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Autore: WhiteLF    07/07/2013    1 recensioni
"...Sei felice?"
"Adesso che siamo lontani da quelle sì"
Zayn fissava un punto nel vuoto in silenzio. Liam lo fissò.
"Tu?" gli chiese.
"Non proprio"
"E' comprensibile... Scusa se non sono riuscito ad aiutarti" Liam sentiva il rimorso.
"Sono io che devo scusarmi" disse l'amico, sorrise dolcemente e gli mise una mano sulla spalla. "Ora non pensiamoci più; dormiamo, invece!"
"Ok... Buonanotte Zayn"
"Buonanotte Liam, ti voglio bene".
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'incidente Liam non riusciva ad addormentarsi. Come aveva potuto trattare uno dei suoi migliori amici in quel modo? Non se lo spiegava. Continuava a rigirarsi nel letto, proprio come la notte prima. Pensava anche all'aggressione da parte delle fans. Si chiedeva come mai fosse accaduta una cosa simile. C'era qualcosa di strano nell'aria. Erano le due del mattino ed era ancora sveglio. Ormai si era rassegnato e si mise a giocare a Donkey Kong. Aveva appena passato il livello quando sentì un rumore. Si guardò un po' intorno e, non notando niente, fece spallucce e riprese il gioco. Dopo pochi minuti si sentì un altro rumore stavolta più forte. Si chiese cosa fosse ma lo ignorò. Dieci minuti più tardi sentì un vento gelido sulle braccia e la schiena. Rabbrividì. Si girò verso la finestra: era aperta. Si alzò e, sfregandosi le spalle nude, la raggiunse. Prima di chiudere guardò fuori: il solito traffico e la solita gente non c'erano più, c'era qualcosa di diverso. Lasciò perdere, non aveva voglia di pensare e afferrò le ante guardando in basso, quando, all'improvviso sentì un grido seguito da una sgommata e da un verso apparentemente soprannaturale. Il suo sguardo si spostò fuori di scatto. Un fortissimo rumore metallico rimbombò nell'aria. Un incidente. Proprio davanti al loro hotel.
"Ma come?" si chiese incredulo. Una attimo prima era tutto tranquillo. E poi perché proprio sotto la sua finestra. Le auto si erano scontrate violentemente e si erano accartocciate. Liam rabbrividì. Una Peugeot 208 e un taxi, che, tra l'altro, era fero davanti all'edificio, come ha fatto l'altra auto a sbatterci? Sembrava tutto tranquillo, troppo. Dovevano essere tutti morti. La carrozzeria blu della macchina francese stava cadendo a pezzi, così come quella gialla dell'altra. Frantumi di vetri a terra e sui cofani distrutti. Dopo cinque minuti dallo scontro del sangue cominciò a uscire a fiotti dall'ex finestrino del taxi, in mezzo al quale spuntò un braccio rosso. Liam acuì la vista. Lì dentro c'era ancora l'autista, vivo! L'uomo cercava di aprire lo sportello ma era bloccato. Un passante chiamò la polizia e l'ambulanza e corse ad aiutare il ferito. Intanto la portiera posteriore della Peugeot, sul lato che si affacciava sulla strada, si aprì e ne sporse una piccola gamba, seguita da un esile corpicino. Era una bambina! La piccola era ferita e si mise a piangere. I suoi genitori dovevano essere rimasti spiaccicati. Liam aveva le lacrime agli occhi. Stava assistendo ad una cosa orribile. Ma era anche contento che la bimba stesse bene. Sì sentì una sirena in lontananza. I soccorsi erano arrivati.
"Non preoccuparti, piccolina!" la voce del paramedico risuonò tra gli edifici. Raggiunse la bambina e la prese in braccio, rassicurandola. La polizia si dava da fare per aiutare l'autista ad uscire da lì. Sembrava che tutto si stesse risolvendo. Ma poi...
"Attenti!" gridò una ragazza. Stava arrivando un auto a tutta velocità. Una Mercedes nera coi vetri scuri. Tutti cercarono di scappare, ma l'auto si scagliò contro la bambina e il paramedico. Non riuscirono a sfuggire. Liam riuscì a vedere la testa della donna esplodere e il sangue e i pezzi di cervello schizzare, tingendo di rosso le tre auto. L'uomo nel taxi venne schiacciato e la lamiera della portiera gli trafisse il braccio. Il rumore dello scontro fu fortissimo, tanto da svegliare tutti. Il cantante sgranò gli occhi, incredulo, inorridito. Sentì una morsa al cuore. Sobbalzò quando qualcuno bussò alla porta della sua stanza. Si girò verso di essa, ma restò dov'era. Non osava avvicinarsi: aveva troppa paura. Guardò il pc, che era vittima di problemi di definizione. Fissò le immagini distorcersi, i colori scomporsi e ben presto la grande faccia del gorilla scomparve. L'apparecchio si spense. Perché? Il cielo era limpido, non c'erano temporali, la spina era ben attaccata. Poi l'attenzione di Liam si spostò di nuovo sulla porta. Non riusciva a muovere un passo. Continuarono a bussare, sempre più forte.
"Liam!" il ragazzo capì che si trattava di uno dei suoi amici. Ma prima che potesse rispondere, spalancarono la porta. Erano Niall, Harry e Louis.
"Ma che hai nelle nelle orecchie?" gli chiese Niall rosso in viso.
"Cos'è successo?" domandò Harry preoccupato.
"U-un incidente" balbettò Liam, piangendo.
I tre lo raggiunsero e guardarono fuori dalla finestra. Sangue, pezzi di cercello e di carrozzeria, macchine distrutte, poliziotti e paramedici morti, frammenti di vetro insanguinati e non.
"Ma che cazzo è successo?!" gridò Louis. Quella era una strage.
"Ragazzi!" Paul fece irruzione nella stanza, facendo sobbalzare i quattro "State bene?"
"Noi sì" disse Harry, sconvolto ma ancora capace di parlare.
"Ah, grazie al cielo!" disse il bodygard sollevato. M guardando i ragazzi il suo sorriso si tramutò in un'espressione confusa "Dov'è Zayn?" chiese lentamente.
Guardarono tutti Liam.
"Non è nella sua stanza?" chiese disorientato quest'ultimo.
"No" risposero all'unisono gli altri. Payne sbiancò.
"Cosa?!" disse preoccupato.
Louis lo guardò un po' arrabbiato.
"Da ieri sera non è più tornato" gli rivelò, parlando piano. Liam si sentì in colpa. Sentì il suo cuore esplodere. Tutti fecero silenzio, immersi nella preoccupazione.
"Dobbiamo trovarlo prima che succeda qualcosa anche a lui" Paul fu il primo a parlare.
"Perché dovrebbe succedergli qualcosa?" chiese Niall.
"Ci sono incidenti del genere in tutta New York, da quanto ho capito dal Tg" ridpose il bodyguard.
"Dobbiamo trovarlo!" urlò Liam. Corse a mettersi qualcosa addosso e, per risparmiare tempo, Harry si fece prestare dei vestiti da lui. Gli altri due corsero fuori senza pensarci.
Appena scesi in strada si misero a chiamare l'amico a gran voce. Higgins tentò di farli tornare in hotel, li doveva proteggere, ma loro non vollero. Così li convinse a cercarlo con la macchina.
"Dove sarà finito...?" si chiese Paul guidando.


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Angolo autrice
Wow, che capitolo! Forse ho esagerato, lo ammetto, ma mi è venuto così. A me sinceramente piace il fatto dell'incidente. Be', a New York accadono spesso cose del genere, quindi... Fatemi sapere che ne pensate, vi prego! Al prossimo capitolo! RECENSITE!

angel_devil_99
  
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