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Autore: Evelyn Doyle    08/07/2013    4 recensioni
C’è Edoardo De Santis, nuovo alunno del terzo anno al liceo scientifico Manzoni.
Definito “particolare”, “strano” o addirittura “pseudo nerd” per le sue folli passioni per la letteratura classica, per i videogame, per le saghe fantasy e fantascientifiche.
Un po’ pignolo e orgoglioso e, come se non bastasse, anche asso nello studio e con un’ossessiva collezione di sneaker fluo e di maglie con stampato “Star Trek” a caratteri cubitali.
E poi c’è Natalia Mari, terzo anno liceo scientifico Manzoni.
Un uragano di ironia e sarcasmo, bassa, bionda, cinica, saccente, schietta, orgogliosa e pungente. Ben dotata per le materie scientifiche, ma anche per quelle linguistiche e artistiche.
Due anime completamente differenti.
Tra i due vige odio sin da quando si sono visti e parlati la prima volta, ma un destino un po’ avverso li farà stare molto vicini.
Tra colpi di scena, amici, nemici, amori e non amori, lezioni e intervalli la “guerra fredda” fra i due potrà trasformarsi in altro?
* * * * *
Una storia pensata in un momento di noia e, chissà, magari anche di follia, un po’ diversa da quelle che ho scritto (e che non ho terminato xD) fin ora, senza troppe pretese ma, spero, di vostro gradimento.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Così lontani eppure così vicini

By PoppyAnnie

≈ Prologo ≈


*Natalia*

Ore 7.00, devo alzarmi altrimenti rischio di arrivare tardi a scuola. La mia "amata" scuola: il liceo scientifico A. Manzoni. Mi alzo a malavoglia e raggiungo mia madre in cucina.
“Tesoro, cosa vuoi per colazione?” mi chiede mentre è ai fornelli
“E’ tardi, una semplice tazza di latte andrà bene” rispondo stropicciandomi gli occhi.
Appena finisco la colazione vado in bagno e faccio una brevissima doccia, lavati i denti è il momento di vestirsi: una camicetta a quadri e un paio di jeans sbiaditi sono la mia scelta dettata dal sonno; mi vesto e mi do una pettinata veloce. No, non ho dimenticato nulla, se pensate che abbia dimenticato il trucco. Io lo odio, ecco tutto.
Esco di casa con lo zaino sulle spalle e prendo il bus alla fermata dietro casa mia, sperando di non averlo perso.
“Natalia!” sento la voce di Carlotta, una mia amica, chiamarmi
“Ah, ciao” rispondo con un cenno della mano. Carlotta non è nella mia stessa classe, lei frequenta il linguistico, che è nella stessa sede dello scientifico, frequentato da me.
“ ‘Ah ciao?’ Che hai oggi?” mi chiede mentre scendiamo dal bus, che è arrivato a scuola
“Nulla, non mi sono svegliata di ottimo umore” rispondo, mentre entriamo nell’atrio
“Lo vedo! Hai due occhiaie...!” mi dice lei, mentre corre via per arrivare alla sua classe.
Intanto anche io mi dirigo nella mia, spero non sia tardi: stamattina abbiamo la Mariani, fisica, e se arrivo tardi non mi taglierà la testa solo perché ho la media del nove.

Entro in classe, per fortuna non è ancora arrivata, mi siedo in prima fila dato che sono tutti occupati gli altri banchi e aspetto che la Mariani arrivi.
Dopo qualche minuto la suddetta arriva, seguita a ruota da un ragazzo.
È mediamente alto, capelli scuri e corti e occhi verdi. Non l’ho mai visto prima.
Ma la cosa che mi colpisce di più è il modo in cui è vestito: maglia con scritto a caratteri cubitali "Star Trek" sotto ad una camicia aperta a quadri, pantaloncini fino al ginocchio e sneaker giallo fluo.
“Oddio, e questo da dove è uscito fuori?” bisbiglio a Susanna, che è dietro di me e che ridacchia un attimo
“Lui è Edoardo De Santis, sarà il vostro nuovo compagno di classe a partire da ora” dice la Mariani a tutta la classe
“Vediamo un po’ dove sistemarti... potresti sederti a fianco di Mari, quella ragazza bionda in prima fila, dato che ha un banco libero a fianco” andrebbe bene, se non fosse che Mari sono io, ma perché lo fa? Sono fra i migliori del suo corso, che ho fatto di male?
Il signorino annuisce e si siede al banco di fianco al mio, sento risatine soffocate per la classe e vedo che vengono dai ragazzi: che idioti, solo questo posso dire.
Sento i suoi occhi appiccicati alla mia figura, non oso girarmi.
Silenzio assoluto per tutta l’ora, anzi, quasi tutta.
“Ehm, e tu sei Mari, così, eh?” mi chiede un po’ impacciato
“Natalia è il mio nome, Mari è il cognome” dico acida
“Io sono Edoardo, come già sai...” evviva Capitan Ovvio! Lo so che ti chiami Edoardo, ti sei presentato mezz’ora fa!
“Grazie dell’informazione” non sono sempre così acida, ma quel tipo non mi andava molto a genio
“Che simpatica eh” giuro di aver sentito una cosa del genere provenire dalla sua bocca, ma non ci penso troppo, non mi importa dopotutto.

Ore 10.45, intervallo.
“Allora, com’è il nerd che ti hanno affibbiato?” è Daniel, sempre molto simpatico
“Ah ah ah” fingo una risata per fargli capire che non mi diverte
“Hey, scusa, era una battuta, nient’altro” una battuta? Che razza di battuta era quella?
“Sono sicura che diventerete molto amici, allora” dico stizzita
“Eh? Io con quel nerd? Mi stai prendendo in giro?” no, non ti sto prendendo in giro, siete pessimi tutti e due in fatto di simpatia.
Me ne vado al bar della scuola, per calmare i miei nervi.
“Un cappuccino” ordino al barista, Mario, che lavora qui da una vita
“Anche per me, grazie” si intromette una voce, una voce che ho già sentito... ma certo, non dirmi che è ancora quello lì! Mi ha davvero stancato!
“Grazie” prendo il mio cappuccino e me ne vado più in fretta possibile lontano da quell’individuo. Sinceramente non mi sta simpatico nemmeno un po’, credo che anche io non gli vada molto a genio, da come gli ho risposto stamattina.
Mentre sorseggio il cappuccino tentando di darmi una calmata, sbatto accidentalmente contro qualcosa.
O qualcuno.
"Scusami, non ti ho visto!" mi dice il ragazzo contro cui ho sbattuto, non lo conosco
"Nemmeno io ti ho visto, ero concentrata su questo" rispondo io mostrando il bicchiere contenente il cappuccino
"Scusa ancora, ero nei miei pensieri. Comunque sono Samuele. Samuele Giuliani, 3°E" la 3°E è la classe del linguistico, è pieno di ragazze e di ragazzi ce ne sono ben pochi
"Natalia Mari, 3°A" rispondo
"Devo dirti la verità: credevo fossi una del primo anno" grazie per avermelo ricordato, sul serio
"Invece frequento la terza liceo, che strano eh?" me ne vado e al cestino più vicino butto il bicchiere contente il cappuccino, ormai vuoto.
Nonostante sono scocciata so bene che quel ragazzo - Samuele o come si chiama - ha ragione: sono bassa e con un viso molto fanciullesco, il che fa pensare a una ragazzina di dodici anni e - diciamo la verità - non ne vado poi così fiera.

Rientro in classe: adesso c'è latino - che non amo poi così tanto - con la Mantovani.
La professoressa entra, come al solito è in anticipo, e guarda il nuovo arrivato.
"Tu sei il nuovo arrivato?" chiede gentilmente all'individuo di fianco a me
"Sì, Edoardo De Santis" risponde euforico, ho la strana sensazione che presto entrerà nelle grazie della Mantovani questo essere
"Bene, io sono, come ti avranno detto, la professoressa di lingua e cultura latina" si presenta la professoressa
"Certo, mi è stato riferito, professoressa" quel tono è troppo gentile: è palese che sta tentando di entrare nelle grazie della prof.
"E voi, ragazzi, un po' di brio, oggi vi assegnerò un compito speciale" si rivolge a tutta la classe con un sorriso smagliante: quando fa così mette paura
"Dovrete svolgere una ricerca a coppie, scelte da me, sulla letteratura latina" fantastico, ci mancava solo un lavoro a coppie!
"Allora... Vitali con Costa, Bianchi con Riva, Castelli con Rossi e..." ecco, arriva verso il mio banco e ho la netta sensazione di sapere già con chi capiterò
"Mari con... De Santis" perchè? Perchè devo sempre averlo tra i piedi? Cos'ho fatto di male per meritarlo? Guardo "De Santis" con un'espressione scocciata e il mio sguardo ricade sulla scritta enrome "Star Trek" sulla sua maglia. Mi volto prima di avere un attacco di cuore e tento di calmarmi.
Questo, questo è l'inizio del mio inferno, lo sento.


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*Note autrice*
Allora, ennesima storia con ennesimo prologo! *battiamo le mani*
Vi è piaciuto il prologo? Spero di sì, anche se è corto, perchè serve solo ad introdurre la storia :)
Aspetto qualche recensioncina, giusto per sapere se è leggibile (?) o se fa pena.
A presto!
Annie

   
 
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