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Autore: RememberonlyGodcanjudgeus    06/07/2013    2 recensioni
''...-Si chiama Perrie, è stata una delle poche ragazze che ho amato veramente.-
E' come se, al solo sentire quelle parole, i dinosauri del mio stomaco si fossero magicamente animati.
Ero gelosa marcia.
-Beh allora torna da lei, così ti innamorerai di nuovo e mi lascerai finalmente in pace.- sputai quelle parole con disprezzo.
-Non voglio.- disse alzandomi il mento con due dita, obbligandomi così a guardarlo.
-E cos'è che vuoi?- chiesi innervosita.
-Te.- disse prima di baciarmi.
Il sapore delle sue labbra mi era terribilmente mancato.
Era come una droga per me.
O meglio lui, Zayn Malik, era la mia droga...''
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Non-con
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Il nostro primo incontro ''Locked up tight
Like I would never feel again
Stuck in some kind of love prision
And threw away the key
Ohh Ohh

Terrified
Until I stared into your eyes
Made me start to realize
The possiblities
Soo Soo

I'm gonna love you like I've never been broken
I'm gonna say it like it's never been spoken
Tonight Tonight
I'm letting go,go,go,go..''


Maledetta sveglia, pensai.
Allungai una mano e, continuando a mantenere gli occhi chiusi, cerchai di  pigiare il tasto capace di bloccare quel terribbile oggetto. Nonostante quella fosse la mia canzone preferita avrei fatto qualunque cosa pur di fermarla e precisiamo per qualunque cosa intendo anche buttare la sveglia giù dalla finestra come se niente fosse.  
Purtroppo però il rumore non dava cenno di smettere e così ,rassegnata, decisi di alzarmi tanto prima o poi avrei dovuto farlo.
Indossai le mie ciabatte a forma di sandwich e scesi giù in cucina sperando che quella peste di mio fratello non si fosse già svegliata cosicchè avrei potuto fare colazione in santa pace. Vidi un foglietto sul tavolo a cui però non diedi molta importanza, sicuramente era di mia madre, Kate White ,che ci avvisava che era a lavoro, o da Jack o da qualche altra parte e che saremmo dovuti rimanere da soli durante la giornata, come sempre del resto. I miei genitori sono divorziati mio padre (italiano), vive in Italia e una volta all'anno viene a trovarci invece  io , mia madre e mio fratello viviamo a Londra ed OVVIAMENTE non passiamo mai del tempo assieme.
Vidi che poi ,affianco al biglietto, erano sistemati i miei cereali preferiti , 'Bel modo per farsi perdonare, mamma' sussurrai ironica, li presi e li misi nel mio solito cappuccino e dopo essermi goduta quei pochi attimi di libertà (se così si può definire) risalii in camera dove mi ritrovai mio fratello Jordan intento a saltellare sul mio letto.
-Jordan! Scendi dal letto, S-U-B-I-T-O.- gridai. Mio fratello scese dal letto e con aria da sbruffone mi si avvicinò lentamente.
-Hei sorellona, oggi non dovevi andare da Jessicasonoamicadiunasfigata?-
Cazzo, me ne ero completamente dimenticata! Mi ucciderà, ne sono sicura. Dovevamo andare assieme al mare e prima sarei dovuta passare da lei.
Così, senza dare importanza alle parole di mio fratello, con la mia delicatezza da bisonte lo spinsi fuori dalla mia stanza e mi fiondai sotto la doccia. Mi vesti con una semplice canotta bianca con su scritto ''IS MY MOUTH I CAN SAY WHAT I WANT TO'' e degli short neri con le converse bianche  ed infine mi legai i miei lunghissimi capelli color rame in una coda disordinata. Presi la borsa in cui misi il costume, IPod e i Ray Ban e mi diressi verso casa di Jess a piedi, in fondo abitavamo nello stesso quartiere era si e no un quarto d'ora di strada.
Infilai le cuffie nelle orecchie e inizia a canticchiare la canzone di Justin Bieber che era apppena partita. Era una canzone stupenda, come sentivo il ritornello mi veniva una voglia matta di iniziare a ballarla e cantarla a squarciagola ma, se in quel momento lo avessi fatto, tutte le persone del quartiere mi avrebbero presa per una pazza isterica.
Per un millesimo di secondo però, chiusi gli occhi cullata dal suono di quella dolce melodia ed all'improvviso mi sentii cadere all'indietro e subito dopo prendere da qualcuno.
-Ehi tutto bene?- sentii domandarmi da una voce allarmata.
Alzai il volto imbarazzata per vedere chi mi avessi ''salvata'' e mi ritrovai a scrutare imbambolata un dio greco dalla pelle ambrata, gli occhi color cioccolato talmente intensi da poter riscaldare anche un ghiacciolo e un sorriso che avrebbe steso anche un giocatore di rugby.
-Ehi stai bene?!?- mi chiese qualcuno, qualcuno che non era quel dio greco che avevo di fronte perchè la sua bocca non proferiva parola anzi aveva uno sguardo tra lo scocciato e l'arrabbiato; solo allora capii che aveva un'altro ragazzo affianco ed era quest'ultimo che continuava a pormi domande.
Era un ragazzo anch'egli bellissimo, un sorriso unico, i capelli marrone chiaro e degli occhi a dir poco stupendi.

- S-si.- fu quello che riuscii a dire. 'Bene,Charlotte,bene' pensai.
- Zayn secondo te sta bene?- sentii dire dal ragazzo ancora allarmato, evidentemente ero rimasta ancora imbambolata con gli occhi sbarrati e sembravo altamente una cogliona.
- Sì Liam sta benissimo, piuttosto dovresti imparare a camminare prima di uscire per strada, bambolina.- mi disse con acidità, ed io di persone acide ne conoscevo fin troppe e le odiavo con tutta me  stessa, era più forte di me.
- E tu dovresti imparare a guardare dove vai prima di uscire per strada, bambolino.- sputai con disprezzo. Zayn rimase sbalordito da quelle parole, lo potevo osservare dal suo sguardo, però, aveva degli occhi stupendi, ed ogni volta che lo fissavo il mio cuore iniziava a battere veloce.
'Lo spavento, è solo lo spavento' mi ripetei mentalmente.

- Scusaci davvero, è che andavamo di fretta..se vuoi possiamo andare a prendere qualcosa al bar assieme per rimediare.-
Quel ragazzo era davvero gentile, peccato che non lo conoscevo minimamente. Stavo per chiedergli il suo nome ma subito Mister sonofigoemenevanto mi precedette incredibilmente
- Liam ma sei pazzo? NOI dovremmo scusarci con questa e andare al bar con questa ?!?!- sottolineò particolarmente l'ultima parola, ed io, anche se non amavo il mio nome, non avrei mai voluto essere chiamata così.
-Senti Zayn o come ti chiami, io ho un nome sai? Non mi chiamo 'QUESTA' e poi stai tranquillo, non verrei mai con te al bar piuttosto preferirei suicidarmi.- sbottai arrabbiata.
- Vuoi essere chiamata per nome? Allora dicci, qual è il tuo bellissimo nomignolo? Mister acidità?- rise leggermente ed io lo incenerii subito con lo sguardo.
- Mi chiamo Charlotte, per gli amici Charlie, cretino.- sussurrai l'ultima parola perchè sapevo che con quel ragazzo ogni battaglia sarebbe andata persa.
- Va bene Charlie noi..- non lo lascia finire che subito intervenni.
- Tu non sei mio amico, Zayn.- sottolineai, puntandogli un dito contro.
- Va bene allora Charlotte, noi dobbiamo andare è stato un piacere conoscerti. Ah, io mi chiamo Liam.- intervenne il moro prima che Zayn potesse ribattere.
- E' stato un piacere anche per me conoscerti  Liam.- calcai l'ultima parola.
- Ci si vede in giro.-  Liam mi sorrise dolcemente.
- A mai più.- sussurrò Zayn. Come se non potessi sentirlo! Dio che impertinente!
- Certo Liam, ci si vede in giro.- puntai i miei occhi su quelli di Zayn e mi sembrò di vedere una punta di gelosia. Scossi la testa confusa e subito dopo mi girai e riiniziai a camminare verso casa di Jessica il più velocemente possibile.
Se prima pensavo che mi avrebbe uccisa per il mio super ritardo ora ne ero più che sicura.
Mi avvicinai alla porta di casa sua e bussai. Dopo neppure un secondo mi aprì Jessica arrabbiatissima e prima che mi ricoprisse di insulti vari la bloccai
-Posso spiegarti tutto.- La mia migliore amica mi guardò curiosa.

-Spero tu abbia una buona scusa.-
-Oh credimi lo è, lo è.- risposi con una risata che coinvolse anche lei.





Ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssalve!
*salutaconlamanina*

Questa è la mia prima storia quindi vi chiedo di non essere cattive. Ho iniziato a leggere Fanfiction circa 2 anni fa e solo quest'estate mi è venuta in mente l'idea di realizzarne una. Questa storia non è nulla a confronto di alcune che ho letto, però mi andava lo stesso di pubblicarla. Magari nessuno la leggerà mai, magari qualcuno la disprezzerà pure ma non mi importa; adoro scrivere e non smetterò mai di farlo.

Detto questo vi lascio dicendo che ogni giorno metterò un capitolo. Ho intenzione di scriverne circa 100-150. Sono pazza lo so.



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