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Autore: horanscake    06/07/2013    7 recensioni
Ma in quel momento lei era finalmente felice, stava per incontrare il suo idolo, era diventata indipendente e viveva perfino da sola -era in cerca di un inquilino,magari anche carino..Magari un ventenne biondo, con gli occhi azzurri e beh, se proprio il destino voleva, magari anche irlandese.-
La ragazza sospirò divertita,appena si rese conto di aver descritto Niall.
E pensare che tra pochi minuti, molto probabilmente -e sperando che la soffiata fatta da una twitteriana sia giusta -,lo avrebbe incontrato la faceva andare in ipertensione. Era in un brodo di giuggiole e le gote le facevano addirittura male per il sorriso che ormai era sul suo viso da ore. Niall dovrebbe sbucare da qualche palazzo a minuti e le gambe della ragazza non facevano altro che tremare, come le sue mani che mantenevano una macchina fotografica e un foglio candido con una biro.
Da quanto tempo sognava questo momento? erano passati due anni da quella che i più grandi definivano "cotta adolescenziale" ma che invece, e Liz lo sapeva bene, era molto di più.
Aveva sempre fantasticato sul loro primo incontro, ma quello che la ragazza non sapeva è che quello che l'aspettava non avrebbe avuto eguali.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Con questo mio scritto pubblicato, senza alcuno scopo lucro, non intendo
dare rappresentazione veritiera dei carattere dei personaggi.
I loro comportamenti e gli avvenimenti sono frutto della mia fantasia.


THE PAGES OF YOUR LIFE

Trailer

capitolo sette - incubi
‘Niall non è come credi, io posso spiegarti...’ tentò di parlare il riccio, ma fu subito interrotto dalla voce spenta di Liz. ‘Ragazzi, tornate a casa; io e Niall veniamo a piedi, abbiamo tante cose di cui parlare’ propose la bionda, Niall però alle sue parole scosse la testa. ‘No, torno a casa da solo’ disse, con un tono di voce che non ammetteva repliche. Si girò e fece per andarsene, ma fu fermato dalla mano di Liz, che gli afferrò il polso e lo fece voltare verso di lei. ‘Per favore, Niall.. sai che non puoi camminare da solo per Londra’ provò di nuovo, senza arrendersi.

Niall rimase alcuni secondi a guardarla, secondi in cui accarezzava la mano di lei con i suoi palmi delle dita. Poi improvvisamente sembrò risvegliarsi, spostò il suo sguardo verso Harry, che era dietro la bionda, e lasciò la mano di Liz ‘Voglio Liam, voi tornate a casa’ decise, mentre Liam annuiva e si avvicinava a lui.
Liz sembrò demoralizzarsi e tutto il senso di colpa che gli era mancato in queste settimane, la stava affliggendo in quel momento. Una lacrima le rigò il viso e, come se l’avesse sentita, Niall si girò e le sorrise. Un sorriso più finto di così, Liz non l’aveva mai visto.

Niall sospirò, mentre Liam gli accarezzava le spalle. Erano quasi arrivati a casa e, per fortuna, nessuno li aveva riconosciuti. ‘Niall, in questo momento sei confuso. Non ricordi gran parte della tua vita, e non sai se quello che provi per Liz è amore, o una semplice grande amicizia. Non devi sforzarti a ricordare, verrà tutto da sé. Come i tuoi sentimenti verso lei’ spiegò, mentre Niall gettava gli occhi al cielo. ‘Anche se fossi innamorato di lei, lei adesso sta con Harry’ sbuffò l’irlandese, completamente indeciso sul da farsi. ‘Ma non lo ama ancora. Sì, può darsi che gli piaci, ma non ne è innamorata. Almeno, non ancora. Tu devi fare ciò che ti senti. Se tu in questo momento ti rendessi conto che sei innamorato di lei... potresti ancora conquistarla. Io ti dico soltanto di non ignorarla troppo, lei ci tiene tantissimo a te. Ricorda che se sei qui, è solo grazie a lei’ gli disse infine Liam e Niall annuì, mentre entravano finalmente nella famosa villa dei one direction.

Niall e Liam erano appena entrati nell’enorme villa, quando Harry si tuffò nell’immensa piscina, posta al lato est della casa. Liz continuava a guardarlo scettica, con le mani sui fianchi, mentre i suoi occhi erano ridotti a due fessure. Harry si avvicinò a bordo piscina e tese una mano verso di Liz che lei, troppo ingenuamente, afferrò.
Il riccio tirò la sua mano verso la piscina e, completamente senza equilibrio, Liz si ritrovò totalmente fradicia, mentre cercava di risalire a galla. ‘Harry Styles, coglione che non sei altro!’ urlò, una volta che fu riuscita a riprendersi. Nuotò – o meglio, si mosse alla rifusa nell’acqua – fino ad Harry, dove cercò disperatamente di buttarlo sott’acqua. Inutile dire che tutti i suoi sforzi furono inutili. Harry continuava a ridere e a liberarsi dalle continue strette di Liz, mentre quest’ultima schizzava una quantità assurda d’acqua verso il riccio. Si iniziò, quindi, una gara a chi riuscisse a bagnare di più l’altro. Continuarono per circa due minuti, senza smettere un secondo di ridere, fino a quando Liz non alzò entrambe le mani, in segno di resa. ‘Non ce la faccio, hai vinto tu. Per questa volta’ dichiarò, mentre si avvicinava ad Harry. ‘Adesso mi tocca il premio’ disse il riccio, mentre Liz all’udire quelle parole alzò un sopracciglio e guardò il ragazzo con aria interrogativa. ‘Mi concedi un bacino?’ spiegò poi, avvicinandosi sempre di più alla ragazza. Gli occhi della bionda s’illuminarono improvvisamente e si mise a ridere, annuendo. Una volta arrivati uno di fronte all’altro, Harry tagliò la distanza tra le loro e poggiò le sue labbra su quelle della ragazza. Era un bacio casto e pure il contatto tra le loro labbra fece rabbrividire la bionda, in senso buono. Avvolse le sue braccia ai fianchi di lei e quest’ultima portò le sue mani suo collo. Liz schiuse le labbra, per spronarlo a far entrare la sua lingua nella sua bocca e lui così fece. Le loro lingue s’intrecciarono per un po’ e poi la ragazza portò le sue mani sull’orlo della maglietta di Harry. Tutto questo, venne visto dagli occhi color orizzonte di Niall che, quando si accorse che la cosa stava diventando sempre più passionale e meno casta, sposò lo sguardo e cercò di entrare il più velocemente possibile in casa. Liam cercò di raggiungere il biondo e quando fu a pochi metri di distanza lo sentì urlare: ‘“Riuscirai a conquistarla, lei non è innamorata” Cazzate, Liam cazzate!’ borbottò, prima di sbattere la porta d’entrata alle sue spalle.


Harry e Liz eravamo usciti da una decina di minuti dalla piscina e in quel momento erano accoccolati al sole, stretti in un unico lettino. Harry indossava le sue ray ban nere, mentre Liz non faceva altro che ripassare con il dito ogni tatuaggio di Harry. Segnò il contorno della farfalla che Harry aveva disegnata sul petto, guardò Harry negli occhi e prese a parlare. ‘Harry, dovrei odiarti’ aveva affermato, coincisa, sicura.
Harry sussultò, per il tono di voce assunto dalla ragazza: era estremamente seria e questo lo spaventava parecchio. Il ragazzo curvò la testa, confuso e Liz riprese a parlare. Stava per raccontargli tutto ciò che pensava, non sapeva se stava facendo la cosa giusta o meno; poco gli importava. ‘Vi ho conosciuti due anni fa, amavo la vostra musica e ho iniziato a seguirvi fin da subito. Come fin dall’inizio ho perso totalmente la testa per Niall, quell’angelo è sempre stato la mia vita. Poi, qualche paio di mesi fa sei comparso tu con ‘Don’t let me go’. Quella canzone è diventata fin da subito la mia canzone preferita. Mi sentivo così in colpa per questo, ho sempre provato un amore platonico per Niall che, pensare il contrario, per me era sbagliato. Poi ci sono state le tue continue interviste, le tue continue apparizioni. E che apparizioni! Dio Harry, eri la perfezione. Appena non sentivo la tua voce per un po’ pensavo “Perché penso a lui? È Niall il mio preferito!” Poi appena risentivo qualche tuo assolo, tutte le mie domande venivano risposte. E per quei pochi minuti di canzone, Niall era come se non esistesse. – fece una lunga pausa. Disse tutto con una voce molto flebile e, se avesse abbassato la voce di qualche ottava, Harry non l’avrebbe più sentita. Stava parlando per di più a se stessa, stava confermando quello che, qualche mese fa, non aveva avuto il coraggio di ammettere a se stessa. – Stessa cosa adesso. Quando non ci sei, penso che tutto questo, che noi siamo sbagliati. Ma quando sei qui con me non voglio più lasciarti andare. Harry Edward Styles, sei come una fottuta dipendenza’ concluse, pronunciando le ultime parole con rabbia. Alcune lacrime rigarono il viso di Liz, fino ad arrivare al petto di Harry, che capì subito che non erano semplice gocce d’acqua col cloro. Harry prese d’istinto la mano di Liz tra la sua, come ormai faceva da sempre, e la strinse forte. ‘Dovrei odiarti anch’io. Odio il fatto che mi stai facendo pazzamente innamorare di te’ mormorò il riccio, ad un centimetro dalle labbra di Liz, prima di lasciarle un bacio a fior di labbra.

Qualche giorno dopo.
Liz’s pov.
Erano passati qualche paio di giorni, da quel giorno. Niall non mi aveva più rivolto la parola, se non per qualche rara volta in cui mi diceva ‘mi passi il sale?’ oppure ‘ci vuole tempo? devo usare il bagno’. Questa situazione mi stava distruggendo giorno dopo giorno, minuto dopo minuto. Mancava poco e mi avrebbe divorato anche l’anima. I polsi, dal giorno prima, avevano iniziano a pizzicarmi, come in quel periodo... e avevo sempre più l’impressione di non riuscire a poter resistere a lungo. Ma ogni volta mi convincevo del contrario e mettevo su un finto sorriso, facendo finta che andasse tutto bene. Ma andava davvero tutto bene? L’unica ancora di salvezza, che il periodo prima mi aveva salvato, non mi parlava più e mi evitava per tutta casa. No, non andava tutto bene. Sentii le lacrime rigarmi le guance e corsi istintivamente nel bagno. Chiusi la porta di getto e salii su una panca lì vicina, usata per raggiungere gli scaffali più alti. Cercai con lo sguardo velocemente, ma non riuscivo a trovarle. Cristo, possibile che cinque uomini non possiedono una lametta? Con cosa si radono? Poi le trovai. I miei polsi smisero di punzecchiare e mi sporsi dalla panca per riuscire a prendere le lamette, che erano poco più lontane. Avevo sfiorato il pacco aperto, quando mi sentii sussurrare da dietro: ‘C-cosa stai facendo?’ Era Niall. Fottuta porta che avevo lasciato aperta! Colta alla sprovvista incomincia a balbettare e a tremare, fino a quando lo scatolo di lamette cadde dallo scaffale. Erano ovunque, su ogni angolo del pavimento. Sembrava soltanto un incubo, uno brutto incubo. Incontrai lo sguardo di Niall, che fissava le mie braccia. Inutile dire che le cicatrici erano evidenti, anche se antiche. Mi guardò con compassione, quasi pena. Poi venne verso di me e mi abbracciò.
‘Scusa, adesso sono qui’ mormorò al mio orecchio, mentre io non riuscivo a fare altro che piangere. Inutile dire che dopo poco prese a piangere anche lui.

hei, benvenute e grazie per aver letto questo settimo capitolo
spero che tutti i capitoli che ho scritto vi siano piaciuti, ci sto mettendo molto impegno.
vorrei ringraziare le persone che hanno recensito la fanfiction, siete stradolci :)
allora, siete teamliall o teamlarry? fatemi sapere!
mi lascereste una recensione, per favore? <3
al prossimo capitolo!
Kisses, horanscake.
   
 
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