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Autore: LadyDiGhiaccio    18/01/2008    6 recensioni
ATTENZIONE SPOILER MASSIVI DEL SETTIMO LIBRO!!!!!!!!!!!!!!! Questa storia parlerà dei missing moments accaduti dopo la fine del penultimo capitolo!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 4

ATTENZIONE!!!PER QUESTO CAPITOLO IL RATING PASSA DA VERDE AD ARANCIONE!!!

CAPITOLO 4

Harry era da solo per la prima volta dopo nove anni, i suoi amici non erano con lui e nemmeno Ginny.

Dopo i M.A.G.O. le loro strade si erano divise e si trovava a dover affrontare il suo primo giorno di lavoro come Auror all’interno del Ministero.

Ginny era entrata nelle Holyhead Harpies; Ron aveva deciso di lavorare insieme a George nel loro negozio, mentre Hermione stava per cominciare la sua carriera al Ministero della Magia, nel dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature Magiche.

La mattinata era iniziata male: prima si era rovesciato del caffè bollente sul pigiama, poi aveva sbattuto l’alluce contro la porta, e aveva maledetto il suo nervosismo per il primo giorno di lavoro. Aveva deciso di vestirsi elegante mettendosi un bel completo: pantaloni neri,giacca nera,camicia bianca e cravatta.

Si era appena Materializzato all’interno del Ministero, dove non notò quasi nessun cambiamento. C’erano sempre il lunghissimo salone dal pavimento di legno scuro e il soffitto blu pavone, nel quale erano incastonati simboli dorati che si muovevano; alle pareti c’erano molti camini da dove streghe e maghi uscivano e entravano.

L’unica cosa diversa che vide fu la fontana al centro dell’ingresso. Era simile a quella precedente, solo che il mago, la strega, il goblin ed il centauro erano tutti allo stesso livello e in più era raffigurato anche il suo amatissimo preside il professor Silente.

Era ancora intento a guardare l’opera, quando qualcuno aveva deciso di smontargli una spalla dandogli un’energica pacca. Mentre si voltava a cercare giustizia, riconobbe il nuovo Ministro della Magia: Kingsley Shacklebolt.

- Come va, ragazzo? Sei pronto per il tuo primo giorno di lavoro come Auror?- gli chiese sorridendo.

- Tutto bene!Sono prontissimo- mentì Harry.

Avrebbe voluto ricambiare la pacca sulla spalla, magari dandogli un pugno nello stomaco… ma non gli sembrò il caso, anche perché quel grande omone nero gli aveva sempre incusso un certo timore.

- Scusami Harry, oggi non potrò seguirti personalmente. Devo presiedere un processo contro un mago un po’troppo fastidioso per il ministero .- fece una pausa, poi continuò- Una gran scocciatura, ma non posso esimermi da questo compito. Buon lavoro, e se ci sono problemi non esitare a chiamarmi, ok?-

Dicendo questo, gli mise la grossa mano sulla spalla.

- Ok, la ringrazio. Buon lavoro anche a lei- rispose, e si allontanò velocemente temendo un’altra pacca amichevole.

La giornata proseguì in modo molto tranquillo; incontrò Percy e il signor Weasley, e non ci fu nessun caso che richiedesse la sua presenza quindi perlopiù passò il tempo compilando qualche scartoffia.

Ritornando a casa i suoi pensieri erano tutti rivolti verso Ginny. Gli mancava parecchio e non la vedeva da più di una settimana, a causa di un ritiro forzato con la sua squadra. Voleva passare più tempo con lei ora che la loro relazione finalmente si era consolidata, e da un po’ di tempo le voleva chiedere di sposarlo , ma non ne trovava il coraggio.

-Perché sono così stupido!!!- e disse a voce un po’ troppo alta, perché le persone che si trovavano vicino si voltarono verso di lui. Per evitare altre figuracce finse di parlare con l’auricolare che in realtà non c’era.

Invidiava molto Ron: anche se sembrava molto timido riusciva ad esprimere tranquillamente i suoi sentimenti ed era anche riuscito a chiedere ad Hermione di sposarlo.

Ma perché sono così?Per la barba di Merlino, ho sconfitto Voldemort e non sono capace di esprimere i miei sentimenti alla donna che amo?

Era talmente assorto nei propri pensieri, che non si rese conto di aver superato casa sua da un bel pezzo. Quando si accorse di essere finito da un’altra parte tornò indietro, e finalmente fu a casa.

Nell’abitazione c’era uno strano profumo ma non riusciva a capire da dove provenisse. Poi si rese conto che quell’odore lo emanavano delle candele accese che galleggiavano a mezz’aria.

- Kreacher, ma che cosa hai combinato?-urlò Harry.

Con un sonoro puff l’elfo si Materializzò, e facendo un profondo inchino disse che lui non aveva fatto nulla, poi si Smaterializzò prima ancora che il ragazzo potesse domandare chi fosse l’autore di quella cosa.

Poco dopo Harry vide un boccino incantato svolazzare sulla testa lo afferò e notò che erano incise sopra le parole “Follow me”.

Lo lasciò andare e decise di seguirlo. Iniziava a piacergli questo gioco, forse perché cominciava a capire chi lo avesse architettato.

Salì le scale: le candele erano ovunque ed emanavano davvero un buon profumo.

Finalmente il boccino si fermò davanti alla porta del bagno.

Attaccato alla porta c’era un biglietto, e al suo interno c’era scritto: “The Woman of yours Dreams”. Aprì la porta del bagno con il cuore che gli batteva all’impazzata, e quando mise a fuoco la scena per poco non svenne.

Ginny era all’interno di una vasca da bagno piena di schiuma, le candele illuminavano il suo viso rendendola ancora più bella. Erano sparsi qua e là anche dei petali di rosa.

-SORPRESAAA- gridò lei.

-C..C..Che ci fai qui?-

-Come che ci faccio qui? Non sei felice di vedermi?- chiese lei, quasi risentita.

-Certo che lo sono…-

Beh, allora dimostramelo!- cercò di stuzzicarlo.

Coraggio Harry, hai sconfitto il Signore Oscuro: questa è una passeggiata! Vai e colpisci!

Si avvicinò alla vasca da bagno molto lentamente.

Non sapeva bene cosa fare, quando improvvisamente Ginny lo afferrò per la cravatta e lo trascinò nell’acqua insieme a lei.

Scoppiarono a ridere, e mentre lei era ancora rossa in volta per quello che era appena accaduto lui le si avvicinò e la baciò. Passò qualche minuto, ma per loro due sembrarono ore; finalmente si staccarono ed Harry, con i capelli bagnati che gli scendevano sul viso, le sussurrò qualcosa.

-Sei davvero la donna dei miei sogni, e realizzeresti il mio più grande desiderio se accettassi di diventare mia moglie… Ti amo.-

Bravo Harry, hai colpito. Sono commosso ed orgoglioso.

La ragazza era come pietrificata.

Harry aspettò con pazienza che lei si riprendesse dallo stupore: dopotutto era sorpreso di se stesso anche lui.

Poi improvvisamente la ragazza si sporse verso di lui, lo abbracciò e lo baciò.

-Lo devo prendere come un sì?-domandò lui, incerto.

Ginny annuì con la testa, il volto rigato dalle lacrime. Aveva perso l’uso della parola… si mise a ridere, e con lei anche il ragazzo.

Infine si abbracciarono di nuovo.

-Ti amo anch’io- gli disse nell’orecchio.

Quello che successe dopo fu frutto solo del loro amore.

COMMENTO DELL’AUTRICE.

Eccomi qui con un nuovo capitolo di questa storia e per questo devo ringraziare Rainsoul che mi ha pazientemente sopportato,incoraggiandomi e betando ciò che scrivevo...GRAZIE....Ringrazio molto anche Ninny per il commento positivo che mi ha lasciato!

Spero che questo capitolo vi piaccia perché mi sono molto divertita a scriverlo^_^!Mi raccomando se avete un po’ di tempo lasciate un commento!Grazie a tutti ^_^

  
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