CAPITOLO UNO
* Molto probabilmente questo,
come gli altri capitoli, avrà contenuti "YURI". Dico probabilmente
perchè questi contenuti non sono intenzionali ma molte persone potrebbero
prenderli come tali ((credo si sia capito, dato che Ron al momento ha le
sembianze di Hermione...)).
Perciò mi scuso tantissimo con coloro che intenderanno come yuri tali scene ma
la cosa è puramente casuale ^.^ *
I minuti che seguirono furono di
silenzio assoluto. Si potevano addirittura distinguere gli schiamazzi degli
studenti che si godevano gli ultimi bagliori estivi in riva al lago.
Tutto fu interrotto da un'altro singhiozzo di Hermione che, con uno scatto, si
avvicinò si avvicinò a Ron cercando di guardarlo il meno possibile.
"I..Io...non riesco a capire..." la ragazza si guardò
attentamente le mani sussurrando con voce tremante "...l..la
pozione...io...non credo di aver sbagliato..."
Ron fece per dire qualcosa ma riuscì ad emettere solo un suono soffocato. Harry
avanzò in aiuto dell'amico, poggiando una mano sulla spalla di Hermione "Probabilmente
la pozione era sbagliata in principio. In fondo non l'hai preparata tu..."
le diede un colpetto affettuoso "...e poi se tutto va come
dovrebbe andare, Ron tra un'ora scarsa dovrebbe tornare brutto come prima"
sorrise all'amico che ricambiò sollevato.
"E' vero Hermione...un'ora e torno come prima..." si grattò la
testa con forza e accorse solo in quel momento che i capelli di Hermione erano
più morbidi di quanto sembrasse.
Scrutò nuovamente, per un attimo, il suo riflesso nello specchio. Indossava ancora
calzoncini da notte e canotta ma ora gli stava tutto larghissimo. Le maniche gli
cadevano sulla spalla lasciando intravedere le scapole leggermente sporgenti del
corpo della ragazza.
Hermione battè il piede a terra impazientemente poi, senza replicare, si
avvicinò al baule di Ron estranendo il mantello della divisa e
appoggiandoglielo addosso con poca grazia.
"Perlomeno evita di mostrarti così, nel caso entri qualcuno. E...evita
di andare in bagno o di cambiarti. Ti terrò sotto controllo."
Harry soffocò una risatina e si sedette sul letto osservandoli "Sembrate
due gemelline."
"Ehi non c'è niente da ridere, idiota!" Ron mise il broncio e
si sedette sul pavimento con aria nuovamente assonnata.
*
Ron cominciò a sudare freddo.
"E' ora di cena." proclamò Harry con un sospiro. Hermione
fissava rabbuiata un punto indefinito della stanza. Si era mossa soltanto per
andare a parlare, come testimone degli amici, con la McGranitt, lasciando ad
Harry l'arduo compito di vegliare Ron ancora sotto effetto della Pozione.
Era tornata con un sorriso speranzoso che le morì nel preciso istante in cui
intravide una chioma cespugliosa oltre la testa di Harry.
Ron aveva ancora le sue sembianze, ed erano passate circa sette ore da quando
aveva preso la Polisucco.
"Un antidoto...ci deve essere un antidoto...no?" esordì Ron
con una vocina insicura. Hermione lo guardò girandosi di scatto, gli occhi
rossi di lacrime. Harry annuì convinto "E' naturale che c'è! Un
antidoto alla Polisucco! Andiamo in Biblioteca e informiamoci"
Ma la ragazza non badò minimamente alle parole dell'amico "Un antidoto
c'è...ma...è estremamente complicato...senza contare che..." i due le
si avvicinarono e la guardarono attentamente "...non sempre riesce. E la
sua riuscita non ha un lasso temporale standard. Potrebbe essere un giorno
quanto un anno"
Ron emise un gemito quasi di dolore. Era ancora troppo sconvolto per dire
qualcosa, si limitò ad alzare le spalle tirando su col naso. Harry sembrò
estremamente preoccupato "Gli ingredienti? Sono difficili da reperire?"
Hermione scosse il capo acquistando maggiore calma ora che si era aperto lo
spiraglio dell'antidoto.
"No...basterà introdursi nuovamente nell'ufficio di Piton..."
guardò l'orologio con enorme fretta poi fissò dritto Harry negli occhi "...approfittiamo
dell'ora di cena, Harry. Prendi il mantello ed andiamo"
A Ron non servì chiedere di andare con loro. Se fossero stati scoperti, notare
che Hermione si era sdoppiata, avrebbe reso solo più tragica la situazione. Si
stese nuovamente sul letto osservando sottecchi la porta del Dormitorio
chiudersi.
*
"E così ora...sei
Hermione?"
Dopo che i due ragazzi finirono di raccontare l'increscioso incidente della
Polisucco a Neville, Seamus e Dean, un boato divertito si levò nella stanza.
"E sei già andato in bagno?"
Le orecchie di Ron si dipinsero di un rosso vivo.
"S...Si..."
Seamus tirò un fischio acuto e lo osservò pieno di ammirazione. Dean saltò in
piedi indicandolo "Ha! Egoista! Se sei il maniaco che tutti conosciamo
spogliati e facci vedere! E' nostro diritto!"
Harry scrollò le spalle infilandosi sotto le coperte.
"Prova a ripeterlo, stronzo" digrignò Ron tra i denti mentre
Dean alzò le mani in segno di innocenza.
Si guardò nuovamente allo specchio. Ogni secondo sperava che il suo corpo
tornasse quello di una volta.
Sapeva che questa situazione portava solo scompiglio e sofferenza e sarebbe
tornato volentieri a casa se gli fosse stato possibile.
Così perlomeno Hermione non sarebbe scoppiata in singhiozzi ogni volta che lo
vedeva.
Lui non aveva colpa dell'accaduto, eppure si sentiva un grosso macigno sullo
stomaco.
Non voleva guardare il corpo di Hermione, non voleva sentire la sua pelle ad
ogni minimo movimento.
Era come essere prigioniero in una bambola.
Scongiurò mentalmente che la pozione, che Hermione quella sera aveva preparato,
fosse pronta entro breve.
Sarà pronta nel momento in cui il composto diverrà di colore verde. Ora è
blu.
Si stese sotto le coperte sentendosi più leggero e piccolo che mai. Chiuse
gli occhi sperando che il giorno dopo un calice contenente liquido verdastro
sovrastasse sul suo comò.
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CONTINUA
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I Pg della saga non sono miei, ma appartengono a JK Rowling!