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Autore: Forbidden Colors    06/07/2013    8 recensioni
Reira,una giovane ragazza in cerca di vendetta.
Reira,pronta a tutto pur di ottenerla,anche di uccidere Ziva David.
Ma è veramente l'unica a cercare giustizia? E soprattutto cosa vuole dai David?
Una storia scritta di getto su Ncis e su Tony/Ziva. Spero vi piaccia :)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13:Comes and Goes


La luce improvvisa che inondò la stanza costrinse le due donne a chiudere gli occhi per alcuni istanti.
Ziva riuscì a riaprirli abbastanza velocemente e si alzò per affrontare chiunque vi fosse entrato.
La porta venne richiusa non con poca fatica finché la figura non uscì allo scoperto.
Era Malachi.
Ziva senti' la rabbia crescere nuovamente in lei e sebbene avesse le mani legate dietro la schiena si avvicinò all'uomo e gli sputo' in faccia.
"Come hai potuto? Si può sapere perché l'hai fatto? Eravamo riusciti a ricucire il nostro rapporto,eri come un fratello per me! Perché?"
Chiese lei,urlando,a pochi centimetri dal suo volto.
Non si sarebbe fermata. Voleva una risposta. Il prima possibile.
Vide Malachi avvicinarsi ancora di più e Reira urlarle di stare attenta.
Non poteva,non riusciva a picchiare Malachi. L'unico e ultimo legame che aveva con la sua infanzia,con il mondo nel quale era cresciuta.
Abbassò lo sguardo,aspettandosi l'ennesimo colpo basso che però non arrivò.
Sussultò lievemente quando sentì le fredde mani di Malachi posarsi prima sulle sue spalle come a riscuoterla,per poi scendere sui polsi e slegare la corda che li univa.
"Perché?"-domandò stupita
"Perché io sono dalla vostra parte,Ziva. Ho commesso uno sbaglio,è vero ma voglio aiutarvi"-rispose lui  liberando anche Reira.
"Dovete scappare. Ora. Non c'è più tempo."
"Io non mi muovo da qui finché non mi dici ogni cosa."
"Ziva ascolta,sono riuscito ad avvisare la squadra,fra poco saranno qua. Dovete andarvene"
Ziva lo ignoro'.
"Perché lavori per Fadi?"
"Io non..."
Malachi sospiro'
"Sei sempre stata troppo testarda David. Certe cose sono più grandi di noi stessi e ci sfuggono dalle mani. Non riusciamo a controllarle.
Ero a Parigi quando Fadi mi ha contattato. Noi eravamo amici anni fa,in Israele,poi abbiamo intrapreso strade diverse. Finché non ho ricevuto quella telefonata. Chiedeva il mio aiuto per risolvere una questione e diceva che mi avrebbe dato tanti soldi come ricompensa. Così ho accettato,Ziva quel denaro sarebbe stato la via di fuga,avrei potuto lasciare il Mossad e vivere una vita più tranquilla ma quando sono arrivato qua e lui mi ha svelato il suo piano...io..da quando ho saputo che il suo obbiettivo eravate voi due non ho fatto altro che proteggervi. O almeno ci ho provato. Ecco perchè quella sera ero davanti alla casa di Gibbs. Volevo raccontargli tutto. Ma le cose sono precipitate,tu eri troppo desiderosa di sapere e io sono stato troppo lento ad agire."
"Mi dispiace,non sai quanto sia.."

Ziva non lo fece finire,lo abbraccio',come quando erano bambini,con dolcezza,sussurrando un grazie.
"Non dovevo dubitare,scusami. Sono io che,tagliando ogni rapporto con mio papà,ho iniziato a dubitare anche di una delle persone più importanti del mio passato"
Si sorrisero finché Reira non si avvicinò.
"Ora andiamo. Vi farò uscire di qui."
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  Reira si accorse ben presto che aveva ragione. Il posto era un magazzino  molto grande. Ziva e Malachi erano davanti a lei. In pochi minuti erano riusciti a trovare un portone laterale e ad aprirlo. Davanti a loro si estese la campagna più verde.
Stavano per uscire quando da dietro partì un colpo di pistola che li costrinse ad abbassarsi.
Ziva si girò e afferrò Reira traendola verso di sé.
Finalmente Fadi Alim si era fatto vedere.
Non troppo alto,con i capelli scuri e gli occhiali..le ricordava un po' suo padre ma aveva qualcosa di più spaventoso.
Il sorriso. Perfido,glaciale,terribile.
"Cosa facciamo?"-domandò Reira lasciando trapelare un po' di paura dalla voce.
Non vedeva il padre della sua migliore amica da anni ormai e in cuor suo sapeva di non essere pronta ad affrontarlo.
"Scappa Reira. Ti compriamo io e Malachi."
"Mai." Rispose lei con fermezza.
"Ci siete tutti. Finalmente. La figlia di Eli,la migliore amica di..Olivia e il traditore."
Sorrise,di nuovo.
"Che il gioco abbia inizio"
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  "Vi conviene non muovervi o penso proprio che sarò costretto a spararti,Reira" disse Fadi puntandole la pistola contro.
Fu in quel momento,mentre era girato verso di lei che Malachi gli si lanciò contro facendolo cadere a terra.
"Reira scappa muoviti!"
"Che cosa? No,Ziva non puoi dirmi di fare questo no!"
"Non succederà niente,te lo prometto ma ora vai"
Reira si girò con le lacrime agli occhi poco prima di mettersi a correre con tutte le forze che aveva in corpo.
Doveva trovare Gibbs.
Sapeva che lui l'avrebbe aiutata e sapeva che probabilmente stava già arrivando con tutto il resto della squadra.
Per una volta poteva fare qualcosa per aiutare Ziva e ripagare così il debito.
Per una volta il suo aiuto poteva essere fondamentale.
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  "Maledetti!"
Ziva fece in tempo a coprire Reira per poi avventarsi sull'uomo.
Malachi stava combattendo corpo a corpo ed era riuscito a strappargli di mano la pistola,caduta a terra poco distante.
Corse verso di essa ma proprio quando si gettò per afferrarla,Fadi ferì Malachi e la colse alla sprovvista.
Ziva si ritrovo' con il braccio dell'uomo sul collo e la pistola puntata alla tempia.
"E adesso come la mettiamo?"
"Lasciala Fadi. Prendi me,ormai non hai speranze di fuga fra poco saranno qua gli agenti dell'Ncis e Reira è scappata"
"Non mi importa. Direi che uccidere la figlia del capo del Mossad mi porterà molta più felicità."-disse lui riavvicinandosi sempre più al magazzino.
"Ti ho detto di lasciarla,non sai in che guaio ti stai cacciando!"
Malachi urlava. Non sapeva più come fare a tenere a bada quell'uomo.Desiderava con tutto se stesso i rinforzi. Era solo. Senza armi e con Ziva nelle mani del suo ex amico.
Cosa poteva fare?
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  Tony scese dalla macchina ancora in moto senza aspettare che il capo spegnesse il motore né che McGee gli passasse lo zaino.
Abby li aveva guidati in quel luogo,un po' sperduto,affermando che il segnale del cellulare di Malachi proveniva da pochi metri di distanza.
Sentì Gibbs spegnere il telefono e altre due auto raggiungerli ma la sua vista fu catturata da un puntini in lontananza che sembrava sempre più essere una persona che correva.
D'istinto tiro' fuori il distintivo e il fucile.
Finché non sentì che quella persona stava chiamando il capo per nome.
Gibbs si mise a correre.
"È Reira! Fate presto!"
La raggiunse e le prese la testa fra le mani
"Stai bene?"
Stava piangendo.
"Si,io si"
"Dov'è Ziva?" Chiese Tony sempre più agitato
"Da questa parte,dobbiamo fare in fretta."
"Gibbs mi hanno costretta a scappare,io volevo rimanere. Non potrei mai perdonarmi se succedesse qualcosa.."
"Hei,stai calma! Andrà tutto bene ok?"

Le ultime parole.
Quelle più speranzose.
Quelle pronunciate con più forza. Con voce ferma,calma,tranquilla.
Come solo Gibbs sapeva fare.
Le ultime parole.
Prima che l'aria venisse attraversata dal suono di due spari e da urla.
Urla di Ziva sovrapposte a quelle di Tony.
Fuse,come fosse uno solo che squarcia l'aria più che mai.


Angolo dell'autrice
SCUSATE.
*Si picchia da sola*
Scusate sia perché avevo promesso che in questo capitolo bene o male si sarebbe chiarito tutto sia e soprattutto per avervi fatto attendere quasi un mese.
Ero a Firenze e stasera riparto per la montagna quindi mi è difficile lasciare storie o aggiornamenti queste settimane ma cercherò di farlo perché non posso lasciarvi così.
Questa fine non era voluta ma se mettevo tutto quello che avevo scritto venivano una cosa come 2000 parole quindi ho preferito spezzarlo.
Gente gli ultimi capitoli vi faranno felici sotto alcuni punti di vista
Grazie per tutto quello che mi dite e per le vostre recensioni,il primo capitolo di Sometimes è arrivato a 1000 visualizzazioni!!!!!!!
GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE!!!!

Vi voglio bene,a prestissimo.
Lo giuro
Aly

 
 
     
  
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