e un solitario cuscino.
Preoccupata prese il cellulare e digitò il numero.
-          Bart?! – esclamò quando rispose – ma dove sei finito? Sono le 3.30! – la voce ansimante per la paura.
-          Lily, ho una conferenza con il Giappone. Tornerò per colazione, non mi aspettare alzata.
Qualcosa lo turbava, qualcosa che aveva a che fare con Dan. Ne era certa.
Forse Rufus non stava poi così bene come aveva le detto il figlio. Forse aveva bisogno di aiuto.
Forse … forse … forse….
Non aveva niente di concreto, ma comunque doveva controllare.
Sarebbe andata a Brooklyn.
Cosa gli avrebbe detto? Cosa avrebbe fatto?
Ma soprattutto sarebbe riuscita ad andare di nuovo via?
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.  Non lo vedeva da mesi, ormai.
Sentiva la sua mancanza.
Anzi non sentiva;  non sentiva più il dolce odore dei pancake la mattina, la sua voce intonare qualche nuova canzone o la sua chitarra suonare nuove note.
Ora sentiva solo il vuoto dall’altra parte del letto, il distacco gelido della voce del marito insieme a tutto ciò che le teneva nascosto.
Perché aveva scelto Bart? Non lo ricordava più.
Ora che la rabbia per Ivy era passata, ora che le promesse del marito si erano rivelate fasulle, rimaneva solo la delusione per aver scelto male.
Nonostante volesse dormire, le ansie e i ritrovati rimpianti glielo impedirono.
Aveva un marito che nascondeva chissà che cosa e due figli che crescevano e si allontanavano sempre più da lei.
Sarebbe rimasta sola?
Rimpianse i momenti in cui aveva preferito un massaggio con le amiche o una scampagnata con qualche importante magnate, invece di un pomeriggio con i suoi figli.
Eric era  ancora a Londra insieme a Jenny.
E qualcosa le diceva che non sarebbero tornati così presto.
Loro ce l’avevano fatta a rimanere insieme.
Serena.
Serena doveva ancora trovare il suo equilibrio, lo sapeva bene questo, ma credeva in lei e nelle sue capacità, nonostante cadesse,  aveva sempre la forza e il coraggio di rialzarsi, di perdonare e di chiedere perdono.
Senza fare rumore, s’intrufolò nella sua stanza.
Dormiva.
Per mesi quella stanza era stata vuota, adesso che vedeva abiti e scarpe dappertutto si sentì sollevata.
Stava per uscire quando notò un’assenza.
La foto accanto a letto era sparita.
Chiese tacitamente scusa alla figlia e tornò in camera.
Sapeva bene che Dan e Serena si erano allontanati proprio a causa sua e di Rufus.
Era stata una buona madre?
Aveva paura di sentire quella risposta.
 
-          Perché sei venuta qui, Lily?! – esclamò serio l’ex marito.
-          Pensavo che … insomma … stai bene! –  il look era tornato quello di qualche anno fa, aveva abbandonato mocassini e cashmere per jeans e vecchie t-shirt.
Il vero Rufus Humphrey, pensò.
-          Come pensavi di trovarmi? Il mondo non ruota tutto intorno a te!
-          Senti, non so qui per noi. Sono preoccupata per Bart. È turbato per qualcosa, qualcosa che io non so e che sa Dan.
-          Mio figlio? Dan?
-          Si. Per favore, ti chiedo solo di parlarne con lui. Cerca di scoprire cosa sta succedendo, per favore.
-          Non so cosa Dan c’entri in questa storia, ma gliene parlerò, non farò pressioni, ti dirò solo quello che mio figlio vorrà dirmi. Hai un marito, chiedilo a lui.
-          Mi dispiace.
-          A me no. Ciao, Lily.
Non la guardò mentre usciva, le voltò le spalle, era troppo arrabbiato e deluso per offrirle conforto.
Aveva preso le sue decisioni e aveva sbagliato, troppe volte.
L’amava e l’avrebbe sempre amata,  ma non per questo sarebbe stato ai suoi comandi.
Gironzolò tra i tanti scatoloni del figlio, molti dei quali contenevano libri.
Non capiva perché mai Dan avrebbe dovuto avere a che fare con Bart.
Una pila di riviste soccombeva sulla vecchia scrivania del figlio, ne aprì qualcuna, vide qualche foto del figlio con alcune modelle e neo attrici europee, poi un’ articolo lo catturò:
Il nastro nascente della scrittura americana Dan Humphrey è pronto per il nuovo libro, sarà anche questo un best-seller? Manca poco alla pubblicazione e se i tanti lettori fremono per la curiosità, l’ élite di Manhattan trema per i tanti segreti che lo scrittore rivelerà.
Non riuscì a terminare di leggere l’articolo, la porta si aprì e il figlio entrò canticchiando e sorridendo.
-          Cosa succede Dan?  - chiese Rufus vedendolo di così buon umore.
-          Niente. È solo che tutto sta andando secondo i piani. – sorrise fiero.
-          Ti stai mettendo nei guai? – continuò cauto.
-          Papà, sono cresciuto. So distinguere il bene dal male. – sorrise.
-          Saper distinguere le due cose non significa non mettersi nei guai, però.
-          Sempre saggio il vecchio Humphrey.
-          È venuta Lily. È preoccupata per Bart. Ne sai qualcosa? – si fece serio in volto.
-          Te lo prometto papà: Lily si pentirà di aver scelto un Bass. – lo fissò per un secondo, poi ricominciò a canticchiare e a cercare tra gli scatoloni.
 
It's the final countdown cantavano gli Europe, 3…2…1… che cos’ è che sto così ardentemente aspettando? La fine di un’era e Daniel Humphrey mi aiuterà in questo compito arduo.
Miei cari le fondamenta dei vostri squallidi segreti stanno sprofondando lentamente e cos’è che mi fa più ridere?
Voi siete intrappolati lì dentro, senza via d’uscita, ignari di tutto.
                                                                                                                                              XoXo GossipGirl