-Che vuol dire che non posso entrare?!- Esclamai furibondo al medico davanti a me.
Era giovane, non poteva avere un paio d'anni più di me, alto, con i capelli scuri e un paio di grandi occhiali.
-S-significa quello che ho detto...- Balbettò lui di rimando, avvicinando delle carte che aveva in mano al viso.
-Otani, calmati, per favore.- Mi disse Nobu, poggiandomi una mano sulla spalla.
-Calmarmi? CALMARMI?! Vi ricordo che dentro quella stanza c'è la mia ragazza!- Gli urlai stringendo i pugni e scrollando in malo modo la sua mano dalla mia spalla.
Il giovane medico ne approfittò per sgattaiolare via.
-E lei dove va?!- Sbottai alterato al ragazzo, ma quello non si voltò.
-Otani, capisco che tu sia agitato, ma calmati.- Mi sussurrò Nakao.
-Senti chi parla! Sei la persona meno fine ed elegante che conosca!-
-Tzk, hai la sensibilità di un tavolino, rintronato!-
Sbuffai sonoramente.
-Koizumi, seriamente, a che punto sei?-
Silenzio.
-Koizumi...?-
Un tonfo, un urlo, rumore di un'auto che frena.
-Koizumi? Rispondi...-
Dalla cornetta si sentivano dei passi, delle grida.
-Koizumi, che succede?-
-O-Ota... Ni...-
-Ho capito, Otani.- Mi rispose Nobuko. -Ma se i medici non ci danno il permesso...-
-Ora glielo faccio vedere io il permesso!- Sbottai.
**Risa's pov**
Aprii a fatica gli occhi.
-Non faccia sforzi, signorina.- Mi disse una donna in camice bianco.
-Che è successo?- Chiesi, massaggiandomi la testa.
-Ti hanno investito.-
-Cos-eh?- Balbettai. -Oh, no, avevo l'appuntamento con Otani. Cavolo, adesso penserà che gli ho dato buca, non me lo perdonerà mai! Oh cavolo, cavolo!-
-Otani?- Chiese la signora, guardandola stupita.
-Uh? Oh, si, il mio ragazzo.- Risposi, arrossendo un poco.
-Oh, intende quel ragazzo che è qui fuori urlando come un isterico che deve urgentemente vedere la sua ragazza?-
-Otani è qui?- Chiesi, sgranando gli occhi.
-Si. L'ha chiamato uno degli infermieri quando ti hanno portata via. Eri incoscente, non puoi ricordare.-
-Posso vederlo?-
**Otani's pov**
Nel frattempo, erano arrivati anche Suzuki e Chiharu.
-Oh, povera Risa...- Piagnucolava lei, tirando su col naso.
Suzuki, imbarazzato, le passò una mano sulla schiena per rassicurarla.
In quel momento, una signora di mezz'età, dai lunghi capelli catani e penetranti occhi verdi uscì dalla camera di Koizumi.
-Atsushi Otani?-
-Eccomi.- Dissi, alzando il braccio.
-Seguimi.- Mi disse, facendo un cenno con la testa alla porta.
-Subito.- Esclamai, trotterellando verso la signora.
**Risa's pov**
-Otani!- esclamai, mentre lui correva verso di me.
-Koizumi!-
Arrivò al letto, e mi prese la mano.
-Scusa, non avrei mai dovuto distrarti.- Mi sussurrò.
-Cos... Che intendi?-
-Non dovevo mettermi a litigare con te, scusa, perdonami. Non avrei dovuto dirti dell'uscita con così poco avviso, scusami. Non avrei mai dovuto, e voluto, tradirti, scusami. Scusami.-
Sorrisi.
-Non importa. Te l'ho detto, è passato.-
-Ma non riesco a fare a meno di sentirmi in colpa.-
Quel momento venne interrotto dagli urli di Nobu e Seiko, che si precipitarono, seguiti da tutti i nostri amici.
-Come stai Risa?- Mi chiese Nobu, scansando con malagrazia Otani e stritolandomi in un forte abbraccio.
-F-ferma... Mi fai male...- Balbettai.
-Oh, scusa.-
**Otani's pov**
Titubante, lasciai Koizumi all'ospedale.
Quando tornai a casa, era sera.
Aprii la porta di casa, lanciai la giacca al vento, e, alla cieca, accesi la luce.
-Ti sono mancata, Atsushi?-
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**Angolo di Cali-chan**
Hehehe, indovinate chi è? *faccino angelico*
Vaaabbè.
Oggi non ci sto con la testa, mi sento uno schifo :')
Quindi vi lascio, ciao a tutti ^^
Cali-chan :)