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Autore: Austin is smiling    07/07/2013    4 recensioni
Christy è una sfigata in cerca di una nuova vita.
Austin è molto popolare,è fidanzato con Sally,ma cerca quella giusta,quella adatta a lui.
E' vero amore?
-Grazie a chi seguirà questa fanfiction,much love :*
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atterrai.
 
 
Cavolo,non vedevo l’ora di incontrare mio padre,era da ben 10 anni che non vedevo il mio vecchio!
 
 
“allora cugina,ora prenderemo un piccolo elicottero che ci porterà vicino alle Ayers,lì ci aspetta la mia tribù”
 
 
Dopo così tanto tempo ricordavo ancora  i nomi: mio padre è il Capo dal nome ‘Zingawe’ (cioè saggezza) zia Eisha era ‘Lareisha’ (abilità) Era infatti molto brava a fare vestiti e attrezzi per la sopravvivenza,zio Aunish,marito di zia Eisha,dal nome ‘Sarawe’ (cacciatore).
Zio e Zia avevano un figlio,Corey,che non ha il suo soprannome perché deve ancora fare 30 anni,quando li compierà,la tribù sceglierà il suo , qualcosa che sa fare bene,o una sua qualità.
Poi ci sono altri componenti che non sono miei parenti,so solo che in tutto sono quindici e vivono a qualche chilometro dalle Ayers Rock.
 
|piccola soffermazione|
Ma voi non sapete la storia d’amore fra mia madre e mio padre…
Praticamente 20 anni fa mia madre fu spedita dal suo capo in Australia perché doveva disegnare dei nuovi capi ispirati alla selvaggità di questa grande isola.
Ma,mentre si trovava davanti alle Ayers,sbagliò strada e si perse. Rimase alcuni giorni lì,in balia della natura,ma,mio padre la salvò.
Da quel giorno iniziarono a conoscersi e si innamorarono l’uno dell’altra,dopo 3 anni nacqui io,di un mese più piccola di Corey.
Quando avevo sette anni si lasciarono perché si resero conto che non erano fatti per stare insieme.
Lui era un mezzo Tarzan che vagava per i deserti australiani,mentre lei era una donna di città e aveva bisogno di lavorare,perciò dovetti trasferirmi a San Antonio e ora (a 17 anni) a Miami.
|fine piccola soffermazione|
 
Un piccolo elicottero rosso ci aspettava in un angolo della pista.
Ci mettemmo a camminare velocemente per raggiungerlo in tempo,la pista era gigante.
C’era una grande insegna con su scritto ‘Melbourne Airport’ in blu.
 
Arrivati al ‘piccolo animale che vola’ entrai e salutai il pilota e mi sedetti dietro.
Durante il tragitto non feci a meno di notare che Corey parlava amichevolmente con lui,credo che fosse un suo amico.
Scendemmo.
“arriverderla,signore” dissi “arrivederla signorina” rispose e volò via.
Dopo che il polverone si tolse di mezzo notai in lontananza delle ‘tende’
“sono loro?” chiesi a mio cugino “si” rispose
“che aspettiamo,allora!?Corri!” mi misi a scappare “ma…Christy!!” Lo vidi intento a correre con tutte le valigie sulla schiena “me la pagherai!” mi gridò da lontano,ma io non lo stetti a sentire perché mi fiondai su mio padre.
“papà!!” “piccola mia!Da quanto tempo,sei cresciuta tantissimo!” mi abbracciò fortissimo “tu invece sei invecchiato tantissimo!” risposi ironica “scema,ahahahah! Dai su vieni che festeggiamo” “si,papà” “vai da quelle donne,ti truccheranno loro…” “truccheranno?” “stai calma figliola”
 
“ciao signorina,tu sei la figlia del capo?” “ehm,si” “bentornata nella nostra tribù,non ti ricordi di me?” mi voltai per guardarla meglio “zia Eisha!!” la abbracciai.
“sei pronta?” “si zia” iniziò a mettere sulle punte delle sue dita miscugli di terra e spargerli sul mio corpo creando dei disegni.
Ci mise più di un’ora poi disse “bene,ora sei pronta per festeggiare” mi guardai “grazie zia”
 
Tutt’un tratto una specie di canguro versione mini mi saltò addosso,lo riconnobbi,era un wallaby.
Era Jumpy,il MIO wallaby.
“Jumpy!!” gridai mentre l’animalletto mi saltò addosso facendo qualche verso  incomprensibile.
“piccolo mio!” lo accarezzai.
  Era come il mio cagnolino…praticamente lo trovai da cucciolo facendo una piccola escursione con Corey vicino alla tribù,era stato abbandonato da sua madre e stava per morire,ma,grazie alle cure di zia Eisha,diventò forte e in salute.
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“pronta per la festa??” la tribù mi aspettava qualche metro più lontana.
Appena arrivata ci fu un grido di festa da parte di un giovane membro e gli altri iniziarono a cantare,suonare e ballare intorno al fuoco dicendo parole incomprensibili.
 
“cuginetta,mi concedi questo ballo?” “certo caro”
Iniziammo a scatenarci mentre delle donne cantavano parole che io non conoscevo,tentavo di imitarle me sembravo una scimmietta ammaestrata,ahahahahah.
Mi divertì davvero tanto quella sera,adoravo la mia gente,le mie origini.
Quando andai a dormire dissi “cazzo” poi mi soffermai.
 
 
Per TUTTA la giornata non ho pensato né alla vipera né ad Austin,amo questo viaggio,mi ha fatto sentire…libera e senza pensieri.
 
“notte Christy” “notte Corey” dopo neanche dieci minuti spofondai nel mondo dei sogni.
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Zia mi svegliò dicendomi che quel giorno sarei dovuta andare a vedere le Ayers Rock con Corey.
Mi vestì e aggiustai lo zaino in fretta e andai verso mio cugino.
“giorno” “girono Christy” mi diede un piccolo bacio sulla fronte,sorrisi.
“hai portato qualcosa da mangiare?” “perché?Rimarremo per il pranzo lì?” “certo,come i vecchi tempi!” sorrisi “hai ragione! Lo facevamo sempre!”
Salutai mio padre con un abbraccio e partì ma Jumpy mi saltò dietro e mi fece cadere sulle ginocchia.
“Jumpy,cosa succede?” dissi sorridente “credo che voglia venire insieme a noi!” affermò Corey
“E va bene” dissi e l’animaletto mi saltò sullo zaino “Ayers Rock,arrivo!” gridai quando ci allontanammo di una decina di metri dalla tribù.
Il più grande monolite al mondo non era molto distante da noi,diciamo una dozzina di chilometri,che,fatti a piedi da due ‘professionisti’come noi due, non erano niente.
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“eccoci arrivati!” disse mio cugino “ma che cazzate spari?!Non vedi che è pieno di cespugli qui!”
Scosto qualche pianta più alta e mi guardo con modo vincente.
Guardai e rimasi a bocca aperta “ehm,hai ragione,sono qui” dissi stupita “sono stupende” continuai.
Ci sedemmo su una pietra è iniziammo ad ammirare quello spettacolo,perfino il mio wallaby era rimasto incantato.
Pranzammo con  un pasto fatto dalle donne delle tribù a base di carne e un frutto,poi iniziammo a giocare con un boomerang fatto a mano da zia Eisha.Mio cugino,per farsi il figo con alcune turiste,lanciò troppo lontano l’oggetto e l’animaletto iniziò a rincorrerlo “Jumpy torna qui!” io e Corey iniziammo a rincorrerlo per un bel po’ di tempo,finchè non lo viddi scomparire tra i caspugli.
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“Jumpy,dai su,vieni qui!” dissi quasi stremata in lacrime.Corey era a venti metri da me.
Sentì dei versi incomprensibili venire da dietro a delle rose del deserto secche.
“Jumpy?” i versi iniziarono ad essere più forti e decisi di guardare.
C’era un piccolo burrone e all’intero c’era il mio wallaby.
“Jumpy!!!Finalmente ti ho trovato!” mi sporsi ancora di più e caddi “AAAAH” mi ritrovai accanto al mio animaletto,aveva un zampa rotta,io invece ero solo un po’ scorticata su tutto il corpo.
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio Autrice:
Ciao a tutti (:
Prima di tutto vi ringrazio per le recensioni positive e,se avete qualche domanda o avete riscontrato varie incongruenze nella storia perfavore avvertitemi,ve ne sarei davvero molto grata <3
Se volete contattatemi via mail,la mia è: martina_miriana@libero.it
Sarò sempre disposta a rispondervi,ciao a tutti,al prossimo capitolo carissimi <3 (:
  
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