Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Roxiy    05/07/2013    3 recensioni
I due si conoscono benissimo,ma sono estranei. Migliori amici un tempo,compagni di classe adesso. 
Dal prologo:
Proprio non posso non pensarci a quello che sarebbe stato se non avessi iniziato ad odiarmi perché il mio ‘ti voglio bene’ si era trasformato in un ‘ti amo’. Non è mica colpa mia se tu sei così maledettamente perfetto. E se il mio cuore non può nemmeno lontanamente pensare di esistere senza il tuo nome marchiato sopra. Ricordi indelebili,incisi a sangue nella mia mente. Notti passate insonnie solo per non essere costretta a sognarti. Sono forse ossessionata,ma quella che tu chiami ossessione io lo chiamo amore.
***
Siamo nella stessa classe – punizione divina per averti amato troppo – e la tua immagine l’ho davanti ogni giorno. Quanto stai bene tu,tanto sto male io. Vedi? Ci completiamo,ma non combaciamo.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 5
Il campanello ha suonato circa venti minuti dopo che mia madre mi aveva comunicato la spiacevole notizia. Quando sono andata ad aprire Marco era lì con un espressione ammiccante non poco sorpresa. ‘Tu lo sapevi vero?’ gli ho chiesto mentre la voglia di schiaffeggiarlo ribolliva dentro di me. ‘Di cosa credevi volessi parlarti?’ dopodiché mi ha aiutato con il trasferimento con un biglietto di sola andata per il mio inferno
personale
.

La camera di Lisa,sorella di Marco,sembra quella di una principessa uscita direttamente da un cartone animato della Disney. Lisa ha 14 anni,è bionda con dei grandi occhi verdi e ha un sorriso a dir poco malefico.
Quando ha saputo del mio trasferimento nella sua camera si è messa ad imprecare come un camionista contro di me. Che bella accoglienza.

Sarei rimasta circa due notti in quella camera,dopodiché mi sarei trasferita in quella degli ospiti che per il
momento era occupata da Nonna Sarah. Una signora molto simpatica,che io già conoscevo e adoravo,aveva
un sorriso radioso e i suoi consigli – in un modo o nell’altro - era sempre quelli giusti.

‘Non toccare nulla. Niente. Non guardare nemmeno,ok? Hai capito?’ mi spiega Lisa sillabando ogni parola come se stesse parlando con un  extra-comunitario. Annuisco senza dire niente,leggermente intimorita dalle occhiatacce della teenager forse un po’ troppo viziata.

Indossava una minigonna di jeans e un top di pizzo che lasciava intravedere molta – parecchia – carne nuda.  
Stava per andare ad una festa e il solo pensiero di lasciarmi sola nella sua stanza la faceva rabbrividire. Si aspettava che avrei dato un festino o cosa?

‘E ti prego non mettere le mani nella mia roba!’ ancheggiando esce dalla camera,sbuffando pesantemente e sbattendo la porta così forte da far vibrare i quadri e i poster appesi ai muri.

Sentivo che non sarei mai sopravissuta in quella casa,in quella famiglia in cui tutti facevano a gara per chi potesse essere più odioso. Dal fratello alla sorella,persino la madre non scherzava. Mi aveva accolta all’incirca così ‘Dove hai comprato i tuoi vestiti? Al mercato delle pulci?’

Apro la porta e mi affaccio in corridoio per vedere se avevo via libera. Mi sentivo come in prigione,ero circondata da persone che scrutavano ogni mia mossa,come i secondini. Chi avrebbe premuto il grilletto per primo?

‘Dove credi di andare?’ domanda Marco uscendo dal bagno con addosso soltanto un asciugamano intorno alla vita. Forse in questo momento assomigliavo ad un pomodoro visto che sentivo il sangue accumularsi nelle gote per dargli una sfumatura rosea d’imbarazzo.

‘Non sono più neanche libera di uscire dalla mia stanza?’

‘Sarebbe meglio così,più tempo ci passi dentro più sono le possibilità che mia sorella ti uccida. Vieni devo darti una cosa.’ Mi fa cenno di seguirlo in camera sua. Dov’è il Marco che mi ignora? Che non mi guarderebbe neanche se stesse crollando il mondo? Quasi mi manca. Decido di seguirlo senza fare troppe storie,in fondo non avevo nulla da fare. Forse era un invito a firmare la pace.

Si ferma davanti ad una mensola e da dietro un libro tira fuori una piccola scatolina con incisi dei disegni di due bimbi che si abbracciano. Me la consegna e poi sparisce dietro ad un separé.
‘Cos’è?’ domando mentre vedo la sua ombra infilarsi i pantaloni.

‘Una cosa molto vecchia che ho trovato quando abbiamo traslocato. Credo che appartenga a te.’
‘Perché dovrebbe essere mia?’

‘Aprila’ dice venendo fuori a torso nudo con addosso un paio di pantaloni in stile militare.

Dentro la scatola c’è una collana in argento con il mio nome. Non l’ho mai vista prima. Non era mia di certo. Forse era di una delle sue ragazze,magari una mia omonima.
‘Non è mia.’

‘Lo so. Ma credo che l’avessi presa per te prima del..insomma hai capito.’

‘Del? Cioè,come lo chiami tu? Gli hai dato un nome?’ chiedo sorpresa della sua reazione mentre indossa una maglietta nera.

‘No. Non so neanche cos’è.’ Mormora visibilmente imbarazzato. ‘Comunque l’avevo presa per il tuo compleanno. Quindi è tua,prendila.’

‘Smettila di cambiare argomento. Non credi sia arrivato il momento di parlarne?’
‘Non c’è niente di cui parlare.’

Cosa? È una battuta. Perché se lo è non fa ridere.

‘Ma certo,è così che tu affronti i problemi. Li ignori. Proprio come hai fatto con me. Ma non si fa così,tu speri che con il tempo vadano via e tutto torni magicamente al suo posto? Non è così.’

‘Non era mia intenzione ignorarti. Soltanto che non volevo perdere la mia migliore amica.’ Spiega guardando il muro dietro di me. Non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi. Sapeva di essere nel torto. Lo sapevamo entrambi.

‘Mi hai persa nell’istante in cui hai deciso che tu fossi più importante di noi. E non m’importa che tu adesso ne
sia pentito. Nessuna collana o conversazione potrà mai aggiustare la crepa che si è creata tre anni fa.’

Non era più una crepa,era un burrone. E io non sarei mai stata la prima a caderci dentro. Non questa volta.

Mi guarda con gli occhi di chi chiede perdono e sa di aver sbagliato. Non so se un giorno l’avrei perdonato ma se quel giorno sarebbe arrivato forse io lo avrei allontanato. Più lontano è più sarei riuscita a convincermi che la vita va avanti anche senza chi sa solo farti del male. Avevo fatto parecchi errori con il tempo,ma la vita non arriva con le istruzioni. Neanche l’amore. Lui ti sfonda la porta di casa e ti porta da chi gli pare. Tu non puoi farci niente se non stare a guardare.

Lascio la stanza senza rimpianti. Avevo detto la verità,dopo anni di bugie. La realtà era andata incontro ai sogni e gli aveva distrutti stringendo nelle mani una mazza chiodata. Aveva rivendicato la sua dignità e il suo buon senso. Perché è così. Nessuno ti dirà mai che i sogni sono fuori e quello nel cassetto sei tu.
 
 ***Note Dell'Autrice***

So che è molto corto ma non volevo che accadesse tutto in un capitolo. E con grande novità ho deciso di farvi vedere come immagino io i personaggi della mia storia. Ovvio che voi siete liberi di immaginarli come vi pare e piace. 

 

 
Marco Latini.
Lui ha quasi 18 anni. Presto si diplomerà. Il destino vuole che nel nuovo anno scolastico venga introdotto un nuovo progetto denominato "Conosciamo" che consiste nella creazione di classi miste. Gli alunni del primo e secondo anno vengono mescolati tra di loro. Così come quelli del terzo del quarto e dell'ultimo. Nella nascita di queste classi Marco e la sua ex-migliore amica si ritrovano nella stessa classe di Storia e Latino. 


Alison Di Biagio.
Ha 16 anni e tutti la chiamano Alis. Prima della sua 'discussione' con Marco era una ragazza solare e molto amichevole.pronta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno e\o distruggere quelli che lo meritavano. Adesso è più cupa,da un punto di vista solitaria ma non una 'sfigata'. La sua bellezza la aiuta in questo. Ma lei allontana chiunque non sia Marco. Apparte Misha non ha nessun amico. Non uno di cui si fidi,almeno.

Personaggi secondari:
   
Misha                      Lorenzo                                       Lisa                                            Nonna Sarah


 

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Roxiy