Fece una pausa che sembrò durare un’eternità…
 
Mi guardò fissa negli occhi,stava aprendo la bocca per finire la frase…
 
‘Mi dispiace tesoro,ma…non ti rimane molto tempo da vivere.’disse secco,con un espressione di dolore sulla faccia.
 
 
Mi tolse il fiato. Sono sicura che una pugnalata al cuore avrebbe fatto meno male.
Avete presente quando immaginiamo di essere in un altro mondo per evitare i problemi della realtà?E quando in quel momento,tutto scompare,tutto e tutti smettono di parlare,e ci si ritrova nel mondo perfetto?Il momento in cui non capisci più nulla,vuoi solo scappare e ritrovarti nelle braccia di qualcuno che ti abbracci e ti sussurri ‘Ehi,andrà tutto bene,ci sono io qui con te!.’?
Bhe,stavo vivendo quel momento,e quel qualcuno,volevo fosse Niall.
 
Mi svegliai da quel momento nell’istante in cui sentii due braccia cingermi le spalle.
Sentivo mia zia singhiozzare esageratamente.
Le accarezzai i capelli,come se dovesse essere lei ad essere consolata.
Guardai il medico che nel frattempo era scoppiato in lacrime anche lui.
Ero rimasta impassibile.
Se avessi pianto,cosa avrei risolto?!
Mi sorprendevo della mia indifferenza.
Mi alzai scostando le mani di mia zia dalle mie spalle e con un sorriso finto,strinsi la mano al dottore sorpreso.
Presi la mia borsa e poi afferrai la mano di mia zia,che scioccata dal mio comportamento,mi segui fuori dallo studio.
 
Una volta in macchina…
 
‘Chels,mi dispiace tantissimo tesoro,ma ti prego,almeno parlami.’supplicò mia zia
‘Voglio vivere questi giorni come i più belli della mia vita,voglio che nessuno sappia di questa cosa,chiaro?!’dissi
‘Ok,amore.’disse mia zia.
 
Arrivammo in casa in un silenzio tombale.
Mi chiusi in camera e andai a dormire,senza mangiare e senza dare spiegazioni.
 
 
NIALL’S POV.
 
Mi ero appena svegliato.
Avevano suonato alla porta.
Raggiunsi l’ingresso imprecando contro chi mi aveva svegliato.
Aprii la porta e mi trovai Chelsea.
I miei brutti pensieri sparirono subito.
L’abbracciai fortissimo.
Mi staccò da se e mi baciò,un bacio che non mi aveva mai dato.
Mi disse di vestirmi,era così strana.
Era nervosa,agitata,divertita. Bha.
 
 
 
Passammo tutta la giornata insieme.
Era bellissima,quella bellezza semplice,innocente,perfetta.
Quella bellezza che fa male,quella bellezza che va ammirata,quella bellezza così vera e pura.
 
Dopo una cenetta,mi chiese di portarla a casa mia.
Arrivammo ed era ancora più strana della mattina.
Iniziò a baciarmi,con molta foga.
Mi trasportò in camera da letto e iniziò a spogliarmi dei miei vestiti.
Non avevo mai visto una ragazza prendere l’iniziativa.
Stetti al suo gioco.
Iniziai a spogliarla e iniziò ad irrigidirsi al mio tocco.
 
Facemmo l’amore.
La nostra prima volta insieme.
La notte più bella della mia vita.
 
Ero steso sul letto mentre pensavo a lei.
 
 
Si alzò dal letto e prese i suoi slip da terra.
Li infilò delicatamente e poi s’infilò una mia maglietta.
 
‘Vado a prepararmi un caffè!’disse uscendo dalla stanza.
 
Avevo i pensieri pieni di lei,dei suoi occhi,delle sue labbra,di lei.
Venni interrotto da un rumore di cocci.
Balzai sul letto e raggiunsi la cucina.
La vidi a terra.
In mezzo ai cocci di un bicchiere.
Mi tappai la bocca con le mani.
Nel panico,presi un maglione,lo infilai e la avvolsi in una coperta.
La caricai in macchina e corsi subito al pronto soccorso.
Di nuovo.
Da quando la conoscevo,era la seconda volta già.
 
Arrivammo e chiamai di corsa un infermiere.
La caricarono su un lettino e la portarono dentro una sala.
Cercai di entrare anch’io dietro di loro,ma niente.
 
Aspettai per un arco di tempo che sembrò essere un’eternità.
Poi uscii un dottore da quella maledetta porta.
Aveva i capelli bianchi e gli occhi azzurri.
Iniziò a cercare con gli occhi qualcuno.
 
‘Sono qui.’dissi alzandomi
‘Tu sei un amico di Chelsea?’chiese come se la conoscesse da una vita
‘Si,sono io. Come sta?’
‘Bhe,mio caro,sono cose che succedono nelle condizioni di Chelsea.’disse
‘Quali condizioni?’dissi estraniato da tutto
‘Non sai nulla?Allora è meglio che te lo dica lei,mio caro.’disse per poi battermi una mano sulla spalla.
 
Cosa dovevo sapere?
C’era qualcosa che Chelsea mi nascondeva?
E se c’era veramente qualcosa che non sapevo,sarebbe stato qualcosa di grave?
Tutti questi ‘se’ mi stavano uccidendo,dovevo parlare con lei,assolutamente.
 


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Ciao a tutte/i!
Per me,è esageratamente corto,mi dispiace moltissimo,ma dovevo pubblicarlo perché si può dire che con questo capitolo,inizia la 'vera' storia!
Spero vi piaccia,lasciate tante recensioni,anche con critiche se ne avete ;)