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Autore: DominoRage    07/07/2013    1 recensioni
Vedo un taglio, esce un delicata goccia di sangue che cade nel buio con un tonfo sordo. Ne vedo un altro, e poi un altro, un altro ancora. L’ultimo fa male, tremendamente male. Cerco di sopportare il dolore ma una fitta al cuore mi prende di soprassalto. Porto la mano al petto, stringendolo il più possibile. Intorno a me tutto diventa bianco, e quel sangue diventa nero. Tremendamente nero. Nero come i suoi capelli. Nero come quella notte di Dicembre. I suoi occhi mi perseguitano. Non è colpa mia. Non è colpa mia. Non è colpa mia. NON E’ COLPA MIA.
Genere: Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Chapter Five-

-A Candlelit Dinner With Inamorta-

Forse dovrei accettare.
Esatto, perché non lo fai? È solo un’uscita, che si può trasformare in un bellissima limonata, non credi?
Perché ho una mente così perversa?
Zitta e accetta.
Ci penserò dopo.
Mio fratello continua a schiamazzare come una gallina. Odio quando fa lo scream. Non è nemmeno bravo.
E poi senza batterista come fanno?
Perché non chiedono a James?
Basta mi sono rotta.
Mi alzo di scatto dal divano, strappando di mano il microfono a Danny.
-Ehi!- mugola Danny mostrando il labbro inferiore
-Ascoltate, volete un parere sincero?-
Tutti e quattro annuiscono lentamente, guardandomi come fossi il Dio in persona, beh più o meno ci vado vicino.
-Senza batterista fate ALTAMENTE cagare- dico secca
-Ha ragione, Danny dovremmo cercarlo- mormora Sam
-Non avete bisogno di cercarlo, c’è …- mio fratello mi tappa la bocca e prende a parlare al posto mio
-Sam ha ragione, faremo dei provini-
Stronzo, sapeva cosa volevo dire.
Lo fulmino con gli occhi, ma lui neanche se ne accorge, così decido di mordergli la mano, la quale circonda da troppo tempo la mia bocca.
Danny tira un urlo stridulo, che fa tappare le orecchie a tutti
Che checca.
-Danny, non c’è bisogno dei provini, James sarà il vostro batterista-
Il suo sguardo s’impaurisce, l’avrò combinata grossa? Ma chissenè, lo voglio nella band.
-Alxandria, non credo che sia opportuno- sibila Danny al mio orecchio
-James, vorresti essere il loro batterista?- s’irrigidisce a quella domanda, è spaventato? Forse è colpa di mio fratello. Lo guardo, lo sta fulminando con lo sguardo. Idiota
-Danny smettila- lo rimprovero, rivolgo uno sguardo estremamente dolce a James cercando di convincerlo
-Allora, vorresti?- la sua bocca di apre leggermente, ma da li non esce nessun suono
-Io…io credo di stare antipatico ai due quarti della band, quindi sarebbe inutile unirsi, anche perché il gruppo è di tuo fratello- mormora James
È sempre colpa di mio fratello e dell’amico gay.
Beh gay non tanto dato che ti ha baciato qualche giorno fa.
Zitta.
-Fateli fare almeno un prova, una canzone. Quella che vuole lui- mormoro facendo gli occhi languidi a Ben
-Danny forse dovremmo…- cerco speranza negli occhi di Ben, che si avvera quando sento mi fratello sospirare
-Okay, James domani ritorna qui, con una canzone, e facci “sognare”- dice facendo le virgolette
-Ne siete veramente sicuri?- mormora James
-Ti conviene venire domani e non fare domande- sentenzia acido
Okay, okay, è meglio andare.
Prendo James per il polso e lo trascino fuori dal garage, salutando superficialmente tutti.
 
 
-Wow, grazie mille Alex- dice con un sorriso che sia allunga da orecchio a orecchio
-E di che, non ci vuole molto a convincere quei ritardati-
-Allora, ripensando all’offerta di prima, usciresti con me sta sera?- mi fermo di colpo, mi giro e lo guardo.
Il suo viso è ancora adornato da quel bellissimo sorriso, e i suoi occhi sono così profondi e vivi che mi ci posso specchiare, le suo guance sono leggermente paonazze.
Cazzo forse gli piaccio.
No, non farti finte illusioni.
Il cuore mi batte all’impazzata, stranamente sto bene. Il mio viso viene adornato da un sorriso che si allarga sempre di più.
-Si James, uscirò molto volentieri con te- dico diventando rossa in viso
I suo occhi si illuminano e le sue braccia mi circondano il lungo e bellissimo abbraccio.
 
 
 
Sono pronta.
Pantaloncini corti, una semplice canotta bianca e le solite Dr Martens nere.
Okay, ma ora? Non posso dire che esco con James.
Mi accendo l’ennesima Marlboro, devo pensare ad un piano…aspetta, veramente ho bisogno di un piano?
No
Bene.
Prendo il pacchetto di sigarette, l’accendino le chiavi di casa e mi dirigo in fretta verso la porta di casa.
-Dove vai?- sussulto a quella voce
Cazzo.
-Esco, si una passeggiata mi farà bene- sorrido a Danny, faccio girare la maniglia aprendo di poco la porta di casa. Ma lui la chiude di scatto facendomi sussultare.
- Dimmi dove vai?- sussurra lentamente
-Esco per un passeggiata- mormoro
-Con chi?-
-Ben-
-Mi stai dicendo la verità?-
-Si-
Faccio schifo.
-Bene, divertiti Alex- mi sorride, lasciandomi un bacio sulla nuca
Apro la porta ed esco di casa. Ho il fiato mozzato e il cuore a mille.
Odio mentire a mio fratello.
 
 
 
Il ristorante è carino, e il tavolo è anche abbastanza appartato.
James mi fa ridere.
Sto bene con lui.
Credo che mi piaccia, e anche molto.
-Sai è tutta la sera che lo noto. Ma cosa ti è successo al braccio?- domanda incuriosito.
Il mio corpo s’irrigidisce e il sangue mi si gela nelle vene.
-Mi…mi sono ustionata con la pentola dell’acqua calda- mormoro prendendo un altro morso dal pezzo di pizza
-Anche a me è successo, mi è rimasta la cicatrice lungo il petto- dice tracciando una linea immaginaria che parte dalla spalla sinistra, attraversa l’intero petto e finisce vicino le costole.
Non vedo l’ora di passarci la lingua.
Arrossisco e scaccio via il pensiero.
-Allora, vogliamo andare?- mormora sfiorandomi la mano
Annuisco timidamente, prendo l’ultimo sorso di birra e ci dirigiamo verso l’uscita.
Insisto nel pagare la mia parte, ma James mi precede e paga l’intera cena.
 
 
 
Il molo è silenzioso la luna è piena, e la sola sua presenza mi fa eccitare.
-Sei nervoso per domani?-
-Abbastanza, non ho mai fatto un provino e questo mi rende nervoso. Soprattutto se devo diventare il batterista del gruppo di tuo fratello-
-Quel gruppo non è di mio fratello. Sono solo quattro sfigati senza un nome e senza uno stile di musica preciso-
James ride leggermente, è adorabile.
-Cosa porterai?-
-Nessuna canzone, improvviserò qualcosa- fa spallucce guardandomi dritto negli occhi.
Siamo vicini, ci stiamo per sfiorare, sento il suo respiro sulle mie labbra. Un fremito parte dal mio ventre. Lo voglio ora. Ma c’è qualcosa che mi spinge a rifiutare tutta.
Alexandria bacialo immediatamente.
-Credo che sia ora di andare- mormoro guardando il display del cellulare
-Ti accompagno!-
-Meglio di no, se mio fratello ti vedi tra i paraggi, molto probabilmente ti ucciderà-
-Oh, allora a domani- sorride, è bellissimo
-Bene a domani- mi volto verso la via di casa. Nessuno mi sta bloccando, giro la testa, vedo la figura di James dirigersi dalla parte opposta.
Bene, forse non gli interesso.












Okay, bene, sono in ritardo? Si, molto. E' lungo, schifoso, e merda non so più scrivere.
Spero che vi piaccia... veramente, se fa schifo ditemelo, migliorerò il più possibile.
Ciò detto passiamo un'attimo alla storia.
Pensavate che James e Alexandria eeh... furbone. Ma no, ci avevo pensato, ma alla fine ho deciso così, am vedrete in futuro, moooolto in la. Okay forse non troppo ma vabè.
P.s Credo di essere una matta a pubblicare alle 23:07, perchè nessuno se la cagherà, detto ciò Adiue <3

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