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Autore: harresprincess    08/07/2013    3 recensioni
Valerie pensava di farla finita quel giorno. Ma non fu che l'inizio di un'avventura straordinaria, che le insegnò cosa significa amare.
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dal prologo:
A volte ci chiediamo cosa conti veramente nella vita. C'è chi pensa agli amici, ai sogni, all'amore.
Beh prima della mia avventura non credevo a nulla di tutto questo, eccetto l'amicizia. L'unico essere vivente che mi dimostra un pizzico di affetto era Niall, il mio migliore amico dai tempi dell'asilo. E lui era così bello, coi suoi capelli biondi e gli occhi dell'azzurro più limpido che si fosse mai visto. Avevo preso in considerazione qualche volta l'idea di essere innamorata di lui, ma per abitudine avevo scacciato i pensieri irritanti dalla mia mente. Esatto, l'idea di essere cotta di Niall James Horan mi tormentava, e se mi fossi azzardata ad accennare questo mio dubbio avrei rovinato tutto.
Niente di nuovo, sia chiaro, Valerie Frey rovinava sempre tutto. Sono un disastro che cammina
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Manca solo uno alla truppa, e poi si può andare avanti!- esclamò Louis prendendomi da sotto le gambe, come una principessa. -Wo hooo- ammiccò malizioso Liam, ottenendo in cambio dall'altro uno dei suoi ''sguardi inceneritori''. Scesi, per evitare altro imbarazzo. -Dove siamo diretti?- chiesi. -Autunno. Prenderemo una scorciatoia o non faremo mai in tempo, ce ne resta poco. Non possiamo più seguire il fiume, ma dovremo uscire da Fairland comunque perciò...- iniziò Harry, che venne interrotto dal biondo. -Uscire? E dove dobbiamo andare?-. -Nella terra di confine.- disse Liam, sembrando leggermente preoccupato. -Siamo quasi arrivati. Dobbiamo prima fare un passaggio veloce dalla mia parte, Aylin ci darà i cavalli, poi passeremo da Zayn.- spiegò frettolosamente Harry gesticolando, per poi indicare là dove la sabbia arida si sostituiva a una tenera erbetta verde cosparsa di margherite. Fissai quel punto come se avessi raggiunto la cima dell'everest. Finalmente, basta caldo.
Ci trascinammo per un'altra mezz'ora buona, fino a scorgere dietro a una collinetta un piccolo recinto di legno, dove all'interno vi erano quattro possenti stalloni e una ragazza dai capelli color verde-acqua a prendersene cura attendendo il nostro arrivo. Quando udì i nostri passi si voltò di scatto. -Harry! Ragazzi! Vi stavo aspettando.- corse velocemente verso di noi, e nelle braccia del ragazzo. -Questa è mia cugina, Aylin.- ce la presentò il riccio. -Venite, prendiamo i cavalli, non c'è tempo da perdere.- si affrettò poi a condurci verso al recinto, facendo svolazzare il suo abitino di seta, dello stesso colore dei capelli. Montai in sella al cavallo insieme a Louis. -Tieniti stretta, dobbiamo andare forte.- si assicurò che mi stessi tenendo sufficientemente stretta. Ero ancora piuttosto instabile, quando partì al galoppo, così mi aggrappai più stretta alla sua maglia. Niall era appiccicato come una cozza alla schiena di Liam, con una faccia terrorizzata che mi supplicava di tornare a casa.
Perchè lo stavo facendo? Perchè stavo correndo quei pericoli, in una terra a me sconosciuta, rischiando di far finire tutto? La vita è una follia e va presa come tale, senza rischi non è vita.
Mi aggrappai più stretta a Louis. Il tempo lentamente si stava facendo brutto, e sentivo l'aria fra i capelli farsi più fresca. Niall era ancora terrorizzato, e veniva rimproverato da Aylin di tanto in tanto perchè ''coi tuoi urli spaventi i cavalli!''. -Oh merda- imprecò Harry acelerando ancora, dopo aver guardato l'orologio. Il tempo scorreva inesorabile e le loro vite, e quella del regno avevano le ore contate. -Non preoccuparti, ce la faremo.- provai a rassicurarlo. -Se proprio vuoi saperlo, ho paura perchè sarò il primo a morire. Prendi in ordine le stagioni, senza contare l'inverno che è già iniziato per metà all'inizio dell'anno. Primavera, estate, autunno e poi inverno.- sospirò, per poi fissarmi coi suoi occhi verdi velati di paura. -Ci siamo quasi.- interruppe Liam, col suo sorriso dolce indicando un punto all'orizzonte. Era quasi l'ora del tramonto, e il cielo aveva assunto un color albicocca bellissimo. Arrivammo sotto a questo acero gigantesco, con le foglie dello stesso colore del cielo, ma di qualche tono più scuro. Scorsi fra i rami più bassi una casetta di legno, dalla quale uscì poco dopo un ragazzo alto, pieno di fascino, con la sua giacca di pelle. Scese con uun balzo agilissimo, ritrovandosi di fronte a noi. -Zayn, mago dell'autunno, col potere della terra. Permette una dimostrazione, signorina?- ammiccò dopo avermi baciato la mano. Dopo puntò la mano verso il suolo, piuttosto arido e ricoperto di foglie secche, e con un leggero gesto fece tremare tutta l'area intorno a noi, facendo sobbalzare i cavalli. Aylin lo fulminò con lo sguardo, per poi porgergli la briglia del cavallo nero sulla quale era e salire con Harry. -Oh, giusto, tu sei Valerie e tu Niall, giusto?- aggiunse poi, lasciandoci basiti. -non vi stupite, oltre ai suoi poteri è anche telepatico- disse Louis, e io annuii. -Non perdiamoci in chiacchiere!- esclamò Liam, muovendo bruscamente le briglie e facendo partire il suo cavallo. Lo seguimmo a ruota, e io sospirai stringendomi a Lou. -Se vuoi riposarti fai pure, l'importante che ti tieni stretta.- disse dolcemente, girandosi verso di me. Annuii, ma non riuscii ad addormentarmi. Il cavallo sotto di noi continuava a galoppare svelto, mentre il cielo si oscurava. Davanti a noi, l'autunno. E poi? e poi il nulla. Quando riaprii gli occhi dopo un pisolino inaspettato era ormai notte fonda. Louis arrestò bruscamente il cavallo. Mi girai indietro, e vidi gli aceri e le foglie secche sul suolo ormai lontani. Il cielo era del nero più profondo che ci sia, la terra secca, arida e ricoperta di crepe. Scesi da cavallo, e così anche gli altri. Ci ritrovammo davanti a un'enorme distesa di fango. -la palude della tristezza- disse Liam, guardandosi intorno e cercando di capire se ci fosse un modo per aggirarla. Lo guardai spaventata, così si spiegò meglio. -Non sono impossibili da attraversare, ma se ti lasci sopraffare dalla paura il fango si trasforma in sabbie mobili. -Ora, voi due state calmi e respirate piano. Se acelerate troppo i battiti siete nella merda.- Harry fissò me e Niall col suo sguardo di ghiaccio, per poi entrare lentamente nella palude, seguito da Aylin che tirava il cavallo. Prese anche il nostro, poi Louis mise le mani sulle mie spalle e mi fissò coi suoi profondi occhi blu. -Stammi bene a sentire, ho paura che ti succeda qualcosa di male, qua fuori è un inferno e... ti porto io, salta su.- cominciò frettolosamente e poi si tranquillizzò, caricandomi sulla sua schiena. -Non peso troppo?- chiesi preoccupata. -Questo non conta.- ribattè con freddezza immergendosi nella melma che glia arrivava quasi fino a mezzo busto. Poco dopo scesi, ce l'avrei fatta da sola. Continuai a stringergli la mano, andando avanti.
-I cavalli non si muovono!- si lamentò Aylin strattonandoli per le briglie. Harry provò ad aiutarla, ma niente da fare. -Andiamo avanti, non c'è più tempo.- le disse lui, rattristandola. -Tornerò, promesso.- mormorò lasciando un bacio sul muso dei cavalli. Mi faceva così tenerezza, ma soprattutto mi facevano compassione quei poveri cavalli rimasti li, a morire probabilmente. Proseguimmo ancora e ancora lungo quella distesa che sembrava infinita. Niall cominciava a sembrare stanco, così lo abbracciai da dietro. Poi, sorprendendomi, mi lasciò un bacio sulla guancia. Fissai un attimo le sue iridi cristalline, poi gli regalai il migliore dei miei sorrisi. In quel momento ci accorgemmo di essere fuori. I vestiti imbrattati di fango, e le gambe così intorpidite da essere insensibili a qualsiasi stimolo. Mi aggrappai a lui, poi mi girai verso Louis sorprendendolo con uno sguardo geloso. Che gli piacessi? Che pensasse a me in quel modo?
-Cos'è?- chiese Niall fissando allarmato l'enorme labirinto di siepi di fronte a noi. -Porca merda.- gridò Harry con le mani fra i capelli. -Che c'è?- gli chiesi. -Non dite una parola. Respirate piano, Muovetevi velocemente e state attenti. Io, Louis, Valerie da una parte. Niall, Aylin, Zayn e Liam dall'altra. Muoversi.- ordinò con la freddezza e la determinazione di un sergente dei marines. Io camminavo fra Harry e louis, che cercavano di proteggermi. -Harry ho paura- sussurrai aggrappandomi a lui. Mi zittì, poi mi accarezzò i capelli con uno sguardo dolce e rassicurante. Continuavamo a muoverci alla cieca, senza sapere dove saremmo finiti. Qualche secondo dopo sentimmo il rumore di una motosega. Louis spalancò gli occhi, racchiudendomi nel suo corpo e cercando di capire da dove provenisse il rumore. Stavamo camminando a carponi, per paura di essere visti. Gli occhi mi si stavano velando di lacrime, e emisi un piccolo singhiozzo. Il riccio si girò nuovamente verso di me prendendomi per i polsi e fissandomi con uno sguardo freddo e impassibile, che mi obbligò a tacere facendomi fermare il cuore per qualche secondo. Poi di nuovo quel rumore, più vicino. Louis fece cenno di muoverci, così cominciai a strisciare più velocemente stando attenta a non far rumore. A un certo punto davanti a noi apparve un uomo vestito di nero con una maschera di metallo e una motosega in mano. Cominciò a seguirci. Mi aggrappai al braccio di Louis cominciando a correre disperatamente, poi l'uomo puntò il palmo della sua mano verso di noi pietrificandoci. Prese il ragazzo accanto a me e lo legò insieme a Harry, e io rimasi li a fissarli impotenti. Volevo correre, ma una forza me lo impediva. Quando li ebbe immobilizzati tornò a guardarmi, riaccese la motosega e io cercavo disperatamente di divincolarmi da quella forza invisibile. Puntò nuovamente il palmo della sua mano contro di me, e mi trovai catapultata in un'altro ambiente. Al posto delle siepi, c'erano delle lamiere di ferro. Al posto del cielo stellate, un'altro soffitto nero. L'ambiente era illuminato solo da delle luce bianche, da ospedale. Tornai a fissare la scena di fronte a me, dove il tempo si era momentaneamente fermato. Tutto era immobile, fino a quando l'uomo di sbloccò riaccendendo la motosega e cominciando a raggiungermi con passo svelto. Guardai la parete davanti a me. C'era una scala, e poi un corridoio sospeso. Dovevo scappare, ma non potevo lasciarli legati li. Cominciai a correre, avrei pensato a qualcosa intanto. L'uomo acelerò il passo dietro di me. Gridai il nome di Niall, che mi salvava sempre. L'uomo rise, agitando in aria vicino a me la motosega Piansi, piansi di paura, piansi perchè non dovevo essere li. Allora corsi più forte, e mi gettai in un angolo fissando l'uomo che stava per porre fine alla mia vita. In quel momento piazzò il palmo della sua mano davanti a me, trasportandomi vicino a Niall e Aylin. Vidi il corpo della ragazza steso per terra, grondante si sangue e senza vita. Provai a scuoterla ma quando sentii che il suo cuore era completamente fermo mi prese il panico. Allora mi resi conto di Niall, che piangeva silenziosamente. -Niall, stai bene?- mi fiondai su di lui per slacciargli le corde che tenevano legati i suoi polsi. Lui si alzò di fronte a me e mi guardò mentre le lacrime gli rigavano il viso. -Parlami!- gridai in preda al panico. -non posso- mimò con le labbra. Mi si mozzò il fiato. -La tua voce...- sussurrai, quando sentii di nuovo quel rumore. Lo presi per un polso, cercando di riconoscere dove fossi per ritrovare Louis e Harry. Corsi come non avevo mai fatto prima d'ora, quando sentii una mano sulla mia spalla...


AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAZVEGNAAAAAAAAAAAAA
o mai goddy, che è sta roba horror?
che.cazzo.ho.scritto.?
perdonatemi se nei capitoli devo riprodurre fedelmente i sogni della notte prima, davvero.
comunque provate a immaginare cos'è successo a Niall. Perchè non parla? qualche idea?
fatemelo sapere nelle recensioni!
ho notato che nel prologo erano 6
poi 5
4
3
A CHE GIOCO STATE GIOCANDO? OuO
vabbuò, ringrazio _xhugmemalik, horansipod e WilliamShare perchè recensiscono sempre. ovviamente, ringrazio di cuore anche i recensori occasionali
un bacione, a presto! xx
  
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