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Autore: Risa Lily Angelie    04/07/2013    6 recensioni
°Verrà revisionata a breve, i promise.°
***
Risa e Otani si sono lasciati.
Ma, dopo un particolare incontro, dopo cinque anni, può accadere di tutto.
Scoppierà di nuovo la scintilla?
***
~Tratto da Prologo - Risa Koizumi.
Piacere, sono Risa Koizumi, ho 25 anni. Lavoro in un'agenzia di moda. Beh, "Lavoro" è un eufemismo; sgobbo tutto il giorno, sono una sorta di tuttofare. E' tutto un: "Porta questo di lì e "sposta questo di là".
Il mio grande sogno era fare la stilista; invece mi ritrovo a fare la sotto-segretaria. Nel senso che mi da gli ordini praticamente chiunque. Forse un giorno riuscirò a realizzare il mio sogno, chissà.
[...]
Dimenticavo; sono single.
***
~Tratto da Prologo - Atsushi Otani.
Sono Atsushi Otani, e ho 25 anni. Sto studiando per diventare un insegnante, ma per guadagnarmi qualche soldo lavoro in una biblioteca, vicino all'università.
[...]
Sono l'amante della mia ragazza alle medie, Mayu Kanzaki.

***
~Koizumi and Otani Centric.~
[Risa/Otani, with... storie contorte.]
{Avvertenze: OOC in vari punti.}
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: It isn't over. '
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**Risa's pov**

"Alle otto, davanti alla scuola."
Era stato questo il messaggio che Otani mi aveva inviato sul cellulare. Lo avevo chiamato, un po' perplessa.

«Pronto?»
«Otani? Davanti alla scuola?» Avevo chiesto con una punta di ironia.
Lui ridacchiò.
«Sei impossibile. Non fare domande e vieni.» Detto ciò, mi aveva attaccato il telefono in faccia.
Guardai il cellulare un po' delusa, poi scrollai le spalle e aprii le ante dell'armadio; l'appuntamento sarebbe stato tra solo due ore, e io dovevo decidere cosa mettermi.


**Otani's pov**

«Dici che funzionerà?» Mi chiese Nakao, guardandomi perplesso.
«Deve.» Replicai.
Era tutto pronto; il terrazzo era stato addobbato a festa, al centro di questo vi era un grande tavolo pieno di cibarie. Ero anche vestito in modo ridicolo, a mio parere. Secondo quello di Nobu, ero vestito in modo elegante.
Tzk.

«Spero solo che tutto vada come deve andare.» Si intromise Nobuko, lanciandomi uno sguardo freddo. «Altrimenti te la faccio pagare.» Sbuffò.
Ce l'aveva ancora con me; e la capivo. Io stesso faticavo a perdonarmi. 
Ero stato un bastardo, lo sapevo. Koizumi mi aveva perdonato, e io non riuscivo ancora a capacitarmene.

«Mi chiedo» disse Nakao, passandosi una mano fra i capelli «Come hai fatto ad avere l'autorizzazione a organizzare tutto questo.»
«Hehe...» Balbettai.
«Che bello!» Cinguettò Seiko, arrivando al terrazzo. «Come mai tutto ciò?» mi chiese, avvicinandosi.
«Voglio farmi perdonare.» Risposi, lanciando uno sguardo al cielo, e aggrappandomi ad una delle inferriate del terrazzo della nostra vecchia scuola. «Koizumi se lo merita.»


**Risa's pov**

Erano le sette e mezza di sera, e io non avevo la benchè minima idea di cosa mettermi.
Con aria afflitta mi abbandonai a peso morto sul letto, guardando lo stato a dir poco pietoso della mia camera. Avevo provato praticamente tutti i vestiti che possedevo, e non ne trovavo nemmeno uno adatto all'occasione. Mi presi la testa fra le mani e gemetti disperata.
Proprio in quel momento di depressione totale, qualcuno bussò alla porta.
Mi trascinai, ciabattando e tirando su col naso, fino alla porta di casa, e la aprì.
Non c'era nessuno.

«Ma che diavolo..?!»
In quel momento, puntai lo sguardo in basso; una busta. Blu.
La raccolsi, piuttosto stupita, e, non resistendo alla curiosità, la aprii. Al suo interno vi era un vestito. Era rosso fuoco, senza spalline, e pittosto corto. 
Molto audace. 
Troppo, per i miei gusti.
Mentre mi tiravo in piedi, un foglietto scivolò dal vestito.
Mi chinai a prenderlo.
"Osa non indossare questo vestito e ti ammazzo."
Riconobbi all'istante la scrittura, e un sorriso sorse spontaneo della labbra.
"Grazie, Nobu."



**Otani's pov**

«E' in ritardo.» Constatai, guardando l'orologio; erano le otto e dieci minuti, e lei non si era fatta viva.
«Su, Otani, la conosci.» Mi rassicurò Nakao.
«Probabilmente starà ancora combattendo con il vestito.» Disse invece Nobuko, con uno sguardo malandrino.
«V-vestito?» Balbettai senza capire.
Gli occhi della bionda luccicarono paurosamente.

«Roba da donne.» Spiegò.
Scossi la testa.

«Va beeene.» Disse Seiko, intromettendosi. «Noi ce ne andiamo, vero?»  Tirò Nobu per un braccio. «Così quando Senpai Koizumi arriverà non ci troverà. Deve essere una cosa romantica, no?» Mi fece l'occhiolino complice.
Deglutii imbarazzato.

«Ehm...»
Seiko rise e afferrò anche il braccio di Nakao.
«Noi andiamo. Divertitevi!»
Rimasto solo, guardai nuovamente il mio orologio da polso.
Le otto e venti.
Presi il cellulare, e chiamai Koizumi.


**Risa's pov**

Stavo correndo come una matta, imbarazzata a causa del vestito. 
Proprio prima di uscire mi ero accorta che la mia bici aveva una ruota bucata.
"Oh, la mia solita sfiga!", pensavo, mentre continuavo a correre.
Fortuna, almeno, che la scuola fosse vicina.
"Prima o poi dovrò comprarmi un'automobile. E prima prendermi la patente." Pensavo.
Mentre continuavo a correre, ormai col fiatone, mi squillò il cellulare.
Rallentando appena un po', iniziai a frugare nella borsa.

«P-pronto?!» Balbettai col fiato corto.
«Koizumi, dove diavolo sei?!» Mi urlò contro la voce di Otani.
Mi morsi le labbra.

«Scusa Otani, purtroppo la mia bici ha la ruota bucata, sto venendo a piedi.» Spiegai arrancando.
«A piedi? Ma sei scema?»
«Non è tanto lontana, la scuola!»
«Ma tu sei proprio arrivata!»
«Chi sarebbe quella "arrivata", scusa?!»
«Tu, mi pare ovvio!»
«Sei il solito insensibile privo di tatto, vedo!»
Così concentrata a litigare con Otani e intanto correre, non guardai prima di attraversare la strada.
«Senti chi parla! Sei la persona meno fine ed elegante che conosca!»
«Tzk, hai la sensibilità di un tavolino, rintronato!»
Una voce femminile, da lontano, intanto, urlava qualcosa.
«Signorina, attenta!»
Mi voltai verso la donna che gridava.
«Cos...?»
Se non mi fossi messa a litigare con Otani, o prima ancora, se mi fossi accorta prima che la ruota della bici era bucata, o ancora prima, se avessi saputo cosa mettermi...
Quell'auto non mi sarebbe finita addosso.



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**Angolo di Cali-chan**

*arriva guardandosi intorno circospetta*
So che... Ehm. Può essere un po' confuso.
Diciamo che l'idea mi frullava in testa da un paio di capitoli. E in realtà è nata perchè qualche giorno fa ho subito un'operazione, e durante la notte - in preda a dolori tremendi XD - il mio cervello ha iniziato ad ingranare.
Nello scorso capitolo, si, ci avevo pensato, proprio perchè sapevo che mi sarei dovuta operare a breve. E mi sono quindi detta "e se Koizumi fosse finita all'ospedale?".
Ora. Capisco possa essere un po'.. Ehm °-°
In realtà non ero sicura di voler scrivere di questo, avevo in mente una soluzione un po' meno "tragica". Ma, poi mi son detta, l'idea iniziale della storia era un po' malinconica. E negli ultimi capitoli la storia aveva perso questa sua... "tristezza".

Spero di non aver sconvolto nessuno ^^"
Ad ogni modo, ora, i ringraziamenti - come al solito, in ordine di apparizione.
-Queila;
-edvidge forever;
-Risa_chan97;
-luinil;
-Selene_Chan;
-Nadynana;
-Chappy_s girlfriend.

Alla prossima.
Cali-chan.
   
 
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