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Autore: Bastille___    07/07/2013    1 recensioni
Non ero una di quelle che usciva il sabato sera per andare a ubriacarsi,che indossava reggiseni imbottiti e tacchi.
No,ero una di quelle che aveva paura di mostrare al mondo chi era veramente,per essere giudicata male.
Ero una di quelle che fingeva un sorriso solo per non sentirsi chiedere se stava bene.
L'unica mia felicità erano Denise,la mia migliore amica,e Harry,il ragazzo che mi piace,nonché il più dolce del mondo.
Era il migliore amico di mia sorella Selena,ma lo consideravo anche io come un migliore amico,anche se lui,non lo sapeva.
Ma c'era comunque stato sempre per me,quando a 9 anni era morta mia madre,lui veniva ogni pomeriggio a trovare me e Selena.
E non era solo gentile,ma anche bellissimo.
Aveva i capelli castani chiaro,gli occhi verdi,di quelli che ti fanno venire le vertigini solo a guardarli,e il suo sorriso,il più bello del mondo,che incorniciava il suo viso perfettamente,e le sue fossette che tanto adoravo.
Lo avevo sempre amato,nonostante nessuno,apparte il mio cane,sapeva che avevo una cotta per lui da 11 anni,ma non ero mai riuscita
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimanemmo abbracciati a lungo sulla sabbia,baciandoci e sussurrandoci parole dolci all'orecchio. "Ti va di fare un tuffo?" Mi chiase all'improvviso Harry,mentre si alzava e si dirigeva verso l'acqua. "Ma non ho il costume" Spiegai. "Ma neanche io!" Disse lui sorridendo e togliendosi la maglia. "Dai Adele,tanto siamo solo noi due!" Urlò incoraggiandomi ad entrare. "E se arriva qualcuno?" "Non arriverà nessuno,fidati" Disse,regalandomi un sorriso irresistibile. Harry mi venne incontro,prendendomi la mano e portandomi verso il mare. "Vieni con me,nuoteremo insieme" Disse,baciandomi il polso. Mi aiutò a togliermi i vestiti poi una volta rimasta in reggiseno e mutande salimmo su uno scoglio per tuffarci. Facemmo diversi tutti e salti insieme,schizzandoci e divertendoci come non mai. Mi sembrava di essere ritornata piccola,quando senza problemi nuotavo libera. "Non credi dovremmo avvisare i nostri? Inizieranno a preoccuparsi" Dissi mentre tornavamo a riva. "Naah,sicuramente ci obbligherebbero a dirli dove siamo,e noi non lo faremo" Disse guardandomi intensamente. I suoi occhi mi mettevano così tanto in soggezione che dovetti distogliere lo sguardo,ma Harry mi alzò con il dito il mento,obbligandomi a guardarlo. "Sei bellissima quando sei in imbarazzo,lo sai?" Mi chiese baciandomi dolcemente le labbra. Arrossì involontariamente,mentre Harry mi accarezzava i capelli. "Tu invece sei sempre bello" Dissi. "So di essere sexy" Si vantò Harry facendomi l'occhiolino. Lo spinsi leggermente,facendoli la linguaccia. "Scemo!" Harry rise,poi andò nuovamente a farsi un tuffo. **** Rimanemmo a dormire sulla spiaggia,e il giorno dopo mi svegliai grazie all'inconfondibile suoneria del mio cellulare:Heart Attack di Demi Lovato. Era mio padre. "Adele dove cazzo sei?!" Urlò isterico. "Tranquillo papà,sono con Harry" Li spiegai. "QUello lo sapevo,voglio sapere dove minchia siete! Come diamine vi viene in mente di scappare?" Disse mischio tra agitato e arrabbiato. "Siamo al mare,papà" "Ma come vi è venuto in mente di andare al mare? Mentre Harry è in quelle condizioni?" "Papà ora sta calmo,tra un paio d'ore saremo a casa e ti racconterò tutto" Dissi con voce calma per tranquillizzarlo. "Come faccio a stare calmo Adele? Io che mi fidavo di te? Mi hai deluso, pensavo fossi abbastanza matura da mettere le tue ridicole scappatelle d'amore da parte per una volta. Non so se l'hai capito ma qui si parla di una cosa seria, Harry non può uscire e andare dove li pare e quando li pare,no,lui sta male e pensavo lo avessi capito,ma evidentemente mi sbagliavo" Disse tutto d'un fiato. Rimasi ferita dalle sue parole, non pensavo mi ritenesse così poco matura da non capire a cosa andassimo incontro. "So benissimo a cosa sta succedendo papà, sei tu che non lo vuoi capire. E non ho fatto una 'ridicola scappatella romantica' o come la definisci tu,sono consapevole di ciò che ho fatto e mi sento anche in colpa,ma non puoi venirmi a dire questo,perché io sono sempre stata accanto a lui,sono stata che l'ho aiutato in questi mesi difficili, sono stata io la prima a scoprire tutta la verità, e la prima a dire:'io ci sono,io non ti abbandono'sono stata la prima ad abbattermi ma subito dopo a rialzarmi perché sapevo che lui aveva bisogno di me. Io ci sono sempre per lui,sei tu che non lo capisci,o che non lo vuoi capire" Dissi,con le lacrime agli occhi. Era la prima volta che dicevo la verità a mio padre, e a esser sinceri mi sentivo più libera ora,come se mi fossi tolta un peso inutile. Ci fu una lunga pausa, dove si sentiva solo il suo respiro affannoso. "Ne parliamo più tardi" Disse infine,e attaccò. Io sospirai rassegnata,mentre riponevo il mio cellulare nella borsa. "E' arrabbiato?" Mi chiese Harry venendomi vicino. Annui lentamente,mentre mi rinfilavo i pantaloni e la maglietta. "Beh,allora sarà meglio se ritorniamo a casa,non voglio che alla fin fine se la prenda con te,sono io che ho insistito tanto" Disse in colpa. "No,non è colpa tua. Aveva ragione,sono stata irresponsabile,loro tutti si fidavano di me,e io li ho traditi per una stupida giornata al mare" Non so perché,ma avevo l'impressione che Harry ci fosse rimasto male. Forse non era neanche stata una giornata al mare,è stato il giorno in cui Harry mi ha chiesto di passare la mia vita con lui,e io l'ho presa fin troppo alla leggera. Da qui,da questo posto,da oggi inizierà la nostra vita insieme,e io l'ho descritta come una 'normale giornata al mare'. "Cioè,dico..non stupida,ma nel senso che loro non sanno ancora perché mi hai portato qui,quindi per loro è stupida" Cercai di rimediare,ma peggiorai solo le cose. Iniziare a dire le cose a caso quando ero nervosa o sotto pressione era uno dei miei tanti difetti,e io lo maledicevo giorno dopo giorno. "Insomma..hai capito no?" Chiesi,sperando in un 'si'. "Sisi ho capito,pensi che condividere la tua vita con me non sia importante" Disse irritato Harry. "No! Ma che dici?! Non ho mai detto questo!" Mi giustificai. "Ma era quello che intendevi" Rispose Harry sempre più arrabbiato. "Ma va, perché pensi questo? Dicevo che io ho tradito la loro fiducia perché dovevo venire qui,ma non so manco perché ho detto stupida,mi è uscito involontario. E che sono sotto pressione,tutti si aspettano qualcosa da me,e io non ce la faccio più" "Forse sposarci è stato un passo troppo importante" Disse guardandomi dritto negli occhi. Senti una fitta alla pancia,e il mondo mi crollò addosso. Potevo perfettamente capire se Harry era arrabbiato,anche io me la sarei presa,ma speravo che non facesse sul serio. "Dai Harry non te la prendere,ho sempre desiderato questo momento,solo che mio padre mi mette l'ansia,e così ho detto cose che manco pensavo! Credimi.." Harry rimase un po' a guardarmi,indeciso se credermi o meno,poi sbuffò e si diresse verso la macchina. Salimmo entrambi senza dire niente,e anche per metà viaggio nessuno dei due fiatò. "Harry dai,io scherzavo!" "Avrei potuto benissimo stare all'ospedale ieri,non guidare per oltre 5 ore per arrivare su quella spiaggia dove dopo varie ricerche ho scoperto che i tuoi si erano sposati,avrei benissimo potuto chiederti di sposarti davanti ad un parco o alla macchinetta del caffé,oppure potevo ancor meglio non chiedertelo affatto. Ma ho deciso di andare lì,nonostante il male,la stanchezza e altro,forse perché ti amo" Disse senza neanche guardarmi,concentrato a guidare. "Harry ci sto male per quello che ti ho detto prima,ma io ci tengo a quello che è successo oggi,davvero. Te l'ho detto,era un momento un po' così,ero semplicemente alterata con mio padre" Harry si massaggiò le tempie. Lo faceva nei momenti in cui era nervoso,quando magari era indeciso se fare una cosa o meno. "Amo quando ti arrabbi" Dissi scherzando. Harry rise,allungandosi per stamparmi un bacio sulle labbra. "Ti amo" Disse infine. "Anche io,tanto"
  
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