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Autore: Ines_11    08/07/2013    1 recensioni
Qual'è il sogno di ogni otaku? Secondo me, è avere la possibilità di fare un fantastico viaggio nel mondo del proprio manga preferito. Quindi è questo che farò io? Entrerò davvero nel regno di Naruto? Se neanche voi ci credete allora leggete e poi... ditemi se tutto questo è successo sul serio perchè io ancora non ci credo!!
|| STORIA SOSPESA ||
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Naruto prima serie
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Nel paese dei ninja. Nvu Ciauu! :P! Sono tornata con un nuovo capitolo :D! Forse è un pò corto... Poi non lo so! Bè, buona lettura :3...


L'aveva abbracciato. Così, all'improvviso e lui neanche sapeva il suo nome. Era solo diventato rosso come un peperone mentre Sasuke e Jiraya lo guardavano divertiti. La ragazza lo strigeva sempre di più a se e singhiozzava sulla sua spalla. Solo dopo un pò Naruto si era ripreso e lentamente si era sciolto dall'abbraccio:
-Ehi, t-tutto bene?- Le aveva chiesto gentilmente.
Quasi non si era ricosciuto. Non era mai stato così affettuoso e premuroso verso una persona, tantomeno una ragazza. Era aperto e spontaneo, questo si. Di solito, come prima impressione poteva apparire allegro, forse un pò impulsivo, ma ora quella ragazza avrebbe potuto pensare di aver a che fare con una persona dolce e gentile. Una persona differente da quella che era in realtà.
La giovane aveva risposto solo dopo un lungo silenzio:
-Si- Aveva detto con voce tremante e subito dopo c'era stata di nuovo una lunga e pesante pausa -Grazie, Naruto- Aveva concluso infine.
Naruto non sapeva più che dire. Si sentiva così stupidamente imbarazzato. Poi era intervenuto Sasuke:
-Aspetta...- Aveva iniziato -Tu, Naruto, non gli hai mai detto il tuo nome, giusto? Come diavolo fai a saperlo?- Si era rivolto poi alla ragazza.
Allora lei aveva parlato. Dapprima piano, un pò timorosa, dopo aveva accellerato lo scorrere delle parole e non si era più fermata. Si era trasformata in un fiume infinito di parole e nessuno dei tre era riuscito a fermarla. Anche perchè ciò che diceva si stava facendo sempre più inquietante.

Dissi tutto. Raccontai ogni cosa. Partii dai manga, dai fumetti giapponesi  e dalla loro diffusione. Poi parlai di un manga in particolare, la trama, l'autore, il suo successo. E dissi il titolo. Naruto. Infine raccontai della biblioteca, del libro e dell'arrivo. Delle emozioni che provavo, della stima che avevo verso ognuno di loro. Poi Jiraya mi interruppe:
-Hai delle prove per confermare quello che dici?-
Stavo per dire di no quando mi ricordai del primo manga di Naruto. Così li guidai fino all'ospedale. Per tutto il tragitto c'era un innaturale silenzio. Le strade erano deserte perchè tutti erano ancora al funerale. Io preferii non parlare, per evitare di tirar fuori una voce tremante e sottile per l'agitazione e gli altri tre erano probabilmente sconvolti da quello che gli avevo detto. Percorremmo i corridoi dell'ospedale velocemente, i passi che ribombavano in tutto l'edificio. Mi concentrai su quel rumore. Notai che i miei passi erano felpati e più delicati, mentre Naruto camminava velocemente e rumorosamente, sembrava nervoso. Sasuke invece avanzava fiero, ritto e composto, i suoi passi erano ritmati e scandivano il tempo. Mentre Jiraya aveva un icedere pesante e lento, sicuramente i suoi sandali di legno risuonavano più di tutti nelle stanze. Non c'era nessuno neanche in ospedale. Una volta arrivati in stanza presi la busta e tirai fuori il manga. Lanciai un'occhiata a Sasuke, poi spostai lo sguardo verso Naruto e infine Jiraya. Li vidi impallidire tutti e tre.

Era lui quello sulla copertina, proprio lui. Naruto. Lui strappò il libricino dalle mani della ragazza e fissò a lungo quell'immagine. Gli occhi erano più grandi del solito e tradivano la sua angoscia.
" Non può essere. Non è possibile!"  Si ritrovò a pensare.
Sasuke tolse anche a lui l'oggetto dalle sue mani e iniziò a sfogliare le pagine con mani tremanti, anche lui stava perdendo il controllo.
-Ma, q-questo... Questo sono io. Qui sulla pagina... I-io le ho dette sul serio queste cose!- Scuotè la testa, leggendo le parole scritte sulle vignette -No, non è vero. Non è vero niente. E' una bugia, è impossibile! Tu chi sei, eh? Merda, chi diamine sei?- Urlò con cattiveria alla ragazza -Una traditrice, ecco cosa sei! Che cosa vuoi da noi, bastarda?- E continuò così, sempre più arrabbiato.
Lei provò a difendersi:-Io... Io dico la verità. Guarda, lo stai vedendo con i tuoi occhi. Lo so, è difficile da accettare il fatto, ecco, che voi... voi non e-esistete nella realtà, insomma.
Allora Sasuke, la guardò con occhi di fuoco. Sembrò volerla colpire. Solo quando il pugno era ormai a pochi centimetri dal suo volto, Jiraya lo bloccò.
-Ora basta- Disse con voce ferma e con una calma che Sasuke non era riuscito a mantenere -Questa giovane non è una bugiarda e tantomeno una traditrice. Lo puoi vedere benissimo anche tu, Sasuke. Quel fumetto conferma ciò lei ha appena detto. Ora dobbiamo soltanto accettarlo. Adesso ognuno se ne va per conto proprio e riflette su quello che è successo. Ma soprattutto non dite niente a nessuno, chiaro?-
I ragazzi annuirono poco convinti. Sasuke guardava ancora con uno sguardo carico d'odio quella ragazza, di cui non sapeva neanche il nome. Lentamente Jiraya e Naruto uscirono dalla stanza e Sasuke li seguì a ruota. Poco prima di uscire si fermò sull'uscio della porta e le lanciò un'altra occhiata.
-Come ti chiami?- Chiese, serio.
Lei alzò lo sguardo. Sasuke vide nei suoi occhi una gioia e un'emozione infinita. Doveva essere davvero un'appassionata.
-Ines. Mi chiamo Ines.

Naruto era sdraiato sul letto e guardava il soffitto, assente. Stava pensando alle ultime cose che erano successe, come aveva detto Jiraya. Spostò la testa di lato, con un sospiro, e guardò la finestra spalancata. La vita era tornata subito a Konoha. Sentiva le urla dei ragazzini e il vociare delle persone davanti alle bancarelle. Normalmente a quell'ora anche lui era lì, nelle strade, con i suoi amici. Oppure si allenava con il maestro Jiraya o con il maestro Kakashi. Invece quella volta non aveva né tempo, né voglia di fare altro. Volevo solo riflettere su tutto quello che era accaduto. All'inizio non aveva tanto fatto caso a quella ragazza. Eppure era strano che fosse stata evocata durante la Tecnica del Richiamo. Lui aveva stretto un patto di sangue con i rospi, non con le ragazze. Aveva pensato che poteva essere uno scherzo di quel pervertito di Jiraya. Però sapeva che era impossibile. Così aveva preferito lasciar correre. Ma quella mattina qualcosa era cambiato. Ciò che stava vivendo era grave quasi quanto l'ultimo scontro sostenuto contro Gaara. Stava avendo una vera e propria crisi d'identità. Lui era un personaggio di un... manga, se non ricordava male. E i manga erano dei fumetti giapponesi che avevano avuto molto successo in tutto il mondo. Migliaia di ragazzi avevano una vera e propria passione per quei cosi e amavano i loro personaggi, i loro scrittori e disegnatori.
Lei aveva detto di chiamarsi Ines ed era una di quei fan sfegatati. Aveva trovato un libro che la poteva portare nel mondo di un manga. E lei aveva scelto quel manga che si chiamava Naruto, proprio come lui. E il protagonista... era lui! Poi c'erano tutti gli altri personaggi. Anche Sasuke era molto importante e poi c'era anche Jiraya, Sakura, Kakashi, Iruka, Shikamaru... Probabilmente anche Gaara. Insomma tutti. E tutto ciò che avevano fatto fino ad allora, il loro destino, il loro passato era tutta opera di un tizio che neanche conosceva. Tutto proveniva dalla sua fantasia. Ma la cosa più assurda era che nella realtà non esisteva niente di tutto ciò. Il Paese dei Ninja, Konoha, i suoi amici, lui stesso... Nessuno era mai esistito. Tutti erano nati dentro la mente di un uomo e poi si erano diffusi in tutto il mondo ed erano diventati presto famosi. Peccato che erano personaggi inventati. Davanti a lui quindi aveva già una strada da seguire, un destino scritto e tracciato. E Ines, così come molti altri, sapeva tutto. Passato, presente e futuro di tutti. O almeno in parte. Almeno fino a quello che aveva letto sino ad ora. Forse lui sarebbe anche morto e non sarebbe mai diventato Hokage. Forse sarebbe morto Sasuke o qualcun'altro. Sarebbero morti tutti o anche nessuno. Passò il resto del suo tempo in quel modo capacitandosi del fatto che non esisteva. Che era il personaggio di un dannato fumetto. Inifine giunse ad una conclusione:
" Tutto questo non ha assolutamente senso!"  Si disse " Io non esisto, Konoha non esiste, nessuno esiste! E' inutile che vada avanti per raggiungere il mio obbiettivo di diventare Hokage! Potrei  vivere una vita tranquilla in un mondo immaginario mentre che intorno a me c'è la guerra e i morti. Tanto è inutile... In realtà nessuno muore e nessuno vive! Però non posso. Non posso proprio evitare di andare avanti e di continuare il mio percorso. Non posso pensare che in futuro potrei perdere qualcuno che a me è caro e non fare niente. Voglio continuare ad allenarmi e a combattere per diventare sempre più forte e per farmi rispettare da tutti. E poi è colpa di quel tipo che mi ha inventato che ora sono qui, orfano con la Volpe a Nove Code dentro di me! Se nella realtà non esisto io, qui a Konoha, sono vivo e non sono uno stupido disegno sulla carta! Seguirò il mio destino, farò di tutto per proteggere i miei amici. E poi sono pur sempre il protagonista. Mi conviene continuare ad esistere qui dentro."
Rimase così solo il sorriso e lentamente la tensione si sciolse. Ora si sentiva ancora più motivato ed era felice del suo ruolo nel manga che portava addirittura il suo nome. Nella realtà forse era nella bocca di tutti. E tutti lo adoravano e lo stimavano. E poi c'era Ines. Probabilmente anche lei nutriva un grande affetto per lui. Lo adorava come può adorarlo una fan e questo lo fece sorridere ancora di più .
"Senza contare che è anche molto carina, con quegli occhi scuri e la pelle così chiara da sembrare trasparente"
Pensò, ma subito dopo si pentì e si alzò dal letto scuotendo la testa. Uscì di casa e si riversò sulle strade ormai buie ma piene di gente di Konoha. Doveva trovare Sasuke e Jiraya e parlarne con loro.


Eccomi qui! Vi è piaciuto questo capitolo??! Spero di si u.u! Bene, pubblicherò il prossimo a... booo! Almeno 1 recensione, ok? Però se ne arrivano di più mi farebbe più piacere (ma vaaa' o.0)
Alla prossima :DDDD!










  
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