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Autore: Aagainst    07/07/2013    3 recensioni
Due strani omicidi apparentemente senza alcuna spiegazione. Tre ragazzini rimasti orfani. Una di loro potrebbe sapere, ma non parla.
Un passato che ritorna, un presente da vivere e un futuro da scoprire.
Curiosi? Leggete e scoprirete!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11 
Per Ziva il funerale era stato straziante. Perfino lei aveva pianto vedendo il dolore dei tre ragazzi. –Tutto a posto?- chiese Abby. L’israeliana era andata nel suo laboratorio. Aveva voglia di parlare e la forense era stata l’unica persona che le era venuta in mente. –Tra poco verrà Jenna a prendere i ragazzi.- rispose. –Capisco. E loro che  ne pensano?- -Non lo sanno. Ma io non riesco a guardare Rachel negli occhi. Vedo ogni volta il riflesso di Ari nel suo viso. E poi, non posso ospitarli in casa mia. Non ne sono in grado.-. Abby le prese le mani fra le sue. –Sai, è normale avere paura. Ma non ti devi sentire bloccata. Anche con Tony, devi confessargli quello che provi.-. Ziva le aveva raccontato quello che era successo tra lei e DiNozzo e Abby aveva gioito come una pazza. –Il punto non è solo la paura. E’ una cosa troppo grossa. Mio fratello è morto.- affermò.  La forense sospirò. –Senti, io non so come è morto. Ma posso solo dirti che non va sempre tutto come vogliamo noi. E meno male. Noi possiamo solo accettare le cose e trovarci qualche significato oppure torturarci addossandoci la colpa per tutto. Ziva, non possiamo salvare tutti.-. L’israeliana abbassò lo sguardo, non riuscendo a sostenere quello così fermo e convinto di Abby. McGee sopraggiunse. –Mi dispiace interrompere qualcosa, ma è arrivata Jenna.- annunciò. –Arrivo subito McGee.- rispose Ziva. Poi, girandosi verso Abby le disse:-Grazie. Sei un’ottima amica.-. La forense le fece cenno di andare, così l’ex agente del Mossad seguì Tim. Jenna Randall era una donna sui trentacinque anni, alta, bionda e con gli occhi verdi, dai modi di fare leggermente altezzosi. –Ziva, si può sapere perché lei è venuta qui dicendo che dobbiamo andare a casa sua?- chiese Alexandra. –Perché io… Voi avete bisogno di qualcuno che si occupi di voi. E quella persona è Jenna.- rispose la donna. –No, per niente! Noi ci troviamo bene con te!- ribatté Alex. –Vi troverete benissimo anche con lei.- dichiarò Ziva. –Aspetta un attimo. Tu ci stai… Tu ci stai scaricando!- esclamò Rachel. –Non è vero!- -Sì, certo. Ma è ovvio. Prima ti fanno i bei discorsi e poi ti lasciano al primo che capita. Sei una stronza, lo sai?-. Quelle parole ferirono Ziva a tal punto da farle scendere due grosse lacrime. –Un giorno capirai. E spero che quel giorno arrivi il più tardi possibile.- mormorò tra i singhiozzi, prima di andarsene via. Gibbs si avvicinò a Jenna e ai ragazzi. –Beh, signora Randall, sono tutti suoi. Le auguro il meglio.- disse, stringendole la mano. –Tony, tu e Ziva verrete a prenderci dopo, vero?- chiese Mitch. DiNozzo sospirò. –Io… Cioè…- -No, Mitch. Non verranno. Il loro mestiere è scaricare le persone, non lo vedi? Andiamo.-. Gibbs, McGee e DiNozzo si guardarono e ognuno dei tre capì che stavano, probabilmente, facendo  la cosa sbagliata. Tuttavia era ormai troppo tardi per i ripensamenti. L’agente più anziano guardò Jenna e i tre ragazzi che se ne andavano. E, doveva ammetterlo, gli sarebbero mancati.
-Non sto piangendo.- affermò Ziva a Gibbs, accorgendosi che l’uomo era entrata in bagno e l’aveva vista in lacrime. –No, lo so. Ti sei solo bagnata con l’acqua.- disse l’agente dell’NCIS. –Io… Ho avuto paura. Paura della realtà. Io l’ho ucciso. Io ho privato mia nipote di suo padre.- -Ma mi hai salvato la vita.- la interruppe Gibbs. –E di questo te ne sarò grato, per sempre.- continuò. –Sai, di solito non mi va di dispensare consigli di vita, ma Dio, io penso che tu ti stia torturando davvero. Ziva, tu devi andare avanti.- -Ho sbagliato a chiamare Jenna. Ma…- -Non c’è “ma” che tenga. Vedi, non seguo mai quello che dice DiNozzo, ma stavolta aveva ragione: Rachel poteva essere la tua seconda possibilità-. Ziva sospirò. –E se fosse stata solo una coincidenza?- -Regola 14: “Mai credere alle coincidenze”. Sai, non sono uno di quelli che si ammazza cercando un significato a tutto, ma sono un essere umano anche io. E l’ultima cosa che penso è che l’entrata di Rachel nella tua vita sia stata una coincidenza.-. L’israeliana si soffiò il naso con la carta igienica. –Ziva, quella era…- -Sì, lo so. Ho sbagliato. Ancora.- ribatté la donna. –Io ammiro una cosa di te: ne hai viste tantissime, eppure sei sempre risalita in sella e hai ricominciato a cavalcare. Sei molto forte. Però a volte è come se non ti accorgessi delle opportunità che ti vengono date. E io ho un’altra regola, la numero 8: Mai dare…- -Nulla per scontato. Lo so. Grazie capo, ora so cosa fare.-. Ziva si sistemò la faccia e uscì dal bagno. Gibbs la osservò allontanarsi col sorriso stampato in volto.
Rachel guardava fuori dalla finestra della sua nuova casa. Era arrabbiata, ma non solo. Si sentiva maledettamente inquieta. Quell’ultima frase di Ziva l’aveva angosciata molto. “Un giorno capirai. E spero che quel giorno arrivi il più tardi possibile.”. La ragazzina si interrogava sul significato di ciò che l’israeliana le aveva detto. E, in quel momento, provò a fare una cosa che non faceva da moltissimo tempo: volò con la fantasia, cercando di immaginarsi suo padre. E, per la prima volta, si rese conto che nonostante tutti i suoi sforzi l’unica figura che riusciva ad accostare all’idea di padre era Jamie. Capì che, alla fine, era stato lui l’unica a crescerla e a curarsene. –Rachel!- la chiamò Mitch. –Che c’è piccolo?- chiese la diciassettenne. –Sei ancora arrabbiata con papà?- domandò il bimbo. –No.-. Mitch andò a sedersi in braccio alla ragazza. –Ma papà dov’è ora? E’ andato in cielo? Perché Mark, un mio compagno, mi ha detto che ora è sotto terra, in una tomba buia e fredda. Ma non voglio che sia in un posto così brutto.-. Rachel sorrise al bambino, carezzandogli dolcemente i capelli. –Papà ora è in cielo, dietro a quelle nuvole. Sta giocando a nascondino con mia mamma e tua mamma e, nel frattempo, ci osserva e guarda se va tutto bene. Robe da papà.-. Mitch l’abbracciò. La diciassettenne si voltò. Alex la stava guardando. Sorrideva e Rachel poté giurare di averle visto gli occhi lucidi.
Tony era a casa. Non sapeva che cosa pensare. Lui e Ziva avevano passato un’intera notte insieme, tuttavia la donna si era comportata come se non fosse successo nulla. Si stava guardando un film con Mel Gibson, tanto per rilassarsi. Sentì bussare alla porta. Un po’ controvoglia stoppò il film e andò ad aprire. –Ziva? Che ci fai tu qui?-. L’israeliana rispose:-Tony, ho sbagliato. Io dovevo dirti una cosa importantissima.- -Cosa?- chiese DiNozzo. –Io ti amo.-. Ziva scattò verso Tony e lo baciò. –Vuoi sapere la cosa buffa? Anche io.- dichiarò lui. Poi aggiunse:-Risolveremo tutto, insieme.-. Ziva gli sorrise e ricominciò a baciarlo, più appassionatamente di prima.
Gibbs stava intagliando il legno. Saranno state le due di notte. Il cellulare vibrò. Jethro lo prese. Era un messaggio di Ziva. “Regola numero 9: è meglio cercare il perdono che chiedere il permesso. E poi ne ho inventata una mia: Regola numero 1: a volte la tua famiglia non è quella di cui porti il cognome.”. Gibbs sorrise. Posò lo sguardo su una foto, ritraente lui, sua figlia Kelly e sua moglie Shannon. “E’ bello essere padre.” Pensò tra sé e sé mentre riprendeva a intagliare il legno. 

Angolo dell'Autrice

Ve l'avevo promesso che avrei pubblicato e ora l'ho fatto! E' un capitolo molto introspettivo e di passaggio, spero vi piaccia. L'ho scritto in pochissimo tempo da quanto ero coinvolta, quindi spero lo gradiate ;)
E' di passaggio e serve come introduzione a ciò che succederà dopo. Vi consiglio di leggerlo con "Murder Of One" dei Counting Crows, penso c'entri :)
Ecco il link:
http://www.youtube.com/watch?v=5ePfsdr94ow

Ringrazio:
  • AleTiva95
  • Scrittriceincanna
  • Anny97
che hanno recensito lo scorso capitolo! E poi anche chi ha inserito la storia nelle seguite e/o nelle preferite! Ci terrei ad avere anche la vostra opinione!
Bene! Buona lettura, alla prossima :)
   
 
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