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Autore: V@le    20/01/2008    7 recensioni
Ten e Neji in ospedale. Lei in sala operatoria, lui fuori i corridoio. Parole lontane e pensieri che si confondono e si mescolano.
[NejiTen]
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nejiten
COME MAI


Un corridoio vuoto e fiocamente illuminato. Un sedia e un ragazzo sedutoci sopra. I pugni stretti e lo sguardo fisso sulla larga porta a destra. Quella porta che non si apriva mai. Il cuore di Neji Hyuga si strinse: perché accidenti non si apriva?

Tenten, per favore, non i fare scherzi... non ti azzardare a cedere... perché altrimenti io...
Si coprì gli occhi con una mano.
Se sapessi che mi sta succedendo...

Le notti non finiscono all'alba nella via
le porto a casa insieme a me, ne faccio melodia
e poi mi trovo a scrivere chilometri di lettere
sperando di vederti ancora qui.

Faccio e penso cose che non avevo mai fatto o pensato prima... provo cose che non avevo mai provato prima... e sono cose che richiamano sempre e solo te. Se solo capissi cosa sta accadendo dentro di me...

Inutile parlarne sai, non capiresti mai
seguirti fino all'alba e poi, vedere dove vai
mi sento un po' bambino ma, lo so con te non finirà
il sogno di sentirsi dentro un film.

Non riesco a spiegare quello che sento... è qualcosa di liberatorio e rassicurante che però mi opprime un po' il cuore, come se gli mancasse l'aria... ma vedo te, realmente o nella mia testa, e non ci penso più. Mi ha fatto talmente bene la tua amicizia, che non riesco a immaginare questi ultimi anni senza i tuoi sorrisi e la tua voce... ma che significa realmente? Stento a far finta che sia solo amicizia... è come se fossi fuori di me, dietro un vetro... e oltre quel vetro noi due, insieme, che costituiamo un quadro perfetto... quel quadro non esprime amicizia...

E poi all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
la quotidiana guerra con la razionalità
vada bene pur che serva, per farmi uscire

Se penso a come ho cambiato opinione su di te da quando ti conosco... ero circondato da un muro che altri riuscivano solo a scalfire leggermente... poi sei arrivata tu e ho intravisto la prima crepa, in corrispondenza del mio petto. Per qualche tempo è stato un continuo conflitto tra ragione e istinto: chiudere la crepa o lasciarla allargare? Alla fine credo che abbia vinto l'istinto...

Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te.
Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza, pregando per un si.

Credette di sentire il cigolio di una porta che si apriva e si alzò di scatto. Non era la porta, ma la finestra. Guardandola, la luce del sole picchiò fastidiosa sul suo volto, costringendolo a girarsi.

Gli amici se sapessero, che sono proprio io
pensare che credevano, che fossi quasi un Dio
perché non mi fermavo mai
nessuna storia inutile
uccidersi d'amore ma per chi.

Agli occhi degli altri ero un gelido e chiuso ragazzo che pensava solo a sé stesso... qualcuno mi ammirava per la mia freddezza... era un bene non farsi distrarre da nessuno, o almeno così credevo... poi la crepa, che si allargava ancora...

Lo sai all'improvviso, sei arrivata tu
non so chi l'ha deciso, m'hai preso sempre più
una quotidiana guerra, con la razionalità
ma va bene pur che serva, per farmi uscire

Vorrei che sapessi cosa sei riuscita a fare... vorrei che vedessi cos'è ora la crepa che hai provocato tu... è una porta, Ten, la porta attraverso cui io sono riuscito ad uscire da me stesso... mi hai salvato da qualcosa di più spaventoso della morte stessa... ma rischio di cadere di nuovo in errore senza di te...

Come mai, chi sarai, per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un si.

So che dipende dai medici l'esito, ma credo tu possa fare comunque la differenza... sei forte, determinata, e hai quel tuo amore per la vita che riesce a superare qualcunque ostacolo... supera anche questo, fallo per me, Ten... non lasciare che ritorni a nascondermi dietro a un muro...

Dimmi come mai, ma chi sarai per fare questo a me
notti intere ad aspettarti, ad aspettare te
dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui
qui seduto in una stanza pregando per un si'.

Non so perché sto dicendo queste cose, né se otterrò ciò che desidero... ma sono sicuro di quello che penso e penserò per molto ancora... questa è la prima supplica che concedo alla mia lingua di articolare... non lasciarmi solo, Ten!

Venti minuti sembrati un'eternità e una voce lontana che chiamava Neji oltre la larga porta.
Una ragazza stesa sul letto con il busto sollevato e la testa sul cuscino.
Un bel sorriso e una dolce voce.
La stanza svuotata e Neji che stringeva Tenten.
Tenten che piangeva e Neji che le asciugava le lacrime.
Neji e Tenten che piano si baciano, perché non si chiedono più come mai.

Fine



N.d.A. FF di getto venuta ascoltando "Come mai" degli 883 (canzone usata nella storia). Adoro questo pairing ed è la mia prima fic dedicata completamente a loro.
Spero vi sia piaciuta!
Ciauz,
V@le
  
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