Confidenze.
Dopo la battaglia le Mew Mew
erano state tempestivamente curate da Kyle e Ryan; per guarire le
ferite
riportate da Zakuro e Purin era stato necessario l’utilizzo
dell’Acqua Mew, in
quanto la gamba rotta della Lupa e le costole incrinate della bambina
avrebbero
impiegato troppo tempo per guarire completamente.
Quella era la prima
battaglia dalla quale la squadra Mew Mew dovette ritirarsi, e
ciò aveva
contribuito a buttare giù le ragazze psicologicamente;
Ichigo, in particolar
modo, cominciava a nutrire dei dubbi sulla sua adeguatezza come leader
in
seguito alle parole di Cordelia.
Quel giorno, molte
settimane dopo l’accaduto, le ragazze, gli scienziati e i due
alieni erano
riuniti in sala a discutere della loro nemica.
- Cordelia è troppo forte,
non c’è nulla da fare! –
esclamò Minto abbattuta, appoggiandosi stancamente
allo schienale della morbida poltrona di chinz.
- E’ vero! – confermò
Purin – Quella è una macchina da guerra: da sola
è riuscita a mettere al
tappeto tutte noi. –
Zakuro sospirò
sommessamente. – E ora che conosce tutti i nostri punti
deboli non so quante
chances di vittoria ci rimangano. –
Retasu e Ichigo tacevano,
l’una torcendosi le mani e l’altra affondando le
dita nella frangetta rossa,
spettinandola.
- Se Pie e Taruto non
fossero arrivati in tempo sul posto, non oso pensare a cosa sarebbe
potuto
succedere. – sussurrò Kyle, che per la prima volta
non esibiva il suo sorriso
gentile e fiducioso.
Pie era appoggiato al
muro, ma abbandonò la sua posizione per dichiarare: -
Cordelia è una creatura
spietata e dalla mente profondamente analitica; adora provocare la
sofferenza
in chi la circonda e gettare le persone nel terrore e nello sconforto.
Contro
di noi sta combattendo più che altro una battaglia
psicologica. –
Taruto annuì, mentre tutti
i presenti elaboravano lentamente le parole dell’alieno
maggiore.
- Se soltanto Kisshu non
se ne fosse andato… - cominciò il più
piccolo, interrompendosi però a causa di
una forte gomitata di Purin nelle costole.
Gli sguardi di quasi tutti
i presenti saettarono sul volto di Zakuro, seduta in una poltrona
accanto alla
finestra.
La ragazza conservava la
sua espressione imperturbabile, senza mostrare alcun cedimento al nome
del suo
ex compagno, ma in realtà moriva dentro. Ogni volta che i
suoi pensieri si
soffermavano nuovamente su di lui, Zakuro avvertiva qualcosa nel petto,
all’altezza del cuore, spezzarsi. Non era ancora riuscita ad
accettare il fatto
che Kisshu se ne fosse andato.
Un silenzio carico di
tensione era calato sulla stanza, interrotto soltanto dagli sbuffi di
Ryan, che
continuava a passarsi la mano fra i capelli biondi imprecando a bassa
voce.
Era una giornata
primaverile e il tiepido sole splendeva nel cielo, gli uccellini
cinguettavano
dai rami dei ciliegi che costeggiavano il viale e Masha svolazzava
sulle teste
dei presenti, ignaro di quanto la situazione fosse critica.
- Eppure deve esserci un
modo… - sussurrò Ryan, rivolto più a
se stesso che a qualcuno in particolare.
Il suo sguardo vagò per la stanza, come se tra i mobili
fosse possibile trovare
una soluzione al problema che li affliggeva.
Dopo alcuni minuti, però,
Ryan si alzò senza preavviso, scoccando a Kyle
un’occhiata d’intesa; i due si
diressero così in laboratorio, lasciando le Mew Mew e i due
alieni in sala ad
arrovellarsi il cervello su quel rompicapo.
Era pomeriggio inoltrato
quando Zakuro abbandonò l’abitazione per fare una
passeggiata; aveva sempre
amato la solitudine, nella quale poteva riflettere tranquillamente e
trovare
conforto. Nel silenzio cercava un’ancora di salvezza dagli
scherni della vita.
Si stava avviando verso un
piccolo boschetto in periferia che aveva scoperto pochi giorni prima,
quando
una voce dolce la richiamò.
- Zakuro, aspetta! –
L’ex modella si voltò,
vedendo una Retasu molto affannata chiudere in fretta il portone e
correre verso
di lei.
- Retasu. – mormorò Zakuro
voltandosi solamente di qualche centimetro per guardare ma Mew Focena.
Questa
si torceva le mani incontrollabilmente, mentre un lieve rossore
colorava le sue
guance: era senza dubbio nervosa per qualcosa.
- Zakuro, volevo
chiederti… Ehm, sempre se ti vada… Se avresti
voglia di andare a prendere un
aperitivo insieme. –
Zakuro alzò un
sopracciglio, sorpresa. In tutto quel tempo, non aveva mai stretto
grandi
rapporti con Retasu; certo, la considerava una splendida persona, una
ragazza
adorabile, ma aveva molta più confidenza con Minto e Ichigo.
- C’è un motivo ben
preciso che ti ha spinta a questa richiesta? –
domandò Zakuro con una punta di
freddezza che non riuscì a controllare.
Retasu abbassò lo sguardo.
- Pensavo potessimo
scambiare due parole; la situazione, ora come ora, non è
semplice per nessuno,
e forse sarebbe meglio… -
Retasu si interruppe: per
la prima volta da mesi Zakuro sorrideva.
- Ho detto qualcosa di
sbagliato? – chiese la Mew Focena, intimidita.
Zakuro, però, le si
avvicinò e, posandole gentilmente una mano sulla spalla,
disse: - Vieni Retasu,
c’è un locale carino a pochi minuti da qui.
–
Retasu, seppur presa in
contropiede, non riuscì a non sorridere a sua volta e a
seguire la Mew Lupo.
Le due si sedettero in un
locale che dava sulla strada, con tavolini e sedie di vimini, e
ordinarono due
bicchieri di vino bianco.
Zakuro aspettò di bere il
primo sorso della sua consumazione prima di rivolgersi a Retasu.
- Cosa ti preoccupa di più
in questo momento? –
Retasu si fermò a metà
dell’atto di addentare una pizzetta, e rispose: - Ho sempre
più paura che non
riusciremo a sconfiggere Cordelia. Lei è nettamente
più forte di noi, e sono
terrorizzata al pensiero di quello che potrebbe accadere alla
città e al resto
del pianeta se dovessimo fallire. –
Zakuro posò lentamente il
bicchiere sul tavolo.
- Ascolta Retasu: quella
di Cordelia è una battaglia personale contro di noi. Abbiamo
liberato i suoi
tre prigionieri più importanti, rinchiusi nel carcere di
massima sorveglianza
di Edren, e l’abbiamo sfidata. Non le interessa il dominio
della Terra. E in
ogni caso, finché siamo tutti uniti non è ancora
detta l’ultima parola. –
Il discorso di Zakuro fu
seguito da un silenzio imbarazzato di Retasu. Sembrava quasi che la
ragazza
avesse qualcosa da dire, ma che stesse attentamente soppesando le
parole.
- Tecnicamente non siamo
più uniti. – buttò lì.
Zakuro ebbe un sussulto,
che mascherò gettandosi i capelli dietro le spalle; aveva
intuito dove la sua
compagna voleva arrivare.
- Quello che voglio dire,
- continuò Retasu prendendo coraggio –
è che Kisshu ci ha lasciati. Ha
abbandonato la squadra, certo, ma prima di tutto ha abbandonato te.
–
- Le decisioni di Kisshu
sono più che lecite e sicuramente ha avuto i suoi motivi.
Noi non siamo nessuno
per poter giudicare. – la interruppe Zakuro in tono duro.
- Il punto
è che tu stai male: non lo dai a
vedere, ma so che questa cosa ti sta distruggendo. Ti prego Zakuro, se
hai
voglia di sfogarti fallo. –
La Mew Lupo assorbì il
significato di quelle parole, sconcertata. Nessuno, a parte Kisshu,
aveva mai
tentato di capirla e tantomeno aveva provato a chiederle di parlare
delle sue
emozioni. Solitamente, era lei a far ragionare e aiutare gli altri.
- Logicamente sto male, ma
questo non deve influire sul mio modo di combattere. –
snocciolò Zakuro,
tentando di mettere fine a quella conversazione.
Purtroppo, però, Retasu
non sembrava essere della stessa opinione.
- Qui non si parla di
combattimenti e missioni: è il tuo cuore che va preso in
causa. –
Zakuro bevve dell’altro
vino e, malgrado tutto, sorrise.
- E’ strano che qualcuno
parli a me di cuore, dal momento che mi sono sempre definita come una
persona
in grado di amare solo con la mente. In ogni caso, la cosa peggiore
è il fatto
di averlo perso non una, ma due volte: questo non riesco ad accettarlo.
–
Retasu era sul punto di
ribattere, di dare il suo appoggio alla compagna, quando il cellulare
di Zakuro
squillò.
La ragazza afferrò il
dispositivo e provò una sensazione di panico nel leggere il
nome sul display.
- Pronto? –
- Zakuro, sono Ryan. –
rispose la voce del biondo all’altro capo del telefono.
- Sì lo so. –
Il ragazzo non sembrava
aver colto la sua ironia.
- Ascolta, abbiamo fatto
una scoperta sorprendente. Raggiungici subito in laboratorio.
–
- Perfetto, arrivo subito.
– mormorò Zakuro.
- Retasu è con te? –
- Sì, è qui seduta con me.
–
- Bene, venite qui tutte e
due. –
Ryan chiuse la telefonata,
lasciando Zakuro per una frazione di secondo intenta a fissare il vuoto
di
fronte a lei.
- Andiamo. – intimò a
Retasu senza troppi complimenti, e le due, dopo aver lasciato i soldi
sul
tavolo, si affrettarono a raggiungere casa di Ryan.
Le ragazze entrarono
precipitosamente nel laboratorio, trovandovi tutta la squadra riunita
attorno a
Ryan e Kyle, ansiosa di ricevere spiegazioni.
Zakuro notò immediatamente
che, nonostante avessero appena scoperto qualcosa che avrebbe potuto
aiutarli
nella loro lotta contro Cordelia, Kyle non sorrideva.
- Bene Ryan, ora ci siamo
tutti. – si limitò a dire il moro.
- Che succede?! – esordì
Ichigo, un’ansia evidente impressa nei suoi occhi color
cioccolato.
Ryan si voltò verso il
computer più vicino e cominciò a digitare i
tasti. Sempre dando la schiena ai
ragazzi, cominciò: - Durante la battaglia, Masha
è riuscito a strappare alcuni
capelli a Cordelia… -
- E’ vero! – esclamò
Ichigo – E’ successo mentre stava combattendo
contro di me. –
- Ti prego di non
interrompermi. In ogni caso, io e Kyle abbiamo pensato di analizzarli
per vedere
che cosa sarebbe saltato fuori. –
Ryan, finalmente, si
voltò.
- Come penso immaginiate,
nel computer abbiamo inserito tutti i vostri dati e i vostri valori, in
modo da
poter sempre controllare la situazione e il corretto funzionamento del
Mew
Power nel vostro organismo. –
Le ragazze e gli alieni
annuirono, incuriositi. Dove voleva andare a parare Ryan?
- Analizzando i campioni
forniti da Masha, abbiamo scoperto una cosa tanto stupefacente quanto
preoccupante. –
Il suo sguardo color del
ghiaccio si posò in quello blu oltremare della Mew Lupo.
- Zakuro, tu e Cordelia
condividete lo stesso codice genetico. –
Angolo
Autrice:
Ciao a tutti lettori,
scusatemi per il tremendo ritardo. Purtroppo questo non è
stato un periodo
troppo felice per me e ho avuto qualche difficoltà ad
aggiornare, ma finalmente
sono qui. Spero che la mia lunga assenza non vi abbia portato a
stancarvi della
storia.
Sarei felice di riuscire a
farmi perdonare con questo nuovo capitolo!
Dopo questa rivelazione,
che cosa succederà?
Forza, fatemi sapere che
cosa ne pensate!
Salice_