Lunedì... una cosa speciale per molti... per tutti
all’infuori che per Monica. Dalla prima media la profe di
italiano aveva dato la possibilità di mandare lettere il
lunedì della settimana prima e riceverle il
lunedì della settimana dopo. Monica spediva lettere a
Lavanda dalla prima media e lei non aveva mai risposto. Solo per un
mese quest’ anno si era limitata a spedire lettere a lei
così per non essere rimproverata della profe spediva fogli
vuoti con indirizzi a caso...
Oggi era il lunedì da ricevere e gli occhi di Monica si
illuminarono di gioia quando la profe pose una lettera sul suo banco.
Lei la aprì come un branco di affamati divora un bistecca e
con sua grande sorpresa lesse...
“Cara la mia Moni...
Come stai? Scusa se non ti ho risposto per tutti questi anni ma non ho
avuto tempo...
Mi manchi tanto, tanto, tanto, tanto ma forse tu sei
arrabbiata con me perché non mi hai più
sentita... beh scusa ancora!! Sei fidanzata? Se si come si chiama il
fortunato? Spero tu sia felice e che abbia tante amiche anche se sei
senza di me.. non che io voglia dire che stavi e stai simpatica solo a
me ma spero soltanto che nel tentativo di ritrovarmi tu abbia
dimenticato le altre e gli altri che ti volevano bene...
Comunque... vado al concerto dei miei amori! Gli evanescence, ricordi
la mia canzone preferita? Dont’cry for me if you love meee...
ok non si intitolava così ma quella è la mia
frase preferita e molte volte si è dichiarata vera in
qualche modo durante la mia vita.
Come sta Diego? Salutamelo tantissimo! Io ho un sorella di ormai tre
anni,si chiama Angela... come va a scuola? E come mai devo sempre
risponderti all’indirizzo scolastico e non a casa? Moni mi
nascondi qualcosa? Oppure hai paura che io mi sia scordata la bella via
dove giocavamo sempre insieme?! Beh se tu pensi questo sappi che non
è vero perché io non ti ho mai dimenticata e mai
ti dimenticherò... senti ti va se ci rivediamo una volta?
Magari nel parchetto accanto alla mia vecchia casa... non so quando
potrò perché qui sta succedendo una caos
totale... ti spiegherò appena ci vedremo perché
mia mamma gira qua attorno e se sa che lo dico a qualcuno mi ammazza.
Dont’ cry for me I want see me and I want see you but it its
not possible and I cry so much for you
Oddio sono totalmente impazzita… mi metto pure a parlare
inglese andiamo bene.
Monica ti voglio tanto bene non dimenticarlo perché io non
ho mai dimenticato te...
Ora devo proprio andare... ciao tanti baci
Lavanda”
-Jenis Ily guardate chi mi ha scritto?
-Wooow fantastico!
-Rispondile subito no?
-No non subito...
-E come mai?
-Non mi va adesso... devo parlarle da sola...
-Devi dirle qualcosa su di noi?
-No no è solo che qui c’è troppa
confusione
Diego le si avvicinò
-Vedo che hai finalmente ricevuto posta! Wow è Lavanda!
Monica gli sorrise e lo abbracciò ma la profe li
fulminò con lo sguardo
-è da sempre zitella e odia ste cose-
Monica rise e continuò ad abbracciarlo finché la
profe non richiamò l’attenzione con un rumorino
simile ad una tossetta stizzita.
-Ragazzi a posto ora!
Monica e Diego si divisero e giusto in quel momento la professoressa
sembrò calmarsi e si sedette tranquilla dietro la
cattedra,enorme i confronto a lei.
-Se non sbaglio devo ritirare i temi che avevate da fare per oggi...
Gli alunni abbassarono lo sguardo in segno di desolazione e la profe
passò per ritirarli.
Monica sentì il gelo quando si avvicinò al suo
banco
-Signorina dov’è il suo tema?
-Io... non l’ho fatto profe
-Come mai?
Monica arrossì e si voltò automaticamente verso
Ily che però alzò le spalle e stette zitta.
La profe prese il diario di Monica(della Smemoranda pieno di scritte e
adesivi).
Monica la vide scrivere qualcosa e si preoccupò
immensamente: era la terza nota che prendeva in tre soli giorni!
-Che non ricapiti più una cosa simile!
Monica prese il diario e si recò al posto senza mostrare
alcun sentimento mentre le sue amiche e Diego la guardarono e le
sorrisero ma Monica non ricambiò quel sorriso
perché se sorrideva sapeva di essere falsa.
La profe cominciò a spiegare ma Monica fissò
Diego per tutta la lezione e anche lui ricambiava gli sguardi
a volte ma a volte tornava a parlare con il suo vicino di banco.
Se solo Lavanda fosse stata lì con lei... forse avrebbe
potuto chiarirsi con lei... anche con le sue amiche poteva farlo ma con
loro si era lamentata tante di quelle volte che aveva paura di
annoiarle e con Diego beh... Diego era un ragazzo alla quale era
insieme da poco e non voleva disturbarlo. Solo Lavanda non si sarebbe
stancata mai di ascoltarla e forse avrebbe anche potuto consolarla.
Si ma lei non era lì e forse non l’avrebbe neanche
mai vista.
Qualcosa però interruppe i suoi pensieri e la fece
sobbalzare sulla sedia. Un compagno le si era avvicinato e le stava
sussurrando qualcosa
-Sai bella ho visto il tuo raga per la città mi è
sembrato interessato a ben altre cose!”
Sorride a Monica con occhi dolci poi le si avvicina di nuovo
-una cosa la si stringe stretta se si rischia di perderla...
perché non lo facciamo ingelosire?-
Lei lo guarda confusa
- Come posso crederti?”
Non mi credi bella?
Monica scosse la testa e guardò Diego con l’aria
di stare fissando il ragazzo più affidabile del mondo.
-Ma allora tu ti fidi proprio di lui?
-Beh perché non dovrei?
-Non credi che forse lui ti sta usando solo perché sei una
delle ragazze più belle della scuola?
Monica lo fissò con uno sguardo arrabbiato e deluso e stava
per dargli uno schiaffo.
-Fermati... io ti sto solo dicendo quello che penso...
-Si e a quanto pare la pensiamo diversamente...
-Non volevo ferirti te l’ho solo detto...
Monica si allontanò diretta verso al finestra e Diego le si
avvicinò
-Cosa è successo?
-è vero che eri in giro per la città e hai
portato con te due ragazze a casa?
-Beh... due amiche...
-Si è che c’hai fatto? Una alla volta te le sei
fatte tutte e due vero?
Diego abbassò lo sguardo un po’ dispiaciuto
-Spero tu ti sia divertito perché me nuda non mi rivedrai
mai più!
Chiese alla profe il permesso di uscire e sprofondò in un
angolo dell’atrio,in lacrime. Le sue amiche corsero da lei
-Cosa è successo?
Monica raccontò tutto alle sue amiche
-Che brutto...
-Già! Peccato che io sia così sensibile...
altrimenti non sarebbe ancora vivo!
La campana suonò e gli alunni scesero le scale diretti a
casa.
Monica riprese subito il quadernetto rosa che usava quando aveva dieci
anni,insieme a Lavanda.
Rileggendolo le tornò in mente l’amica,tutto
l’aiuto che le aveva dato,i giochi che facevano insieme. Vide
una foto in cui stringevano tutte e due un orsacchiotto di peluche.
Poi si ricordò della lettera ricevuta a scuola e la rilesse
con cura. Mille pensieri le riempirono la testa
“Che è successo a Lavanda? Perché si
è trasferita così all’improvviso? E
cosa sta succedendo a casa sua? È davvero nel caos
più totale?”
Ma si ricordò di Diego quel ragazzo che era improvvisamente
entrato nella sua vita e poi se n’era andato altrettanto
improvvisamente... ma no! Non se n’era ancora andato! Forse
poteva ancora rimediare... ma come? Di sicuro dopo quello che era
successo non si sarebbe più concessa a lui... almeno non per
ora. L’unica soluzione era quella di uccidere le due ragazze
ma infondo tradiva pure loro pensandoci bene perché era
ancora con lei e poi erano in due a trovarsi sotto di lui molto
spesso...
Rilesse il squadernino fino allo sfinimento poi si
addormentò finché non fu svegliata dalla suoneria
del suo cellulare che cantava allegro sulla scrivania rovinando
l’atmosfera cupa e dark.
-Pronto...
-Ciao sono Jenis...
-Ciao cosa c’è?
-Beh... io volevo solo sapere come stavi...
-Non molto bene... sono disperata... come mai me lo chiedi?
-No così... senti...
Ma cadde la linea e siccome Monica non aveva i soldi non poteva
richiamarla e vedere la madre per prendere il telefono era
inammissibile.
Così aspettò pazientemente di essere
richiamata ma non successe nulla... silenzio totale per ore e ore
finché
-MONICA C’è PRONTO DA MANGIARE!!
Si alzò dal letto e scese le scale. Si sedette a tavola e cominciò a mangiare senza alzare gli occhi dal piatto.
-è successo qualcosa Monica?
-Niente mamma,sto bene, non preoccuparti per me...
La madre allora riprese a mangiare e ricadde il silenzio.
-Ehm... stasera uscirò con un amico,un bravo ragazzo molto simpatico e carino...
-Bene mamma spero che tu ti diverta.
-Tu stasera non esci?
-No,credo che starò in casa sono troppo stanca...
La donna si alzò e andò a preparasi per uscire.
Monica si alzò e accese la TV.Fece zapping per circa mezz'ora e poi crollò addormentata.
Fece uno strano sogno: Lavanda era con lei seduta su una panchina e mentre parlavano arrivò un ragazzo che Monica non aveva mai visto prima.
-Lavanda,Monica venite...
Le due ragazze si alzarono ma Lavanda cadde a terra,Monica però non tornò indietro per aiutarla e continuò a camminare accanto al ragazzo sconosciuto. Poco dopo li raggiunse un'altra ragazza,con i capelli rossi.
-Ah eccoti Jenis, ti aspettavo!
-Andiamo a vedere gli Evanescence allora?
-Ma Lavanda dov'è?
-Non lo so... Harry allora andiamo?!
Monica si svegliò di colpo. Prese un po' d'acqua dal frigorifero e poi si mise il pigiama. Controllò che sul cellulare non ci fosse nessuna chiamata e proprio in quel momento ne ricevette una.
-Pronto?
-Monica! Moni sono Lavanda!
-Lavanda! Ciao tesoro come stai?!
-Bene... e tu?
-Cosa succede? Sei fidanzata con Harry? Come fai ad avere il mio numero?
-Ehm... il tuo numero me l'ha dato Harry,Tesoro devo andare mi dispiace tantissimo! Ciao ti voglio bene.
Lavanda riattaccò senza che Monica ebbe il tempo di rispondere.
-Cosa stavi cercando di fare lurida ragazzina?!
L'ultima cosa che si sentì fu il secco rumore di uno schiaffo.