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Autore: Fiery    17/01/2008    4 recensioni
Lei non era la gemella di Ryan Evans. Non era nemmeno sua sorella. Lei non era figlia di Andrew Evans e Natalie Portmand. La sua città natale non era Albuquerque. Lei non era una Evans. E non si chiamava nemmeno Sharpay.
Fanfiction dedicata a Herm90 e _PinkGirl_
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sharpay Evans
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Nota iniziale: I colori sono Gabriella, Kelsi

Nota iniziale: I colori sono Gabriella, Kelsi. La canzone che canta Gabriella è la traduzione del ritornello di “It’s Life” di Ashley Tisdale, mentre quella che canta Kelsi è un pezzo di “Il mondo è mio” tratto dal cartone Aladin.

 

Capitolo 9: Ora inizia la storia

Martin finì di legare le due ragazze. Erano sedute su due sedie, legate con della corda molto robusta.

-Vediamo se adesso ragionate.- George si avvicinò a loro e rifilò uno schiaffo sulla guancia pallida di Gabriella.

Gabriella si voltò col viso, stringendo i denti.

-Perché te la prendi con lei?- domandò Rachel guardando l’amica preoccupata.

-Non ne hai avuto abbastanza?- George tirò fuori dalla tasca un coltello, -O vuoi che ti rifili questo da qualche parte? Che ne so… nello stomaco per esempio.- avvicinò il coltello alla magra vita di Rachel, -Oppure potrei tagliarti la gola.- il coltello passò sulla sua gola.

Rachel trattenne il fiato, dimostrando un coraggio che non pensava di possedere. Gabriella la guardò ansiosa.

-Per oggi può bastare. Martin, riportale di là.- George si avvicinò a Grace e i due cominciarono a parlottare.

Martin slegò le ragazze e le riportò nella loro stanza.

-Martin! Perché lo fai?- gli domandò Rachel, -Hai la nostra età! Sei troppo giovane per compiere certi atti.-

-Ti prego, aiutaci.- sussurrò Gabriella in modo che i due coniugi non li sentissero, -Ti prego…-

Martin sospirò, abbassando lo sguardo nero, -Mi spiace, ragazze. Ma non posso fare niente.-

-Sì, che puoi fare qualcosa.- insistette Rachel, -Per favore, devi aiutarci.-

-Martin!-

Martin si voltò verso l’altra stanza, vedendo George guardarlo sospettoso. Sospirò.

-Mi dispiace.- disse solo chiudendo la porta a chiave.

-Oh, accidenti!- imprecò Gabriella battendo un pugno sulla porta, -Siamo chiuse qui da due settimane! Non è possibile che non ci abbiano ancora trovate!-

-Calmati, Gabriella.- Rachel si sedette sul divano, stringendosi nel suo maglione nero, -Sono sicura che ci stanno cercando. Sto cercando di mettere tutto a posto.-

Gabriella si accasciò a terra, con le mani tra i capelli.

-Ryan… ti prego, aiutami…- mormorò tra le lacrime.

Sharpay la fissò dispiaciuta. Si distese sul divano, mentre alcune ciocche bionde le ricadevano davanti agli occhi. Chiuse gli occhi smeraldo e vide davanti a sé il viso di Troy.

-Troy…-

Gabriella alzò lo sguardo, avendo sentito il nome pronunciato dall’amica. Si avvicinò al divano e si accorse che si era addormentata.

Prese la coperta di lana pesante a quadri e gliela mise sopra, per poi sedersi a terra.

Tirò fuori il foglio con i versi dal giubbotto di jeans e cominciò a cantare sottovoce quelle parole.

 

A volte è difficile

Non importa chi sei

È la vita, è la vita

E sto provando a mettere tutto a posto

A volte mi sento

Come se tutta questa faccenda non è reale

Ma è la vita, è la vita

E ci sto provando

Sto provando a mettere tutto a posto

 

Gabriella guardò Rachel che dormiva tranquillamente, mormorando di tanto in tanto il nome di Troy.

Le aveva detto tutte le volte che stava cercando di mettere a posto tutto quanto.

Ma che cosa intendeva precisamente?

 

§§§§§§§§§§§§

 

Ora vieni con me

Verso un mondo di incanto

Principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un

Quello che scoprirai

È davvero importante

Il tappeto volante ci accompagna proprio

Il mondo è tuo

Con quelle stelle puoi giocar

Nessuno ti dirà che non si fa

È un mondo tuo per sempre

 

Kelsi aveva solo quei versi sul suo foglio.

Erano due settimane che li leggeva senza capire.

E quel giorno aveva deciso di capire finalmente il senso di quelle parole.

-Kelsi!- Ryan aprì la porta passandosi velocemente una mano sulle guance pallide, -Che ci fai qui?-

Kelsi lo guardò attentamente. Era ovvio che Ryan avesse pianto.

-Vorrei andare un attimo nella stanza di Rachel. Posso?-

Ryan annuì confuso, -Certo. Perché?- domandò mentre la conduceva su per le scale della villa.

Kelsi entrò nella camera di Rachel e Ryan notò un lampo di decisione passarle nello sguardo.

-Voglio capire il senso dei miei versi.- dichiarò movendosi in mezzo alla stanza.

Ryan annuì incerto, -E’ la stessa idea che ho avuto io. Ma non riesco a capire.-

Kelsi sorrise, studiando la stanza.

Cantilenava i versi, cercando di capire a cosa si riferisse.

Sentì qualcosa di morbido sotto i suoi piedi. Abbassando lo sguardo notò che si trattava del tappeto ricamato che copriva una buona parte del pavimento. All’inizio non ci badò più di tanto, ma poi si rese conto che la canzone parlava di un tappeto.

-Il tappeto volante ci accompagna proprio lì…- Kelsi lanciò la borsa sul letto di Rachel e si chinò a terra verso il bordo del tappeto, -Ryan, aiutami.-

Ryan seguì il suo esempio e l’aiutò ad arrotolare il tappeto, fino a quando non trovarono dei disegni sul pavimento.

-Accidenti. Deve essere stata Rachel a disegnare tutto ciò.- disse ammirando la moltitudine di cuori, spirali e stelle.

Kelsi adocchiò proprio le stelle, -Con quelle stelle puoi giocar. Nessuno ti dirà che non si fa…- sussurrò andando verso la parte dove c’erano disegnate le stelle. Fece passare la mano e notò che c’era una specie di fessura, -Quello che scoprirai è davvero importante…-

Ryan la osservò per tutto il tempo, cercando di intuire cosa stesse pensando. Kelsi era molto brava con gli enigmi.

Kelsi fece passare ancora la mano sul pavimento, notando poi che c’era qualcosa in rilievo. Strofinò e notò una piccola maniglia abilmente nascosta dal colore della stella più grande. Aprì la piccola botola e prese in mano ciò che vi trovò all’interno.

-Cos’è?- domandò Ryan ansioso di sapere.

-Una lettera.- rispose l’amica alzandosi da terra, -Per me.- aggiunse.

Si andò a sedere sul letto di Rachel e lesse le parole.

-Chiama gli altri, Ryan.- disse quando ebbe finito di leggere la lettera, -Ora inizia la storia.-

 

 

***********

Grazie a tutte quelle anime buone che hanno commentato lo scorso chappy. Se potessi vi ringrazierei uno per uno, ma purtroppo sono connessa clandestinamente XD

Baci e grazie a tutti!

By Titty90 ^^

  
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