“Come scusa?” Sussulto scioccata.
“Salta su.” Ripete con meno pazienza. Noto che tamburella con il pollice sul voltante.
“No! Non ti conosco nemmeno.” Una parte di me è indignata dalla sua sfacciataggine, ma l’altra è in ginocchio con le mani giunte che mi supplica di accettare.
“E se ti offrissi tre milioni di dollari?” Ribatte sicuro di sé.