Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: c a m    17/01/2008    5 recensioni
uuh , rieccomi *O*. e ritorno , con una fic assolutamente pazzoide. << Prendi una ragazza mezza pazza , con le unghie azzurre fluo , la collana di perle dello stesso colore , un paesaggio da urlo , una lampada al neon e una cartolina e . . >> , poi ficcateci di mezzo quei coccoli dei Tokio Hotel e . . enjoy !
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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**************

Inutile dire che la gente era scioccata dal mio abbigliamento assolutamente inappropriato. Certo , potevo prendere qualcosa di più adatto , anch'io. Entrai nella boutique dei vestiti.

<< Sera. Cosa desidera ? >>
<< Avete roba alternativa e particolare ? >> , dissi guardandomi intorno e accecandomi col luccichio delle migliaia di paillettes , appese dappertutto.
<< Mmm. . elegante ? >>
<< Ok , grazie lo stesso. >> , dissi voltandomi. Poi mi bloccai , rigirandomi verso di lei: << Signorina , potrebbe mandare qualcuno al Gors ? >>
Mi guardò , mista d'indegno e pena. << Il negozio. . diverso ? >>
<< Esatto. Può spendere una cifra esagerata , tutto quello che vuole. Taglia S. Prediligo diesel, converse e... quello che c'è. >>

Mi osservò , stranita. << Oh , non dimentichi accessori e scarpe. O g n i cosa. >>

Sorrise , imbarazzata , prendendo il telefono e chiamando qualcuno. Uscii , materializzandomi direttamente nel negozio interamente ricoperto di scaffali pieni di smalti.

<< Oh mio dio. >>

Dissi andando verso Lui. Lui , quello che mi stava chiamando. Il color verde acqua shocking.

<< Che. . che meraviglia. >> Lo presi tra le dita , poi la commessa tirò quasi un urlo.
<< Che diav. . ? >> feci , riposandolo dove l'avevo preso.

Mi voltai , realizzando che il fantasmagorico Bill Kaulitz era entrato nel negozio dove lo smalto verde acqua che desideravo tanto , seppure non fossi a conoscenza della sua esistenza , mi aveva quasi evocato. Si diresse proprio dov'ero io , sfoggiando un altro sorriso di cortesia verso la commessa , che continuava ad emettere piccoli gridolini , simili a squittii di topi , misti a miagolii e quegli strani rumori che fanno le quaglie.

<< Tesoro , calmati che schiatti prima che arrivi l'ambulanza. >> , commentai verso di lei. Il ragazzo rise , avvicinandosi e sfiorando con le dita il mio smalto. Quello che aveva chiamato me.

<< Bello , quello è mio. >>

<< Mmm , allora voglio il tuo dentifricio. >>

Lo raggelai con lo sguardo. Cazzo , mi aveva riconosciuto.

<< Perchè Tokio Hotel ? >> chiesi io , porgendo la mano aperta , dove si sarebbe poggiato il mio smalto. Il mio fottutissimo smalto verde acqua.

<< Dio , l'avremo detto cento volte nelle interviste! >>

<< Non leggo su di voi. >> , feci , di getto.

<< Fammi capire , non sei fan ? >> scosse la testa , e due minuti dopo si mossero anche le punte dei capelli. Si vede che il cervello o ritardava a mandare gli impulsi o , per arrivare alle punte , si doveva fare parecchia strada. O magari c'era traffico. Troppa lacca , in giro.

<< Mmh. . direi che hai centrato il punto. >>

*******************

<< Scusi , il negozio di smalti ? >>

Il receptionist mi squadrò , mascherando quasi alla perfezione la sua perplessità sulla mia sessualità. Un ragazzo che non sia mio fratello, che chiede di smalti, è grave, anche se è bello e dannato come me.

<< Ehm , sì. Scende nel piano delle boutique - aveva un accento schifosamente francese - e poi , poi vede un negozio abbastanza grande , l'insegna è azzurrina. La faccio accompagnare , Mr. Kaulitz. >>

Battè le mani , e un ragazzo in divisa mi venne incontro , sorridente. << Paul , accompagna Mr. Kaulitz al negozio degli smalti. >>

<< Subito. >> , rispose , proseguendo verso l'ascensore. << Mi segua. >>

Giunti al piano dei negozi , mi condusse innanzi al negozio di make-up. Presi dei soldi , una quantità abbastanza grande , e li porsi al ragazzo , che ampliò il sorriso.

<< Scusa , sai dirmi quali stanze si affacciano all'interno all'ultimo piano ? >> gli domandai , curioso.

<< Mi dispiace Mr.Kaulitz ma non sono autoriz... >> Gli piazzai un altro bel pò di banconote tra le dita.

<< Oh sìsì! La 1000 e la 999 , entrambe occupate siòre. Avete bisogno d'altro? >> Bingo!

<< La 999, certo. Mi pare che il tizio vestito di rosso l'avesse pure mostrata a.. >>

<< Cosa, signor Kaulitz? >>

<< No, niente. >> Ed entrai nel negozio.

La commessa urlò. Quindi notai mio fratello , accanto ad una ragazza , voltarsi.

<< Oh , ma cos'è , la riunione degli id. . >> , fece lei , sventolando la mano.

<< Bello smalto , mora. >> commentai io , avvicinandomi e sfoggiando un sorrisetto verso di lei. Secondo i miei calcoli , sarebbe svenuta tra tre , due , uno. .

Lei non mi filò neanche , voltandosi verso Bill. Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere.

Ed era grave. Parecchio.

<< Non è una fan , Tom. >> , disse il mio gemello , verso di me , ridendo.

Io la squadrai , da dietro , perplesso. In tasca , si poteva vedere la chiave elettronica della sua stanza che , in alto , aveva il numero: 999.

********************

Oddio , è arrivato pure l'altro. Che minchia di sfiga.

<< Dio , è così eclatante che non sia fan. Ora scusatemi , devo comprare smalti che detto fra noi , è una cosa molto più importante di voi due. >>

Strappai dalle mani di Bill lo smalto , guardando tra gli scaffali e prendendone una decina.

<< Prendo questi. >> , feci verso la cassiera , che li guardava imbambolata. Pian piano , le si aprì la bocca , e sembrò quasi che stesse guardando me , in quel momento.

Sbagliato , avevo i gemellini dietro. Sollevai la mano, facendole "ciao-ciao" davanti agli occhi. << Heey, ce la facciamo? >>

La commessa si voltò: << Uh sì? Que-questi due? >>. Sbuffai , replicando << No. Se sapessi contare, oltre che sbavare magari noteresti che sono dieci, gli smalti. >>

Mi voltai, lasciandomi alle spalle gli smalti. Ecchissenefrega.

Qualcuno rise, dietro di me. << Che cazzo ridete, idioti. >> , farfugliai uscendo dal negozio e dirigendomi verso quello di abiti. Sulla vetrina potevo notare, enorme, una specie di cartello con su scritto, con una calligrafia piuttosto elegante, della festa della sera stessa. Feci spallucce, non me ne importava della festa. Avevo solo bisogno di un pò di relax , probabilmente.

<< Scusi, saprebbe indicarmi la sauna ? >>

<< Mais oui, mademoiselle. >> Noo, non era francese.

<< Sì, quindi dov'è ? >>

<< Di là, bella signorina. >> Evitai di commentare sull'apprezzamento, sarebbe stato inutile. Mi avviai verso la sauna, quindi, massaggiandomi con la mano destra la tempia destra. Mi girava anche un pò la testa, fanculo.

 

wow! sono contentissima che stia piacendo *-* la sto scrivendo passo passo, la storia nascerà piano piano. non so nemmeno io , tanto bene, dove voglio andare a finire... per cui, ipotizzate pure nei commenti XD può darsi che la mini-scrittrice deficente che è in me vi darà ascolto. un grazie a tutte, e ora cominciamo con le risposte ai commenti xD
a lucilla_bella: carissima *_* sì, è proprio quella :D sono contentissima che ti piaccia, un bacio!
a Re i: xD ahahahah xD grazie tesora, mi piace questa definizione. la farò dire alla ragazza , probabilmente.
a valux91: lo so lo so *_* io lo ho ! xD
Un bacio a tutte! Ps. mogghia ti amo XD Pps. giuro che non ho ancora deciso il nome della ragazza!

 

  
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