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Autore: _less_    06/07/2013    1 recensioni
(Dal tredicesimo capitolo):
«Io.. mi sentivo come se inciampassi ad ogni passo in avanti che facevo verso di te, come se ogni cosa mi uccidesse, mi rigenerasse e mi uccidesse di nuovo. Ma nonostante tutto ho capito una cosa..»
«Cosa?» chiese lui con voce tremante.
«Che io amo te. Nient'altro che te.»
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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2.
            E che la sfiga sia sempre con me. Amen..


La mattina dopo l’arrivo, ogni ragazzo a scuola teneva in mano la pergamena con tutti gli orari, e con nostra somma felicità, noi dell’ultimo anno avevamo sette ore buche alla settimana. Personalmente, iniziavo davvero ad amare il settimo anno.
Io ovviamente avevo deciso di continuare con Pozioni, Difesa Contro le Arti Oscure, Trasfigurazione,  Incantesimi, Astronomia, Storia della Magia, Erbologia e Antiche Rune.
«Tu sei matta a voler seguire tutti quei corsi Lilian. Ne uscirai pazza.» brontolò Allie, tenendo in mano il suo librone enorme di Incantesimi ( la sua materia preferita.)
«Tanto per cambiare.. tu segui un corso in meno di me.» mi difesi.
«Ci vediamo dopo. Quando ce l’hai l’ora buca?» chiese lei.
«Alla terza ora.» annunciai, guardando il mio orario. Allie ed io avevamo deciso di frequentare corsi diversi dall’anno scorso. Lei frequentava Difesa Contro le Arti Oscure, Aritmanzia, Trasfigurazione, Incantesimi, Erbologia, Storia della Magia e Divinazione. Alcune erano uguali perché erano obbligatori come Difesa ed Incantesimi.
«Perfetto, a dopo.» e tenendo in mano il mio Pozioni Avanzate, mi diressi nei sotterranei, dal mio professore preferito : Horace Lumacorno.
Bussai nella porta di legno della segreta ed entrai. Lumacorno si voltò e mi sorrise, correndomi incontro, con i piedi a papera e il pancione che gli sobbalzava ad ogni passo, il cappello quadrato da laureato americano in testa. Mi trattenni dal ridere e lo salutai.
«Lily cara, eccoti! Ti aspettavo. Passate buone vacanze?» mi chiese Lumacorno portandomi al centro della stanza.
«Sì, signore.» risposi felice.
«Perfetto. Unisciti ai tuoi compagni, stavo iniziando a spiegare.»
Annuii e guardai i miei compagni del settimo anno : Jean Weazby di Corvonero, Piton come al solito,  Remus,  purtroppo L’idiota Potter (che ci faceva lui qui? ), Narcissa Lestrange di Serpeverde con un’altra amica, la mia compagna di Grifondoro Alice, Oliver Bute di Tassorosso, Dean Malby di Corvonero e infine io. A quanto pare Sirius non c’era, sicuramente aveva deciso di abbandonare, anche se era molto bravo in Pozioni e spesso collaboravamo prima dell’arrivo di Luma. Forse aveva deciso di seguire Allie a Incantesimi.
«Oggi, allora, desidero da voi una cosa sola : un antidoto per questa pozione.» e prese una ampolla con dentro una pozione color fango densa.  La osservai per due secondi e ricordai cos’era: Polisucco.
«Chi sa dirmi cos’è?» chiese, guardando verso di noi con aria speranzosa. Alzai la mano di scatto e Lumacorno sorrise, ma non ero l’unica : l’aveva alzata anche Severus.
«Oho. Chi risponderà adesso?» chiese sempre sorridente, spostando lo sguardo tra me e Severus. Sembrava uno stupido gioco a premi dove i concorrenti dovevano competere fra di loro fino alla fine, solo quando soltanto uno si sarebbe affermato vincitore.
«Severus, io so’ che tu sai la risposta, ma prima le donne, no?» rise Lumacorno. Severus mi guardò, con un misto tra disinteresse e freddezza, poi annuii in modo irrilevante. Semplicemente patetico pensavo. Lumacorno mi guardò in attesa della risposta.
«È Polisucco.» risposi, un po’ forzatamente. Andava così da due anni. Se Piton non lo sapeva, allora potevo dirlo io.
«Esatto.» girò su se stesso e tornò alla cattedra.
«Desidero che oggi mi prepariate un antidoto per questa pozione. In mezzora.» spiegò Lumacorno ed io corsi nel tavolo appoggiando il mio calderone. Remus si sedette vicino a me e così fece Potter.
«Non ti azzardare a metterti qui.» qui intimai,  scoccandogli un’occhiata fulminante.
«Quando la smetterete con questa messa in scena sarà sempre troppo tardi.» ci rimproverò Remus, con un tono di voce che faceva capire che era arcistufo di quella situazione. Prese il suo calderone e sfogliò Pozioni Avanzate. Lo imitai, leggendo ben bene gli ingredienti.
• Erba fondente
• Corna Bicorno
• Centinoda
• Mosche Criospa
• Sanguisughe
• Pelle di Girillacco
Poi corsi veloce all’armadietto dove c’erano tutti gli ingredienti. Presi un po’ di Centinoda e tornai al mio posto.
Lanciai uno sguardo feroce al mio nemico per sapere a che punto era. Anche quando io e lui eravamo migliori amici eravamo in concorrenza a Pozioni. Severus era semplicemente un genio in quella materia, io in confronto a lui ero una schiappa, anche se era la mia materia preferita.
Stava mescolando qualcosa nel suo calderone, correggendo, come al solito, qualcosa dal libro con la sua piuma nera che scorreva veloce sulla carta.
«Evans, hai messo insieme qualcosa?» mi chiese una voce irritante distruggendo i miei ricordi felici con Severus.
«Taci Potter.» mi limitai a sussurrare.
«Mi scusi.» sussurrò, tornando a buttare nel suo calderone ingredienti completamente superflui.
Passato un quarto d’ora di fermentazioni e di torture dall’Idiota Potter, l’antidoto era quasi pronto. Lumacorno a volte sbucava dietro di noi, controllando i calderoni e facendoci o dei complimenti o sguardi disgustati (come alla ‘pozione’ di Potter.)
«Allora Remus.. questa volta chi vince?» sussurrai a denti stretti e con un tono di sfida al mio vicino di banco, che stava anche lui finendo l’antidoto.
«Sono estremamente convinto che questa volta vinco io, Lilian. Ho quasi finito.» disse Remus ammiccandomi l’occhio.
«Anch’io.» intervenne Potter, sorridendo. Io e Remus ci guardammo, poi insieme scoppiammo a ridere.
«Se non la smettete, ve la ritroverete nei vostri calici a pranzo.» si limitò a minacciarci Potter indicando la sua schifezza calderone offeso, ma allo stesso tempo divertito.
Io e Remus ci ammutoliromo all’istante, infondo sapevamo che Potter ne era capace.
«Tempo scaduto! E poi, il vostro compagno Severus ha già finito da 5 minuti. E devo dire con ottimi risultati, come sempre.» rise Lumacorno controllando la pozione di Piton con un sorrisetto soddisfatto.
Improvvisamente sentii un calore diffondersi in tutto il corpo. O forse era solo invidia mischiata alla rabbia. Remus guardò Lumacorno sconfitto, appoggiando la bacchetta nel tavolo, anzi lanciandola.
«Non ci posso credere. Ogni volta quel Mocciosus mi ruba sempre il posto.» disse Remus, squadrando Piton prendersi i meriti.
«Pff, guardatelo, tutto che si prende i complimenti. Ed io?» borbottai, chiudendo con tutta la rabbia che avevo il mio libro di pozioni.
«Senti chi parla, la secchiona che non ha mai ricevuto complimenti da Luma.» borbottò Potter.
Da sotto il tavolo, feci scattare il mio dito medio. Nel frattempo, intravidi lo sguardo di Severus addosso.
«Potter, mi spieghi cosa ci fai tu in questo corso se non sai nemmeno come mettere insieme due ingredienti?» gli chiesi curiosa ma anche intenta ad offenderlo. E poi, mi facevo quella domanda da tutta la mattinata.
Potter sbuffò indicando Remus. «Non voleva restare da solo e mi ha costretto a restare in questo corso inutile.» disse, stiracchiandosi le gambe e le braccia e sbadigliando.
Lumacorno arrivò da noi, osservando i calderoni.
«Lily, che è successo a questo antidoto?» mi chiese stupito. Mi rizzai a sedere.
«Ehm, professore.. stava fermentando quando Piton è riuscito a completare prima di me, quindi ho lasciato andare. Stavo completando...» spiegai a denti stretti e quando articolai il nome Piton con un misto di invidia e disprezzo, Severus fece una smorfia di tristezza.
Lumacorno rise sotto i baffi.  «Non fa niente Lily cara, conosco la tua bravura.» poi passò da Remus.
«Mh, bravo ragazzo, complimenti..» gli disse, annuendo. Poi passò da Potter e si bloccò.
«Che cos’è questa… cosa?» disse dolcemente.
Potter iniziò a balbettare che la sua pozione era andata a male e Lumacorno rise.
«Non fa niente..» poi si rivolse a tutta la classe e ci salutò «Potete andare, la lezione pratica è finita, ci rivediamo dopo con quella teorica.» e uscimmo tutti quanti.
«Lunastorta.. andiamo in sala comune?» propose Potter. M’intromisi afferrando il braccio di Remus e tirandolo verso di me : «Lunastortadeve venire con me a Trasfigurazione.» . Potter sbuffò.
«E Sirius?» chiese rivolto a Remus.
«Seguirà il corso di Trasfigurazione con noi. Mi spiace Ramoso.» disse Remus.
«Remus!» lo chiamò qualcuno. Remus si girò: una ragazza di Serpeverde gli andava incontro. «Voi andate. Ci vediamo a Trasfigurazione Lily.» disse Remus ed io e L’idiota Potter ci incamminammo. Ovviamente questo era il mio momento per affermarmi su Potter.
«Povero.. Potter è da solo..Non fa niente, no? Tanto ci saranno tutte quelle ragazzine ammaliate a tenerti compagnia in sala comune e non.» lo punzecchiai quando fummo abbastanza lontani da Remus.
«Sembra quasi che tu sia gelosa delle mia fans, Evans.» si pavoneggiò lui, mettendosi la borsa dei libri in spalla e passandosi con un gesto teatrale una mano fra i capelli con aria da ‘sono figo e devi innamorarti di me ogni volta che mi tocco i capelli.’
«Magari nei tuoi sogni più tormentati.»
«Potresti scoprire che la cosa che odi tanto è quella che ti manca di più quando non c’è.» ribadì lui.
«Stai blaterando Potter e poi.. da quando ti dai alla filosofia Babbana?» replicai indifferente, mentre controllavo il mio orario.
« Seconda ora Trasfigurazione, Terza ora buca, quarta ora Pozione teorica, poi quinta Erbologia.» sussurrai tra me e me.
«Terza ora buca anche tu?» sussultò Potter.
«Non credere che vorrò passarla con te.»
«Oh andiamo, che devi fare di così importante il secondo giorno? Ricordati che mi devi un appuntamento.» disse esasperato.
«Prima di tutto, non ti interessa che devo fare e poi.. io non ti devo nessun appuntamento! Dove te lo sei inventato questo favore che dovrei ritornarti?» mi bloccai stupefatta da una tale idiozia.
Potter rise nervoso passandosi di nuovo la mano tra i capelli e pensando a qualcosa da inventarsi.
«L’anno scorso ti ho ascoltato quando piangevi in sala comune per Mocciosus.» esclamò Potter tutto d’un fiato e fissandomi con aria compiaciuta.
Fui pervasa da una vergogna immensa. Era vero, Potter mi aveva trovato di notte in sala comune a piangere perché avevo appena messo fine alla mia amicizia con Severus, e lì si era seduto nel divano con me e avevamo parlato tutta la sera.
«Ascoltato? Oh andiamo Potter, almeno dì la verità! Ti sei messo tutta la serata a fare battutine squallide sui giocatori di Quidditch,tralasciando il fatto che io non ci capisco una mazza né di Quidditch né dei suoi giocatori!» mi lamentai.
«Intanto ridevi.» eravamo arrivati davanti l’aula di Trasfigurazione.
«Ero in un momento particolare sai, avevo appena messo fine alla storia d’amicizia più importante della mia vita. Ma tu non puoi capire, ne riparliamo quando i Malandrini non esisteranno più.» e mi congedai, lasciandolo davanti alla porta dell’aula di Trasfigurazione con una faccia da ebete.
Mi sedetti accanto ad Allie che mi stava tenendo il posto. Davanti Sirius con un posto vuoto.
«Altra discussione con James?»
«È un completo idiota.» farfugliai prendendo il mio libro di testo di Trasfigurazione.
La McGranitt aspettava l’arrivo di altri ragazzi accanto alla cattedra, con la bacchetta in mano, sguardo severo, la lunga veste nera e i capelli color grigio raccolti nel suo solito chignon.
Passarono due minuti, ma nessun’altro oltre che a due ragazzi di Corvonero, Remus (che entrò di tutta fretta e si fiondò nel posto accanto a Sirius) e Piton si presentò. Lei chiuse le porte con un gesto della bacchetta e ci guardò. Eravamo solo 7 ragazzi. Aggrottò le sopracciglia, poi mosse l’angolo della bocca e si schiarì la voce : «A quanto pare quest’anno i vostri cari compagni si perderanno la Trasfigurazione umana che sarà molto più interessante del solito. »
«Allora, quest’anno come vi ho già detto, studierete la Trasfigurazione umana in vari modi : il primo quadrimestre la Trasfigurazione di un essere umano in animale e viceversa e il secondo la Trasfigurazione di un essere umano in oggetto e viceversa e poi vi accennerò la Trasfigurazione di un umano in un altro umano. Domande?» chiese fissandoci.
Piton alzò la mano e con voce chiara e si limitò a dire : «A che serve la Trasfigurazione di un umano ad un altro umano se c’è la Pozione Polisucco?»
La McGranitt lo squadrò e si trattenne dal ridere : «Come al solito, Severus,  sempre in testa le pozioni..» Sirius si girò verso Remus e gli sussurrò : «Il solito Mocciosus secchion.» e Remus rise sotto i baffi. Ovviamente, per pura casualità, il mio piede scattò in avanti verso la sedia di Sirius che fece un tonfo. Sirius si voltò verso di me in cerca di spiegazioni. «Smettila di chiamarlo Mocciosus.» gli ordinai.
Sirius roteò gli occhi e si girò.
«.. ma devo ammettere che è un’ottima osservazione. C’è una piccola differenza : per chi non volesse perdere tempo con la Polisucco, potrebbe applicare queste leggi della Trasfigurazione. Per chi non vuole ingerire quella pozione, può limitarsi a cambiare qualcosa del suo aspetto come per esempio la barba, il colore dei capelli. Purtroppo sull’argomento della Trasfigurazione da umano a un altro umano non potrò approfondire niente perché è stato vietato dal Ministero, quindi ve ne accennerò qualcosa. Quest’anno sarà molto complicato, ma adesso l’ora sta per finire, quindi potete andare. Vi lascio liberi il primo giorno.» e tornò a sedersi alla sua cattedra.
Allie era praticamente elettrizzata dalla notizia che sarebbe riuscita a Trasfigurare un umano in animale.
«Non sarà semplice, lo sai vero?» le dissi distruggendole i piani.
«Se lo dice Lilian, allora è davvero difficile.» rise Sirius.
«Abbiamo un’ora buca. Allie che si fa?» le chiesi ignorando Sirius.
«Passeggiata al parco?» propose. Remus e Sirius annuirono e andammo tutti insieme al parco. Potter ci raggiunse poco dopo.
Ci sdraiammo nel prato, sotto un albero. Le giornate di Settembre erano una meraviglia, specialmente per noi del settimo anno con 7 ore buche.
«Ahh, il settimo anno, che bello.» soffiò Potter, giocando con il suo Boccino d’Oro.
«Ancora il meglio deve venire, preparati a un’infinità di compiti.»
«Forse tu, non io. Aspetta.. quanti corsi segui? Dieci?» e tutti scoppiarono in una risata sonora. E adesso aveva pure il coraggio di prendermi in giro?
«Otto.» lo corressi, sussurrandoglielo a denti stretti.
Scrollò le spalle e tornò a dedicarsi alla sua pallina d’oro alata sbrilluccicante.
Poi mi venne in mente una cosa.. «Remus.. chi era quella tizia con cui ti abbracciavi e coccolavi?» chiesi facendo un sorrisetto sarcastico. Vidi le sue guance trasformarsi in un rossore chiaro.
«Ehi!.. Non mi ci stavo coccolando! Ci siamo solo salutati!» ribadì.
«Sì, ma chi era?» s’intromise Sirius, che era abbastanza occupato a farsi smancerie con la signorina Allie.
«Miley Sheped di Serpeverde.» disse timido.
«Di che hanno è?» chiese Potter.
«Del sesto anno.. ma a voi che importa?» esplose con vergogna.
«Siamo i tuoi migliori amici, vogliamo saperlo!» esclamai un po’ offesa dalla sua reazione.
Remus scrollò le spalle e iniziò a raccontarci.
«Ci siamo conosciuti quest’estate, ci siamo ritrovati insieme in una strana riunione. Siccome non avevamo nulla da fare, ci siamo scolati due Burrobirre e poi abbiamo iniziato a..»
«Scopare?» chiese esaltato Sirius. Tutti scoppiammo a ridere, ma Remus fece la sua tipica faccia ‘quando la smetterai di dire certe cazzate?’e completò «.. a parlare.»
«È simpatica, per essere una Serpeverde fa delle ottime battute. Forse hanno sbagliato a Smistarla.» ragionò Remus.
«Ascoltami Rem, il vecchio Cappello non sbaglia mai.» Mi sorrise forzatamente e si ammutolii. Passò quell’ora in silenzio ed io, Remus e con mio estremo dispiacere anche Potter tornammo nei sotterranei per l’ora di Pozione teorica.
I tavoli con i calderoni erano spariti, e adesso nell’aula c’erano dei banchi. Entrai e mi sedetti al primo banco, pronta per la lezione di teoria. Dopo due minuti, la classe era praticamente piena. Per mio sommo dipiacere, Piton entrò in ritardo e i banchi erano tutti occupati. E per puro caso, dico io, indovinate chi era l’unica idiota scema che aveva deciso di sedersi da sola per poter ascoltare meglio e senza essere distratta? Perché a volte ero così dannatamente stupida?
Prima che Lumacorno potesse accorgersi che il suo alunno migliore era rimaso alzato e che il posto accanto al mio era vuoto, buttai senza minimo pudore la mia borsa con tutti i libri nella sedia vuota facendo un tonfo pazzesco. Magari Lumacorno non se ne sarebbe per niente accorto.. no?
«Oh, Severus! Il ritardatario! Siediti!» disse indicando un posto in generale.
«Professore.. non c’è posto.» rispose timidamente.
«Oho, ma come? La signorina Evans qui è..» e in quel momento iniziai a fare cenno al professore di non farlo sedere con me. Di ricambio, quel vecchio pazzo scoppiò a ridere.
«No? Ma come mai Lily? Tu e Severus eravate così affiatati nei primi anni!». Sicuramente potevo affermare che la mia pelle era diventata dello stesso colore dei miei capelli.
«Avete litigato? Dai, suvvia, mettete da parte il rancore! Severus siediti!» rise di nuovo Lumacorno. Piton arrivò lentamente. Non mi degnai nemmeno di togliere la mia borsa piena di libri dalla sua sedia.
«Puoi toglierli?» mi intimò quando Lumacornò tornò accanto alla lavagna pronto per spiegare.
Lo guardai con un’occhiata torva e tolsi lentamente la mia borsa. Lui sistemò bene la sedia e mise tutto in ordine : pergamena, inchiostro, piuma e bacchetta. Cercai di non fargli capire di averlo appena imitato : se facevo qualcosa che aveva fatto anche lui, questa era una perdita a favore mio.
Aspetta.. ma che sto dicendo? Ho 17 anni, non 5.
Piton fissava il professore e a volte annuiva.
«Oggi vorrei parlarvi di un argomento molto particolare. I filtri d’amore.» disse Lumacorno sorridendo. Mi portai la mano sulla fronte esasperata. Perché parlava d’amore con Severus seduto con me? Ma lo faceva per seguire l’argomento o ci teneva a distruggermi quel poco di sanità mentale che mi era rimasta? Grazie tante, comunque.
«Chi.. sa dirmi correttamente e con una descrizione dettagliata cosa sono i filtri d’amore e quali sono gli effetti collaterali?» e guardò il primo banco. Io ne avevo sentito parlare, ma non era né abbastanza corretta né dettagliata. Ovviamente, l’individuo accanto a me fece scattare il braccio all’insù. Sbuffai, e appoggiai la mia faccia al braccio che era appoggiato al gomito che era appoggiato sul banco.. ok la smetto di dire idiozie. Ma che posso farci? Severus così vicino mi manda fuori dai gangheri.
Comunque, Remus, che era seduto con Potter mi mandò un messaggio di carta che mi lanciò con tutta la sua delicatezza, colpendomi quasi nell’occhio destro.
Imprecando sottovoce, mentre il secchione accanto a me rispondeva, aprii il messaggio :

Seduta col tuo moroso, Evans? Scommetto che vi riappacifichere e metterete su famiglia, con tanti figlioletti, tra cui piccole bimbe rosse e lentigginose e altri piccoli maschietti con capelli neri viscidi e nasi semplicemente il doppio dell’intero castello, insomma dei piccoli mocciosi.. o meglio.. mocciosus.

Cercai di decifrare la calligrafia del mio mittente : non era Remus, ma l’Idiota Potter. Presi la mia piuma e scrissi così velocemente che non parve nemmeno la mia scrittura : Fottiti Potter.
Mi voltai lentamente, decisa a ucciderlo a distanza con i miei laser agli occhi che emettevano saette e gli lanciai il mio bigliettino più forte che potevo, colpendolo alla testa. Lui sobbalzò e lesse con la bocca socchiusa, poi mi guardò e si schiattò di nuovo dal ridere.
«Idiota.» sussurrai o forse lo dissi troppo forte, girandomi.
«Scusa?» disse Severus, che sicuramente aveva frainteso. Mi stava guardando con uno sguardo un po’ timido. Mi vergognai così tanto che mi bloccai. Poi bofonchiai con malgrazia :« Era riferito a Potter.» e spostai la mia sedia più lontano possibile da lui, tanto da arrivare a sbattere il ginocchio nel piede del tavolo mentre imprecavo su cose assurde sottovoce.
«I filtri d’amore non creano davvero l’amore, ovviamente, ma un’ elevata dose di infatuazione o anche ossessione. I filtri d’amore oggi sono banditi dalla legge. Chi sa dirmi come viene chiamata la pozione vera e propria?»
Alzai la mano, ma Piton no. Strano.. era impossibile che lui non lo sapesse.
«Lily?» disse con dolcezza Lumacorno.
«L’Amortentia.»
«Esattamente. L’Amortentia è una pozione pericolosissima davvero. Si dice che chi nasce dall’unione dell’Amortentia, non può amare, perché l’Amortentia non crea il vero amore, ma solo un desiderio ossessivo e irrefrenabile della persona che incanta la sua preda.
«Volevo dirvi che la prossima lezione di teoria salta perché ho un grande impegno ― mio nipote si sposa ― quindi questo compito lo dovrete consegnare tra più di due settimane ― starò lì per due settimane ― . Voglio una spiegazione approfondita dell’Amortentia, in cui mi spiegate degli effetti collaterali, della sua messa al bando, e tutto quello di cui vi ho parlato oggi. Ne voglio 30 centimetri. » mi segnai questo compito in un pezzo di pergamena che avevo trovato  sotto il banco.
Severus non lo scrisse. Forse da Mangiamorte aveva così tanto ampliato la sua mente da ricordarselo senza scriverlo. Scrollai le spalle e mi alzai. Lui mi guardò ed io mi sentii in dovere di fare almeno qualcosa, e l’unica cosa che mi venne in quel momento fu una specie di sorrisetto che sembrava più un tic all’angolo della bocca che a un sorriso. Subito scappai verso l’uscita e mi diressi nell’aula di Aritmanzia, dove Allie usciva con i capelli biondi legati in una specie di chignon fermo con la bacchetta infilzata tra i capelli.
«Hai sperimentato un modo nuovo per legare quella cascata bionda che ti ritrovi come capelli?» disse aggregandomi a lei e dirigendoci verso la serra.
«La mia bacchetta tiene più di quei strani aggeggi Babbani chiamate pinze.» mi raccontò e scoppiai a ridere.
«Forse intendi le mollette! Non sono inutili, devi saper dove comprare. » le spiegai mentre lei annuiva.
«Cercavo un elastico per i capelli, a casa mia non sapevano nemmeno cosa fossero, ero arcistufa di fare incantesimi per legarli perché non sapevo la vera formula e si annullavano dopo due minuti, così mi sono Materializzata a Londra e sono entrata in un negozio e ho visto queste cose.. queste mollette»
Parlammo di cose strane, come i retine per capelli, fino all’arrivo alla serra n°1, dove la professoressa Sprite ci aspettava.
«Per voi oggi ho una missione importante. Dovete togliere a queste piante carnivore ― devo ammettere che sono abbastanza affamate ― un pus color rosa / viola per poi elaborarlo e trasformarlo in liquido nero. Il colore deve essere nero pece, nessun tipo di gradazione, nemmeno un poco poco più chiara. Avete un’ora per fare tutto.» spiegò.
Presi le mie tenaglie e cominciai a punzecchiare la pianta per cercare il baccello che conteneva il pus.  Era semplicemente disgustosa.
«Allora.. che è successo di interessante?» mi chiese Allie, che teneva a bada la sua pianta carnivora. Era molto brava in Erbologia.
«Severus si è dovuto sedere con me nell’ora di Pozione teorica. Davvero straziante.» sbuffai.
Allie mi guardò scioccata, mentre tastava le radici della pianta per trovare il baccello.
«E come mai si è seduto con te?»
«Non c’erano posti e io, idiota come sempre, avevo deciso di ascoltare l’ora teorica da sola per non distrarmi e prendere una E nel tema. Ovviamente poi lui arriva in ritardo e..»
«Sembra una di quelle storielle d’amore di uno sdolcinato scrittore Babbano.. mi sembra un certo Spars o Sparks. Comunque fammi indovinare.. poi lui si è seduto con te, e avete parlato, e siete tornati amici e ti piace di nuovo, proprio come due anni fa, ma ovviamente lui non ha mai smesso di amarti e vi sposerete e farete tanti bambini..» concluse staccando dalla pianta il baccello. Fece una smorfia tipica dei giocatori di Quidditch quando facevano punto e agitò le mani in segno di vittoria.
Scrollai le spalle e risposi : «Fermiamoci al ‘poi lui si è seduto con te.’»
«È un buon passo.» si accontentò Allie.
«No, non è nessun passo, perché Severus mi è scivolato dal cuore l’anno scorso, dopo che mi ha chiamato ‘Mezzosangue’..» affermai, graffiando per sbaglio la pianta, che si agitò furente verso di me. Feci due passi indietro spaventata, con una faccia schifata, mentre allungavo le mani verso la pianta.
«Be’, sarà pure il caso, no? Non è normale che lui si siede con..»
«No. Questa è solo sfiga.» mi lamentai, infilzando per sbaglio un piccolo bocciolo. Allie rise, e in quel momento, non so’ come successe, ci fu un sonoro squash e mi ritrovai la faccia ricoperta da un liquido violaceo. Allie prime rise, poi accorgendosi che era il pus della pianta carnivora si mise a strillare. Di norma, quando un’amica mi urla in faccia spaventata, mi metto a urlare pure io. Ma questa volta sentivo gli occhi bruciare e vedevo tutto appannato. Mi appoggiai alla parete del tendone, mentre cercavo di togliermi il doloroso bruciore provocato dal pus. La professoressa Sprite corse da me, cercando di pulirmi la faccia.
«Mi vedi? Quanti sono questi?» disse con voce una mutata. Era molto seria e si vedeva che era una persona responsabile, anche se in quel momento mi preoccupavo più della mia faccia che della sua voce.
«Che ne so io? Non ci vedo una mazza! Merlino che sfiga! Sono cieca!» iniziai a lagnarmi.
«Ma stai zitta! Vabene.. portiamola in infermeria. Madama Chips ti aiuterà!» e mi sollevarono. Odiavo fare la ragazzina sofferente che aveva bisogno di aiuto, ma dovevo ammettere che quel pus mi bruciava gli occhi. E poi, ditemi se non è sfiga questa, al secondo giorno di scuola finire in Infermeria!




Angolo dell’autore :
Salve a tutti ragazzi! Eccomi qui con il nuovo capito di questa storia. Sì è un po’ lunghetta, ma credo ne valga la pena leggerla C:
Vi ringrazio davvero tanto perché già al primo capitolo c’è chi ha messo la storia tra le preferite/le seguite/le ricordate! Mi fa molto piacere!
Tanti saluti,
la vostra Mils!
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