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Autore: Jane The Angel    17/01/2008    8 recensioni
"I quattro obbedirono, annusando l’aria un po’ confusi. Era sempre così. Quando si entrava in quel negozio per la prima volta. L’aroma di cioccolata ti coglieva impreparato, ti entrava dentro, inducendoti a pensare ai tuoi più nascosti desideri. Si, la cioccolateria McKassy era piuttosto famosa, nel quartiere, anche se solo in pochi ne avevano sentito parlare nel resto della città." un esperimento^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo ottavo

   Yoel, tornando verso il fiume, passò davanti al bar dei Danforth e non poté trattenersi dal gettare uno sguardo all’interno. Vide quel ragazzo, Chad, e sentì uno strano senso di vuoto che non conosceva.
   Qual’era il problema? Era uno a posto, si vedeva. Lo dimostrava il fatto che, nonostante suo padre, non si fosse dimostrato particolarmente aggressivo quando aveva scoperto che lui e Taylor erano amici. Se in quella cittadina esisteva un ragazzo che poteva andar bene per Taylor, era di certo lui.
   Non fece in tempo a formulare questo pensiero che qualcosa, nella sua mente, si ribellò dolorosamente.
   Ma non aveva senso: lui sarebbe ripartito a breve e non aveva alcun diritto di controllare la sua vita. E in effetti fino all’anno precedente non ne aveva mai sentito l’impulso: voleva bene a Taylor, ma sapeva che era indipendente e che se la cavava da sola. E sapeva anche che, quando ne aveva bisogno, chiedeva aiuto senza vergogna.
   Eppure da quando l’aveva rivista provava uno strano bisogno di starle vicino, di essere con lei… un bisogno che doveva soffocare. Non capiva da cosa fosse generato, ma percepiva che era qualcosa di grande, che li avrebbe cambiati se fosse venuto a galla. E lui questo non lo voleva.
   
*-*
   -Ehi!- Gabriella salutò Ryan e Chad avvicinandosi a loro di corsa –Ciao! Dove andate?- domandò.
   -Alla Cioccolateria.- disse Ryan prima che Chad potesse dire qualcosa –A dire il vero, pensavamo di convincere Taylor a venire da te. L’invito vale ancora giusto?-
   -Ma certo, ovviamente.- annuì Gabriella –Allora vengo con voi.-
   -D’accordo.- annuì Chad, anche se non gli andava molto di andare in tanti. Sapeva che Taylor non l’avrebbe presa bene… tuttavia era a casa di Gabriella che la ragazza sarebbe dovuta stare, non potevano certo mandarla via.
   Così i tre si incamminarono e Chad accelerò di poco il passo: odiava stare solo con loro due. Erano attratti l’uno dall’altra in modo alquanto evidente e se non si fossero decisi a mettersi insieme al più presto di sicuro a lui, come a tutto il resto della compagnia, sarebbe scoppiato il cervello.
   -Ehi! Chad!- chiamò una squillante voce conosciuta –Gabriella, Ryan!- aggiunse Sharpay raggiungendoli –Ciao!-
   -Credevo che i vostri genitori ora che gli zingari sono in giro non volessero che usciste sole, com’è che eravate in giro entrambe?- domandò Chad nascondendo il fastidio per il fatto che quella visitasi stesse trasformando in una gita scolastica.
   -Oh, fino alle sei posso stare in giro, poi se raggiungo Ryan o te i miei sono tranquilli.- sorrise Sharpay.
   -Anche io.- concordò Gabriella –Cioè, mia madre sa che sono con voi se non torno alle sei.-
   -Allora, dove si và?- domandò Sharpay prendendo a braccetto Chad con aria allegra.
   Il ragazzo non poté fare a meno di scoppiare a ridere: come poteva d’altronde non farlo? Sembrava che stessero andando a fare una scampagnata… una fortuna che non li avesse raggiunti anche Troy: se a Taylor era arrivata voce delle parole di suo padre, a messa, di certo non ne era stata contenta.
   -Alla Cioccolateria.- disse Chad. Per un secondo Sharpay parve rabbuiarsi, ma tornò immediatamente del consueto buon umore –Grande.- trillò.
   A quell’ora la Cioccolateria era ancora aperta e i tre, entrando, trovarono Taylor dietro il bancone che serviva la signora Smith, una donna un po’ sciatta, moglie del carpentiere Smith.
   -Alla settimana prossima, signora.-
   -Certo cara… grazie davvero, lo sai, questi Tronchetti sono la mia salvezza.- ridacchiò la donna uscendo.
   -Ciao ragazzi!- esclamò Taylor vedendoli.
   -Perché i tuoi Tronchetti salvano la signora Smith?- domandò Sharpay sedendosi al bancone.
   -Oh… sai, sono afrodisiaci, pare che suo marito avesse perso un po’ di… passione, ecco.- ridacchiò Taylor –Vi va qualcosa? Un po’ di mendiants?- propose.
   -Ne abbiamo già troppi in giro, direi.- rise Gabriella.
   Il sorriso si congelò sulle labbra di Taylor, ma solo Chad e Ryan, al corrente della situazione, se ne accorsero.
   Taylor si voltò mordendosi la lingua: non era colpa loro dopotutto. Se sua madre non fosse stata com’era, anche lei probabilmente l’avrebbe pensato.
   -A questo proposito, pensavamo che sarebbe meglio che venissi a dormire da me.- aggiunse Gabriella.
   Chad si batté una mano sulla fronte: decisamente portare le ragazze con loro non era stata una grande idea.
   -Ah, davvero?- domandò Taylor cercando di tenere un tono allegro.
   -Si, insomma, Chad crede che sia meglio, e in effetti…-
   Chad avvertì distintamente lo sguardo della ragazza su di sé e non poté trattenersi dal maledire quella linguaccia di Gabriella –No, cioè, credo solo… non per via degli zingari, insomma, non…- cercò di rimediare.
   -Immagino che siate qui per via del discorso del signor Bolton.- lo interruppe Taylor.
   -Ma allora c’eri stamattina?- domandò Sharpay sorpresa –Non ti abbiamo vista!-
   -No, non c’ero. È stata un’intuizione, diciamo… allora, cos’ha detto il padre di Troy?-
   -Le solite cose che dice tutti gli anni.- scosse le spalle Sharpay senza dar retta alle occhiatacce del fratello: chi sostiene che i gemelli siano connessi telepaticamente, di certo non ha mai conosciuto i gemelli Evans –La storia dei furti, della perdizione dell’anima… e qualche fatto di cronaca. Sai, pare che qualche anno fa sia stata violentata una ragazza e…-
   -E come sanno che sono stati gli zingari?- domandò Taylor sollevando un sopraciglio.
   -Beh, ma no, non lo sanno…- cercò di rimediare Ryan.
   -Ah, ecco.- Taylor sorrise –Ora scusate, oggi devo chiudere prima… ho un impegno.-
   -Va bene… che impegno?-
   -Vado a cena da un amico. Sul fiume... accidenti, spero che la mia anima ritrovi la strada di casa stasera…-
   Quattro paia di occhi si bloccarono su di lei, sbarrati.

_________Nota di Herm90
Grazie mille a: DreamGirl91 (eeeeeeeh prima o poi lo svelerò^^… ma tu lo sai creti... te l'avevo detto... vabbè, sei tu, cosa pretendo? XD), armoni_93 (mi fai arrossire^^ scuuuusa lo so sono lenta^^ eeeeeh forse è chaylor, forse no…), lilla4eve (ed ecco svelato ciò che accade^^ il colpo se lo sono prese Sharpay e Gabriella mi sa^^), miss_ka (grazie! Beh, Taylor è un po’ lenta –mi assomiglia su questo XD- ma prima o poi… basta XD), Sinfony (eh il nostro Chad è ormai maturo, così come Ryan! E Taylor… eeeeeeeh non posso dirtelo XD però dai, se scrivi qualcosa su Chocolat pubblicala, che centra che l’ho già fatto io???), Vivy93 (sisi vero lo è eccome! Ma… beh, non te lo dico XD eh, si allargasse con me Yoel… XD), Scricciolo91 (grazie e benvenuta XD troppi complimenti, guarda che poi mi monto la testa^^ i tuoi amorini sarebbero Chad e Taylor?), cheesecake94 (nonono, non vale pregare l’autrice XD scherzo! Vero, ed è proprio su questo che si basa parte della storia!) e infine la mia sorellina Titty90 (nooooo tu minacciare, che idee che mi vengono… ^^ comunque, avevi indovinato? La nostra connessione psicologica –o psichiatrica, visto che è di noi due che stiamo parlando XD – funziona?)
Beeeeeeene ora vado a leggermi le vostre ficcy^^
VVTB a tutte!!!!!!!! 
  
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